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Autore: MissGolightly    27/07/2012    10 recensioni
-Mi vuoi sposare?-
è la domanda che tutte le donne aspettano, ma ognuna la riceve in modo diverso. Come saranno state le proposte di matrimonio di alcuni dei protagonisti di "Harry Potter"?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Astoria, Harry/Ginny, James/Lily, Remus/Ninfadora, Ron/Hermione
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Lily Evans era infastidita.
O meglio, era arrabbiata.
No, no, no. Lily Evans era furiosa!
Si era svegliata alle 7:15, come tutte le mattine. Il cielo era sereno e la temperatura era mite, nonostante fosse solo l’inizio di febbraio. Una giornata perfetta, insomma.
Aveva fatto una doccia, aveva indossato la divisa e si era spazzolata i capelli con cura.
Mentre posava la spazzola accanto allo specchio, qualcosa aveva attirato la sua attenzione. Una piccola scatolina quadrata accompagnata da un biglietto. Forse era un regalo per Mary da parte di Sirius.
La Grifondoro si guardò intorno assicurandosi che nessuno la stesse guardando. Alice era in bagno e Mary dormiva così profondamente da russare con la stessa intensità di un leone che ruggisce. Cercando di non fare rumore, prese il biglietto.
Il suo cuore perse un battito quando si accorse che non era indirizzato a nessuna delle sue compagne di stanza. Era per lei.
Si sentiva quasi lusingata.
Fino a quando non si era accorta che il mittente era James Potter.
Per quale assurdo motivo quel ragazzo le aveva lasciato in camera un biglietto e un regalo?
Forse voleva scusarsi per averle chiesto di uscire con lui con uno striscione appeso in Sala Grande su sui c’era scritto “Mia bella Rossa, vorresti uscire con il ragazzo più affascinante del mondo?”.
Il mittente era James, senza dubbio. L’aveva capito non appena aveva visto la calligrafia. Ma continuando a leggere il biglietto, Lily capì che James aveva sicuramente voglia di scherzare.
Il problema era che scherzare con Lily Evans, per James Potter voleva dire firmare la propria condanna a morte.
 
 
James Potter era stranamente silenzioso quella mattina.
-Ramoso, non parlare troppo eh! Altrimenti ti si secca la lingua- disse Sirius addentando una fetta di pane e marmellata.
-Sirius, lascialo stare- disse Remus.
-Tu non capisci, Lunastorta! James ha qualcosa che non va oggi!- disse Sirius come se fosse scandalizzato dal comportamento dell’amico.
-Smettetela. Tutti e due. Non ho nulla che non va, sono solo agitato- disse James.
-Agitato?- dissero insieme Sirius e Remus.
-Sì. Sto aspettando una risposta-.
I ragazzi non fecero in tempo a chiedere a quale risposta si riferisse.
Un’infuriata Lily Evans aveva appena fatto il suo ingresso in Sala Grande e stava percorrendo il salone a grandi falcate.
Quando arrivò davanti ai Malandrini, lasciò cadere sul tavolo il biglietto e la scatola che poco prima aveva trovato in camera sua.
James seguì ogni movimento senza fiatare.
-Esigo una spiegazione, Potter- disse Lily mettendo le mani sui fianchi.
James sospirò. Poi riportò lo sguardo sul suo piatto, in cui c’erano ancora le uova e il bacon che Sirius aveva messo qualche minuto prima.
-Immagino che questo sia un “no”- disse James con tono piatto.
Lily rimase sorpresa dal suo comportamento, ma quando guardò Sirius e Remus in cerca di risposte si limitarono a sollevare le spalle.
-Sono arrabbiata, Potter. Sono stanca di essere presa in giro. Va bene chiamarmi Rossa, cosa che comunque odio, va bene chiedermi di uscire mettendomi in imbarazzo davanti a tutta la scuola, va bene tutto. Ma questo no. Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Quindi voglio una spiegazione- disse Lily.
-Non c’è nessuna spiegazione, Evans. Ti ho chiesto di sposarmi e mi sembra evidente che la risposta sia no- disse James alzandosi e uscendo dalla Sala Grande.
Remus e Sirius, sentendo l’ultima frase di James, avevano rischiato di strangolarsi con la colazione.
Lily aveva seguito James con lo sguardo e poi si era seduta dove, fino a poco prima, era stato seduto il ragazzo.
-Lily, potresti spiegarci questa storia?- chiese Remus.
-Credevo che James ve ne avesse parlato- rispose Lily spingendo il pezzo di pergamena e la scatola verso Remus.
Sirius prese la scatola mentre Remus lesse a voce alta il contenuto del biglietto.
-“Mia adorata Rossa, so che non è la proposta che hai sempre sognato di ricevere, ma sono sicuro che se te lo chiedessi di persona mi schianteresti. Mi vuoi sposare?”. Non posso credere che te l’abbia chiesto davvero!-.
Sirius, intanto, aveva aperto la scatola e guardava il contenuto con gli occhi sgranati.
-E io non posso credere che ti abbia regalato l’anello di famiglia- disse spostando lo sguardo dall’anello a Lily.
-Anello di famiglia? Quindi James era serio. Voleva davvero chiedermi di sposarlo- disse Lily incredula.
-Forse dovresti parlarne con lui, Evans- disse Sirius restituendole l’anello.
 
