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Autore: mangakagirl    27/07/2012    7 recensioni
Una festa in maschera...
Un colpo di scena inaspettato durante il ballo...
Una svolta che cambierà per sempre la loro vita...
Sono solo alcuni degli ingredienti di questa storia che coinvolgerà il nostro detective dell'est Shinichi Kudo in un'impresa contro il tempo.
Ma non sarà solo ad affrontare quello che lo aspetta alla fine, perché potrà contare sull'aiuto del suo migliore amico e di amico/rivale un po' speciale ;)
Finalmente scopriremo come andranno a finire le cose e cosa ne sarà di Shinichi dopo l'incontro con l'Organizzazione...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Heiji Hattori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Kazuha Toyama, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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9.

-Buongiorno- disse Shinichi ad Hattori ricercando sul pc posato davanti a lui, nel punto in cui l’aveva lasciato qualche ora prima, informazioni sull’ufficio postale di Shinjuku.
-‘Giorno- rispose l’amico ancora assonnato guardandosi attorno -Gli altri? Ok che Kaito dormiva ancora, ma pensavo che le ragazze…-
-Dormono ancora- disse il detective dell’est alzando le spalle appuntandosi su un foglietto gli orari dell’ufficio. Heiji gli si avvicinò interrogativo e lo osservò qualche secondo, poi si sedè accanto a lui e lo guardò serio negli occhi.
-La troveremo, poco ma sicuro- disse mentre l’amico, incrociando il suo sguardo, annuiva sicuro. Qualche secondo dopo, lo sguardo di Hattori si rilassò e il ragazzo si abbandonò allo schienale della sedia lanciando un’occhiata furtiva all’orologio a parete: 7.25.
-A che ora apre l’ufficio?- domandò curioso mentre Shinichi spariva in cucina.
-Alle 8.30 oggi- rispose mentre una serie di rumori metallici provenivano dalla cucina. Heiji sospirò, si alzò e lo raggiunse mentre era intento a preparare il caffè. Il ragazzo dell’ovest gli offrì il suo aiuto e Kudo gli chiese di mettere su il latte.
Qualche minuto dopo sulla soglia della porta della cucina comparvero Kazuha e Aoko assonnate che si strofinavano gli occhi con il dorso della mano.
-Buongiorno- le accolse divertito Heiji posando le tazze con il latte macchiato al caffè sul tavolo -Dormito bene?-
-Mh- mugugnò Kazuha per tutta risposta sedendosi davanti ad una tazza mentre la figlia dell’ispettore Nakamori si guardava un po’ a disagio attorno: in fondo non è che li conoscesse quei ragazzi.
-Emmm…- domandò timida arrossendo -Kaito?-
Shinichi le indicò di sedersi con fare gentile e le rispose che probabilmente stava ancora dormendo.
-Baka- sussurrò piano Aoko prendendo tra le mani la tazza fumante mentre gli altri scoppiavano a ridere.
-Chi sarebbe il baka?- domandò una voce entrando in cucina mentre gli occhi della ragazza si illuminavano sollevati.
-Tu- rispose con una linguaccia mentre il ragazzo le si avvicinava divertito. Le scompigliò i capelli con una mano mentre lei si lamentava, poi la baciò sulle labbra all’improvviso facendola tacere. Heiji e Shinichi si scambiarono un’occhiata divertiti mentre Kazuha sospirava con gli occhi a cuoricino. Al contrario Aoko divenne fucsia e, quando Kaito si staccò, affogò lo sguardo nel suo latte non rialzandolo più.
-Allora- Kaito cominciò a parlare come se nulla fosse successo -A che ora andiamo?-
-Non appena abbiamo finito- rispose Shinichi indicandogli la sua tazza di latte sul tavolo. Voltandosi verso il piano cottura, il ragazzo provò una fitta al cuore, ma non era dovuta agli effetti dell’APTX, ma alla mancanza di Ran.
Sospirò e vide la mano di Kazuha posare sul bancone della cucina la propria tazza vuota. Si voltò verso di lei che gli sorrise.
-Lavo io le tazze, ok?- gli disse spostandolo delicatamente dall’acquaio per poterle lavare comodamente. Lui annuì passandosi sconsolato una mano tra i capelli, quando la ragazza continuò:
-Kudo, sei un grande detective, inoltre hai anche l’aiuto di Heiji, di quel ragazzo e mio e di Aoko… La troveremo sicuramente- lo guardò sicura negli occhi, per poi aprirsi in un altro sorriso, a cui lui rispose con un cenno di capo.

