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Autore: _YeongWonhi_    25/07/2012    2 recensioni
"Lei, appena uscita dalle prove di danza, sta correndo per raggiungere in tempo la fermata del bus per poter tornare a casa. Loro, un gruppo di semplici amici che hanno la passione per la musica e il ballo, stanno camminando tranquilli lungo il marciapiede, appena usciti dal suo stesso edificio, dove si erano recati alla ricerca di una scuola di danza a cui iscriversi. Cosa succede se i loro destini si incrociano? Tutto comincia con uno scontro fisico, e finisce con quel sentimento che nessuno è in grado di gestire… l’amore."
NB: Nella storia, nonostante i protagonisti siano altri, ci saranno accenni BaekRen e MinRon.
Ciao a tutti! Ho voluto provare a scrivere qualcosa su di loro, anche per colpa di una mia amica che ha insistito tanto, ma alla fine la ringrazio davvero! Quindi, beh, spero che possa piacervi! Buona Lettura!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 10: “Saranghae”

 

Il tempo era volato, come ogni volta. I mesi si erano susseguiti inesorabilmente.

L’estate era terminata da quel dì.

L’autunno era anch’esso giunto alla sua fine.

L’inverno stava per terminare e avrebbe aperto le porte alla primavera.

Il debutto dei ragazzi si stava avvicinando pericolosamente. Era arrivato il loro momento.

I NU’EST avrebbero finalmente  avuto l’opportunità di far conoscere alle persone il loro talento.

Quel giorno dovevano portare a termine le riprese del video, “Face.” Ognuno di loro aveva dato il massimo sotto i riflettori e dietro quelle telecamere che sembravano sempre più vogliose di riprenderli.

Hay-Lin aspettava pazientemente la fine nelle stanze a loro riservate. Imparare la coreografia della canzone era stata una passeggiata, grazie anche all’aiuto della ragazza.

In quell’istante, quest’ultima avvertì un lieve rumore di passi farsi sempre più vicino, segno che le riprese erano finalmente finite. Quando entrarono nella stanza avevano il volto stanco ma sorridente come non mai.

-“Com’è venuto?” domandò impaziente Hay-Lin, alzandosi di scatto dal divanetto.

-“A noi sembra magnifico. Dobbiamo aspettare che lo revisionino e montino bene le scene, poi potremmo dire ufficialmente cosa è venuto fuori.” rispose Dong-Ho, tenendo un braccio intorno alle spalle del maknae del gruppo.

-“Capisco.” sussurrò lei. Era talmente emozionata ed agitata per loro, che non riusciva mai a controllare l’euforia. Sembrava che toccasse a lei debuttare.

-“Noi andiamo a farci una doccia. Ci ritroviamo all’ingresso della Pledis, ok?” disse JR, dandole un bacio sulla fronte.

Hay-Lin annuì con un cenno del capo, poi raggiunse l’entrata e si sedette su una delle sedie poste contro la parete dell’atrio.

Mentre aspettava si lasciò prendere dal panico. Quella sera doveva passarla con Jong-Hyun, perché quest’ultimo doveva parlarle urgentemente.

Glielo aveva riferito solo il giorno prima, e lei non aveva smesso di pensarci neanche un attimo, lasciandosi tormentare da mille domande e dubbi.

Cosa voleva dirle con così tanta urgenza da non poterglielo dire su due piedi? Perché doveva per forza aspettare di cenare con lei quella sera?

Aveva provato ad estorcergli qualche informazione, ma ogni suo tentativo era stato vano. Era davvero determinato a mantenere il segreto fino al momento giusto.

E se avesse voluto lasciarla? E se le avesse detto che non potevano più stare insieme perché sarebbe diventato un idol con tanto di fan piene di aspettative per lui?

Erano i classici dubbi che spuntavano improvvisamente tra i pensieri delle adolescenti innamorate, e lei lo sapeva. Ma ciò non l’aiutava a non averli, anzi, sembrava quasi scaturire l’effetto contrario.

Cominciò a mordicchiarsi nervosamente il labbro inferiore, non riuscendo a smettere. Poi si alzò dalla sedia, iniziando a camminare avanti e indietro per l’ingresso.

Era talmente assorta dai suoi pensieri che non si accorse di avere qualcuno davanti, così gli andò addosso, inciampando sui suoi stessi piedi.

Le mani di JR la afferrarono dolcemente per le braccia, aiutandola a tornare stabile. I loro occhi si incrociarono per un secondo appena, poi lui distolse il proprio, lasciandola perplessa.

Da quando in qua cercava di evitare il suo sguardo? Stava andando completamente in paranoia.

-“G – gli altri?” domandò allora lei, vedendo che JR non sembrava minimamente intenzionato a parlare.

