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Autore: Lovebird    26/07/2012    1 recensioni
Grazie a un bruco ammalato un grazioso folletto trova se stesso.
"Non riuscivo a credere che appena la sera prima avevo lasciato un bruco gravemente ammalato e ora era in piena forma.
Aveva cambiato colori, sempre piu brillanti e accesi"
Genere: Fantasy, Fluff, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grazie al bruco

Era una fredda giornata invernale ed ero in casa.
Guardavo fuori dalla finestra il mangnifico paessaggio della natura: alberi, fiori, frutti, copletamente ghiacciati,
Parevano tutti morti e dall'aria maliconica, ma dentro esplodevano di vita, ansiosi dell'arrivo della primavera.
Mentre ero avvolto nei miei pensieri, notai, dietro a una foglia, un grande bruco dai colori verde e viola scintillanti.
Normalmente non mi avvicinavo molto agli animali: essendo uno dei pochi folletti rimasti preferivo essere prudente, muovendomi silenziosamente e spotandomi con cauta agilità.
Infatti le mie ali stavano per scomparire poichè non ne facevo molto uso e non ero mai stato un abile volatore.
Nonostante tutto quell'animale mi aveva incuriosito.
Quelle sue tonalità luccicavano e mi sembrava ferito o in agonia.
Passarono pochi minuti e decisi di seguire il mio istinto.
Afferrai la mia lancia, lo zainetto e giusto una sciarpina per coprirmi, mentre uscivo di corsa.
Fortunatamente non ero molto distante perchè stavo decisamente congelando,
Una volta raggiunto l'essere, ebbi un po' di timore nel toccarlo, ma guardandolo negli occhi ebbi la conferma di una richiesta d' aiuto e lo portai in casa aiutandomi con una foglia e una corda.
Lo esaminai con attenzione finché trovai una spina conficcata nella parte bassa posteriore del bruco.
La estrassi senza esitazione ottenendo un improvviso balzo del bruco, quindi con accuratezza lo calmai cercando di farlo sentire a suo agio,
Dopo ciò gli preparai un infuso caldo con dente di leone, genziana e trifoglio fibrino,
Infine per quietarlo e riscaldarlo, mentre beveva, preparai il mio disinfettante preferito che usavo sempre quando ero ferito,
Essendo un po' a corto di erbe, dovetti sostituirne alcune; immersi una fogliolina d' ortica nella mia pozione effervescente e l'appoggiai delicatamente sul punto leso dell' animale.
Si era fatto parecchio tardi e la stanchezza si face sentire, così mi addormentai sul divano.
Il mattino seguente mi svegliai di scatto, ricondandomi del mio ospite e scendendo le scale non feci in tempo di fare il quinto scalino che i miei occhi si spalancarono e illuminarono di meraviglia!
Non riuscivo a credere che appena la sera prima avevo lasciato un bruco gravemente ammalato e ora era in piena forma.
Aveva cambiato colori, sempre piu brillanti e accesi.
Il furbetto stava rovistando in cucina per trovare qualcosa da mangiare; io, scoppiettante di buonumore, corsi adabbracciarlo.
Non avevo piu paura. Al contrario mi sentivo orgoglioso e felice.
La mia mente si riempì di positività, infatti da quel giorno promisi a me stesso di curare tutti gli animali feriti che avessi trovato.
Col passare degli anni ho scoperto che posso fare piccole magie e non ci crederete mai... ho trovato altri miei simili!
 


fine




Salve, questo è la mia prima stroria e ho preferito farla corta e semplice che mi rappresenti!
ammetto di non essere molto portata per la scrittura, ma mi piace! infine ma non meno importante
ringrazio la mia amica Eleonora che ha corretto vari gli errori ortografici :)


 

  
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