***

-Apre tra cinque minuti- affermò sicuro Shinichi davanti alle porte scorrevoli dell’ufficio postale di Shinjuku. I ragazzi attorno a lui annuirono e sospirarono guardandosi attorno.
Ma cosa dovremo fare una volta dentro?
 Shinichi si passò una mano tra i capelli con una nota di preoccupazione: non sapeva cosa cercare dentro l’ufficio.
DRRR. DRRR. DRRR.
Il suo cellulare vibrò all’interno della tasca dei jeans e lui lo prese scrutando interrogativo lo schermo: Privato.
È il rapitore!
-Pronto- disse agitato portandosi l’apparecchio all’orecchio mentre gli amici lo scrutavano interrogativi.
-Kudo, ma che bravo, hai decifrato il mio indizio- la voce modificata del rapitore gli arrivò all’orecchio rendendolo furioso.
-Chi diavolo sei?!- domandò con odio Shinichi alzando il tono di voce. L’interlocutore dall’altra parte rise.
-Non ho molto tempo da perdere, ti sto tendendo d’occhio: sei davanti all’ufficio postale, indossi una t-shirt azzurra, sbaglio?- il liceale digrignò i denti -Bene, ora che ti sei reso conto di essere sorvegliato, passo al dunque: entra nell’ufficio e chiedi alla commessa di ritirare una lettera a nome di Mouri Ran dicendo che sei Kudo Shinichi. torverai il nuovo indizio-
-Ran sta bene?- domandò preoccupato il ragazzo ma lui aveva già attaccato. Imprecò e si voltò verso i compagni che lo guardavano interrogativi e preoccupati.
-Dobbiamo solamente ritirare un indizio- spiegò sbrigativo mentre le porte dell’ufficio si aprivano -Vado da solo, devo solo prendere una lettera-
Poco dopo uscì con una busta in mano e la scrutò serio mentre Hattori e Kaito gli si avvicinavano.  La aprì e tirò fuori il foglio con il nuovo indizio.

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332,6

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-Ma che…?!- cercò di domandare Hattori battendo le palpebre velocemente ma Kazuha lo interruppe.
-Kudo, hai notizie sulla salute di Ran?- domandò preoccupata mentre il ragazzo sospirava esasperato.
-No, non mi ha detto nulla su di lei- confessò Shinichi con rammarico e rabbia mentre Hattori fulminava la ragazza.
-Kazuha, per favore- le disse semplicemente facendole capire che non doveva interferire, non ora che Kudo era così vulnerabile. La ragazza bofonchiò uno scusa e si fece da parte mentre Kid prendeva in mano l’indizio.
-Che roba è? 332.6 e l’ideogramma “stella”…- disse mentre il detective dell’est fissava l’indizio intensamente.
Quel numero… l’aveva già sentito molte volte… ma dove?
332.6…
È alta 332.6 metri Shinichi ed è la struttura di acciaio più alta del mondo…
La voce di suo padre gli folgorò la mente: lui glielo aveva detto quando aveva 7 anni che la Torre di Tokyo era alta 332.6 metri.
-La Torre, è la Torre- disse riprendendo in fretta in mano il foglio.
-Cosa?!- domandarono tutti stupiti mentre lui si voltava in direzione della Torre, ovviamente troppo lontana da lì: era nel quartiere di Minato!
-Dobbiamo muoverci, ci metteremo un po’ ad arrivare a quest’ora con il traffico che c’è- disse Shinichi preso dai suoi pensieri mentre Aoko gli afferrava un polso scuotendo la testa.
-Aspetta un attimo- lui la guardò sorpreso ma lei continuò -E l’ideogramma?-
-Indica che dobbiamo salire al punto di osservazione dei 250 mentri, dove si possono osservare bene le stelle-
Hattori annuì insieme a Kaito mentre lui liberava il polso dalla presa.
-Ci si mettono in media 35/40 minuti senza traffico e bisogna prendere 2 linee di metropolitane diverse… Ma considerando che a quest’ora tutta Tokyo è in giro ci metteremo molto di più- sospirò Shinichi camminando in direzione della stazione metropolitana mentre gli altri lo seguivano un po’ demoralizzati.

