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Autore: fann1kaoriyuki    09/02/2007    11 recensioni
La gente guarda quella cassa di legno pregiato con rammarico, tristezza, con gli occhi colmi di lacrime e dolore. Quella è la mia bara. Harry Potter è morto. Harry Potter è libero. Libero...? No. Sono ancora qui. Osservò la gente piangere al mio funerale.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La gente guarda quellac assa di legno pregiato con rammarico, tristezza, con gli occhi colmi di lacrime e dolore

Il potere dei sogni

 

La gente guarda quella cassa di legno pregiato con rammarico, tristezza, con gli occhi colmi di lacrime e dolore.

Quella è la mia bara.

Harry Potter è morto.

Harry Potter è libero.

Libero...?

No. Sono ancora qui.

Osservò la gente piangere al mio funerale.

Perché sono ancora qui?

Sono un ectoplasma che osserva, ma che non può farsi né sentire né vedere. Ci provo: urlo, grido, mi muovo, cerco di sfiorarli… ma è tutto vano.

Sono condannato in quest’oblio eterno di morte a metà.

Hermione scoppia a piangere tra le braccia di Ron che la sorregge, ma sembra più lui ad aver bisogno di un sostegno.

Gli altri sono un miscuglio di tristezza e tormento, altri ancora sono qui solo per rendere omaggio al grande salvatore, altri ancora sono qui per farsi vedere, per poter dire di esserci stati alla sepoltura del Salvatore.

Che ipocriti.

Se fossi in me li caccerei, tutti quanti.

La guerra è finita…

Gioite invece di piangere….

La funzione presto finisce e tutti tornano alla loro dimora a piangere un altro po’, non abbastanza oppure troppo, altri dispenseranno sorrisi, altri ancora si dimenticheranno di questo giorno.

Che miseria…

Io invece resto qui.

Ormai i tempi delle lacrime sono terminati.

Guardo la mia lapide. E’ bella tutto sommato, il mio nome è scritto con una maestria innata e sotto c’è scritto un semplice “Il Salvatore dei due mondi”

Che stupidaggine.

Sulle mie labbra sfocia un sorriso amaro e alla fine scoppio a ridere.

- Eccoti qui, Harry… - dico a me stesso – Sei finito sotto terra, finalmente! – ironizzo – Ora potrai riposare, non ci sarà nessuno che ti farà soffrire….- la mia voce sfuma -  …o che soffrirà per colpa tua. – ritorno serio – Nessuno morirà più per colpa tua.-

Se avessi dello spumante brinderei.

“A me stesso…l’eroe del niente di cui non rimarrà null’altro che un ricordo che svanirà con il tempo.

Il vento soffia veloce portando odori che non posso sentire, atmosfere che non posso godere, non sento più nulla.

Perchè sono ancora qui?

Possibile che ci sia questo dopo la morte? Il vuoto? L’oblio?

Grandioso…

Forse ho lasciato qualcosa in sospeso, ma non mi pare proprio. Alle porte della guerra mi sono ben guardato dal non lasciare nulla di cui potessi pentirmi, quindi? Dov’è che ho sbagliato?

Forse non riesco a trovare la pace perchè ho ucciso un essere umano, sebbene d’umano avesse poco o nulla.

Non lo so, forse non lo saprò mai. Forse resterò intrappolato qui per sempre.

Avverto dei passi sull’erba, c’è ancora qualcuno? Non se n’erano andati tutti? Sei in ritardo stupido! Il funerale è finito! Mi hanno già detto Addio!

Mi volto e osservò la figura incappucciata avvicinarsi con passo incerto,  arriva di fronte la mia lapide e si inginocchia stancamente.

Non riesco a scorgere il suo viso. Allungo una mano per potergli togliere il copricapo, ma le mie dita attraversano il tessuto senza afferrarlo.

Non mi ci sono ancora abituato.

- Come diavolo sei finito qui?-

Questa voce….

- Sei uno stupido, Potter! -

- Malfoy?! –

Perchè lo chiamo? Tanto non mi sente, né mi vede…

- Sei morto come un imbecille, del resto cos’altro ci si poteva aspettare da un come te?!-

- Si prenditi gioco del povero morto ora che non può prenderti pugni! – sbraito io offeso.  Eppure qualcosa mi distrae. Dall’ombra del cappuccio scivola via una goccia trasparente.

Mi chino, incredulo, e cerco di scorgere il suo viso.

- Stai piangendo? – chiedo, dimenticandomi ancora di non poter essere udito.

