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Autore: Allie__    26/07/2012    1 recensioni
Lei era innocente ed innamorata di uno sconosciuto, lui era l'ombra della morte.
-Belli come il peccato e altrettanto pericoloso. Bastava un attimo per rendersi conto che quei due ragazzi, non potevano essere comuni mortali, bensì dei demoni con l'unico scopo di indurre in tentazione, sedurre, corrompere e in fine uccidere.-
Genere: Angst, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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TASTE OF THE SIN
capitolo 1.









Nella apparente tranquilla cittadina di Magdeburg, non esisteva anima che non conosceva il loro nome. Un argomento che si trovava sempre sulla bocca tutti , era la strana nube di mistero che avvolgeva i due gemelli. 
 
Belli come il peccato e altrettanto pericoloso. Bastava un attimo per rendersi conto che quei due ragazzi, non potevano essere comuni mortali, bensì dei demoni con l'unico scopo di indurre in tentazione, sedurre, corrompere e in fine uccidere. Il loro era puro divertimento, e tutto giocava in loro favore, dato che non c'era donna in tutta la cittadina che non si sarebbe concessa volentieri a loro senza il minimo indugio.
Loro non sapevano amare, ne voler bene verso gli altri, l'unica specie di amore che provavano, era l'uno per l'altro, un amore che andava contro ad ogni cosa, l'amore che puoi dare solo ad un fratello.
Il loro era puro e semplice diventimento. Sesso e Uccidere. Queste erano le uniche parole che residevano nel loro vocabolario. La fame portava poi al mangiare il cadavere della vittima, ma per loro questo era diventata solo una divertente e noiosa routine, che continuava da secoli.

 

«Fratello, per stasera ho addocchiato già una preda »

Da mesi ormai, dopo il loro arrivo in città, gli omicidi era aumentati a dismisura, ma nessuno aveva mai osato pensare che i colpevoli petessero essere loro.  Anche se il mistero su di loro era sempre più fitto, non poveno di certo incolpare quei giovani, non sapevano però che stavano deliberatamente lasciando liberi i loro assasini. 
All'apparenza nessuno mai avrebbe detto, che quei due alti ed esili ragazzi potessero essere gemelli, e sicuramente non due demoni. Nel vederli erano uno l'opposto dell'altro, ma non sono esteticamente, ma anche caratterialmente. Eppure per quanto potevano sembrare diversi, erano più uguali di quanto la gente e pure loro stessi potevano immaginare.

«Bene, mi stava venendo proprio...come dire..fame » sghignazò quest'ultimo intento nel suo accurato tentativo di sistemarsi i corti capelli corvini. 

Un ragazzo dai capelli leggati in trecce scuri fece capolineo nella stanza del fratello, appoggiandosi con le braccia conserte allo stipite della porta, osservando il gemello. 
«Poi dici che sono io, a dare troppo nell'occhio»  sorrise beffardo guardando il gemello intento a finire di prepararsi, aggiustando un'ultima volta il trucco pesante che ricopriva i suoi occhi.
«Non sono io quello che esce a "divertirsi" di giorno» gli rispose marcando a dovere la parola divertirsi, lanciando al fratello uno sguardo che lasciava poco ad immaginare cosa intendesse.
«Che sarà mai, nessuno ha mai sospettato di noi. » Lo ribeccò il fratello inarcando un sopracciglio, sicuro che da li a poco il gemello gli avrebbe rinfacciato, la solita storiella.
«Tom, ti avverto che io questa volta non ho intenzione di cambiare nuovamente città perchè tu non ti sai dare un contegno! » rispose acidamente guardandolo truce per un secondo, tornando poi a guardarsi soddisfatto allo specchio.
«Non mi risulta che tu abbia molto più contegno di me, caro fratello » rispose sorridendo divertito , vendendo l'espressione sulla faccia del fratello mutarsi in un righio di dissapprovazione nei suoi confronti. Adorava punzecchiarlo fino a farlo esplodere, probabilmente era l'unica cosa che lo faceva davvero divertire. 
«Non ho mai detto questo! Ma almeno evito di fare il cretino di giorno! » sbuffò irritato , per poi uscire dalla stanza passando accanto al fratello che aveva cominciato a ridere. 
«Ti scaldi troppo vedi, e per cose futili » lo seguì a passo lento, raggiungendo il fratello alla porta d'ingresso. 
«Sta zitto!  E smettila di ridere, se non vuoi fare una brutta fine. Ora portami a vedere chi hai addocchiato » sbraitò il corvino seguito a sua volta dal gemello, fuori dall'imponente casa, di pietre scure, e dei serramenti alquanto rovinati dal tempo.
«Come siamo sgorbutici stasera » rise il trecinato uscendo dal cancello e ricevendo un coppino ben assestato dal fratello. 
« Sei irritante a volte, non te l'ho mai detto? »  
« Si, circa un milione di volte, solo negl'ultimi duecento anni » rispose con sarcasmo. 
Cominciarono a camminare dandosi dei pugni a vicenda e sparirono,inboccando una via secondaria.


