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Autore: DoctoRose91    25/07/2012    2 recensioni
< Quante cose sono successe in quest’anno. Finalmente riuscii a trovarti sul quel ciglio della strada abbiamo combattuto nuovamente insieme,abbiamo vinto,poi mi hai lasciato su quella spiaggia con te! Oh come posso dimenticarmi quel discorso che mi facesti lì,timido e incerto;“Io ho solo un cuore…in parte sono umano soprattutto invecchierò e non mi rigenerò mai…ho soltanto una vita Rose Tyler e potrei viverla con te se ti va?!”,“Questo vuol dire che invecchieremo insieme?!”,“ Insieme!” > in quella parola c’era tutto,amore,gioia,sentimento,emozione,paura e sofferenza.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10 (human), Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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XII Capitolo
Non desiderare il Dottore d’altri!


“Voglio passate tutta la mia vita con te, voglio dei figli  che ti assomiglino, voglio invecchiare accanto a te… Rose mi vuoi sposare?”
La ragazza si svegliò la mattina successiva con un sorriso sulle labbra, aveva ricordato quello che le era successo quella fantastica serata, ricordava ogni istante di quel meraviglioso momento, non se l’ho aspettava, no di certo, credeva che il suo Dottore ci avesse messo un po’ di tempo per farsi avanti, da poco avevano comprato casa e che si consideravano una coppia fidanzata, ma nonostante ciò le faceva piacere che, anche se precocemente, l’uomo che amava si era fatto avanti.  Passò il suo tempo ad osservare l’anello di diamanti che aveva al dito, non se lo tolse per andare a dormire, ormai quell’anello sarebbe rimasto lì per tutta la vita e non se lo sarebbe tolto per nulla al mondo. Lo ammirava come se fosse una reliquia , un oggetto che valeva tanto, in realtà per lei era così era la testimonianza dell’amore che il Dottore provava per lei. A distoglierla dal suo momento fu proprio lui che si voltò dalla sua parte e l’abbracciò.
“buongiorno!”disse appena aprì gli occhi.
“good morning!” rispose lei con un  sorriso smagliante.
“come mai già sveglia?”domandò mentre si stropicciava gli occhi.
“Mi sono svegliata da poco anche io, stavo solo ammirando l’anello che mi hai regalato!” rispose la ragazza continuando ad osservare il prezioso gioiello.
“ti piace?”domandò lui retoricamente mentre si avvicinava con il viso alla spalla di lei appoggiandosi sul cuscino, cingendola di più a sé.
“si moltissimo! Mi domandavo come mai l’hai scelto con 3 diamanti incastonati?” domandò lei girandosi verso di lui.
“i 3 diamanti rappresentano :il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro” rispose il Dottore indicando le pietre una alla volta.
“ fantastico,non ci avevo pensato è stata una bellissima idea!”rispose entusiasta la ragazza guardandolo fisso negli occhi.
“…e a proposito di ieri, oggi e domani cosa facciamo oggi?”chiese lei scherzosamente.
“rimanendo nel tema passato presente e futuro, so solo cosa voglio fare adesso!”confessò lui provocantemente spostando leggermente la ragazza adagiandosi su di lei .
“penso anche io che dovremo andare a piccoli passi ci penseremo dopo a cosa fare per il resto della giornata!” rispose lei romanticamente mentre le dita affondavano nei suoi meravigliosi capelli castani.
“io ho un idea ! e se facessimo solo “questo”? sai ho tanto bisogno di “discutere” con te !”propose lui ironicamente, mentre prese a baciarle il corpo nudo della notte antecedente.
“è… un’….ottima … ide…a…a…a!”rispose a tratti la ragazza entrando in estasi quando il Dottore si unì delicatamente a lei.
Rose si muoveva armonicamente con il corpo del suo amato, intrecciarono le mani mentre lui aumentava i movimenti. Il Dottore percepì un brivido sul fondo della schiena quando la ragazza lo accarezzò dolcemente , adorava le sue carezze sulla sua pelle .  Passarono un’intera mattinata infuocata di baci e di “coccole”. Dopo una veloce doccia e colazione, la quale si poteva chiamare pranzo visto l’ora che avevano fatto, i due si diressero al porto; desideravano visitare le isole vicine, dalla famosa Creta a tutto il resto. Si imbarcarono in un traghetto e dopo due ore di viaggio arrivarono su di un isola. Il giro turistico durò molto e per ultima si conservarono l’affascinante Creta .
