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Autore: R Artemis    25/07/2012    2 recensioni
Fu solo allora che Chris lo notò. Shannon non portava occhiali scuri o altro a coprirgli gli occhi. Vide il suo sguardo per la prima volta: occhi di uno strano verde scuro con venature color nocciola la fissavano, osservavano e penetravano i suoi occhi, disarmati contro la forza dell'osservatore.
Segnati da tratti di sofferenza, ma anche di dolcezza, sembravano aver immobilizzato il mondo circostante.
Christel si ristabilì da quei pochi secondi che le erano parsi infiniti e riprese il suo pezzo.
Prese tra le mani il nastro rosso che portava al collo, con legata una chiave, e la pose intorno al collo di lui.
Gli si avvicinò, e sempre tenendo lo sguardo fisso su quello di Shannon, poggiò le sue piccole labbra sulle sue, sfiorandogli il viso con una mano.
Breve, ma dopo aver rubato un battito al cuore della ragazza, il bacio finì, e lei si allontanò da lui correndo nella direzione opposta.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo sguardo dell'uomo si distolse da quella luce che ora inondava la casa per posarsi sulla piccola ragazza sdraiata al suo fianco. 
Si era addormentata. Il movimento regolare del suo petto lo confermava. Lui le cingeva un braccio intorno alla vita, come per paura che scappasse. Ma ora che ricordava tutto, lei sarebbe rimasta al suo fianco. 
Ancora non ci credeva.. osservava il piccolo angelo al suo fianco, gli occhi chiusi e un dolce sorriso sulle labbra. Non le sembrava vero che ora fosse davvero sua, finalmente, senza timori, senza preoccupazioni.
Sarebbe potuto restare ore a guardarla, a osservare ogni suo piccolo dettaglio.. dopo attimi che gli sembrarono un'infinità, sentì dei rumori provenire dal piano di sopra. Suppose fosse il fratello, sempre mattiniero. 
Shannon si alzò, prese Chris tra le braccia, salì le scale e la riportò nella sua camera. La poggiò dolcemente sul letto, facendo attenzione a non svegliarla. Le posò il lenzuolo sul corpo, e dopo un piccolo bacio sulla fronte, uscì dalla stanza lasciando la piccola ragazza nel mondo dei sogni. 
Sogni..proprio poche ore prima gli era parso di viverne uno, con lei..invece era tutto vero.
Il rumore di una porta lo riscosse dai suoi pensieri, mentre il fratello minore usciva dal bagno, con un semplice asciugamano a coprirgli dalla vita in giù.
"Buongiorno bro! Lei non era nella sua stanza quando mi sono svegliato.." disse il minore, indicando la stanza di Chris mentre si asciugava i capelli con un altro asciugamano. "Se la cercavi.."
"Lei ricorda...tutto" Shannon pronunciò quelle parole più a se stesso, cercando di autoconvincersi di ciò che era appena successo. Aveva sperato così tanto quel momento che ora che era arrivato..non gli sembrava vero..
"Vuoi dire che ricorda..te..ma è fantastico! Bro sono davvero contento!" Jared sfoderò dopo tanto tempo uno dei suoi sorrisi più sinceri,più veri. Uno di quelli che rivelavano ancora di più la sua natura angelica. "Chris..lei è un piccolo angelo, e tu dovrai prenderti cura di lei.. è semplicemente fantastico! ma..oddio è tardi, devo andare da Denye! Pensavo di portare anche lei qui, questa sera, ok? Chris ci teneva tanto a conoscerla.." e così dicendo corse nella sua stanza, prese velocemente dei vestiti dal suo enorme armadio e, dopo essersi specchiato parecchie volte, scese di corsa le scale e dopo un "A stasera fratellone!" uscì dalla casa.
Shannon restò a fissare il punto il cui il minore era scomparso. Sentiva una strana gioia nel vedere il fratello sorridere in quel mondo, essere così davvero felice, per merito suo. Un sorriso si allargò anche sulle sue labbra.
Ora aveva bisogno solo di una cosa, la sua donna, la sua Christine. Negli ultimi giorni andava da lei cercando di dimenticare le sofferenze di quel periodo, di alleviare la rabbia che aveva per se stesso, per aver fatto soffrire la sua Chris. Il suono di quella batteria emanava rabbia, rancore.. paura. 
Ora, invece, Christine gli avrebbe fatto compagnia, ora che l'aveva ritrovata, ora che la gioia sovrastava qualsiasi altro sentimento. Sentiva solo il cuore di lei, che avrebbe custodito e protetto anche a costo della sua vita. 
