Il potere dei sogni
La
gente guarda quella cassa di legno pregiato con rammarico, tristezza, con gli
occhi colmi di lacrime e dolore.
Quella
è la mia bara.
Harry Potter è morto.
Harry Potter è libero.
Libero...?
No.
Sono ancora qui.
Osservò
la gente piangere al mio funerale.
Perché sono ancora qui?
Sono
un ectoplasma che osserva, ma che non può farsi né sentire né vedere. Ci provo:
urlo, grido, mi muovo, cerco di sfiorarli… ma è tutto
vano.
Sono
condannato in quest’oblio eterno di morte a metà.
Hermione scoppia a piangere tra le braccia di Ron
che la sorregge, ma sembra più lui ad aver bisogno di un sostegno.
Gli
altri sono un miscuglio di tristezza e tormento, altri ancora sono qui solo per
rendere omaggio al grande salvatore, altri ancora sono
qui per farsi vedere, per poter dire di esserci stati alla sepoltura del
Salvatore.
Che ipocriti.
Se
fossi in me li caccerei, tutti quanti.
La
guerra è finita…
Gioite
invece di piangere….
La
funzione presto finisce e tutti tornano alla loro dimora a piangere un altro
po’, non abbastanza oppure troppo, altri dispenseranno sorrisi, altri ancora si
dimenticheranno di questo giorno.
Che miseria…
Io
invece resto qui.
Ormai
i tempi delle lacrime sono terminati.
Guardo
la mia lapide. E’ bella tutto sommato, il mio nome è
scritto con una maestria innata e sotto c’è scritto un semplice “Il Salvatore
dei due mondi”
Che stupidaggine.
Sulle
mie labbra sfocia un sorriso amaro e alla fine scoppio a ridere.
-
Eccoti qui, Harry… - dico a me stesso – Sei finito
sotto terra, finalmente! – ironizzo – Ora potrai riposare, non ci sarà nessuno
che ti farà soffrire….- la mia voce sfuma - …o che soffrirà per colpa tua. – ritorno
serio – Nessuno morirà più per colpa tua.-
Se
avessi dello spumante brinderei.
“A
me stesso…l’eroe del niente di cui non rimarrà null’altro che un ricordo che
svanirà con il tempo.”
Il
vento soffia veloce portando odori che non posso sentire, atmosfere che non posso godere, non sento più nulla.
Perchè
sono ancora qui?
Possibile
che ci sia questo dopo la morte? Il vuoto? L’oblio?
Grandioso…
Forse
ho lasciato qualcosa in sospeso, ma non mi pare proprio. Alle porte della
guerra mi sono ben guardato dal non lasciare nulla di cui potessi
pentirmi, quindi? Dov’è che ho sbagliato?
Forse
non riesco a trovare la pace perchè ho ucciso un essere umano, sebbene d’umano avesse poco o nulla.
Non
lo so, forse non lo saprò mai. Forse resterò
intrappolato qui per sempre.
Avverto dei passi sull’erba, c’è ancora qualcuno? Non se n’erano
andati tutti? Sei in ritardo stupido! Il funerale è finito! Mi hanno già detto
Addio!
Mi
volto e osservò la figura incappucciata avvicinarsi con passo incerto, arriva di fronte la
mia lapide e si inginocchia stancamente.
Non
riesco a scorgere il suo viso. Allungo una mano per potergli togliere il copricapo,
ma le mie dita attraversano il tessuto senza afferrarlo.
Non
mi ci sono ancora abituato.
-
Come diavolo sei finito qui?-
Questa
voce….
-
Sei uno stupido, Potter! -
- Malfoy?! –
Perchè
lo chiamo? Tanto non mi sente, né mi vede…
-
Sei morto come un imbecille, del resto cos’altro ci si poteva aspettare da un
come te?!-
-
Si prenditi gioco del povero morto ora che non può prenderti pugni! – sbraito
io offeso. Eppure
qualcosa mi distrae. Dall’ombra del cappuccio scivola via una goccia
trasparente.
Mi
chino, incredulo, e cerco di scorgere il suo viso.
-
Stai piangendo? – chiedo, dimenticandomi ancora di non poter essere udito.
-
Ti odio Potter! – sibilla ancora il ragazzo
rabbiosamente – Perchè cazzo sei
morto?! -
Per
salvarti il culo Mafloy. Sai? Forse sono morto per questo…
Draco
Malfoy piange sulla mia tomba, chi l’avrebbe mai detto.
Draco
piange per me.
