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Autore: DoctoRose91    25/07/2012    2 recensioni
< Quante cose sono successe in quest’anno. Finalmente riuscii a trovarti sul quel ciglio della strada abbiamo combattuto nuovamente insieme,abbiamo vinto,poi mi hai lasciato su quella spiaggia con te! Oh come posso dimenticarmi quel discorso che mi facesti lì,timido e incerto;“Io ho solo un cuore…in parte sono umano soprattutto invecchierò e non mi rigenerò mai…ho soltanto una vita Rose Tyler e potrei viverla con te se ti va?!”,“Questo vuol dire che invecchieremo insieme?!”,“ Insieme!” > in quella parola c’era tutto,amore,gioia,sentimento,emozione,paura e sofferenza.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10 (human), Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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XIII Capitolo
Tra sogno e realtà


Ultimo giorno ad Atene… il Dottore e Rose si erano abbronzati per bene se si può dire rossi come peperoni per la loro carnagione, allora si! si erano abbronzati per bene. Erano le prime luci dell’alba, e Rose era inquieta si girava in continuazione nel letto, non riusciva a dormire, si svegliò fecendo un balzo in avanti affannata, era tutta sudata, si voltò verso il Dottore ma lui non c’era. Si alzò indossò la vestaglia e a piedi nudi lo cercò per lo chalet , ma di lui non vi era traccia. Uscì in veranda urlando il suo nome ma nulla, nessuna risposta. All’improvviso una cameriera di colore un po’ in carne che serviva ai tavoli sulla spiaggia si avvicinò a lei preoccupata dalle urla della ragazza.
“signorina tutto bene?”domandò impaurita.
“no! No! Ha per caso visto un uomo alto con una capigliatura spettinata occhi e capelli scuri ,magro?”domandò freneticamente con il fiatone, temeva qualcosa di brutto.
“deve essere più precisa a quest’ ora del mattino molti uomini con la sua descrizione passeggiano per la spiaggia. C’è chi lo fa perché è stato lasciato fuori dalla compagna, chi è mattiniero, o chi invece torna dalla sala giochi!”precisò la cameriera.
“aspetti venga dentro che le mostro una sua foto nel mio cellulare!” invitò ad entrare.
Prese dalla sua borsa il telefonino e cercò una foto che riportasse una sua immagine,ma con lo stupore della ragazza non ce ne erano nessuna.
“ma come è possibile ? eppure le avevo qui ben 40 foto di noi due a Londra come è possibile che sono scomparse?”parlò ad alta voce sconvolta dalla faccenda. Poi riuscì a trovarle nella cartella Dottore e le mostrò l’immagine.
“no signorina non l’ho visto!!mi dispiace!!”
La cameriera notò l’agitazione della ragazza e la invitò a sedersi sulla sedia del salone. Rose vagava con lo sguardo come se fosse in cerca di lui.
“signorina si calmi, sicuramente è al bar a bersi qualcosa o ancora non è tornato dalla sala giochi!”cercò di calmare la cameriera accarezzandola dietro la schiena.
“LUI NON BEVE DI PRIMA MATTINA , E NON GIOCA!!!” gli urlò contro dal nervosismo.
Dalla confusione si mise le mani in volto e asciugandosi le lacrime non percepì l’anello di fidanzamento. Osservò la mano incredula e spalancò gli occhi quando assodò il suo dubbio. 
“dove è finito?”si domandò
“cosa signorina? cosa ha perso?”domandò incuriosita la donna.
“il mio anello di fidanzamento c’è l’ avevo proprio qui non me lo sono tolto , non me lo tolgo mai, chi me l’ha potuto rubare?”continuò a domandarsi la ragazza.
“non saprei proprio signorina ,ma cerchi di calmarsi, ora le vado a prendere una camomilla al bar, lei aspetti qui!”disse la cameriera avviandosi alla veranda.
“mi scusi?!!”chiamò con voce più pacata.
“si mi dica!”si girò la cameriera.
“mi può fare un piacere, può chiedere alla reception se questa mattina ha visto uscire il signor John Smith, lo può chiedere per favore ?” pregò con un faccino impaurito e pallido.
“ma certo! Non si preoccupi lei si rilassi che andrò a domandare!”le rispose con un sorriso. Poi uscì dallo chalet a passo svelto.
Rose iniziò a cercare per l’alloggio qualche biglietto che lui l’avrebbe potuto lasciare con un messaggio. Mentre cercava…
“ma cosa sta succedendo? non è da lui fare in questo modo! E poi perché non ho l’anello? Aspetta aspetta aspetta fammi vedere nell’armadio!”