-“Sono ancora sotto la doccia. Io ho fatto il più veloce possibile.” mormorò a bassa voce. Era a dir poco agitato. “Vuoi salutarli o possiamo andare?”

La ragazza alzò le spalle, così lui la prese per mano, incamminandosi al suo fianco.

-“Dove andiamo?” domandò lei, cercando di non far trasparire dal tono di voce la sua ansia.

-“A casa mia.” rispose tranquillamente.

Hay-Lin per poco non si strozzò con la saliva, cominciando a tossire e costringendo anche Jong-Hyun a fermarsi in mezzo al marciapiede.

-“Ehi, tutto a posto?” domandò preoccupato.

-“S- si. Ma… perché a casa tua? Devo conoscere i tuoi per caso?”

In quel momento, JR capì a cosa era dovuta la sua reazione. Aveva paura di conoscere i suoi genitori, temeva un loro giudizio. Nonostante fossero passati mesi e mesi da quando stavano più o meno insieme, non si erano ancora persi in presentazioni familiari.

-“No, tranquilla. I miei sono fuori città fino a dopodomani.”

-“E ti hanno lasciato a casa da solo?”

Il ragazzo negò ancora una volta.

-“In realtà dovrei essere da Young-Min, ma lui è d’accordo con me.”

Hay-Lin dovette lottare con tutta sé stessa per non rischiare nuovamente di affogare, e, per nascondere le sue paure, ricominciò a camminare.

Non si dissero altro, erano entrambi troppo imbarazzati per proferire parola. Quando, però, si stavano avvicinando alla loro destinazione, lei non riuscì a trattenersi.

-“Perché a casa tua?” si lasciò sfuggire.

Lui si voltò a guardarla e aveva dipinta in faccia un’espressione seria ed agitata.

-“Lo capirai. Posso comprendere il tuo disagio, ma sappi che non sono intenzionato a violentarti.” cercò di fare dell’ironia, ma non scarsi risultati. “Ti prego di fidarti di me, per favore.” aggiunse poi, tornando serio.

-“Va bene. Mi fido.”

Raggiunsero il portone di un edificio moderno e dalle dimensioni abbastanza importanti e vi entrarono. Una volta al suo interno, JR la condusse verso l’ascensore per raggiungere l’appartamento in cui viveva il ragazzo con la propria famiglia, all’ultimo piano.

Quando furono di fronte alla porta, Hay-Lin trattenne il respiro.

Improvvisamente cominciò a sentirsi sempre più debole e le gambe cominciarono a tremarle in modo incontrollabile. Era un miracolo se riusciva a stare ancora in piedi.

Osservò quella porta che si stava aprendo lentamente, come se le permettesse l’entrata in un luogo oscuro e sconosciuto e non in una semplice casa.

JR la stava guardando, aspettando che fosse lei la prima ad entrare, da perfetto gentiluomo. Notò il suo sguardo intimorito ed incerto, così le strinse dolcemente la mano per infonderle coraggio. Allora Hay-Lin si sforzò con tutta se stessa e fece un passo in avanti, superando la soglia che la separava dall’interno.

Mentre lo faceva, rilasciò andare l’aria che aveva trattenuto fino a quel momento, sospirando rumorosamente. Una volta che fu dentro, il suo cuore perse un battito.

Il suo sguardo si voltò subito indietro, cercando quello di lui. E, quando lo trovò, ricominciò a rilassarsi.

JR accese le luci dell’atrio che dava su di un salone abbastanza ampio. Le pareti erano beige e tutti i mobili che lo ornavano avevano più o meno le loro stesse tonalità. Poi accompagnò la ragazza sino al divano, invitandola a sedersi.

-“Potresti aspettare un attimo qui? Devo controllare una cosa.” disse.

Lei annuì con un cenno del capo e, una volta seduta, seguì Jong-Hyun con lo sguardo, fino a vederlo scomparire dietro una porta vetrata, coperta, però, da delle tende marroni scuro.

Fu questione di un paio di minuti appena, e lui tornò a prenderla, e ,tenendola sempre per mano, la condusse oltre quella porta a vetri. Al suo esterno, c’era un’ampia terrazza che dava direttamente sulle luci della città di Seoul.

Quel panorama fece annebbiare la vista della ragazza per l’emozione. Era bello vedere dall’alto la sua città, poteva guardarla sotto un punto di vista differente dal solito… più oggettivo, ma allo stesso tempo più sentito, perché poteva tenere sotto controllo l’intero paesaggio.

Persa tra quelli accorgimenti, si sentì abbracciare da dietro. Infatti, JR aveva portato entrambe le braccia a cingerla sotto il seno, lasciandole un bacio sulla guancia.

A quel contatto Hay-Lin rabbrividì appena e abbandonò la testa contro il suo petto, lasciandosi cullare da quella stretta rassicurante. Quell’abbraccio le fece pensare che, forse, i suoi dubbi erano completamente privi di fondo.

