Ormai era passato molto tempo da quando alla fine del settimo anno Harry,Ron,Hermione e tutto l'Es avevano sconfitto Voldemort.Purtroppo la situazione però, non era delle migliori. I mangiamorte continuavano a perseguitare il mondo magico.

Harry ,Hermione e Ron ormai avevano vent'anni. Ron era diventato uno dei migliori portieri di quiddic dell'Irlanda.
Nel frattempo Harry ed Hermione, per contrastare i mangiamorte avevano deciso di diventare auror.
Ora vivevano tutta  grimmuald place insieme a Ginny; che lavorava ai tre manici di scopa come sostituta di Rosmerta,ormai troppo vecchia per poter continuare una vita piena di sacrifici e per accontentare i clienti sempre più impazienti di ricevere da bere per poter scappare via visto il clima che e la paura che regnavano in quel periodo.
Ogni giorno una sparizione, un morto, un attacco anche se non molto forte ricordava al mondo magico che i "cattivi" c'erano ancora e che presto si sarebbero presi una bella rivincita,e Luna che era diventata la redattrice del calvillo, diventato un giornale molto importante, arrivando a superare la gazzetta del profeta, per il modo in cui i fatti che erano accaduti venivano descritti, senza oblii.

Era una delle solite mattine in cui i clienti chiedevano,chiedevano e ancora chiedevano, senza lasciarti il tempo per respirerai tra un'ordinazione ed un'altra.Ginny non ce la faceva più e il tempo poi non era dalla sua parte, di per se la gente tendeva a rifugiarsi nei negozi per paura di attacchi improvvisi, poi, quella mattina sembrava che il cielo volesse oscurarsi non lasciando trapelare neanche un pò di luce, così tutti si davano appuntamento dentro il locale posto molto caldo e accogliente. Ginny pian piano stava diventando sempre più depressa e neanche lo stra carico di lavoro riusciva a distrarla da suoi pensieri. Avrebbe preferito di gran lunga starsene al locale piuttosto che a casa. Grimmuald place era diventata la sede dell'Ordine, attivo anche dopo la morte di silente. Il fatto che la casa fosse la sede non le dispiaceva affatto dato che almeno così l'enorme e tetra casa, sembrava abitata. Ora era sempre così affollata, la cosa la faceva sentire inutile perché non le era permesso di aiutare l'Ordine, come diceva mamma wesley e a Ginny venne in mente sua madre nella sua posta altezzosa pronta  a non lasciare controbattere nessuno...delle volte veniva da pensare che anche Voldemort in persona d'avanti a Molly sarebbe diventato un semplice maghetto  :-" sei troppo giovane!!! " sempre la stesse storia. Era sempre stato così, da quando era nata,gli altri crescevano, ma lei no. Dopo tutto aveva 19 anni e non era mica ritardata!!!!

il filo dei suoi pensieri venne spezzato da un gelo improvviso, si, faceva freddo ma non si ricordava facesse così freddo, poi si sentì sempre più triste, come se vi fosse un dissennatore, alzò lo sguardo al cielo, e vide l'ultima cosa che avrebbe voluto vedere in quella faticosa mattina, nel cielo grigio un dissennatore si faceva l'argo, puntava dritto a lei, non era solo, in lontananza se ne vedevano sopraggiungere altri. Pensò di gridare ma le forze la stavano abbandonando, pensò che stesse per morire. Poi qualcosa di argentato dalla forma di un'aquila scacciò i dissennatori, era un patronus quello, Ginny lo avrebbe riconosciuto facilmente.
Si voltò verso la fonte del patronus, ma quello che vide la lasciò molto ma molto stupita...un ragazzo magro, biondo con due occhi color del ghiaccio. Draco Malfoy. la povera Ginny rimase senza parole, non sapeva che fare, possibile che il tanto odioso antipatico e nemico di sempre, l'avesse salvata??? possibile che sotto sotto anche Malfoy potesse avere un cuore. -< grazieee!!!!!!!! >. Lo sguardo di Draco non cambiò di molto, il suo volto assunse un'espressione indecifrabile come sempre mentre la guardava con un sopracciglio alzato ebbe almeno la cortesia di risponderle : < e di che?,non sono stato mica io il tuo salvatore, lui è scappato non sono riuscito ad impedirgli di salvarti> Con queste dure parole se ne andò via lasciandola sola e confusa più che mai. L'idea che Drago fosse il suo salvatore le uscì completamente dalla mente, anche se continuava a sembrarle strano il fatto che non fosse stato lui, visto che tutte le circostanze ,e la bacchetta che lui aveva ancora in mano, riconducevano a lui.
Ancora una volta i suoi pensieri vennero interrotti, ma questa volta dal suo capo che urlava : . Ginny più pensierosa di prima tornò d'entro, lasciando al gelido vento autunnale l'idea di un pò di tranquillità