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Autore: maka97    26/07/2012    2 recensioni
la sua stella.
suo figlio.
l'intreccio del sogno e della realtà, della vita e della morte.
qual è il confine dell'illusione?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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true or false? dream or reality?




Mia madre alzò gli occhi al cielo a guardare le stelle. Ce ne erano tante lassù. Le tremava leggermente la mano mentre ne sceglieva una. Puntò un dito.
 Ne scelse una né più, né  meno brillante delle altre. Non aveva niente di speciale, eppure lei se lo sentiva: quella era la sua stella.
Senza neanche accorgersene iniziò a fantasticare su di essa e trascorrendo il tempo così, a pensare a cose impossibili, mentre il mondo intorno perdeva i suoi contorni, divorati dall’oscurità.
Fu allora, quando il sole scomparve totamente, che la stella iniziò ad avvicinarsi.
Sempre di più.
Sempre più vicina.
Toccò il suolo e la luce lentamente scomparve.
Lì adesso c’era una ragazza.
Una ragazza bellissima, i capelli lunghi, gli occhi color del mare e il viso dolce come quello che solo una bambia riesce ad avere.
Sorrideva.
Lo sguardo della stella si concentrò su un punto dietro le spalle di mia mamma, la quale incuriosita si voltò.
Dietro di lei c’era un bambino, in piedi, lo sguardo innocente.
Mia mamma gli corse incontro e lo abbracciò forte, appoggiando la sua testa contro la spalla del piccolo.
  – Mamma, mamma, mi fai male, perché mi stringi così forte? Mamma? –
Mia mamma piangeva.
Le lacrime le rigavano il volto.
Quando si separarono il bambino aveva gli occhi lucidi.
– Mamma, scusa- sussurrò tirando su con il naso.
Mia madre si voltò un attimo verso la ragazza di prima. Verso la stella.
Era ancora li.
 Sorrideva.
 Ma quando mia mamma si girò nuovamente il bambino non c’era più.
Al suo posto c’era un ragazzino sui tredici anni.
Gli stessi capelli arruffati del bambino.
Gli stessi occhi nocciola del bambino.
 Mia madre si avvicinò e gli fece una carezza.
Lui, però, si ritrasse indietro bruscamente.
- Ti odio - disse - NON TI SEI ACCORTA DI NIENTE, NON HAI FATTO NIENTE, TI ODIO –
Stava ormai urlando e piangendo.
Mia madre si sentiva annientata da quelle parole.
 Cadde in ginocchio e abbassò lo sguardo.
Vergogna, paura, dolore.
Pochi secondi dopo sentì delle braccia avvolgerla, conosolarla, proteggerla.
Si distaccò.
Era ancora suo figlio, era cresciuto, era poco prima che succedesse, e aveva uno sguardo triste, rassegnato.
– Mi dispiace mamma - disse.
 – Non è colpa tua – Rispose lei – E’ colpa mia, perché è vero, non mi sono accorta di niente, o meglio, non volevo accorgermi di niente, mi dicevo che non è possibile, mio figlio non era così, lui sorrideva, lui era forte, lui non fa queste cose … E’ colpa mia, scusa, sono un’egoista, è questa la verità, mi dispiace -.
Mia madre abbracciò suo figlio tanto forte che quando quest’ultimo scomparve, lei cadde in avanti.
Non capiva.
Si voltò nuovamente verso la stella.
 La ragazza non sorrideva più.
La sua dolce faccia da bambina era diventata terribilmente seria.
– La verità? Come puoi avere la presunzione di sapere la verità? –
- Perché dici così? -                                                                                                             
- Non sono io, sei tu- Poi facendosi più vicina – E se questa non fosse la realtà? Se fosse solo un illusione? -
 
Quando mia madre riaprì gli occhi, era sdraiata come prima, con il braccio che indicava ancora quella stella misteriosa.
Lo abbassò.
Cercò di capire cosa era successo, cosa fosse realtà, cosa sogno.
La sola cosa certa, però, è che non sarebbe stata una stella a restituirle suo figlio.
 
Mio fratello ha iniziato a drogarsi all’età di 14 anni.
Abbiamo sempre tentato di farlo smettere.
La vita è importante, la vita è solo una, la vita va protetta.
E lui diceva di stare tranquilli, aveva tutto sotto controllo, poteva rinunciarci quando voleva, alla droga.
E intanto ne cercava sempre di più.
Gli tendevamo sempre una mano, lui non l'ha mai accettata.
A vent'anni è morto. Overdose.
Noi abbiamo continuato a guardare senza fare niente.
E ci è morto, piano, sotto i nostri occhi




 
^^mio spazioo^^
Allora... che dire...
Questa storia ha partecipato ad un concorso... la parte in rosso era la traccia....
Non ho vinto, ma spero vi piaccia lo stesso
Lasciatemi comunque qualche recensione per favore!!!!!!!
Mi fareste felice^^
Bacini bacioni
maka
  
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