- Ti odio Potter! – sibilla ancora il ragazzo rabbiosamente – Perchè cazzo sei morto?! -

Per salvarti il culo Mafloy. Sai? Forse sono morto per questo…

Draco Malfoy piange sulla mia tomba, chi l’avrebbe mai detto.

Draco piange per me.

- Potter…io stavo aspettando che tu tornassi… - singhiozza – volevo... potermi congratulare per la vittoria….ringraziarti… ma.. – respira – Te ne sei andato senza che potessi farlo! Sei un bastardo! -

Mi siedo accanto alla mia stessa lapide e continuo ad osservarlo piangere.

Perchè lui prova tanta pena per me?

Voleva ringraziarmi? Per cosa? Perchè i suoi ringraziamenti avrebbero dovuto fare la differenza?  Ne ho già ricevuti tanti…

 Eppure sì, l’avrebbero fatta. Draco, anche quando è entrato a far parte dell’ordine, mi ha sempre trattato come quando eravamo a scuola. Ci odiavamo, come sempre.

In qualche modo, però, lo rispettavo e lo ammiravo. Ci voleva fegato per tradire il signore oscuro.

E ora eccoci qui. Tu, Draco, sei vicino a me, fisicamente e non, a versare lacrime amare per non avermi potuto dire che in qualche modo che mi stimavi.

Forse questo è ciò che ho lasciato in sospeso: dirti che anch’io ti trovavo in gamba.

Ma anche se ora te lo dicessi, tu nuovamente non mi udiresti.

Perché diavolo piangi, Draco?! Perché?! Non farlo, non piangere, non disperarti se non posso fermarti, se non posso asciugarti le lacrime, se non posso stingerti e rassicurarti…

Non farlo, ti prego.

Avverto anche i miei occhi inumidirsi. Sono ancora in grado di piangere? Come è possibile?

- Potter…ti odio…- continua ancora reggendosi alla lapide – Ti odio… - respira - Ti odio così tanto da amarti… -

Osservò Draco che in quel frangente alza la testa osservando meglio la foto appena alla pietra sepolcrale, la fioca con le dita.

- Ti ho amato tanto…ma tu non lo saprai mai -

Ora il suo viso mi è chiaro come il sole, l’aria sciupata, gli occhi dai contorni neri e le iridi rosse…dov’è finito il bel ragazzo che conoscevo? Che mi fronteggiava?

Ha detto che mi...amava?

Allungo una mano fino a sfiorargli il viso, ma nuovamente afferro il vuoto.

- Se puoi sentirmi, Potter, è così… - continua – Ti amo – chinò nuovamente il capo – Ma tu non tornerai… -

Già.

Non tornerò.

Ma anche se potessi tornare cosa farei?

Come mi comporterei?

Se lui si fosse dichiarato io avrei mai potuto ricambiarlo…?

Non ho bisogno di farmi questa domanda: si, lo avrei fatto. Lo avrei stretto a me e l’avrei baciato, abbracciato.

Ma non è così, sono morto, e nulla mi è più possibile se non vedere il dolore della persona che so di amare e che so solo ora che mi ricambia.

Che ironia della sorte.

Rido ancora di me, di noi, di te Draco…perché tutto è così crudele da spezzare il cuore, perchè tutto è così dannatamente stupido da far male.

Ti amo, cazzo se ti amo, ma sarai tu a non saperlo mai, e non saprai mai che io ne sono a conoscenza.

Quanto è triste tutto questo, quando è crudele.

Tu poi, mi dimenticherai, ti farai una vita e alla fine io ti osserverò, forse per sempre, mentre tu sarai felice, perchè, ne sono certo, lo sarai.

E io dovrò augurarti ogni bene, ma non ce la faccio, non posso.

Egoisticamente ti vorrei solo per me, solo mio, vorrei vederti annegare nel dolore per sempre.

Mi odio per questo, non è giusto che pensi così, ma non posso continuare a recitare la parte del buon San Potter, non ora, non più.

Sono morto, sono invisibile, nessuno mi sente e non posso far nulla di nulla se non guardare e soffrire.

Quindi, scusami Dio se mi permetto di esprimere certi desideri, certe emozioni che non ho mai osato esprimere in vita.

Draco piange ancora, vorrei tanto abbracciarlo, ma mi è impossibile.

Piango anch’io. Disperatamente. Perchè odio vederlo così ridotto e odio non poter far nulla. Perchè mi fai questo? Perchè mi hai messo in questo limbo? Perchè devo vedere questo strazio?! Mi vuoi punire?  Perchè?!