 
Come aveva potuto essere così stupido? Era ridicolo pensare che Lily avrebbe risposto di sì. Non erano nemmeno mai usciti insieme!
Eppure era stato più forte di lui.
Quando sua madre gli aveva dato quell’anello, prima di morire, aveva detto chiaramente che avrebbe dovuto regalarlo alla donna che voleva accanto per il resto della sua vita.
James aveva pensato immediatamente a Lily.
Non aveva pensato a nient’altro per settimane, fino a quando aveva deciso di fare quell’enorme stupidaggine.
In fondo sapeva che Lily non avrebbe mai accettato, ma la speranza è l’ultima a morire. O almeno, così dicono.
Così preso dai suoi pensieri, James non si era nemmeno accorto che qualcuno aveva fatto passare sotto la porta della sua stanza un biglietto.
 
 
-Lily, come mai non sei a lezione?- chiese Mary vedendo l’amica seduta in Sala Comune.
-Potrei farti la stessa domanda- rispose Lily.
-Oh, nulla di importante. Mi sono svegliata in ritardo e ho pensato di saltare la prima ora. Tu?-
Lily sospirò e poi disse: -Problemi con Potter-.
-Tu e Potter avete problemi da quando vi siete conosciuti, eppure non hai mai saltato una lezione per colpa sua. Che succede?-.
-Lunga storia. Per fartela breve: lui mi ha chiesto di sposarlo, io ho pensato che fosse uno dei suoi soliti scherzi e lui ci è rimasto male. Gli ho fatto passare un biglietto sotto la porta in cui gli chiedevo di scendere così avremmo potuto parlare, ma non è ancora sceso- spiegò Lily.
Mary la guardò un attimo.
Lily poteva ingannare chiunque dicendo che odiava James Potter, ma non lei.
Si era accorta che era cambiato qualcosa alla festa di Halloween.
James aveva chiesto a Lily di ballare e la ragazza, invece di insultarlo come faceva di solito, aveva sorriso imbarazzata e aveva accettato. James aveva preso quell’episodio come un punto a suo favore e aveva continuato a chiedere a Lily di uscire per tutto l’anno, ma senza successo.
Nonostante i continui rifiuti, però, Lily si era soffermata più volte a guardare James e Mary se n’era accorta.
-Cosa ne pensi di lui? Sinceramente- chiese Mary.
-È un pallone gonfiato. Crede di essere il più figo della scuola, e non dico che non sia vero, ma potrebbe almeno cercare di essere più modesto. È irritante. Tutto di lui mi irrita. Però, a volte, sa essere simpatico. Ha un sorriso contagioso: quando lo vedo, viene voglia di sorridere anche a me e questo mi fa sentire un po’ stupida. È oggettivamente bello, non dico di certo il contrario. E ammetto che la sua proposta mi lasciato piacevolmente sorpresa-.
-Piacevolmente?- disse Mary sorridendo.
Lily abbassò lo sguardo imbarazzata. Aveva appena fatto degli apprezzamenti su James Potter! Si sarebbe odiata in eterno per questo.
-Evans, volevi parlarmi?-
La voce di James fece voltare le due ragazze.
Lily annuì e Mary si allontanò sorridendo.
-Siediti un attimo, James-.
Il ragazzo si sedette cercando di mascherare la sorpresa nel sentire il suo nome pronunciato da Lily.
-Mi dispiace per questa mattina. Credevo davvero che il tuo fosse uno scherzo e ho reagito in modo esagerato-.
-Cosa ti ha fatto capire che non era uno scherzo?- chiese James.
-Il tuo comportamento. E Sirius- rispose Lily.
-Sirius?-
-Mi ha detto che questo è l’anello della tua famiglia- disse Lily restituendo la scatola al suo legittimo proprietario.
-Ma, nonostante questo, la tua risposta è sempre la stessa, vero?- chiese James rigirandosi la scatolina tra le mani.
-Forse sì, forse no- disse Lily sorridendo.
James sollevò la testa di scatto, sorpreso dalle parole della ragazza seduta di fronte a lui.
-Che vuoi dire?-
-Ho una proposta da farti, Potter. Chiedimi di uscire- disse Lily continuando a sorridere.
-Cosa?-
-Chiedimelo, James-.
-Vuoi uscire con come, Lily?- chiese James, senza capire dove volesse arrivare la ragazza.
-Molto volentieri, James- rispose Lily.
-Non ti seguo, Evans-.
Lily rise leggermente e James si ritrovò a pensare che avrebbe voluto sentire quella risata ogni giorno della sua vita.
-Usciremo insieme per un po’. Cercheremo di conoscerci meglio: tu mi racconterai tutto di te ed io ti racconterò tutto di me. Anche le cose brutte, quelle che non vorremmo che gli altri scoprissero- disse Lily.
-E poi?-
-E poi, se nonostante questo stiamo bene insieme, ci sposiamo-.
 