Ogni battito lo sentiva risuonare nella batteria, sentiva questo nuovo ritrmo appartenergli più di ogni altro. Ogni volta che impugnava quelle bacchette entrava nel suo mondo, si estraniava da tutto e da tutti, restavano solo lui e i battiti che scandiva con la potenza delle braccia. 
 
Suonò per ore, anche se non se ne accorse. Il sole arrivò al punto più alto, per poi ritrovare la via verso la discesa. 
Shannon si bloccò di colpo quando percepì di essere osservato. Alzò lo sguardo e quando incrociò quegli occhi verdi, sentì le sue labbra trasformarsi in un sorriso. 
"Bensvegliata piccola..hai dormito tanto eh?"
"Ho recuperato..sai, i letti dell'ospedale sono piuttosto scomodi." Shannon intanto aveva lasciato la sua postazione dietro la batteria e si avvicinava alla ragazza. "Scusami, non volevo interromperti.."
"Tranquilla, avrei smesso comunque ora." Era sempre più vicino, poteva sentire il profumo della sua pelle.
"Mi è mancato il suono della tua batteria.." la distanza si affievolì, finchè le labbra di lui non incontrarono quelle di Chris. Un dolce bacio del buongiorno, mentre la mano di Shannon accarezzava dolcemente la schiena di lei, finchè un piccolo rumore non fece allontanare le labbra della ragazza da quelle del batterista. 
"Bhè..ho fame, la mia pancia reclama.." lo sguardo di Chris, che non reggeva quello di Shannon, si abbassò all'istante, mentre le sue guance si tinsero di rosso. 
Il batterista non resistette e scoppiò a ridere davanti allo sguardo della piccola ragazza, quella risata che lei amava e che nonostante tutto non avrebbe mai dimenticato. Quella risata che la contagiava sempre, e che anche ora le aveva portato un piccolo sorriso sulle labbra. 
"Mi sei mancata tanto, piccola" sussurrò Shannon, lasciando un bacio a fior di pelle sulle labbra della ragazza, poi le prese la mano e la trascinò fuori da quella stanza, dritti in cucina. 
"Eccoci nel suo regno, mia principessa" 
"Oh, grazie mio principe, spero solo di non trovarci solo cose vegetariane del principe Jared!" disse, provocando di nuovo la risata di Shannon. "Bene, non mi servirà molto.." e intanto frugava nei vari cassetti della stanza in cerca di qualcosa di commestibile per normali esseri umani. "Questo dovrebbe bastare..anche perchè sono le uniche cose che ci sono.." e prendendo tra le mani un barattolo di nutella, delle fette di pane e schifezze varie, uscì verso la sala. 
Lì fermò Shannon che cercava di sistemare la tavola, e posò una tovaglia per terra, davanti alla portafinestra, dove vi posò il poco cibo che aveva trovato. 
Si sedettero entrambi per terra, tra le continue risate del batterista, osservando il sole che si nascondeva per lasciar posto alle tenebre, proprio come avevano fatto quella mattina. 
Chris iniziò a mangiare una fetta di pane e nutella, con gli occhi puntati verso il panorama, mentre Shannon, al suo fianco, ammirava qualcosa che riteneva migliore di tutto quello. Osservava ogni movimento della ragazza al suo fianco, ogni lineamento, ogni suo piccolo dettaglio, nonostante conoscesse tutto alla perfezione, e mentre la osservava, si sentiva bene, davvero, come fino ad allora solo la musica era stata in grado di fare. Aveva trovato la sua felicità, in lei.
Avvolto nei suoi pensieri, non si era accorta che la ragazza si era voltata verso di lui, e lo osservava di rimando. 
"Ehi..c'è qualcosa che non va?" chiese lei, avvicinandosi piano a lui.
"Nono..stavo solo..pensando"
"uomo, a volte mi sorprendi delle tue capacità, davvero" disse sorridendo, mentre Shannon si fingeva offeso, mostrando il broncio. "bambino piccolo...scherzavo" sussurrò a fior di pelle, mentre lui di avvicinava ancora per assaporare le sue labbra. Ma prima di riuscirci, si ritrovò le sue mani sulla faccia, con un unico problema: erano coperte di nutella. 
"Ora sei...buonissimo!" rise Chris, guardando il volto completamente sporco del batterista. Lui rimase immobile per qualche attimo, non ancora cosciente di ciò che era successo. Rise anche lui, contagiato dalla risata della ragazza, mentre si guardava intorno per cercare una vendetta. 
