SOLITUDINE
Avevo sempre pensato che
per me non esistesse l’amore, che non c’era nessuno
a questo mondo per me, la
mia anima gemella, qualcuno che mi amasse per ciò che sono
realmente, non per
come appaio o mi vedono gli altri.
Poi improvvisamente
arrivasti tu, non ti conoscevo, non mi conoscevi, iniziamo a parlare
per caso,
giorno dopo giorno, le parole fuoriuscite dalle tue labbra mi
riscaldavano il
cuore, riempivano di gioia l’animo.
Riempivi con la tua luce il
buio dei miei giorni, e piano piano era nato in me un sentimento forte
e
sincero per te, non volli dirtelo, temevo che mi avresti respinta, che
i miei
sentimenti non fossero ricambiati, di soffrire nuovamente.
Ma come un lampo a ciel
sereno, quelle due parole le pronunciasti tu, facendomi rinascere a
nuova vita,
alla luce del tuo amore.
Seguirono momenti
meravigliosi, solo noi due a scherzare e a fare programmi per
l’immediato
futuro.
Conoscevo tutto di te, e tu
conoscevi tutto di me, conoscevamo le paure e gusti l’una
dell’altra, ci
sostenevamo nei momenti bui e goderci i momenti di gioia.
Poi come in un bel sogno
tutto è scomparso come una bolla si sapone, sembrava che
tutto fosse come al
solito, avevamo appena superato una brutta litigata durata giorni per
colpa di
una persona; tu non vedevi la malvagità nelle sue parole, io
si, temevo per
noi, te lo dissi, non mi volevi credere, per te quella persona era
importante,
forse anche più di me, la difendevi come se da quello
dipendesse la tua vita,
credesti alle tue parole, lei non era una minaccia al nostro noi, al
nostro
futuro, ai nostri progetti.
E mentre passavamo
un’altra
giornata come tante, forse più bella delle altre perche,
credevo che la bufera
fosse passata, e invece essa mi colpì improvvisamente,
violentemente, senza
lasciarmi fiato, le tue parole erano fredde, meccaniche, come se a
dirle non
fossi tu, come se eri la marionetta guidata da un ventriloquo, mi
dicesti che
non mi amavi più, che quello che c’era tra noi era
evaporato come neve al sole,
in pochi istanti.
Voli sapere la verità,
subito difendesti quell’altra, capii che mi avevi mentito,
che lei si era messa
tra noi, nel nostro amore, avevi creduto alle sue parole di serpe,
avevi chiuso
gli occhi su ciò che eravamo, su ciò che ci
legava, ergesti un muro tra noi, mi
voltasti le spalle e te ne andasti da lei, nella sua ragnatela tessuta
di
menzogne e di crudeltà, nella finta visione di culla calda
che aveva creato per
allontanarti da me.
Ti cercai, speravo che il
nostro amore vivesse ancora nel tuo cuore accecato, speravo di
svegliati da
quel sogno che in realtà era un incubo,
m’insultasti, mi allontanasti, mi
dicesti di dimenticarti e di farmi una vita senza di te.
Sconfitta dal potere che
aveva su di te, mi chiusi nel mio dolore, versai lacrime, calde lacrime
per me
e per te, per ciò che eravamo, per ciò che
potevamo diventare.
Volevo chiudere
completamente quella porta e non far entrare più nessuno,
per evitare che
qualcun altro potesse ferirmi nuovamente, ma non vi riuscì,
qualcuno dall’altra
parte spingeva per aprirla, per trascinarmi fuori dal buio in cui ero
piombata,
diverse voci si accavallavano per spronarmi a rialzarmi, ad uscire da
quella
soglia ed immergermi alla luce del loro affetto.
Io sono ancora qui, nel
limbo, tra luce e oscurità, tra dolore e
felicità, seguo quelle voci che mi
chiamano a loro, mi trascino con le poche forze che mi hai lasciato,
lottando
con le tenebre che tentano d’inghiottirmi e inglobarmi in
loro, giorno per
giorno guadagno nuova forza da chi mi sta attendendo oltre quella porta.
Un giorno lo so che
riuscirò ad uscirne, a vedere di nuovo la luce e provare di
nuovo felicità
nell’amore di qualcun altro, fino ad allora spero che
finalmente ti
risveglierai dal torpore di un falso amore e anche tu trovi la vera
felicità.
Mi hai voluto fuori dalla
tua vita, e lo fatto, se un giorno tornerai a cercarmi i non ci
sarò più,
perche avrò seguito il tuo consiglio di rifarmi una vita, e
sarò immersa nel
calore dell’affetto delle persone che mi amano veramente per
ciò che sono e che
sarò, perche tu mi hai cambiata, non so se in positivo o in
negativo, ma solo
un po’, perche alla fine sarò sempre me stessa,
cercherò di non permettere al
dolore di accecarmi e mi sforzerò di restare un piccolo sole
caldo per chi si
appoggerà a me, come mi stanno permettendo di fare.
Quindi ti dico addio.
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Dopo un periodo brutto ho
deciso di scrivere quello che sento, di imprimerlo con
l’inchiostro su di una
pagina bianca, anche se virtualmente, nella speranza che vi rimanga
intrappolato come in una prigione per sempre, che in questo modo mi
lasci il
dolore alle spalle e che mi dia un po’ più di
forza per raggiungere quella porta
che i miei più cari amici stanno cercando ti tenere
socchiusa chiamandomi da
loro, passo dopo passo lì raggiungerò e
potrò finalmente dire di avere
finalmente voltato pagina ed essere pronta a vivere un nuovo amore.
Vi ringrazio di cuore chi
leggerà, e chi vorrà eventualmente commentarla.
Per chi segue le mie
storie, mi dispiace metterci tanto, ma come potete ben immaginare non
ho la
forza di continuare a scrivere come prima, ma vi assicuro che non le
abbandonerò, sono una parte di me e non completarle sarebbe
come rinunciare a
qualcosa di veramente importante, e vi assicuro che appena
potrò mi rimetterò a
scrivere, grazie!