Rose si avvicinò all’armadio e impaurita aprì le ante con gli occhi chiusi dalla paura di vedere, o per meglio dire di non vedere gli abiti del Dottore. Aprì lentamente gli occhi è vide solo i suoi abiti e un borsone nero con un grande stemma giallo e rosso al centro. Rose si inginocchiò aprì il borsone e notò abiti da uomo , controllò la taglia e non era quella di lui, infatti non ricordava di aver visto quei vestiti. Scioccata lanciò la maglietta che aveva in mano nell’armadio lo chiuse di colpo.  Urlò dalla paura, si era solo spaventata perché dietro all’anta di spalle, c’era la cameriera.
Dall’urlo questa si girò con in mano un vassoio ed una tazza di camomilla con uno spicco di limone affianco.
“oh… mi scusi signorina sono entrata proprio adesso e prima che potessi chiamarla lei ha urlato. mi perdoni! Le ho portato questo!”si scusò porgendole la tazza.
 Rose si sedette iniziò a sorseggiare la camomilla poi più tranquillamente e con lucidità le domandò: “ha chiesto poi alla reception?”
“oh… si signorina, ma mi hanno detto che c’è un signor Smith ma che non soggiorna con lei, io non ho voluto insistere ,sa! per la privacy”
“come non c’è nessun John Smith registrato con me? Mica sono venuta qui da sola!!”precisò la ragazza.
“no!! Infatti sei venuta con me!!” rispose sul ciglio della porta Alex.
Rose si girò ed osservò con occhi increduli e sopracciglia accigliate il ragazzo davanti a sé .
“cosa?...cosa? ma non è vero! che diamine ci fai qui?”domandò sconvolta la ragazza alzandosi dalla sedia poggiando la tazza sul tavolino di fronte a sé.
“come cosa ci faccio qui? Siamo venuti in vacanza non ricordi ?” spiegò il ragazzo accarezzandole le braccia .
“ma cosa stai dicendo? Sei per caso impazzito? E non mi toccare!”le rispose la ragazza distanziandosi.
“signora può andare! Grazie dei servigi, ma a volte fa così, una brutta nottata a quanto pare!”disse il ragazzo invitando la donna ad uscire.
“Alex  dimmi immediatamente che fine ha fatto il Dottore, e della tua presenza qui?”domandò  avviandosi in camera da letto prendendo dei vestiti dall’armadio gettandogli il borsone davanti a lui.
“Rose calmati! E poi perché ritorni a rivangare quella brutta storia, lo sai che non voglio ricordare!” le rispose il ragazzo raccogliendo il borsone.
“come? Cosa hai detto? Quale storia non vuoi ricordare?”domandò incredula la ragazza fissandolo negli occhi.
“siediti sarà meglio!”la fece accomodare sul letto.
Lui si inginocchiò davanti alla ragazza mantenendole le mani.
“Rose!... il Dottore è morto 8 anni fa! Contro uno Sleethin beh per meglio dire contro un’intera famiglia Sleethin che precipitarono a Cardiff , lui andò per salvarli,ma tu non potevi perché tua madre non stava bene, era all’ospedale”
“cosa? sleethin , mamma all’ospedale ma cosa stai farfugliando?”continuò a chiedere la ragazza sempre più impaurita.
“…si ma a tua madre andò tutto bene, non ricordi? era solo una cisti che fu risolta in breve tempo,ma per il Dottore non ci fu scampo, per quanto ne sappiamo fu accerchiato e colpito dagli sleethin e morì nel 2016”.
“quindi tu mi stai dicendo che io avrei perso l’uomo che amo 8 anni fa, e dov’è il mio anello di fidanzamento, dimmi perché non lo porto più al dito?”domandò terrorizzata e tremante  la ragazza per le notizie che ricevette.
“l’anello di fidanzamento lo hai gettato nella sua tomba, hai deciso di mantenere solo  la fede!”spiegò Alex accarezzandola sulle gambe per tranquillizzarla.
“la fede? Quale fede? di che stai parlando?”
“la tua fede nuziale, Rose tu sei vedova! Da 8 anni!!”confessò lui con tono sincero.
“vedova? No, non può essere!! No questo è solo un brutto sogno!ora mi sveglio e sarà tutto cambiato!!”continuava a ripetersi la ragazza . Si alzò e si diresse al bagno per cambiarsi, ma prima di entrare gli domandò un’ ultima cosa: “Alex rispondi solo a queste due domande, io sono stata in Grecia con il Dottore ,cosa ci facciamo di nuovo qui ? E tu…?”.
