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Autore: SimpleButEffective_    26/07/2012    7 recensioni
Appena mi voltai,le sue braccia mi cinsero il ventre e il suo mento si poggiò delicatamente sulla mia spalla destra.
Mi scostò i capelli dall'orecchio e m'intimò con voce calda:"Io riuscirò a scioglierti il cuore,Shelley.Te lo prometto."
Un brivido mi attraversò tutto il corpo,quando posò le sue labbra sulla mia guancia.
Non potevo liberarmi da quell'abbraccio,avevo trovato qualcosa più forte di me.
I suoi abbracci erano l'unica cosa che non consideravo impenetrabili.
Non mi stringeva con forza,ma con più grazia possibile. Nonostante questo però,mi stava uccidendo.
Delle lacrime involontarie mi solcarono il viso,ma non fecero in tempo a scendere che lui le raccolse con il dorso della mano,
che respinsi subito dopo con un leggero schiaffo su di esso. -tratto dal capitolo nove.-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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*Capitolo uno*

 
Silenzio. Mi spaventa.
Mio padre è un alcolizzato da anni e in più,ultimamente,ha deciso di migliorare
la sua situazione e iniziare anche a drogarsi.
Come se me ne importasse.
Fai ciò che vuoi della tua vita,io me ne frego.
Mia madre,sottomessa a lui,si lascia picchiare,lascia che abusi del suo corpo in ogni maniera,
e non si ribella mai a quell’uomo.
Famiglia del cazzo. Vita del cazzo.
Perché sono ancora viva?
Suicidarmi,mi allevierebbe ogni dolore,ogni morsa che mi stringe il cuore,
eppure sono ancora qui.
Lascio i miei pensieri e apro gli occhi.
Mi volto per vedere l’ora. Le quattro del mattino.
Nessun grido,nessun pianto isterico,nessun rumore di piatti rotti,nulla.
Mi alzo dal letto e mi dirigo del corridoio. Accendo la luce,che lascia osservare un’orribile scena.
Accasciata a terra,in una pozza di sangue,mia madre.
Corro verso il suo corpo e m’inginocchio davanti a esso,gia privo di vita.
E’ vero,non era una delle madri migliori,ma era pur sempre mia madre.
Una lacrima mi solcò velocemente il viso,lasciando spazio ad un pianto strozzato.
Ci sono tracce di sangue ovunque,spingo la porta della camera da letto di mio padre,che è sul letto.
Tiene ancora stretto tra le mani,un enorme coltello da cucina,ma anche lui è ricoperto di sangue.
“Che cazzo hai fatto,stronzo?”le ginocchia mi cedono e mi abbandono al dolore.
Dopo aver trovato la forza per rialzarmi e dirigermi al piano di sotto,afferrai il telefono e composi il numero della polizia in preda ai singhiozzi.
“Reparto Polizia di New York,come posso aiutarla?”
“U-un omicidio…fifth avenue,48 Tomlinson.”
Attaccai sapendo che si sarebbero precipitati qui in poco e mi sedetti a terra raccogliendo le gambe
e portandole a combaciare sul mio petto.
Cosa ne sarebbe stato di me ora? Non ho ancora compiuto i miei 18 anni,
i servizi sociali mi affideranno a qualche strana famiglia,o peggio mi lascerà in balia di mio cugino.
No,ditemi che è solo un sogno,dal quale mi risveglierò subito.
Mi diedi un pizzicotto,fece male. Era tutto vero.
Avrei preferito morire piuttosto che trasferirmi da quel deficiente patentato di Louis William Tomlinson.
Perché mi avevano abbandonato in questa situazione?
Perché proprio ora?


Spazio autrice

Salve a tutte :)
Questa è la mia seconda FF e è completamente diversa
dalla precedente,quindi spero che anche
se il genere è un pò più diverso,la leggerete
con piacere e lascerete un paio di recensioni.
So che il capitolo è breve ma per iniziare,
penso vada bene,no?
Un bacio a tutte xx


SimpleButEffective_

Twittah: @_Valux_   or
@xdurexhoran_

 
   
 
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