-“Non te ne sei ancora accorta, vero?” le domandò vicino all’orecchio destro.

-“Di cosa?” sgranò gli occhi, confusa.

In risposta lui la voltò dolcemente verso di sé, poi si spostò di lato, permettendole di vedere a cosa stava alludendo.

Hay-Lin si ritrovò ancora una volta senza fiato.

Davanti a loro c’era un tavolo rotondo, apparecchiato con tutte le tonalità del rosso. Intorno ad esso e alle sedie, erano sparse delle candele che erano state allineate affinché formassero un cuore. Al centro della tovaglia, invece, c’era un vaso di rose rosse.

Due lacrime solitarie abbandonarono gli occhi della ragazza, bagnandole le guance in una sorta di lenta carezza. Le paranoie di poco prima sembravano lontane anni luce.

Non riusciva a credere di aver pensato che lui, forse, avrebbe potuto lasciarla.

Jong-Hyun, vedendola commossa, le asciugò le lacrime raccogliendole sui polpastrelli per poi portarsele alle labbra. Lei sorrise, ancora “toccata” da quella sorpresa mozzafiato.

-“Ho ordinato delle pizze ad asporto, sapendo che ami la cucina italiana, anche perché io non so cucinare molto bene. Dovrebbero arrivare a momenti.”

Si misero a tavola, uno di fronte all’altra, spostando le rose da una parte. In quello stesso istante qualcuno suonò al citofono.

-“Appunto, dovrebbe essere arrivato il cibo. Vado e torno.” come si era seduto, si rialzò, rientrando in casa.

Ci mise più tempo del previsto, e, quando tornò, spiegò che era dovuto scendere giù per prendere le pizze. Poi cominciarono a mangiare in silenzio, perdendosi spesso l’uno negli occhi dell’altra.

Finita la cena, JR cominciò a sudare freddo per l’agitazione, perché la serata non era finita lì, anzi, il bello doveva ancora venire. Così estrasse le rose dal vaso per porgerle a Lin, la quale le prese con delicatezza, poi mise una mano dentro il vaso ed afferrò una piccola scatola nera.

Alla sua vista, lei sbiancò di colpo, avendo una vaga idea di ciò che poteva contenere. JR, invece, si fece forza, e ,con le mani tremanti, la aprì in direzione della ragazza.

Al suo interno c’era una collana con la catena d’argento ed un ciondolo a forma di cuore con su scritto “Saranghae”.

-“Vorresti-essere-ufficialmente-la-mia-ragazza?” soffiò fuori quelle parole con tanta velocità da renderne difficile la comprensione.

Hay-Lin, che aveva ormai perso la capacità di parlare, annuì con un cenno del capo per l’ennesima volta in tutta la serata.

Dopo quel brevissimo scambio, si alzarono entrambi dal tavolo, avvicinandosi reciprocamente.

-“P – posso mettertela?” domandò JR, in evidente difficoltà.

-“Certo!” esclamò felice lei, ritrovando la voce.

Così si scostò leggermente i capelli dal collo, girandosi di schiena, mentre Jong-Hyun apriva il gancio della collana per poi mettergliela delicatamente. Una volta fatto, le prese i capelli, lasciandoglieli ricadere sulle spalle.

Lei si girò dalla sua parte, illuminata solo dalle luci soffuse delle candele e dalla luna che si stagliava alta nel cielo.

-“Sei bellissima.” sussurrò, incapace di aggiungere altro.

Senza quasi rendersene conto, si era chinato verso il suo volto, pronto per baciarla.

Le loro labbra si sfiorarono appena, come se si fosse trattato del primo bacio. Poi approfondirono il contatto, dischiudendosi per permettere alle loro lingue di riunirsi ancora una volta.

Quei movimenti delicati cominciarono lentamente ad assumere un’urgenza più viva. Le loro lingue si muovevano freneticamente, danzando sulla musica dei battiti del loro cuore.

Le dita di lei andarono ad intrecciarsi tra i capelli del ragazzo, spingendo il suo volto verso il proprio, come a volerlo sentire più vicino.

Le mani di lui la afferrarono con forza per i fianchi, facendo combaciare i loro bacini con un movimento repentino.

La necessità di approfondire le conoscenze di entrambi cominciò a farsi sentire con sempre più insistenza, assumendo la sfumatura di qualcosa di straziante e incontrollabile.

JR avvertì una sensazione di calore nel basso ventre, che si impossessò subito dell’inguine, mandandolo in confusione.

Anche Hay-Lin era invasa dal calore, percependo anche il rigonfiamento dei pantaloni di lui.

Arrossirono entrambi per la perdita di autocontrollo, ma, subito dopo, si sorrisero emozionati e ripresero a baciarsi come se fossero nati per stare in quel vortice di dolci sensazioni.