 
E così James e Lily cominciarono a uscire insieme. Per parecchi mesi cercarono di tenerlo nascosto, ma era sempre più frequente vedere i due ragazzi sorridersi senza motivo o vedere James che aspettava Lily alla fine della lezione e la aiutava a portare i libri.
In poco tempo, tutti gli studenti avevano capito che tra James Potter e Lily Evans c’era qualcosa. Certo, nessuno aveva mai assistito a un bacio o a una qualsiasi altra dimostrazione di affetto; per quel che ne sapevano, potevano essere semplici amici. Ecco perché, nonostante tutti avessero notato il cambiamento, nessuno osava parlarne.
Ma quando, la mattina del 4 giugno, Lily Evans si era presentata a lezione con un vistoso anello sull’anulare sinistro, la gente aveva iniziato a mormorare. E i mormorii si erano fatti più intensi quando, quel pomeriggio, James aveva preso Lily per mano in mezzo al corridoio. La ragazza era rimasta visibilmente sorpresa, le sue guance si erano imporporate e aveva sorriso debolmente tenendo stretta la mano del ragazzo.
-Signor Potter, signorina Evans- disse il professor Silente in segno di saluto, mentre percorreva il corridoio.
-Buongiorno professore- disse Lily. James si limitò a sorridere.
-Vi trovo bene. Siete tra i pochi studenti a non essere preoccupati per gli esami e, credetemi, è un bene! Anche se credo, signorina Evans, che sia merito del signor Potter se è così tranquilla- disse Silente.
Lily aveva sorriso e, per la prima volta in vita sua, era rimasta senza parole.
-Chiedo scusa, ma non ho potuto fare a meno di notare il gioiello che porta al dito. Sembrerebbe un anello di fidanzamento- disse il preside sorridendo.
-Ho chiesto a Lily di sposarmi, proprio questa mattina. O meglio, gliel’ho chiesto quattro mesi fa, ma lei ha voluto prendersi un po’ di tempo per pensare- rispose James.
-Non volevo del tempo per pensare! Volevo solo del tempo per conoscerti meglio, visto che l’unica cosa che sapevo di te era che sei un pallone gonfiato insopportabile- disse Lily dimenticandosi per un attimo della presenza del preside, che osservava la scena divertito.
-Un pallone gonfiato insopportabile che, però, hai deciso di sposare- rispose James sorridendo vittorioso.
-Stai attento, Potter! Non ho ancora giurato davanti a Dio di amarti e onorarti finché morte non ci separi! Posso ancora cambiare idea, ricordatelo- disse Lily.
-Ragazzi, perché non usate tutta questa passione per organizzare il vostro matrimonio piuttosto che per discutere?- disse Silente interrompendoli.
Lily abbassò lo sguardo. James aveva davvero una brutta influenza su di lei. Insomma, aveva addirittura fatto una scenata davanti al preside!
-Credo sia ovvio che mi aspetto un invito- disse Silente sorridendo. Poi, si allontanò canticchiando a bassa voce.
Lily aspettò di vedere sparire il preside dietro l’angolo, poi diede uno spintone a James e cominciò a camminare senza aspettarlo.
 
 
-James Potter e Lily Evans? Sei sicuro, Albus?- chiese la professoressa McGranitt.
Subito dopo aver parlato con i due ragazzi, il professor Silente aveva riferito tutto alla professoressa di trasfigurazione.
-Sicurissimo, Minerva. La signorina Evans porta al dito l’anello dei Potter. Hai presente quel brillante che Charlus ha regalato a Dorea quando si sono sposati? Ecco, proprio quello- disse il professor Silente versando il the nella tazzina.
-Oh, sì. Mi ricordo. E così strano pensare a quei due insieme, non trovi?-
-No, per niente. Anzi, non avrei potuto immaginare un finale diverso per loro. Fin dall’inizio sapevo che sarebbero finiti insieme. James è sempre stato innamorato di Lily tanto quanto è stato immaturo- disse Silente sorridendo appena.
-Allora immagino che James ami Lily più della sua stessa vita- rispose la professoressa McGranitt.
-Concordo. La ama perdutamente. Sono convinto che, se si trovassero di fronte a un pericolo, James non esiterebbe a sacrificarsi per Lily- disse Silente pensieroso.
Non poteva sapere quanto quelle parole, in un futuro non molto lontano, si sarebbero rivelate esatte.
 
 
 
NOTE:
non so proprio come mi sia venuta quest’idea! Questo capitolo è nato come “La proposta” e doveva essere una one-shot, ma quando l’ho riletto ho pensato che poteva essere un’idea carina scrivere una raccolta delle proposte di matrimonio di alcuni dei nostri personaggi preferiti. Fatemi sapere se vi piace!
Un bacio, MissGolightly
   
 
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