***

-Come sarebbe a dire che aprirà solo stasera alle 20.00 perché ci sono lavori in corso?!- sbottò Kudo contro una ragazza che consentiva l’accesso alla Torre alla recepition. Hattori posò una mano sulla spalla di Kudo e fece pressione come a dirgli “Calmati”.
Il liceale prese fiato e si calmò sottraendosi alla presa.
-Scusi- disse alla ragazza -Ma è un’emergenza, non potrebbe chiudere un occhio e farci salire?-
La ragazza scosse la testa desolata e spiegò che ci rimetteva il lavoro a fare una cosa del genere. I ragazzi decisero di lasciare perdere e uscirono dalla Torre sconsolati.
-Che facciamo? Sono solo quasi le 10.00…-
Shinichi guardò in alto, verso la punta della Torre, poi abassò lo sguardo e si trovò davanti Kid. Un’idea gli folgorò la mente.
-Kid- sussurrò avvicinandosi a lui -Abbiamo bisogno del deltaplano-
-EH?!- esclamò il ladro sconvolto mentre il detective si guardava attorno premendosi agitato un dito sulle labbra.
-Hai capito, dobbiamo salire lì sopra! Ci serve il deltaplano, con il tuo travestimento…-
-Sei scemo o cosa Kudo?!- sbottò Kid a sua volta sottovoce mentre Kazuha, Hattori e Aoko, nonostante non sentissero una parola di quello che confabulavano, li fissavano con gli occhi stupiti e la bocca semiaperta.
-Kid ci serve il deltaplano!-
-Appunto, è un deltaplano! Non un aereo! E poi è giorno! Kid non va in giro di giorno! Sai quanta gente ci beccherebbe di giorno?!-
Il liceale sbuffò bofonchiando “coniglio” nemmeno troppo sottovoce poi si voltò verso i tre spettatori mentre l’altro si lamentava sonoramente.
-Ma sentitelo!- esclamò sdegnato incrociando le braccia al petto.
-Andiamo a casa, torneremo stasera- disse Shinichi arrendevole camminando verso la metropolitana per tornare a Beika. Hattori guardò desolato Kid e sospirarono entrambi seguendolo.
A casa di Shinichi l’atmosfera era tetra e triste. Il detective dell’est, seduto sul divano, faceva zapping solo per non rimanere incantato a fissare il vuoto, mentre Aoko e Kazuha si erano offerte di cucinare. Hattori e Kaito ricercavano informazioni sulla Torre su internet per sapere se era possibile quel giorno salire ai 250 metri e parlavano lanciando occhiate in tralice a Shinichi, che era totalmente assente con la testa.
 Kazuha uscì dalla cucina e posò un vassoio sulla tavola apparecchiata che conteneva degli onigiri. Osservò Shinichi, che aveva già detto di non avere fame, e si sedè accanto ad Heiji.
-Heiji- susurrò mentre lui rispondeva sbuffando.
-Che c’è?-
Kazuha cercò di non farci caso e sussurrò:
-Non pensi che dovresti consolarlo, o perlomeno parlargli… Insomma… è depresso e…-
-Senti un po’- nonostante anche lui stesse sussurrando il suo tono era carico di nervoso e infastidì la ragazza -è il tuo migliore amico? Lo conosci bene come me? Sai quello che vuole? No, non lo sai! Per cui Kazuha tieniti pure i consigli per te: io ho altro da fare che starli a sentire, ok?-
La ragazza rimase di sasso, si alzò di scatto strisciando rumorosamente la sedia sul pavimento, mentre Kaito alzava lo sguardo su di lei. Sentì le lacrime arrivarle agli occhi ma le bloccò sul nascere.
-Fottiti Heiji- gli disse senza più curarsi di mantenere un tono basso e gli voltò le spalle rientrando a passo spedito in cucina. Aoko, che era uscita proprio in quel momento, la seguì sconvolta con lo sguardo mentre lei faceva scorrere la porta sui binari sbattendola.
-Cos…?- cercò di domandare ma vedendo Kaito scuotere la testa tacque. Il ladro si voltò con espressione di rimprovero verso Hattori, che intanto cercava di non far capire che era colpa sua la reazione della ragazza.
-Che diavolo ti è preso?!- gli chiese con rimprovero a denti stretti mentre Aoko si sedeva a tavola sconvolta. Il detective dell’ovest non gli rispose, si alzò di scatto e si avviò in cucina mentre l’altro lo seguiva con lo sguardo, severo.