Senza accorgersene, entrarono in casa, continuando imperterriti ciò che stavano facendo, e, in breve tempo, raggiunsero la camera di lui.

Ogni cosa intorno a loro aveva perso senso, l’unica cosa che contava, in quel momento, era il loro amore.

Ormai sdraiati sopra le lenzuola del letto, cominciarono a spogliarsi lentamente, con le mani tremanti per l’emozione e l’imbarazzo tipico della prima volta.

Rimasero nudi e iniziarono a conoscersi meglio, tra una carezza e un bacio. Le loro mani scoprirono il corpo dell’altro con la consapevolezza di ciò che stavano facendo, sapendo perfettamente quanto importante fosse per loro quel passo.

Non interruppero quasi mai il contatto visivo, se non per rimanere estasiati di fronte alla vista del proprio amato/a.

L’imbarazzo iniziale aveva lasciato il posto all’istinto dell’amore, che li guidava dolcemente in quella nuova esperienza che li avrebbe cambiati.

Non era una cosa che andava presa alla leggera, e, per quel che li riguardava, era un momento di cui farne tesoro, ricordandolo sempre e per sempre come l’incontro di due cuori che battono l’uno per l’altro.

Quando ritennero di essere pronti, si scambiarono uno sguardo totalmente innamorato.

Gli occhi di JR chiesero tacitamente il permesso, un po’ timorosi.

Gli occhi di Hay-Lin, invece, acconsentirono alla sua richiesta, accompagnati con un cenno del capo fiducioso.

JR entrò in lei delicatamente, cercando di fare più attenzione possibile. Non sapeva cosa fare… era la sua prima volta; così si lasciò condurre dal sentimento che provava nei suoi confronti.

All’inizio, Hay-Lin chiuse gli occhi per impedirsi di piangere dal dolore, poi, dopo qualche attimo, li riaprì emozionata, senza riuscire, però,a trattenere una lacrima.

-“T- ti faccio male?” chiese preoccupato il ragazzo, con un lieve affanno nella voce. La ragazza scosse la testa energicamente e JR si rilassò.

Poi cominciò a muoversi lentamente nel suo corpo, tenendola stretta a sé. Voleva imprimersi nella mente le sue forme, il calore del suo corpo, le sue labbra, l’odore della sua pelle… ogni minimo particolare.

Hay-Lin si ritrovò a gemere piano, stupita di quel nuovo suono che era in grado di produrre. Con le mani strinse fortemente le lenzuola, inarcando la schiena verso di lui. Inizialmente aveva percepito la sua entrata come una sorta di invasione dolorosa, ma in quel momento provava solo una sensazione di appagamento. Era felice di sentirsi sua in tutto e per tutto.

Mentre le spinte del ragazzo aumentavano di velocità, le mani di Hay-Lin si posarono con forza sulla schiena di JR, mentre le unghie affondavano nella sua pelle, graffiandolo appena.

Si stavano dando con il cuore e con l’anima, fondendosi in un’ unica ombra della quale era impossibile individuarne i contorni. Ormai gemevano entrambi, senza vergognarsi delle proprie urla.

Fu così che raggiunsero l’apice, invocando l’uno il nome dell’altra, e viceversa.

-“Saranghae.” le sussurrò lui ad un orecchio, prima di rotolare stremato al suo fianco, tenendola stretta in un abbraccio.

-“Anche io ti amo.” disse lei ansimante, accoccolandosi al suo petto.

Non erano mai stati meglio di così. Mai.




Annyeong!! Mi dispiace per avervi fatto aspettare tanto anche stavolta... Spero che con questo capitolo, però, riuscirete a perdonarmi, :) Mi ci sono messa d'impegno, e devo ammettere che non è stato affatto facile descrivere determinate scene, ehm ehm *tossicchia imbarazzata* Non so nemmeno com'è venuto, cambio idea a seconda del momento in cui lo rileggo, quindi... xD Angolo domande: 1. Beh, innanzitutto, che ne pensate? Contente che ho dedicato un intero capitolo a JR ed Hay-Lin??  2. Vi aspettavate una sorpresa (come poi è stato) o un'interruzione del loro rapporto?   3. Sono stati dolciosi? Ok, questa domanda è inutile, ma il "tre" è il numero perfetto, xD. Preannuncio: nel prossimo capitolo ci sarà una mezza novità che riguarderà due dei personaggi, e, forse, sarà il penultimo. ç__ç *lacrimuccia* Detto ciò, mi dileguo... Ciao Ciao! Alla prossima! Kisses, Alice...

RINGRAZIAMENTI:  Ringrazio come al solito chi segue questa storia e chi mi ha recensito *-* : __Lexy__, Beast_fan  e  lovelovemary.
   
 
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