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Autore: potteriani    25/07/2012    0 recensioni
James Potter continua ad insistere con Lily Evans, che alla fine, esasperata, accetta. E poi?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Lily stava correndo verso la Sala Grande. Era in ritardo per il pranzo, visto che si era trattenuta a parlare qualche minuto col professor Lumacorno. Era proprio all’ingresso, quando andò a sbattere contro un certo giocatore di Quidditch …
James Potter la prese al volo, evitandole così un brutto volo per terra.
-Dovresti stare più attenta, sai Evans?- bisbigliò lui al suo orecchio.
Lily cercò di scostarsi, ma le braccia di lui la tenevano in una morsa inattaccabile.
-Lasciami andare Potter!-
-Come?- chiese lui con una faccia innocente molto poco convincente
-Per favore- le ringhiò contro Lily. Le braccia di lui si allentarono, permettendole di uscirne
-E’ stato un piacere!- le urlò lui dietro mentre Lily si affrettava a sedersi, sentendo gli occhi della maggior parte della Sala Grande addosso.
Il giorno dopo, mentre scendeva dal dormitorio femminile per andare a far colazione con la sua amica Alice, lo rincontrò. Era appoggiato al buco del ritratto, e si stava scompigliando i capelli, mentre la guardava con quel sorrisetto malizioso.
-Possiamo passare Potter?- chiese Lily –O dobbiamo avere il tuo permesso speciale?-
-Oh no, la tua amica può passare pure- disse James e fece un po’ di spazio per far passare Alice, ma poi lo richiuse subito, dicendo: -Io e te invece dovremmo proprio parlare, sai?-
Lily lo guardò esasperata: negli ultimi sei anni aveva dovuto sopportare Potter ed i suoi giochetti, ma quest’ultimo anno non l’avrebbe permesso. In fondo lei era Lily Evans!
-No- disse decisa. Lui la guardò a lungo, poi chiese –Hai da fare?-
-No, ma l’ultima cosa che voglio fare adesso è parlare con te! Perciò levati! Subito!- dato che lui però se ne restava lì a fissarla, Lily gli urlò con quanto fiato aveva in gola: -LEVATI! STUPIDO PRESUNTUOSO GIOCATORE DI QUIDDITCH!-
Lui si spostò, con una strana espressione sul viso. Lily raggiunse Alice, e fecero colazione insieme. Per qualche strano motivo Alice pensava che Lily avesse trattato James Potter troppo duramente, e da quando glielo fece notare Lily non poté fare altro che pensarci tutto il giorno, senza ammetterlo. In effetti Potter sembrava particolarmente giù di morale quel giorno. Alla fine, dopo cena, mentre lui era nella Sala d’Ingresso, Lily si decise ad andare a parlarci, dato che la sua coscienza non la lasciava in pace.
-Potter? Posso parlarti?- chiese Lily avvicinandosi. Gli amici di James si avviarono verso le scale, ma non prima che Sirius Black gli avesse fatto l’occhiolino.
-Perché dovrei? Tu con me non ci vuoi mica parlare.- disse lui mettendosi le mani in tasca.
-Per sentire le mie scuse.. Mi dispiace di averti urlato contro quelle cose stamattina, non le pensavo-
Lui inarcò un sopracciglio: ovviamente non le credeva. Non sull’ultima parte almeno.
-Ok, forse le pensavo- ammise Lily ad occhi bassi
-Non sai cosa darei per farti cambiare idea- disse James. Lily alzò lo sguardo, incredula. Possibile che James Potter avesse detto quelle parole? Se davvero erano uscite dalla sua bocca allora Potter non era solo il ragazzo vanitoso e presuntuoso che Lily aveva dipinto nella sua testa.. era anche qualcos’altro, forse.. dolce? Possibile?
-Un modo c’è- disse Lily prima ancora di rendersene conto. Gli occhi di James si accesero e sul suo viso spuntò un sorriso.
-Davvero?- chiese gioioso
-Ehm … potresti smettere di molestarmi continuamente, sai, con tutte le tue frasi da rimorchio, che detto tra noi fanno abbastanza pena-
-Ma allora come faccio a chiederti di uscire con me?- chiese lui sconcertato
-Sorprendimi- disse Lily, e poi filò dritta alla torre dei Grifondoro, prima che Potter potesse farle altre domande. Solo quando si ritrovò al sicuro nella sua stanza si permise di pensare a quanto era appena successo. Aveva davvero flirtato con James Potter? Sul serio?
Per il resto della settimana Potter non le diede alcun fastidio. A dire il vero non le parlava proprio. L’unico contatto che avevano era visivo: durante i pasti o in Sala Comune lui ogni tanto le lanciava delle occhiate accompagnate da sorrisi mozzafiato.
Solamente sabato Lily si rese conto che James Potter non aveva fatto altro che pianificare, per tutta la settimana.
Quando tornò in Sala Comune, dopo colazione, trovò un bigliettino attaccato alle scale che conducevano al suo dormitorio, con su scritto ‘X Lily’
Lei lo aprì e lesse:
 