***

Era un cretino, un vero e proprio cretino. Non sapeva come definirlo diversamente se non in quel modo.
Heiji era sempre stato un inguaribile scontroso, a volte antipatico e dispettoso, ma quella reazione era davvero fuoriluogo. Gli aveva dato un consiglio, l’aveva fatto per Kudo. Non si trattava di lui, si trattava del suo migliore amico, ma lui, da buon egoista, aveva solo pensato a non farsi ferire il proprio orgoglio e l’aveva umiliata davanti a due totali estranei.
Non capiva che Kudo era importante anche per lei, che era anche suo amico, lui credeva di essere il migliore, quello che sapeva fare tutto, quello che non aveva bisogno di consigli di nessun tipo.
E anche adesso che le lacrime solcavano le guance e cadevano sul tagliere bianco su cui stava affettando le verdure se ne rendeva conto: Heiji era un cretino.
Un insensibile che trovava soddisfazione nel farla soffrire, nell’umiliarla, nell’escluderla dalla sua vita. Affettò con forza la malcapitata carota e lasciò un profondò solco nel tagliere rimanendo qualche secondo ad osservarlo: era simile alla ferita che le aveva procurato Heiji qualche minuto prima.
La porta scorrevole della cucina attraversò i binari, si aprì e si richiuse in pochi secondi, ma chiunque fosse entrato stava indugiando sulla soglia. Kazuha si sentiva osservata ma non si voltò, sperando in cuor suo che si trattasse di Aoko, con cui stava stringendo velocemente amicizia. L’ “intruso” prese a camminare e percorse la cucina dei Kudo a passi lenti ed incerti mentre lei si lasciò scappare un singulto. I passi si fermarono e la ragazza sentì la presenza dietro di lei, a pochi centimetri di distanza. Una mano le afferrò l’avambraccio e strinse piano come a farle sentire il suo sostegno, ma Kazuha conosceva quella presa, la forma di quella mano, il calore che emanava.
La rabbia montò velocemente dentro offuscandole i pensieri e si ritrasse con un scatto dalla presa mentre lacrime nervose scivolarono velocemente giù sul suo mento.
-Vattene- scandì con tono più violento che potè, ma la voce le uscì incrinata e debole dimostrando che non riusciva a far valere le proprie scelte.
-No, voglio parlare- disse Heiji piano con tono risentito mentre lei rideva sperezzante nonostante le lacrime solcassero ancora le sue gote arrossate.
-Bè, io no. Hai avuto occasione di farlo prima e mi sembra che l’hai sfruttata a pieno- disse lei non incrociando mai il suo sguardo e continuando a tagliare furiosamente le verdure. Heiji strinse la presa attorno al braccio e riuscì a farsi guardare strattonandola un po’. Gli occhi di Kazuha, verde smeraldo, era velati da copiose lacrime amare e rossi, e la sua espressione era arrabbiata e allo stesso tempo addolorata. La ragazza si morse le labbra per non cedere al pianto che sentiva premere nella gola e cominciò a singhiozzare guardandolo negli occhi.
-Sei un cretino Heiji. Tu provi soffisfazione nel vedermi soffrire per te, ammettilo- disse piano con tono furioso mentre lui sbarrava gli occhi afferrandola per le spalle.
-AMMETTILO!- urlò Kazuha non riuscendo più a trattenersi e scoppiando in un pianto ininterotto singhiozzando e tremando da capo a piedi.
Heiji sentì una terribile fitta al cuore: era arrivato a farle credere quelle cose orrende, a farle credere che gioiva nel vederla soffrire come in quel momento?
Le asciugò gli occhi con le dita delle mani mentre lei abbassava lo sguardo a terra e scuoteva la testa per non farsi toccare.
-Non voglio la tua compassione Heiji, non dopo come mi hai tratt…- ma Kazuha non riuscì a finire perché il ragazzo, con gli occhi chiusi, la baciò sulle labbra abbracciandola al suo petto come se fosse un cucciolo indifeso.
La ragazza si sentì confusa, decisamente confusa: perché stava facendo qualcosa che la rendeva felice? Perche se lui riusciva sempre a farla soffrire.
Gli posò una mano sul petto per allontanarlo ma non ci riuscì: era troppo che sognava quel momento.
Erano entrambi senza fiato, ma nessuno dei due aveva intenzione di staccarsi dalle labbra dell’altro: era troppo bello per essere vero, era sicuramente un sogno…
Ma quando i polmoni chiesero pietà, Heiji si staccò guardando incerto la ragazza negli occhi, che ricambiava confusa il suo sguardo come a chiedergli: “Ma è successo davvero?”
Lui le sorrise annuendo e il viso di lei si illuminò sorridendogli.
-I-io…- tentò di dire Kazuha, ma lui scosse prontamente il capo posandole un dito sulle labbra, quelle che aveva appena baciato.
-Ti ho sempre amata Kazuha, sempre… e sentirti dire quelle cose mi ha fatto davvero male… Male come ti sei sentita tu prima. Sono un cretino, un brutto cretino capace solo di fallire e farti soffrire, ma voglio davvero che tu sappia che ti ho da sempre amata- le disse mentre lei annuiva debolmente abbozzando un sorriso.
-Lo so- disse Kazuha mentre lui sbarrava un po’ gli occhi -Perché ti amo e ti ho sempre amato anche io… solo che credevo fosse un sentimento non ricambiato… fino ad ora, almeno-
Heiji le sorrise radioso e la strinse a sé più forte che poteva, la baciò ancora e le asciugò tutte le lacrime con le dita.
-Scusami, ti prego-
-Va tutto bene- rispose Kazuha alzando le spalle -Hai saputo farti perdonare-
Poco dopo cominciarono a preparare il pranzo insieme, scherzando come sempre, ridendo più gioiosi che mai, poi uscirono dalla cucina uno a fianco all’altra reggendo in mano i vassoi con un’espressione sul viso che diceva: “Stiamo insieme”.
Aoko, capendo al volo tutto, piantò un urlo di gioia e abbracciò Kazuha mentre Kid ammiccò ad Hattori.
-Era la cosa migliore da fare- gli sussurrò mentre si sedeva.
-Lo penso anche io-
Shinichi spuntò alle spalle dei due ragazzi e, anche se malinconicamente, sorrise posando una mano sulla spalla del migliore amico, che gli sorrise grato.
-Tutto grazie a te Kudo- gli fece notare Hattori mentre lui chiudeva gli occhi.
-Sì, in effetti- disse il detective dell’est tirandosela, poi tutti scoppiarono a ridere e si sederono a tavola per pranzare.