Giunti lì,Rose e il Dottore rimasero estasiati di quel meraviglioso paesaggio che contemplavano davanti a loro: catene montuose che si estendevano all’infinito, i raggi del sole che accarezzavano le colline e gli stupendi resti archeologici che si reggevano in quei luoghi fantastici; era come se la natura e la storia si unissero armonicamente creando l’isola di Creta. I due iniziarono a visitarla, Rose aveva una mappa che consultava assiduamente, invece  il Dottore usava la macchina fotografica per mortalare quei momenti. Si unirono ad un gruppo di turisti inglesi. Rose fece subito amicizia  con il capo gruppo, un bellissimo ragazzo di 25 anni bruno, occhi scuri, muscoloso, greco di nascita che faceva da guida ai turisti. Il Dottore non gradì l’intesa della fidanzata  con quel ragazzo, ma durante la visita anche lui fece amicizia con una bellissima ragazza, alta, formosa ,con capelli rossi lisci e  voluminosi ed occhi azzurri come il cielo, proveniva da Londra; lo stesso comportamento del Dottore mostrò Rose non le piaceva come quella ragazza lo guardava o come rideva, le stava sui nervi, ma non fece nulla credeva in lui, credeva in loro, o almeno se lo ripeteva all’infinito per non scoppiare di gelosia, ormai era una ragazza ufficialmente fidanzata e sapeva quanto lei valesse per lui.   Fecero un piccolo break e il Dottore prese la palla in balzo presentando la ragazza a Rose…
“Rose! questa è Susan anche lei viene da Londra e studia all’università di lettere e filosofia !”
“ah… una studentessa di lettere! Molto piacere io sono la fidanzata!” si presentò lei con un tono un po’ arrogante. Nel mentre chiacchieravano, Rose assiduamente sagitava la sua mano sinistra per mostrare l’anello che portava al dito, un chiaro messaggio subliminare femminile per dire :  “sta attenta! questo è il MIO FIDANZATO giù le mani da lui”  .
Anche lei presentò il bel ragazzo al Dottore…
“questo è invece Eros fa la guida per la Grecia S.P.A”
“piacere sono John Smith, Dottor John Smith!”si presentò dando la mano con fare disinvolto. Rose si meravigliò del suo comportamento ricordò come si era comportato il giorno di San Valentino con il massaggiatore, un bel progresso!come mai nessuna arroganza accenni di gelosia o quant’altro comportava queste situazioni? era questo il pensiero che tormentò la ragazza per tutto il giorno.
Fu disturbata proprio da lui…
“Rose !ho invitato Susan a cena questa sera dopo la gita ! sempre che tu sia d’accordo naturalmente!” avvisò lui con voce entusiasta.
“ah… si certo va benissimo!”rispose sforzando un sorriso.
“cosa ha in mente, perché invitare una perfetta sconosciuta a cena con noi! Mica le piace?! Oh  Dio ! e se si è invaghito di lei? oppure le ha fatto un incantesimo? siamo pur sempre a Creta luoghi di mistero e miti. Nooo! Ma cosa sto a pensare! Rose si vede che stai diventando paranoica!, non vuol dire che se ha baciato Charlotte ora va a baciare tutte quelle che le capitano! Devo essere fiduciosa! Su  sorridi e divertiti !” questi pensieri la tormentavano per l’intero viaggio di ritorno. Sul traghetto lei si sedette a fianco ad Eros, mentre il Dottore non perse tempo e si avvicinò a Susan,li vedeva ridere e scherzare l’ infastidiva molto. Pensava a mille modi  per come ucciderla: buttarla dal traghetto , avvelenarla con una bevanda,spararla…
“Rose tutto bene?”domandò Eros offrendole una bottiglia di acqua naturale fredda, presa al bar del traghetto.
“si! grazie! Perché me lo domandi?” chiese lei distogliendosi dai suoi pensieri.
“avevi lo sguardo di una persona che ha intenzione di uccidere qualcuno!”scherzò lui.
“cosa?! Ma dai cosa vai a pensare! E poi per dirla tutta non avrei i mezzi purtroppo. Mi manca una pistola,le finestre del traghetto sono sigillate e non ho con me il cianuro!per questo credo che sia un po’ improbabile uccidere qualcuno senza un arma!”rispose fissando Susan.