- Potter…io stavo aspettando che tu tornassi… - singhiozza –
volevo... potermi congratulare per la vittoria….ringraziarti…
ma.. – respira – Te ne sei andato senza che potessi farlo! Sei un
bastardo! -
Mi
siedo accanto alla mia stessa lapide e continuo ad osservarlo piangere.
Perchè
lui prova tanta pena per me?
Voleva
ringraziarmi? Per cosa? Perchè i suoi ringraziamenti avrebbero dovuto fare la
differenza? Ne ho già ricevuti
tanti…
Eppure sì,
l’avrebbero fatta. Draco, anche quando è entrato a far parte dell’ordine, mi ha
sempre trattato come quando eravamo a scuola. Ci odiavamo, come sempre.
In
qualche modo, però, lo rispettavo e lo ammiravo. Ci voleva fegato per tradire
il signore oscuro.
E
ora eccoci qui. Tu, Draco, sei vicino a me,
fisicamente e non, a versare lacrime amare per non avermi potuto dire che in qualche modo che mi stimavi.
Forse
questo è ciò che ho lasciato in sospeso: dirti che
anch’io ti trovavo in gamba.
Ma
anche se ora te lo dicessi, tu nuovamente non mi udiresti.
Perché
diavolo piangi, Draco?! Perché?! Non farlo, non
piangere, non disperarti se non posso fermarti, se non posso
asciugarti le lacrime, se non posso stingerti e rassicurarti…
Non
farlo, ti prego.
Avverto
anche i miei occhi inumidirsi. Sono ancora in grado di piangere? Come è possibile?
- Potter…ti odio…- continua ancora reggendosi alla lapide –
Ti odio… - respira - Ti odio così tanto da amarti… -
Osservò
Draco che in quel frangente alza la testa osservando
meglio la foto appena alla pietra sepolcrale, la fioca con le dita.
-
Ti ho amato tanto…ma tu non lo saprai mai -
Ora
il suo viso mi è chiaro come il sole, l’aria sciupata, gli occhi dai contorni
neri e le iridi rosse…dov’è finito il bel ragazzo che conoscevo? Che mi fronteggiava?
Ha
detto che mi...amava?
Allungo
una mano fino a sfiorargli il viso, ma nuovamente afferro il vuoto.
-
Se puoi sentirmi, Potter, è così… - continua – Ti amo
– chinò nuovamente il capo – Ma tu non tornerai… -
Già.
Non
tornerò.
Ma
anche se potessi tornare cosa farei?
Come
mi comporterei?
Se
lui si fosse dichiarato io avrei mai potuto ricambiarlo…?
Non
ho bisogno di farmi questa domanda: si, lo avrei fatto.
Lo avrei stretto a me e l’avrei baciato, abbracciato.
Ma
non è così, sono morto, e nulla mi è più possibile se non vedere il dolore
della persona che so di amare e che so solo ora che mi
ricambia.
Che ironia della sorte.
Rido ancora di me, di noi, di te Draco…perché tutto è così crudele
da spezzare il cuore, perchè tutto è così dannatamente stupido da far male.
Ti
amo, cazzo se ti amo, ma
sarai tu a non saperlo mai, e non saprai mai che io ne sono a conoscenza.
Quanto
è triste tutto questo, quando è crudele.
Tu
poi, mi dimenticherai, ti farai una vita e alla fine io ti osserverò, forse per
sempre, mentre tu sarai felice, perchè, ne sono certo,
lo sarai.
E
io dovrò augurarti ogni bene, ma non ce la faccio, non posso.
Egoisticamente
ti vorrei solo per me, solo mio, vorrei vederti
annegare nel dolore per sempre.
Mi
odio per questo, non è giusto che pensi così, ma non posso continuare a
recitare la parte del buon San Potter, non ora, non
più.
Sono
morto, sono invisibile, nessuno mi sente e non posso far nulla di nulla se non
guardare e soffrire.
Quindi, scusami Dio se mi permetto di esprimere certi desideri, certe
emozioni che non ho mai osato esprimere in vita.
Draco
piange ancora, vorrei tanto abbracciarlo, ma mi è impossibile.
Piango
anch’io. Disperatamente. Perchè odio vederlo così ridotto e odio non poter far
nulla. Perchè mi fai questo? Perchè mi hai messo in questo limbo? Perchè devo
vedere questo strazio?! Mi vuoi punire? Perchè?!
Con
la manica, Draco si asciuga le ultime lacrime e traffica con le tasche.
Con
lentezza ne caccia una fiala e io l’osservo incuriosito, in parte, spaventato.
