Anime & Manga > Inuyasha
Ricorda la storia  |      
Autore: visbs88    25/07/2012    4 recensioni
[…]Sesshomaru lo guardò fisso per qualche momento. Una sensazione da tempo dimenticata –la voglia di spezzare il collo a qualcuno– tornò a ribollire nel suo petto: porca troia… quello era il vecchio Naraku! Il finto ingenuo bastardo e odioso dell’inizio della loro convivenza! Se l’era quasi scordato visto che non ne sentiva affatto nostalgia, e non fu bello riscoprirlo, non in quel cazzo di momento di merda. Gli lanciò un’occhiataccia omicida come non gliene riservava da mesi[…]
Un’altra incursione nella vita di Naraku e Sesshomaru: che cosa succederebbe se il primo convincesse l’altro ad assistere a uno spettacolo circense?
[Questa storia fa parte della mia serie Such a hateful, sexy boy]
[Scritta per l'iniziativa "Una ficcy... al prompt" e per la Challenge Fluff - Angst - Missing Moment - AU, entrambe indette dal forum Contest & Challenge Mania]
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naraku, Sesshoumaru | Coppie: Naraku/Sesshomaru
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Such a hateful, sexy boy'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CIRCUS

 
Iniziativa: Una ficcy… al prompt (Contest & Challenge Mania).
Prompt: “Non siamo una coppia”.
Challenge: Fluff – Angst – Missing Moment – AU indetta dallo stesso forum linkato sopra.
Tabella / Prompt: Fluff / 05. Imbarazzo.
Titolo: Circus.
Serie: Such a hateful, sexy boy.
Introduzione: […]Sesshomaru lo guardò fisso per qualche momento. Una sensazione da tempo dimenticata –la voglia di spezzare il collo a qualcuno– tornò a ribollire nel suo petto: porca troia… quello era il vecchioNaraku! Il finto ingenuo bastardo e odioso dell’inizio della loro convivenza! Se l’era quasi scordato visto che non ne sentiva affatto nostalgia, e non fu bello riscoprirlo, non in quel cazzo di momento di merda. Gli lanciò un’occhiataccia omicida come non gliene riservava da mesi[…]
Un’altra incursione nella vita di Naraku e Sesshomaru: che cosa succederebbe se il primo convincesse l’altro ad assistere a uno spettacolo circense?
Personaggi: Naraku, Sesshomaru.
Rating: Arancione spento.
Generi: Commedia, Fluff, Erotico nel finale.
Avvertimenti: AU, Lime (?), Linguaggio colorito, One-shot, Yaoi.
Pairing: Naraku/Sesshomaru.
Numero parole (Contatore Word): 1.726.
Disclaimer: i personaggi non sono miei, ma dell’autrice del manga Rumiko Takahashi. Non scrivo a scopo di lucro, ma per puro divertimento personale. Occorre il mio permesso per citare pezzi della storia, tradurla, riprodurla altrove o trarne ispirazione.

 
Buona lettura.