Eros rimase scioccato dal discorso della ragazza. Durante il viaggio Rose per distrarsi chiacchierò facendosi raccontare tutta la storia greca,o almeno i tratti salienti di questa antica società. Mentre la ragazza apprendeva la storia, il Dottore se la spassava tra risate inutili e sguardi nascosti verso di lei.
“di che cosa staranno parlando?! E perché non mi guarda per controllarmi a vista? Che cosa le sta dicendo da distoglierla da me?! cosa c’è di così importante da non interessarsi a me ?se si azzarda a toccarla solo con un dito lo spedisco all’altro mondo!”
“John mi hai sentito?”riportò alla realtà Susan.
“ah… si scusa mi stavi parlando di Oscar Wilde ” replicò lui .
Andarono avanti così per tutto il viaggio. Arrivati al porto, Rose e il Dottore aspettarono il pullman che li avrebbe portati all’hotel Paradiso dove soggiornavano. Nell’attesa il Signore del tempo si avvicinò alla ragazza dicendole: “Susan allora ci vediamo alle 8:30 al ristorante Achille e Giunone . Se non ci trovi chiamami al mio cellulare , il numero è 39335…”
Nel farttempo Rose cercò di origliare il discorso e si meravigliò su ciò che sentì: “addirittura le dà il suo numero di telefonino! E da quanti qua l’utilizza  se lo tiene tanto per bellezza?!!!”
Arrivò il bus e Rose e il Dottore salirono , salutarono il gruppo dal finestrino e partirono. Durante il rientro…
“Dottore! Ho invitato anche Eros a cena con noi questa sera ! se non ti dispiace?”domandò retoricamente e con cenno di arroganza la ragazza.
“ma certo che no! Anzi hai fatto bene , perché non ci avevo pensato io?”rispose tranquillamente lui con un sorriso.
Rose si innervosì ancora di più, ma non lo diete a vedere, per scaricare i nervi stropicciò la mappa usata precedentemente durante la gita.
Intorno alle 8:00 Rose e il Dottore arrivarono al ristorante in anticipo per accogliere gli invitati. Aspettarono seduti nel giardino del locale con cocktail al tavolino. Poco dopo arrivarono quasi contemporaneamente i due ragazzi.
Entrarono e si sedettero ad un tavolo apparecchiato per 4 : Rose di fronte al Dottore e Susan di fronte ad Eros. Chiacchierarono del più e del meno, poi man mano Rose iniziò a stuzzicare Susan sperando di farla cadere con quei classici trucchetti femminili e mezze frasi dette, ma il Dottore non si mosse di un ciglio e questo sembrò strano alla ragazza. Il resto della cena trascorse tranquilla se togliamo l’arroganza che trapelava in Rose. A fine pasto il Dottore ideò …
“che ne dite di bere una cosetta sul terrazzo? Tu Eros cosa bevi?”
“un martini e soda con limone! Grazie!”rispose educatamente il ragazzo.
“e tu Rose cosa prendi?”rivolgendosi a lei.
“Prendo volentieri vino bianco frizzante, ma se hanno spumante va bene comunque!” rispose serenamente la ragazza, ormai la serata stava per giungersi al termine e poi non avrebbe più visto quell’odiosa Susan, o almeno lo sperava!.
“Susan che ne dici di accompagnami così mi aiuti con l’ordinazione!”.
Rose ed Eros si diressero in terrazzo che si accedeva proprio dietro il loro tavolo. Si sedettero in modo da poter osservare il bar dove si erano recati Susan e John.
“allora Eros dimmi come mai questo nome un po’ insolito dalle mie parti, raccontami come è venuto fuori?”chiese dolcemente ,mentre osservava il suo Dottore e Susan al banco che ridevano scherzavano e si spingevano a vicenda.
“beh… per dirla breve è stato scelto da mia nonna , quando mi vide la prima volta si innamorò perdutamente di me e questo accadeva per tutte le persone che mi incontravano, e penso che per amore abbia scelto di darmi questo nome,in onore al dio Eros non ché figlio della bellissima Afrodite”. Spiegò il ragazzo gentilmente, ma Rose ascoltò poco o niente del discorso del ragazzo, non distaccava gli occhi dai due. All’improvviso  si alzò di scatto dirigendosi al bancone, aveva visto Susan allungare le mani proprio nel fondoschiena del Dottore. “non si tocca il mio TESORO!” farfugliò nervosamente .
senti rossa da quattro soldi non  ti ha detto nessuno di non toccare i ragazzi delle altre donne ? non ti dice niente il 10° comandamento di Dio gli urlò conto .