“… avevi deciso di ritornare qui perché volevi far vedere lo splendore dell’isola a tua figlia,ed io beh… ti ho accompagnata come faccio da sempre”
“mia figlia?”domandò sempre più sconvolta.
“si tua figlia! desideravi farle visitare i posti in cui sei stata con il padre!!”precisò il ragazzo prendendo il borsone.
Rose si mise una mano nei capelli come se volesse ricordare, ma non ci riusciva. Tutte le sembrava assurdo. All’improvviso…
“Katia!!! Oh Katia mia figlia!!! È dov’è?”domandò con le lacrime agli occhi.
“è giù nel reparto bambini a giocare con i suoi amici. Sai che a lei le piace svegliarsi presto ed io l’ho accompagnata per non svegliarti, per questo sono già vestito, ma non preoccuparti non ho fatto colazione aspettavo te”
“e tu ed io?...”
“no Rose ! non ti preoccupare sono qui solo per Katia, le faceva piacere che io venissi! Ma ho un’altra stanza qui in albergo”
“e allora perché ho la borsa dei tuoi vestiti?”domandò  lei.
“non te lo ricordi? ti avevo chiesto di tenerla d’occhio ieri,dovevo uscire e non volevo problemi, visto che tu rimanevi in stanza con Katia ti eri offerta  di controllarla”.
Rose non sapeva più in cui credere,ma ricordava sua figlia e pian piano riaffiorarono nei suoi ricordi gli ultimi anni, tutto ciò che le era accaduto, dalle nozze, alla nascita di Katia dopo un anno di matrimonio, il funerale;ogni ricordo, non voleva avere soprattutto quello della morte del suo amato, e non poteva crederci ma questa era la realtà. Entrò in bagno e si vestì velocemente, pianse a dirotto per tutto ciò che le era accaduto. Appena fu pronta…
“voglio vedere mia figlia!!”le disse con tono arrogante ma bisognoso d’affetto che solo una figlia poteva dare.
“d’accordo ti porto da lei” rispose il ragazzo.
Mentre si avviarono al reparto baby, Rose domandò a Alex con tono curioso e rassegnato dalle troppe emozioni mattiniere : “ Dimmi! perché non indosso la fede?”.
“l’hai portata alla gioielleria per fartela lucidare. Due giorni fa te ne sei accorta che l’acqua di mare la stava rovinando, per questo l’hai portata dall’orefice ieri mattina, infatti dopo devi passare a ritirarla!!”rispose tranquillamente con un sorriso dolce sulle labbra.
Arrivati alla sezione baby , la ragazza entrò correndo, osservò i bambini solo per un istante e subito si precipitò verso una bambina con capelli biondi a caschetto occhiali rossi, labbra e guancie rosa , magrolina e abbastanza alta. Si inginocchiò e l’abbracciò forte.
“mamma cosa c’è? Perché stai piangendo?”domandò incredula la bambina.
“no!!niente tesoro! Mamma aveva solo bisogno di vederti tutto qua! Ti stai divertendo?”rispose sciogliendosi dall’abbraccio mentre si asciugava gli occhi dalle lacrime.
“si!! ho fatto amicizia con due bambine ! ah… ciao Alex!!”salutò la bambina con la mano verso il ragazzo che attendeva più distante.
“vai a divertirti, mamma va a fare colazione se mi vuoi sono al bar piccolina!!”
“non mi chiamare piccolina mamma! ho 9 anni sono grande!!”precisò con un broncio Katia.
“d’accordo ragazzina se mi vuoi sono lì! a dopo!!”
Rose si allontanò ed insieme al ragazzo si avvicinarono al tavolino del locale per fare colazione.
Ordinarono un tazza di latte caldo e una brioche per Rose , mentre Alex un thè e una crostata all’albicocca.
“come è bella, ogni giorno cresce sempre di più, somiglia tutta a te!!” commentò, mentre da lontano osservava la bambina che giocherellava con gli altri.
“non è vero ogni giorno assomiglia di più al Dottore, con quei suoi occhi castani e il suo parlare, mi fanno tanto ricordare  lui, ogni istante sento la sua mancanza…” precisò lei girandosi osservando la figlia.
“…scusami per il mio comportamento di questa mattina , avevo sognato le vacanze dell’aprile 2011 con lui, oh… come furono fantastiche , e mi sono lasciata trasportare in quei meravigliosi ricordi e momenti in cui ero stretta a lui. Avrebbe tanto voluto vederla crescere!!”raccontò la ragazza sorseggiando il suo latte. Alex notò gli occhi lucidi della ragazza , le accarezzò la mano e le sorrise.
“farti forza Rose!! devi andare avanti per lei , ha bisogno di te, ha solo te!!!”le fece forza il ragazzo guardandola fissa.