Con la manica, Draco si asciuga le ultime lacrime e traffica con le tasche.

Con lentezza ne caccia una fiala e io l’osservo incuriosito, in parte, spaventato.

- Alla tua Potter… - sussurra prima di ingoiarne il contenuto.

- Malfoy ma che diavolo?!

Ingoia tutto.

Si ferma, s’immobilizza, s’irrigidisce.

Il suo respiro divine irregolare e i suoi occhi roteano sgomenti.

- Draco, Draco!!!- lo chiamo incapace di far nulla – No, Draco, no….- piango.

Non volevo questo. Non volevo questo!!!

Per un semplice lungo istante sembra che le sue iridi si spostino sulla mia figura, testimone di ciò anche un sorriso troppo sereno per essere di un morente gli spunta sul volto.

- Ti amo, Harry – dice piano prima che le sue pupille si dilatino.

Crolla a terra, privo di vita.

Tira vento, ma io non sento nulla, non sento né freddo, né caldo, né fame, né sete…ma sento dolore.

Muoio nuovamente, di una morte che non potrò illudere, di una morte da cui non potrò sfuggire o riderci su.

- Draco…- sussurro tenendo nuovamente una mano, ma, ancora, non riesco a toccarlo.

- Draco!! Draco!!- urlò disperato, inizio a battere forte i pugni sul terreno, tanto non avverto alcun dolore. – Draco!!- piango disperatamente – Perché  lo hai fatto?! Draco!! –

 

- Draco ti prego, Draco!!!-

 

Mi sveglio.

Le lacrime scorrono lungo le mie guance. Il mio fiato è ansante e le mani rigide.

Guardo il soffitto su di me  bianco e liscio, normalissimo…

- Dove sono? -

La porta di apre e Draco entra con un sopraciglio alzato – Mi hai chiamato Potter? – chiede con una punta infastidita nella voce.

Si metto a sedere e mi guardo attorno.

- Sei…vivo? – chiedo piano. I suoi occhi sono su di me, mi vede.

- Certo che lo sono! – sbraita offeso – Anche se immagino non sia il tuo più grande desiderio! –

Mi sente, mi vede….

Mi guardo le mani.

- E io…? -

- Anche tu sei vivo. – stavolta sbuffa sonoramente – Se non hai nulla da fare, vestiti e scendi a fare colazione –

Ora faccio mente locale. A seguito della guerra l’ordine della Fenice fa ancora riunioni qui e io mi offro di ospitarli. Tra loro c’e anche Draco Malfoy.

- Draco…- lo chiamo senza nemmeno rendermene conto, le sue iridi nuovamente si postano su di me.

- Vieni qui. – ordino.

Lui tentenna, poi, sbuffando ancora si avvicina. – Siediti – dico ancora, lui esegue.

Porto una mano al suo viso e avverto il tocco, i mei polpastrelli sono sulle sue guance.

- Potter che, diavolo?! -

- Baciami – ordino neutro, mentre sono assorto in quel tocco.

Vedo i suoi occhi spalancarsi stupefatti, ora come ora ogni reazione negativa o positiva mi è indifferente, perchè io sono ancora vivo e soprattutto lo è lui.

- Come? -

- Baciami –

- Perchè dovrei?!

- Perché ti amo. –

Le sue labbra si dischiudono in un’espressione stupefatta e imbarazzata, eppure mi colpisce che, nonostante tutto, le mie dita restino sulle sue guance senza che lui tenti di ritrarsi.

Le sue palpebre lentamente si chiudano e infine mi bacia dolcemente e delicatamente.

- Per nulla romantico Potter come dichiarazione - sibilla sulle mie labbra – Ma Ti amo anch’io, dannazione! -

Sorrido e lo stringo a me come volevo poter fare nel mio sogno, avvertendo il calore della sua pelle, la morbidezza ei suoi capelli, la dolcezza delle sue labbra.

- Ma come mai me lo dici ora? – mi chiede allontanandomi quanto basta per guardarmi negli occhi, io sorriso.

- Il potere dei sogni! –

 

Fine

 

Note:

Ancora senza che mi sprecassi molto a pensarci!:P Mi sono messa e l’ho scritta sebbene non penso che qualcuno si possa mettere a piangere leggendola ci credete che io ho pianto scivendola? Quasi non vedevo lo schermo…(levate il “quasi”) chissà perché...forze perchè mi immedesimo troppo nei piggi per cercare di descrivere ciò che provano….

Vabbè… piagnucolii a parte fatemi sapere che ve ne pare!

Hachi

 

 

   
 
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