"Vuoi la guerra? Bene, ti accontento subito!" e con uno scatto da felino, afferrò il contenitore di panna e lo spruzzò sulla ragazza, che continuava a ridere come una bambina. 
La risata di Shannon aumentò ancora di più vedendo Chris completamente imbrattata di panna, così che quasi non si accorse di come lei gli si avvicinò, gli afferrò la maglia, sporcandogli anche quella, e lo trascinò vicino a sè con l'intenzione di sporcarlo ancora, ma lui perse l'equilibrio e le cadde addosso. Si trovavano ora così vicini che i loro nasi si sfioravano, i loro petti si muovevano insieme, mentre i due continuavano a ridere, inebriandosi uno del suono della risata dell'altra. Ora anche Shannon era cosparso di panna, così come Chris di nutella. 
"Direi un pareggio" sussurrò Chris, prima di incontrare di nuovo le labbra di Shannon, mischiando i sapori delle due armi della guerra. 
Le sue mani sfioravano la schiena del batterista, provocandogli brividi di piacere, mentre il suo desiderio di lei aumentava sempre di più. 
"Serve un castello migliore per i vincitori" disse Shannon, alzandosi e aiutando la ragazza a seguirlo. Ritrovò subito le sue labbra, mentre con le mani ora era libero di viaggiare sul suo corpo. La strinse tra le sue braccia, sollevandola da terra, così lei circondò la sua vita con le sue gambe. Mentre baci continuavano a padroneggiare la scena, Shannon salì agilmente le scale, trovando poi la sua stanza. 
Chris non era mai entrata in quella stanza, ma non si fermò certo ad osservarla ora. Poggiò i piedi per terra, e lui la trascinò con le spalle contro il muro, quasi ad intrappolarla. Dalle labbra, scese pian piano verso il collo, assaporando prima la panna, per scoprire poi la sua pelle. Le mani di lei viaggiavano sulla sua schiena, per poi passare avanti ed accarezzare i muscoli del batterista. Con un semplice gesto, gli sfilò la maglia larga, e poco dopo si trovarono entrambi con solo la panna e la nutella ancora sul loro corpo. 
Con le gambe, lei si reggeva alle gambe dell'uomo, mentre le mani di Shannon esploravano il corpo della ragazza. Cercavano ogni curva, ogni parte di lei, per raggiungere anche le sue parti più intime fino a sentire il suo nome sussurrato tra versi di piacere. 
La portò poi sul letto, dove inizialmente lei troneggiava. Come lui poco prima, dalle labbra, scese piano verso il basso, sfiorando anche il tatuaggio a forma di triad vicino all'orecchio, poi sempre più in basso, assaporando la nutella che ancora permaneva su di lui. 
Arrivata poco più su dell'ombelico, Shannon la riportò al suo fianco, cercando ancora quelle labbra di cui sembrava non averne mai abbastanza. Impaziente di scorpirla fino in fondo, con un veloce gesto, ora si trovò lui sopra il corpo di lei. Chris sorrideva, per niente intimorita o imbarazzata, e non perchè non era la prima volta tra di loro, ma perchè era davvero felice. 
Dolcemente, Shannon entrò in lei, riscoprendo quel piacere che solo una volta aveva provato, molto tempo prima, e che solo con lei sentiva così vivo. Con movimenti decisi ma delicati, i due si riscoprirono, arrivando pian piano entrambi all'apice, tra gemiti di piacere a volte soffocati da baci appassionati e profondi. Tutto il resto sembrava scomparso, svanito, ora c'erano solo i loro corpi, appagati, felici, ma ancora vogliosi l'uno dell'altra. 
Il tempo sembrava fermatosi, mentre le due anime, i due corpi si univano, ancora e ancora, in uno solo, finchè, stanchi, non si appoggiarono uno all'altro, Chris sul petto di Shan. 
Sentiva i suoi respiri pian piano tornare normali, il suo cuore rallentare, mentre lei memorizzava ogni variazione di quel suono. 
"Sai, dovremmo rifare più spesso queste guerre con la panna e la nutella.." 
Chris sorrise, alzò di poco la testa, raggiunse le sue labbra per sussurrare "Quando vuoi.." e per sfiorare di nuovo le sue labbra. Incontrò ancora il suo sguardo magnetico, ora lucido, ma sempre perfetto. Amava quello sguardo, amava quel sorriso...amava lui. 
Non essendo per niente stanca, visto che si era svegliata poche ore prima, si alzò e si diresse verso il bagno per una veloce doccia. 