“hai ragione!! Sarò forte per lei!!! Grazie di essere qui!!!”le rispose con un sorriso.
Dopo la colazione Rose e Katia andarono in piscina a divertirsi, la ragazza aveva bisogno di distrarsi e rilassarsi dagli spaventi presi la mattina. Il ragazzo invece andò a prendersi il sole in spiaggia. Quei giorni erano gli ultimi . Dopo il divertimento e una doccia veloce Rose e sua figlia si avviarono alla gioielleria per ritirare la fede.
“buongiorno signora Smith!! È venuta per la fede da lucidare ricordo bene?!” disse il proprietario dell’oreficeria . Era un uomo di 60 anni con il panciotto ed occhiale da taschino.
“buongiorno!! Si dice bene!! Sono venuta a ritirarla! Come è venuta?”
“come nuova! adesso glielo vado a prendere!!”rispose il proprietario.
“mamma ti riprendi l’anello del matrimonio con  papà?!!”domandò la bambina.
Rose appena sentì il nome papà riguardando il Dottore, le venne una gioia nell’animo e lacrime agli occhi per l’emozione. Sforzando di avere una voce chiara e limpida nascondendo il suo stato d’animo, rispose mentre le accarezzò la tasta : “si! si! a mamma! riprendo la fede !!” .
“eccola qui signora Smith, come le avevo detto come nuova!!!” le mostrò nel cofanetto la fede luccicante.
Rose la prese, subito la tolse dal cofanetto e l’indosso all’anulare sinistro.
All’improvviso Rose sentì un costante rumore che le rimbombava nella testa , continuava a sentire ripetere il suo nome, si girava intorno a sé per cercare di capire mentre con le mani si manteneva la testa, quel rumore la stava uccidendo, poi tutto di un tratto…
“Rose amore stai bene?”.
La ragazza aprì gli occhi lentamente,era tutta sudata il cuore che le batteva al massimo pian piano girò la testa speranzosa, e la prima cosa che vide fu il volto del Dottore. Rose spalancò gli occhi dalla felicità si gettò senza pensare tra le braccia del suo uomo, lo strinse così forte da levargli il respiro…
“Rose!!Rose!!non riesco a respirare!! Non riesc… ah… adesso va molto bene, ma cosa ti è successo stai bene? eri così agitata” le domandò preoccupato.
“ora va tutto bene, benissimo!!”gli rispose con un sorriso adagiando la testa sul suo torace, gli accarezzava dolcemente la pancia con la mano.
“dimmi la verità ti conosco bene mi ricordo quando facevi gli incubi nel TARDIS . allora raccontami tutto” le disse seriemente.
Rose si alzò si sedette ad indiana sul letto osservandolo,si legò i capelli arruffati dall’agitazione, gli accarezzò dolcemente il viso con la mano sorridendogli e…
“ho fatto un incubo terribile, era tutto così reale più di quanto immagini. Era ambientato nel 2024, avevo una figlia si chiamava Katia, era la nostra , nostra figlia  e…”
“bello beh…fin qui non è un incubo !!”interruppe dando un giudizio .
“…si ma c’era anche Alex e…”
“ah…ah… adesso si che è un incubo”commentò accigliando le sopracciglia.
“ma non hai ancora sentito nella, tu non c’eri,eri morto da molto tempo, ed io e nostra figlia stavamo in vacanza in Grecia le volevo far visitare i posti che avevamo visitato insieme …”
Il racconto del sogno durò per molto tempo, Rose gli spiegò per filo e per segno tutti gli avvenimenti. Dopo la narrazione l’unica cosa che il Dottore fece, l’abbracciò più forte che poteva . Rimasero così per un po’ tempo .
“non mi lasciare mai!! Rimani con me per sempre!!” disse tra le lacrime la ragazza nell’abbraccio.
“non ti abbandonerò mai amore mio, resteremo sempre insieme” rispose avvicinandosi alla bocca, la baciò appassionatamente, la ragazza rispose subito a quel bacio, dischiusero le labbra incrociando le lingue;appena il Dottore si distaccò, l‘aveva baciata solo per dimostrarle il suo affetto, la ragazza lo ribaciò. Mentre approfondivano quel bacio, lui lentamente abbassò la ragazza adagiandosi su di lei, prendendo a baciarle la spalla il collo il decolté e così via. Rose si sentì felice, protetta tra le braccia del suo amato, al sicuro, come sempre, quando stava vicino a lui. Appena il Dottore si unì delicatamente, la ragazza gli confessò all’orecchio con un fil di voce gioiosa  :“ I LOVE YOU MY DOCTOR”.   
 
  
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