Qui è dove libero la mente,
che arriva fino al cielo,
dopo una ricerca estenuante
 
Non le ci vollero più di due secondi per capire dove avrebbe trovato un secondo biglietto: il campo di Quidditch!
Corse fin laggiù, e stava per entrare sul campo, quando notò un pezzo di carta sistemato accuratamente sotto la porta degli spogliatoi. Lo aprì velocemente, cercando il prossimo indizio …
 
Nascondo abitanti oscuri,
sotto di me però alcuni studenti si sentono al sicuro,
Non conoscendo i miei segreti, restandone ignari
 
Questa volta ci mise un minuto o due per arrivare alla soluzione.. il Lago Nero. Raggiunse la sua riva di corsa, ma non trovò nessun bigliettino. Riprese il foglietto, temendo di aver sbagliato, ma poi vide un riflesso dall’altra sponda del Lago. Uno specchio forse. Lo raggiunse, e vide che aveva ragione: un piccolo specchio era posizionato accanto ad un pezzo di carta.
 
Ti manca poco, non temere,
Morfeo qui mi trova,
e nonostante sia in alto non mi fa mai cadere.
 
Morfeo.. il dormitorio maschile nella torre dei Grifondoro! Certo! Corse ancora, fino ad arrivare alla porta del dormitorio con su scritto: ‘7° ANNO’
Vi entrò. Non c’era nessuno, se non un biglietto appoggiato su un letto. Si avvicinò cautamente, e lesse.
 
Le mie congratulazioni signorina Evans,
Ora non le resta che rispondere alla mia richiesta di uscire.
Per farlo, si volti …
 
