Certe
cose
non cambiano mai, altre si, la mia
facoltà di superare gli esami universitari, grazie al cielo,
fa parte della
seconda categoria. Così finalmente sono in vacanza e ho
tempo per le mie
povere fic.
Come
potete notare non me le
sono dimenticate, semplicemente ci sto mettendo
più tempo del previsto,
ma sto migliorando
(un po’ come i
miei esami), giuro ! XD
Ora
i
meritati ringraziamenti: a
badluna
per aver messo la
raccolta tra le seguite; a elfin emrys,
Chris_91,
miharu87,
chibisaru81
e elyxyz
per aver recensito.
E un infinito grazie a
Fed_Winchester
che oltre ad aver
messo la raccolta
nelle preferite, nelle seguite e tra
quelle da ricordare ha avuto anche
il
coraggio di commentare praticamente tutti i capitoli. (si inchina)
grazie!
Ebbene si. La lettera U e la lettera V sono in un'unica storia… sfortunatamente non ci sono fiori con la lettera U con un qualche significato … il che vuole anche dire che la prossima sarà anche l’ultima. Mi piange già il cuore. Per ora buona lettura, spero vi piaccia.
http://www.hipernatural.com/images/plantas/viburno.jpg
U-V
- Viburno-Muoio se mi Trascuri
La
voce petulante di
Arthur che lo
supplicava
di dargli rettagli perforava
i
timpani e gli riecheggiava direttamente
nel cervello.
Il
lamentoso
“dai, ti prego. Solo cinque
minuti” gli
stava facendo venire una gran
voglia di
prenderlo a botte, e dire che lui
era un
pacifista.
Merlin
schivò
abilmente un paio di pozzanghere e si fermò sul vialetto del
parco pollice e
indice a stringere la
radice del naso. Ispirò
a fondo sentendo l’odore
selvatico della
terra bagnata mischiarsi con quello intenso dei viburni in fiore.
Si
girò
lentamente verso
Arthur per spiegargli
che , diamine, erano due giorni
che aveva accettato
la sua “corte”
e già non lo sopportava più,
ma l’unica
cosa che vide fu in
asino fin troppo
vicino che già si protendeva per baciarlo.
Merlin
sentì
il mal di testa aumentare
drasticamente
fino ai limiti della sopportazione. Se ne andò
dal parco a passo di carica, no prima di
avergli pestato un piede, ignorando il penoso “lo sai che muoio se mi
trascuri” e ringraziando un
qualunque Dio o
forse proprio tutti
che quel maledetto
stalker non avesse
ancora scoperto dove abitava.