Mangakagirl's Corner:
minna konnichiwa gente!
anke se in ritardo, ci sono! ^^"
premessa: qst è l'ultimo chappy che pubblico x ora, ci si rivede verso la fine di agosto ^^
ma passiamo ai fatti: che ve ne pare????????? O.O
ALLORAAAAAAAAA...
le info sui quartieri, la torre, le metropolitane ecc.. le ho prese grz a ore di ricerche su internet e google maps
(si, mi sn studiata anke i percorsi -.-")
poi... l'ideogramma vuol dire stella x ki nn lo avesse cpt dal capitolo...
emm...
a sì!
la coppietta HEIJIXKAZUHAAAAAAAA! *^*
ne è valsa la pena di aspettare o no????!!!!!!!!!!!! ^^
eee già, stanno insieme! ^^
pardon fan cm me di HEIJXKAZUHA se heiji è stato scontroso da morire, ma poi è stato dolce! <3
(si sn anke fan di heijixkazuha e kaitoxaoko ^^" )
ahahahah xD
vabbè...
passo ai ringraziamenti:
arigatò a ki ha recensito lo scorso chappy
e arigatò a tt coloro ke stanno aggiungendo la storia tra seguite e preferite!
siete fantastici!
al prox chappy!
buone vacanze!
mangakagirl! ^^
  
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