 










***
 




 
Una ragazza dai lunghi capelli neri,scese dall'auto e raggiunse la porta di una grande casa bianca che si prostrava davanti ai suoi occhi. Aspettò qualche ostante fino a quando la  porta davanti a lei si aprì lasciandola invadere dalla luce del lampadario a candele appesso nell'ingresso. 
« Signorina Sarah, da quanto tempo, non sapevamo del vostro ritorno. » preferì spostandosi uno dei servitori della casa. 
« Non c'era più motivo che restassi a Berlino, ora però vorrei solo farmi un bagno caldo » rispose inespressiva la giovane donna, entrando in casa.
« Come desidera, glielo preparo subito, con permesso » l'uomo fece un inchino e poi sparì al piano superiore, mentre altri due servi le prendevano l'enormi valige e le portavano della sua camera da letto, la donna si avviava verso il giardino sul retro. 
L'aria fresca che si abbattè su di lei non appena uscì la fece rabbrividire appena, stringendosi di più nel suo scalle che portava sulle spalle. Alzò gli occhi alla luna davanti a lei, rimanendo a fissarla per lunghi attimi, come se non la vedesse da tanto.

Era finalmente tornata a casa, dopo un anno lontano dalla sua gente, finalemente era tornata, e si sentiva veramente serena. La sua era una delle famiglie più importanti, e per ordine dei suoi genitori doveva avere la migliore istruzione, così la trasferirono per un'anno intero lontano da tutti, in un luogo a lei sconosciuto, ritrovandosi in una casa gigantesca con uno degl'insegnanti migliori di tutta la Germania. Le piaceva imparare, e arricchirsi di cultura, ma non se ciò comportava andarsene dalla sua adorata cittadina.
Lei aveva tutto li, tutto quello che una giovane donna di 19 anni poteva volere a quel epoca. Non proprio tutto però, c'era una cosa che le mancava, e forse anche la più importante di tutte quelle cose, di qui avrebbe potuto farne anche a meno, l'amore. Ad un tratto, due ombre attirarono poi la sua attenzione oltre il cancello, e senza pensarci si avvicinò per dare un'occhiata.
Due giovani uomini camminavano l'uno accanto all'altro, per le vie di quella città diserta, data l'ora tarda. I suoi occhi vennero rapita da una delle due sagome, che piano si stavano allontanando dalla sua visuale. 
Per quel che poteva vedere pensò che era incredibilmente bello con un qualcosa di intrigante che la stava incuriosendo sempre di più. Non aveva mai visto quei due prima d'ora, e la curiosità di sapere i loro nomi la pervase fin dal primo momento, che poggiò i suoi occhi su quelle due alte figure.

I due continuavano a camminare in silenzio fino a quando qualcosa attirò l'attenzione di uno dei due facendolo girare di colpo. 
« Hai sentito anche tu allora.. » si voltò piano il corvino fermandosi a guardare il fratello. 
Quest'ultimo aspirò a pieni polmoni , facendo ricadere il suo sguardo su un punto dall'inferiate del cancello di quella casa. 
« Non ho sentito solo l'odore.. » ammise il moro girandosi verso il fratello 
« ..ho visto anche il suo sguardo » . 

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Un un momento di noi ecco che mi viene l'ispirazione. Avevo già cominciato un'altra ff, ma tra il poco tempo e tutto il resto non ho avuto tempo per pensare ah continuarla. Penso che però per ora mi dedichrò a questa :) 
Spero in recensione, sia positive che negative.. Spero che vi piaccia :) 

M o o n ;
  
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