L'acqua fece scivolare via il resto di panna e nutella che ancora restava sul suo corpo, poi pian piano cancellò anche il dolce sapore di quella serata. 
Uscì poco dopo, cercando un asciugamano per coprirsi, e ritornò in camera, con un altro asciugamano ad asciugare i lunghi capelli. 
Shannon dormiva, o almeno così sembrava. Lo osservò da lì, ancora non le sembrava vero di averlo ritrovato, di aver passato la sua prima vera giornata con lui, solo loro, insieme. Viverlo era stato..perfetto. Sembrava che fossero proprio fatti per stare insieme, per unirsi, come i loro corpi. Nonostante la doccia, sentiva di avere ancora il sapore di lui addosso, e questo la rassicurò. 
Approfittò del momento per guardare un po' la stanza: semplice, niente di troppo lussuoso o chissà che. Una parete era coperta di foto, scattate negli anni. La sua famiglia, più che altro. Jared compariva in quasi tutte. Invidiava il rapporto che avevano, quel rapporto che aveva alla fine creato con Dom. 
Si avvicinò al letto e si fermò ad osservare il comodino..o meglio, ciò che c'era sopra. Un plettro, il suo plettro. Ricordava di averglielo lasciato la sera, l'unica sera fino ad allora, che avevano trascorso insieme. E lui l'aveva tenuto...
Sorrise, ripensando a quella notte, fino a poco fa, il miglior ricordo che aveva di lui. Ma ora ne avrebbero costruiti altri, di ricordi, vivendoli giorno per giorno.
Indossò l'intimo lasciato ai piedi del letto, per poi tornare al fianco dell'uomo che le aveva rubato tutto. 
Era poggiato sul lato, così Chris potè sfiorare dolcemente una parte della sua schiena, mentre osservava il viso del suo uomo, sognante. 
Anche chiusi, quegli occhi la affascinavano, la catturavano, così come quelle labbra di cui già sentiva la mancanza. 
Mentre con le dita raggiungeva l'enorme tatuaggio sulla spalla e sul braccio e lei ora osservava tutte quelle forme e quei colori, Shannon si avvicinava a lei impercettibilmente, così che appena le saltò addosso, trovandosi sopra di lei, Chris rimase per un attimo confusa. Poi sentì le labbra di lui viaggiare sul suo collo, sulla sua pelle, e sentì solo il cuore accellerare i suoi battiti. 
Solo quel suo tocco la portava in paradiso. 
Appena lui risalì, ritrovando le sue labbra, lei si spostò, in modo da trovarsi ora sopra di lui. Mentre disegnava strani segni sul suo addome, con le labbra, i suoi capelli bagnati cadevano sul suo corpo, facendo rabbrividire ancora di più il batterista. 
Le sue mani giocavano, fino a scendere poco più in basso dell'obelico, sentendo la voglia di Shannon. Accontentò il suo piacere, per poco, perchè all'improvviso lei saltò giù dal letto, rubò la larga maglia del batterista e la indossò. Le faceva da vestitino, e aveva il suo adore addosso.
"è tardi, fra poco arriveranno Jared e la sua ragazza!" disse facendo la linguaccia, mentre lanciava i boxer ai suoi piedi al proprietario. 
Mentre lei sfrecciava fuori dalla stanza,ridendo, Shannon si ricompose in fretta, e la seguì fuori, fingendosi offeso. 
Christel era appena arrivata al piano di sotto, quando sentì la porta aprirsi e vide due figure entrare in casa. 
Lei si bloccò, consapevole di non trovarsi esattamente nelle migliori condizione per ospitare qualcuno, e appena i due furono ormai dentro, sentì Shannon correre giù per le scale, verso di lei. 
"Christel, questa me la paghi! Vuoi di nuovo la guerra?" quasi urlò, e appena raggiuse la ragazza e la strinse in vita da dietro, si accorse che altri sguardi erano puntati su di loro.
Jared e Denye.
"Buonasera bro!" disse il minore scoppiando a ridere. 
Chris, ormai rossa in viso, sorrise a sua volta, seguita dalla sonora risata di Shannon. 
"Penso che ci toccherà ordinare una pizza..non abbiamo avuto molto tempo per..emm..preparare qualcosa da mangiare.." 
"La pizza andrà benissimo" disse la ragazza al fianco del cantante, soffocando una risata. 
Anche se non era uno dei migliori, Chris era sicura che quello sarebbe stato l'inizio di una grande amicizia tra lei e quella piccola ragazza che aveva rapito il cuore del suo grande amico.
  
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