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Autore: phoenix___    25/07/2012    1 recensioni
Il giorno della partenza era arrivato. Ero talmente euforica che dormii soltanto tre ore. Non vedevo l‘ora di ritornare a Baltimora, rincontrare mio cugino Alex e i miei amici d‘infanzia che non vedevo da quindici anni.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Era l‘alba di un nuovo giorno! Un nuovo monotono giorno. Spensi la sveglia e rimasi a letto per un bel po‘. Presi il telefono e cominciai a giocarci. Ad un tratto la zia entrò in stanza e mi chiese se volevo andare con lei a fare spesa. Accettai. Mentre mi vestivo, sentivo la zia cantare e, sinceramente, cantava molto bene! Ecco da chi aveva preso Alex! Finito di vestirmi raggiunsi la zia al piano terra. La zia era vestita in modo molto elegante.

- Zia stai molto bene vestita così! - le dissi.
- Grazie Rebecca! - rispose.

Lei era sempre sorridente. Anche nei momenti più brutti era sempre solare e felice. Mentre andavamo al supermercato, rigorosamente a piedi zia mi fece alcune domande.

- Rebecca hai un espressione diversa dal solito... - disse la zia.
- No è tutto a posto - risposi
- Impossibile... conosco quella faccia benissimo! -
- La mia faccia ha qualcosa che non va? -
- La classica faccia che faceva tua madre quando aveva problemi... diciamo di cuore! -
- Erm... - la zia mi stava leggendo nella mente. - Si... più o meno -
- Eccola! Che problema c‘è? - mi chiese mia zia.
- Beh... diciamo che è da una vita che mi piace Jack ecco... solo che... tutti ne parlano male ecco.- decisi di confidarmi con mia zia.
- Capisco... Successe la stessa cosa con tuo zio! Tutti mi dicevano che era un tipo acido che non avrebbe mai avuto una fidanzata eccetera. Sai cosa feci? -
- Cosa? -
- Andai per la mia strada. Sposai lo zio, ebbi Alex e poi vabbé ci fu quel brutto incidente... ma tutto sommato, ho passato dei momenti fantastici con lo zio! -

Mentre parlavo con lei qualche lacrima le rigò il viso però era felice.

- Grazie zia - le risposi. La nostra chiacchiera finì con un abbraccio.
- Ora pensiamo alla spesa! Beh comunque... Jack non è male come ragazzo! - mi disse zia dandomi una leggera gomitata. Mentre facevamo la spesa zia messaggiava continuamente... peggio di me! Tornati a casa zia mi diede una strepitosa notizia! I miei erano partiti senza di me e Jack sarebbe venuto a pranzo.

- Diciamo che i tuoi ti hanno portato qui perché dovevano sistemare delle cose finanziarie a casa - disse zia.
- Ah. Beh sinceramente sto meglio qui che a casa! - risposi

Finito di cucinare e apparecchiare andai a vestirmi... rigorosamente consigliata da zia. Minidress con tacchi... cosa che se mi avrebbero visto i miei genitori si sarebbero scandalizzati.
Ero agitatissima! Il campanello suonò. Era lui. Era Jack.
Mentre zia apriva la porta io stavo scendendo le scale e continuavo a ripetermi di “non guardare Jack ma di concentrarmi a scendere le scale senza cadere o inciampare”.
Zia sgattaiolò via subito e lasciò me e Jack da soli.

- Sei semplicemente fantastica. – mi disse Jack porgendomi un mazzo di rose rosse profumatissime.

Gli feci un sorriso leggermente nascosto dal mazzo di rose... ma lui se ne accorse e ricambiò. Posi le rose nel vaso al centro della stanza. Emanavano un profumo buonissimo. Ci dirigemmo verso il tavolo. La zia uno davanti all’altro e diciamo è stata al tavolo con noi per circa cinque minuti. La zia che non ho mai avuto. Jack continuava a sorridermi  e io continuavo a ridere alle sue battute sceme. Sembrava una persona ben diversa da quello che faceva vedere e da quello che dicevano tutti. Ogni momento che passavo con lui mi innamoravo sempre di più. Quei suoi modi di fare, i suoi occhi... semplicemente fantastico, semplicemente unico... anche quando fa il pirla. Si fece tardi e... a malincuore Jack dovette andare per un impegno di “lavoro”. Lo accompagnai a la porta e quando mi disse “Grazie per il bellissimo momento. Ti voglio bene Principessa” il mio stomaco fece tre salti mortali e appena chiuse la porta scivolai contro essa ritrovandomi per terra a ripensare quel “Principessa”. Jack per me era come un pacemaker, senza di lui non potevo vivere. Mi rialzai, presi le rose e feci un respiro profondo e cominciai a cantare. Zia ghignava in una maniera assurda. Ero ridicolissima... saltellavo da una stanza all’altra urlando “Mi ha chiamato Principessa! Mi ha chiamato Principessa!”

che dire... L'Amour.




Riiiiiecccomiiii!
Intanto ringrazio chi sta leggendo sta storia e recensisce! UN GRAZIE DI CUORE!
Scusatemi per gli eventuali errori/orrori di grammatica! ^^'
Alla prossima!
E.

  
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