Lily si girò di scatto.
James Potter era davanti alla porta con un sorriso accecante, ed uno strano mantello ai suoi piedi..
-Ti ho sorpreso?- chiese avvicinandosi leggermente
Lily annuì. –Sai, non pensavo che avresti fatto una semi caccia al tesoro-
-Semi?-
-Era alquanto elementare, non mi ci sono voluti più di venti minuti per finirla, e 18 di questi sono stati sprecati correndo da un posto all’altro- disse Lily
-Bhè, sappiamo tutti e due che qui quella intelligente sei tu! Comunque.. per quella domanda.. hai trovato una risposta?-
Lily lo fissò per due minuti buoni, valutando i pro e i contro dell’accettare di uscire con James Potter. Da una parte le sembrava lo stesso arrogante di sempre.. ma dall’altra le sembrava anche un po’ più maturo, e poi doveva ammetterlo, James Potter era davvero bello!
-Si-
-‘Si’ hai trovato una risposta?- chiese James
-‘Si’ è la mia risposta.- disse Lily.
James rimase come paralizzato, la bocca socchiusa e gli occhi fissi. Lily si avviò verso la porta, e proprio prima di uscire si voltò, e disse: -Domani alle 10 nella Sala d’Ingresso. Puntuale, Potter- e uscì, sorridendo.
La mattina di domenica si avviò a colazione accompagnata da una strana euforia. Tornò giusto al dormitorio per sistemarsi un po’: si mise una fascia verde tra i capelli e indossò un vestito a fiori, con delle ballerine bianche. Quando decise che il suo aspetto era accettabile, scese. Una volta arrivata nella Sala d’Ingresso vide Piton, insieme alla sua banda di amici. Anche lui la notò, e aveva una strana espressione interrogativa sul volto, ma quando vide James in fondo alle scale che le sorrideva, il suo viso perse quel poco di colore che aveva.
Potter indossava dei semplici jeans ed una maglietta bianca, ovviamente con le sue tanto amate Converse!
-Sei bellissima- le disse non appena lo raggiunse.
-Grazie- rispose Lily arrossendo. –Allora che facciamo?-
-Sei mai salita su una scopa?- chiese James. Lily scosse la testa –Bhè, allora è meglio che tu salga con me: non vorrei che cascassi e ti rovinassi il vestito, o la faccia! Non me lo perdonerei mai!- disse con un sorriso.
-Perché tu dovresti invece evitarmi questo?- chiese Lily per prenderlo in giro
-Tesoro, mi hai mai visto volare?-
-Tesoro?-
-In realtà ‘tesoro’ doveva rimanere nella mia testa.. non so perché mi sia uscito dalla bocca..- disse James palesemente imbarazzato.
-Avanti, andiamo a fare questo giretto su una scopa- disse Lily cercando di allevare l’imbarazzo.
-Certo-
Quando raggiunsero il Campo di Quidditch non trovarono nessuno. James corse verso gli spogliatoi gridando a Lily di andare sul campo.
Guardandosi intorno Lily si chiese come facesse Potter a giocare con tutta la scuola che lo guardava, insomma, da lì le tribune sembravano spaventose già vuote, figuriamoci quando c’era gente!
-Impressionante, no?-
Lily si riprese dalle sue fantasticherie e si voltò. James aveva preso una scopa, e ora la invitava a salirci sopra. Non appena lei ci si sedette, tremante, lui le saltò dietro, facendole prendere un colpo.
-Ma sei matto?!- urlò Lily
-Rilassati Evans- disse James.
James passò un’ora a spiegare a Lily come accelerare, come salire e come sterzare. Lily era appena riuscita a fare un inversione a metà campo quando sentì le risate dei Serpeverde provenire dagli spalti. Si voltò e rivide la banda di Severus, con lui incluso. Si scordò di essere su una scopa volante e lasciò il manico. In quella frazione di secondo si rese conto di ciò che aveva appena fatto, ma quando cercò di riafferrare il manico trovò le mani di James che prontamente avevano riportato la scopa ad un’altezza di un metro e mezzo circa, da buon Cercatore.
Lily aveva ancora le mani su quelle di James quando lui li fece atterrare.
-Penso che per oggi basti- bisbigliò lui al collo di lei. Lily annuì. James l’aiutò a scendere, ed andò a mettere la scopa al suo posto. Lily nel frattempo era rimasta come pietrificata.
Non solo Severus l’aveva offesa pesantemente, e non aveva cercato di salvare la loro amicizia a parte quella sera, ma rideva anche di lei! Che ipocrtita!
Quando James tornò Lily era tornata in se, ma nonostante tutto lui le fece un sorriso rassicurante e le offrì la mano, che lei non rifiutò.
Si stavano incamminando verso il castello, quando cominciò a piovere, anzi, a diluviare. In pochi secondi erano già fradici. Corsero fino al castello, ma lui non lasciò mai la sua mano. Arrivarono nella Sala d’Ingresso col fiatone ed i vestiti che gocciolavano. Lily guardò la faccia di James, che sicuramente aveva organizzato altre cose per loro appuntamento, ma che divenivano irrealizzabili grazie alla pioggia. Ed infatti dalla sua espressione si poteva benissimo capire che stesse maledicendo il tempo, e questo fece ridere Lily. Lui si voltò, dicendo: -Si può sapere cosa c’è da ridere?-
-N-n-ninete! Ahahah!-
-Lily!- disse James a mo’ di rimprovero, ma scoppiando poi a ridere anche lui.
Lily non sapeva perché,ma forse vedendo James ridere così di cuore,o forse perché oggi con lui si era davvero divertita, o più semplicemente perché James le era sempre un po’ piaciuto, ma per orgoglio non l’aveva mai ammesso, si alzò in punta di piedi e lo baciò. Lui all’inizio fu palesemente sorpreso, ma poi realizzò cosa stava accadendo, e rispose al bacio.
Restarono così finché non dovettero riprendere fiato, poi si guardarono e tornarono a ridere, e rientrarono in Sala Comune mano nella mano.
Nei giorni successivi ci furono molti pettegolezzi, ma alla fine di maggio nessuno trovava molto da dire nella coppia Potter-Evans, anzi, sembrava talmente naturale che qualcuno arrivò a dire che Lily Evans e James Potter non potevano non mettersi insieme, erano fatti l’uno per l’altra!
Lui l’aspettava fuori dalla classe, quando lei frequentava lezioni che non rientravano nel programma di lui, e dopo andavano insieme a pranzo, mentre lei non perdeva un attimo per stargli accanto: in Sala Comune, durante i pasti, a lezione e nei momenti liberi li si vedevano sempre insieme. Lily Evans e James Potter
  
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