“Rose ma cosa ti succede? Calmati!”domandò imbarazzato ma anche lusingato lui.
“oh niente! Questa sgualdrina ti tocca il sedere e mi domandi cosa c’è che non va?”gli rispose sarcasticamente con accenni d’ira .
“Senti biondina lo volevo solo aiutare a prendere il suo portafogli che aveva dietro! Lui non poteva farlo perché aveva in mano il vassoio, e invece di posarlo e di prenderlo gli ho dato una mano tutto qua!”rispose la ragazza arrogantemente.
Rose rimase di sasso non sapeva come sbrigarsi da questa brutta faccenda, si riempì di vergogna ma freddamente rispose: “scusami errare umanum est!” e corse all’uscita seguita dal Dottore che lasciò sul bancone i bicchieri e su due piedi la ragazza scusandosi anche lui della vicenda.
La raggiunse sul marciapiede opposto del ristorante che dava verso la spiaggia.
“Rose aspetta! Rose… dai fermati! Rooose!!!”continuava a ripetere lui camminandole vicino.
Notò il volto della ragazza bagnarsi di lacrime che le uscivano dagli occhi come un fiume, le prese un fazzoletto che aveva in tasca e glielo offrì. Rose lo prese e si asciugò gli occhi continuando a camminare a testa in giù. Scesero le scale che conducevano al mare . La biondina si tolse le scarpe e le mantenne in mano, lui non disse più una parola ,l’osservava e basta aspettava una sua mossa. Dopo un po’ guardò aiutata dai raggi della luna piena e vide che le sorrideva teneramente, così si gettò tra le sue braccia e se lo strinse così forte a sé come non aveva mia fatto prima.
“ma come sono arrivata a tutto questo? Perché mi sono comportata in quell’orribile modo?”ripeteva tra i singhiozzi .
“non so proprio cosa risponderti!” le confessò accennando ironia.
“ah…non sai cosa dire? Allora inizia a spiegarmi come mai facevi il farfallone vicino a lei?”gli domandò la ragazza allentando l’abbraccio guardandolo fisso negli occhi.
“vuoi la verità? Ed io te la dico, a Susan le piace Eros e mi aveva chiesto di aiutarla a farlo ingelosire,visto che le gironzola intorno da molto!”confessò lui spiegando come un professorino di università.
“e come mai ti sei messo in gioco?”continuò a battere la ragazza,staccandosi definitivamente dal suo abbraccio.
“beh…a dire il vero mi infastidiva che quel ragazzo ti girava intorno,così ho pensato bell’idea! Così mi posso sbarazzare di lui senza fare scenate!ma a quanto pare una è avvenuta?”rispose lui scherzosamente.
Rose abbassò lo sguardo dalla vergogna dell’accaduto. Lui si avvicinò lentamente a lei ,con le dita sotto il mento dolcemente le alzò il viso, le asciugò l’ultima lacrima che aveva segnato quel bel faccino, le tolse con il fazzoletto il trucco sciolto;cinse la ragazza alla vita,l’osservò tra le luci della luna , era anche bella così senza un filo di trucco e con i capelli in disordine dal vento, si abbassò con lentezza verso il viso della ragazza, chiusero entrambi gli occhi prima di entrare in contatto con un coinvolgente bacio. Passeggiarono abbracciati l’uno all’altro alla riva del mare, trovarono un posto appartato e si sedettero lì ad osservare le stelle che illuminavano quel cielo blu privo di nuvole. Si distesero, Rose appoggiò la sua testa sul suo petto,mentre lui prese ad accarezzarle i capelli. Da quella posizione sentì come l’unico cuore di lui cambiasse velocità,i battiti aumentavano sempre di più. Capì che quella reazione avvenniva per la sua vicinanza, capì come era emozionato , comprese come lei era importante per lui.
“ti amo, ti amo tanto!” le confessò lui seriamente.
“idem!” rispose lei non muovendosi dalla sua posizione. Percepì il suo battito aumentare sempre di più dopo quelle parole,chiuse gli occhi rilassandosi sorridendo.

 
  
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