 
Naraku si voltò verso di lui con un gran sorriso stampato sulla faccia, che tuttavia subito si trasformò in un’espressione accigliata.
- Che cos’hai? Ti senti bene?
Sesshomaru abbassò lo sguardo sulle proprie scarpe. Un’implacabile voglia di venire ingoiato dal suo sedile lo stava divorando.
- Certo - rispose piano.
- Sei rosso come un pomodoro, che hai?
- E’ la luce.
Si rese conto quasi all’istante di aver sparato una stronzata, perché era da mezzo minuto che le luci all’interno del tendone del circo da rosse erano diventate verdi, ma ormai il danno era fatto. Naraku lo guardava sempre più preoccupato; con una mano gli accarezzò il viso, e Sesshomaru si sentì avvampare ancora di più.
- Hai le guance che bruciano, hai la febbre?
- No, no…
A quel punto, per fortuna o per sfortuna a seconda dei punti di vista, si tradì. Non riuscì a trattenersi dal lanciare un’occhiata contrita all’altra mano di Naraku… quella che teneva ben stretta la sua, e che continuava ad attirare l’attenzione delle persone intorno a loro, attenzione a dir poco sgradita.
Come suo solito, Naraku comprese tutto all’istante. La sua espressione si irrigidì.
- Oh. Scusami - disse scostandosi da lui. Un secondo dopo se ne stava a braccia conserte guardando con interesse il palco ancora vuoto davanti a lui, con sommo orrore di Sesshomaru. Il terribile panico che provava ogni volta che aveva l’impressione di aver ferito Naraku lo assalì, più terrificante che mai. Il ragazzo aprì e chiuse la bocca parecchie volte prima di riuscire a trovare qualcosa di giusto da dire.
- Non fare così, coglione, dai…
Che poi, giusto era una parola grossa.
Naraku lo guardò inarcando le sopracciglia.
- Così come?
Sesshomaru lo guardò fisso per qualche momento. Una sensazione da tempo dimenticata –la voglia di spezzare il collo a qualcuno– tornò a ribollire nel suo petto: porca troia… quello era il vecchio Naraku! Il finto ingenuo bastardo e odioso dell’inizio della loro convivenza! Se l’era quasi scordato visto che non ne sentiva affatto nostalgia, e non fu bello riscoprirlo, non in quel cazzo di momento di merda. Gli lanciò un’occhiataccia omicida come non gliene riservava da mesi, e contemporaneamente mandò una maledizione all’idiota che aveva inventato le battaglie interiori. Lui non ne poteva più di averne: erano estenuanti, complicate, imbarazzanti e pericolose. E negli ultimi tempi erano pure peggio, perché la parte di lui “romantica e dolce” (volendo esagerare nei termini) ora combatteva con una forza sorprendente, il più delle volte vincendo dopo quella dannata litigata e quella dannata notte di chiarimenti e molto altro.
- Ti odio quando ti comporti in questo modo - ringhiò Sesshomaru tornando con la mente al presente e distogliendosi dai suoi pensieri - Dammi la mano, adesso.
Naraku lo fissò con aria interrogativa.
- Non siamo obbligati a tenerci per mano, se la cosa ti dà fastidio - disse calmo - Non voglio metterti a disagio. È solo che di solito le coppie lo fanno.
“Non siamo una coppia” fu il pensiero istantaneo di Sesshomaru. Per una volta si benedisse per essersi trattenuto dal parlare, perché altrimenti sarebbe stata una catastrofe. Era una situazione pazzesca: mai il rapporto tra lui e Naraku era stato così aperto come in quei tempi, così ricco di dialoghi, spiegazioni e parole bellissime e dolci, così fottutamente chiaro, ma… non ci capiva più un cazzo. Non riusciva più a tenere il passo degli eventi, era troppo felice e troppo confuso per tutto ciò che stava succedendo. Cominciava a rendersi conto che lui e Naraku stavano diventando amici oltre che a fidanzati; in passato, le possibilità che ciò accadesse gli erano sempre parse inferiori a quelle che aveva di vedere un dinosauro vivo, data la pessima ed irritante ironia di Naraku. Ma era tutto così bello… si rendeva conto, finalmente, che quella sarebbe stata una relazione favolosa; ciò comunque lo mandava nella più completa confusione, al punto da fargli pensare quell’assurda frase, “Non siamo una coppia”. Ovvio che lo erano, cazzo, non facevano altro che studiare insieme, baciarsi e copulare, ma in effetti quel giorno i suoi dubbi erano piuttosto giustificabili. Quale idiota di fidanzato avrebbe mai potuto portarlo al circo? Cosa c’era di romantico nel circo? Cosa c’era di divertente per coloro che non erano più bambinetti del cazzo? E, soprattutto, quando mai in passato Sesshomaru si sarebbe lasciato convincere, coppia o non coppia? Invece quella volta erano bastati un sorriso di Naraku tanto sexy da far impazzire, un paio di carezze e qualche frase suadente sussurrata al suo orecchio a far crollare la sua resistenza. Bisognava comunque ammettere che essa era durata una buona ora, prima che Naraku si decidesse ad usare la seduzione come arma e non solo le suppliche e gli occhi dolci.
Sesshomaru sospirò, dandosi per l’ennesima volta del coglione. Afferrò un braccio di Naraku e lo costrinse a viva forza a tornare disteso lungo il suo fianco. Il proprietario del braccio lo guardava allibito e lui arrossiva ad ogni gesto, ma alla fine la missione fu compiuta e Sesshomaru intrecciò di nuovo le dita con quelle di Naraku.
- Ho sempre pensato che tu sia pazzo - mormorò quello, con una nota di sincera dolcezza nella voce.
- Sai, anche io - borbottò Sesshomaru, lo sguardo basso. Poi continuò, senza riuscire a trattenersi: - È che… sento la parola “gay” da tutte le parti intorno a noi. Mi sembrano tutti così ostili, questi bastardi.
- Oh, Sesshomaru. Io sento anche “Guarda quelli”, “Che schifo, due gay”, “Ci sono bambini qui!” e robe di questo genere, perché so l’italiano parecchio più di te - disse pianissimo Naraku, e Sesshomaru si accorse che gli si era avvicinato molto - Ci sto male anche io, si meriterebbero tanti di quei pugni in bocca che noi non riusciremmo mai a darglieli tutti. Ma poi penso a quanto sono felice con te, e mi accorgo che loro sono degli sfigati, e che non vivranno mai una relazione bella quanto la mia insieme a te.
- Tu sei capace di pensare a queste cose, io no. Cioè, le… le provo, ma mi vengono in mente solo cazzate e… e bugie, tipo che noi non siamo una coppia.
Naraku ghignò. Il cuore di Sesshomaru, che era sprofondato in fondo al suo stomaco dai sensi di colpa sentendo le parole piene d’affetto del fidanzato, tornò al suo posto con una capriola, accogliendo con gioia la ricomparsa del ghigno sexy.
- Noi non siamo una coppia, infatti. Siamo una coppia gay, e io la trovo una gran cosa. O forse se vuoi adesso faremo finta di essere solo amici. Sta cominciando lo spettacolo.
- Molla la mia mano e io ti ammazzo - sibilò Sesshomaru. Col cazzo “solo amici”, era un’idea da brividi, molto peggio di “fidanzati e amici”. Per un istante pensò a quando Naraku era per lui “nemico”, e poi “amante e nemico”, e poi “fidanzato e nemico”…
- Basta che non inizi a fumare come una griglia. Prima scottavi - gli stava sussurrando in quel momento. Beh, forse quei tempi non erano ancora finiti.
- Fanculo.
Si portò la mano di Naraku in grembo e la strinse tra entrambe le proprie con tutta la dignità di cui fu capace. La risata dell’altro fu soffocata dalla musica partita a tutto volume.
Oddio, no, non potevano iniziare subito con i clown…
 