-
Alla tua Potter… - sussurra prima di ingoiarne il
contenuto.
- Malfoy ma che diavolo?! –
Ingoia
tutto.
Si
ferma, s’immobilizza, s’irrigidisce.
Il suo respiro divine irregolare e i suoi occhi roteano sgomenti.
-
Draco, Draco!!!- lo chiamo incapace di far nulla – No,
Draco, no….- piango.
Non
volevo questo. Non volevo questo!!!
Per
un semplice lungo istante sembra che le sue iridi si spostino sulla mia figura,
testimone di ciò anche un sorriso troppo sereno per essere
di un morente gli spunta sul volto.
-
Ti amo, Harry – dice piano prima che le sue pupille
si dilatino.
Crolla
a terra, privo di vita.
Tira
vento, ma io non sento nulla, non sento né freddo, né
caldo, né fame, né sete…ma sento dolore.
Muoio
nuovamente, di una morte che non potrò illudere, di una morte da cui non potrò
sfuggire o riderci su.
-
Draco…- sussurro tenendo nuovamente una mano, ma, ancora, non riesco a
toccarlo.
-
Draco!! Draco!!- urlò disperato, inizio a battere
forte i pugni sul terreno, tanto non avverto alcun dolore. – Draco!!- piango disperatamente – Perché lo hai fatto?! Draco!! –
- Draco
ti prego, Draco!!!-
Mi
sveglio.
Le
lacrime scorrono lungo le mie guance. Il mio fiato è ansante e le mani rigide.
Guardo
il soffitto su di me bianco
e liscio, normalissimo…
- Dove sono? -
La
porta di apre e Draco entra con un sopraciglio alzato
– Mi hai chiamato Potter? – chiede con una punta infastidita
nella voce.
Si
metto a sedere e mi guardo attorno.
- Sei…vivo? – chiedo piano. I suoi occhi sono
su di me, mi vede.
-
Certo che lo sono! – sbraita offeso – Anche se
immagino non sia il tuo più grande desiderio! –
Mi
sente, mi vede….
Mi
guardo le mani.
- E io…? -
- Anche tu sei vivo. – stavolta sbuffa sonoramente – Se non
hai nulla da fare, vestiti e scendi a fare colazione –
Ora
faccio mente locale. A seguito della guerra l’ordine della Fenice fa ancora
riunioni qui e io mi offro di ospitarli. Tra loro c’e anche Draco Malfoy.
-
Draco…- lo chiamo senza nemmeno rendermene conto, le sue iridi nuovamente si
postano su di me.
-
Vieni qui. – ordino.
Lui
tentenna, poi, sbuffando ancora si avvicina. – Siediti – dico
ancora, lui esegue.
Porto
una mano al suo viso e avverto il tocco, i mei polpastrelli
sono sulle sue guance.
- Potter che, diavolo?! -
-
Baciami – ordino neutro, mentre sono assorto in quel tocco.
Vedo
i suoi occhi spalancarsi stupefatti, ora come ora ogni reazione negativa o positiva mi è indifferente, perchè io sono ancora vivo e
soprattutto lo è lui.
-
Come? -
-
Baciami –
-
Perchè dovrei?! –
- Perché ti amo. –
Le
sue labbra si dischiudono in un’espressione stupefatta e imbarazzata, eppure mi
colpisce che, nonostante tutto, le mie dita restino sulle
sue guance senza che lui tenti di ritrarsi.
Le
sue palpebre lentamente si chiudano e infine mi bacia
dolcemente e delicatamente.
-
Per nulla romantico Potter come dichiarazione -
sibilla sulle mie labbra – Ma Ti amo anch’io, dannazione! -
Sorrido
e lo stringo a me come volevo poter fare nel mio sogno, avvertendo il calore della
sua pelle, la morbidezza ei suoi capelli, la dolcezza delle
sue labbra.
- Ma come mai me lo dici ora? – mi chiede allontanandomi quanto basta per guardarmi negli occhi, io sorriso.
-
Il potere dei sogni! –
Fine
Note:
Ancora
senza che mi sprecassi molto a pensarci!:P Mi sono
messa e l’ho scritta sebbene non penso che qualcuno si possa mettere a piangere
leggendola ci credete che io ho pianto scivendola? Quasi non vedevo lo
schermo…(levate il “quasi”) chissà perché...forze perchè mi immedesimo
troppo nei piggi per cercare di descrivere ciò che
provano….
Vabbè… piagnucolii a parte fatemi sapere che ve ne pare!
Hachi