 
Abbandonò la testa all’indietro con un lungo gemito, mentre gli spasimi dell’orgasmo facevano sussultare il suo corpo nudo. La lingua di Naraku continuò a stuzzicarlo anche quando le ultime scosse di intenso piacere furono scomparse, e a quel punto divenne fastidiosa. Con un mugolio di protesta Sesshomaru si scostò, mettendosi a rimpiangere l’ottimo lavoro di bocca che il fidanzato aveva svolto su di lui, conclusosi da appena pochi secondi.
Naraku era ancora tra le sue gambe, e con calma lo ripuliva dallo sperma usando un fazzoletto; quando finì –e si fu divertito ad eliminare le ultime gocce con la lingua–  si sedette accanto a Sesshomaru, rimasto immobile sul divano. Gli circondò le spalle con un braccio e con l’altro cercò di abbracciarlo. Senza neanche pensarci, Sesshomaru lo prese per la maglietta e lo costrinse a distendersi, per poi salire sopra di lui e appoggiare la testa sul suo petto. Chiuse gli occhi: non c’era cuscino migliore, né ninnananna più bella del battito di quel cuore, cazzo.
Naraku rise.
- Sei capriccioso - mormorò accarezzandogli i capelli - Ti porto a guardare un bellissimo spettacolo, e poi esigi pure una “ricompensa per essere venuto”. Appena ho finito mi usi come materasso. Non se ne trovano tanti pronti ad assecondarti come me, sai?
“Non esiste un cazzo di nessuno uguale a te, coglione” pensò Sesshomaru, ma era troppo assonnato per dirlo. Bofonchiò un “Ti amo”, espressione molto più corta che gli permetteva di esprimere alla perfezione tutti i pensieri e tutte le sensazioni che provava. Inutile provare ad elencarle tutte, non ci sarebbe mai riuscito, si disse.
- Anch’io ti amo - stava rispondendo Naraku, probabilmente col sorriso sulle labbra - E vedrai che nei prossimi giorni ti farò impazzire. Non credevo che il circo fosse così ispirante. Domani notte, sotto le coperte… io faccio il domatore e tu la tigre. Quella dopo, uhm, facciamo i contorsionisti. E poi… faccio il pagliaccio, il che significa solletico a morte per te. Dopo faremo anche il cavallo e il suo cavaliere, andremo al galoppo. Che altri numeri c’erano?
Sesshomaru lo ascoltava, sempre più sveglio e più rosso ad ogni parola che sentiva.
- La tua perversione ha un limite? - domandò sollevando la testa per guardare Naraku negli occhi, un cipiglio cupo stampato sulla faccia.
- Quando si parla di te, no - fu la risposta maliziosa, e Sesshomaru sbuffò. All’improvviso si rese conto che ogni tipo di imbarazzo era sparito dal suo cervello. Perché?
- A ripensarci bene, ti odio - borbottò - Anche perché non posso far finta di non voler provare a mettere in atto tutte quelle stronzate che hai sparato.
Il seguito consistette in un gran numero di risate di Naraku, baci, carezze e insulti di Sesshomaru. In fondo, nulla di molto diverso dal solito, ma convinse Sesshomaru che loro non erano una coppia, no, erano un insieme non ben definito di due creature sempre arrapate –ecco il perché– e innamorate alla follia l’una dell’altra. Era divertente. Era tutto ciò che desiderava.

 
 
 
Spazio autrice:
Appena ho letto il prompt dell’iniziativa di Contest & Challenge Mania, mi è apparsa nel cervello un’insegna luminosa con su scritto “Naraku e Sesshomaru”, ma non mi venivano idee che andassero oltre una sbaciucchiata tra i due e via. Per fortuna esiste Lily Inuzuka, che senza volerlo mi ha aiutata a riprendere in mano il progetto: ci siamo proposte una sfida a testa, e la mia era “Prompt: Circo; Pairing: Naraku/Sesshomaru”. So here we are.
È tanto una cavolata, lo so, ma mi mancava scrivere su questa mia coppietta. A dirla tutta, sto progettando un seguito più serio per Such a hateful, sexy boy, una long, ma non sono sicura che lo scriverò, ho più di qualche dubbio. Mah, si vedrà x) intanto continuo con queste sciocchezze per divertirmi con i miei ciofini #2.
Spero che vi sia piaciuta e che mi lasciate un commento ^^
Un bacione, visbs.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: visbs88