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Autore: Heavenly97    27/07/2012    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Gohan avesse perso la vita combattendo contro i draghi malvagi? Buona lettura a tutti! :D
Dalla storia: La voce monotona e continua della mia insegnante pareva far di tutto per indurmi a fare un pisolino.
Era l'inizio di giugno e ciò significava che le scuole avrebbero chiuso a breve e sarei stata costretta a mettere la testa sui libri e a studiare per gli esami.
Questo peggiorò ulteriormente il mio umore, non che prima fosse alle stelle.
In realtà era da quando mi ero svegliata che un ricordo mi tormentava: mio padre che perdeva la vita contro i draghi malvagi. Non so perchè, ma ogni singola cellula del mio corpo sembrava essere concentrata solo ed unicamente su quello, ignorando del tutto ciò che la mia insegnante stava blaterando da più di un'ora.
"Dove si trova il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore!"
Fu l'ultima frase che mi rivolse. Dopo 5 anni era finita col diventare la mia filosofia di vita.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gohan, Pan, Trunks, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve! :D
Vi avverto già in anticipo che questo sarà un capitolo un po' più particolare, siccome è ispirata alla canzone "Le cose che non mi aspetto" di Laura Pausini e, oltre ad alcuni citazioni di Harry Potter, (si, non ve ne libererete mai!) ce ne sono anche un paio di Tiziano Ferro! :)
Spero apprezzerete..buona lettura! :D




E solo in occasioni come queste capivo quanto la vita fosse strana: solo un ora prima piangevo per la morte di mio padre e invece ora eccomi qua, a parlare con lui, come fosse una chiacchierata tra amici.
Continuava a chiedermi dettagli "sulla sua morte" e ,nonostante fosse un argomento di cui parlavo malvolentieri, lo accontentai.
-Momenti bui e difficili ci attendevano. Tu affrontasti la scelta fra ciò che era giusto e ciò che era facile... è stata, forse, la cosa più bella che tu abbia fatto per l'umanità.-
-Dici davvero?-
-Ma certo! Inoltre tu sei il vero padrone della morte, perché il vero padrone non cerca di sfuggirle. Accetta di dover morire e comprende che vi sono cose assai peggiori nel mondo dei vivi che morire.-
-Dai, detto così mi fa sembrare molto più figo di quello che sono stato.-
-Questo genere di cose sembra sempre più figo di quello che è stato.-
Continuammo a ridere e a parlare per ore. Una parte di me diceva di lasciarlo andare ad allenarsi siccome la sorte dell'umanità era nelle sue mani, ma un altra parte mi diceva di restare con lui ancora un po'. Mi sentivo felice, spensierata, completa.  Era una sensazione paragonabile a quello che si prova ripensando al tuo ricordo più bello. 
E poi, una voce, mi riportò bruscamente alla realtà. Il mio compagno di viaggio aveva annunciato che toccava a mio padre e a mio nonno andare ad allenarsi nella Stanza dello Spirito e del Tempo. Così, dopo esserci salutati, se ne andarono, mentre io mi sedetti sul pavimento, guardando il mondo che si apriva sotto il palazzo. 
A dispetto di quello che stava succedendo, la Terra sembrava incredibilmente calma: il cielo azzurro, il sole alto nel cielo, neanche una mosca che volava: una giornata perfetta, se non fosse stato per un mostro che aveva già ucciso un quarto della popolazione mondiale. Ero stranamente preoccupata nonostante sapessi già che quella era una storia a lieto fine. Ad interrompere i miei pensieri fu Mirai Trunks.
-Ciao.- Disse quest'ultimo in tono gentile.
-Ciao.- Gli risposi, con un grosso sorriso.
-Ti disturbo?- Chiese il lilla.
-Certo che no, dai siediti.- Gli dissi con un gesto della mano.
Dopo che si fu seduto, parlammo per un po' fino a quando non mi fece la fatidica domanda:
-Ti piace Trunks, non è vero?-
Era vero, ma provai comunque ad arrampicarmi sugli specchi..
-Cosa te lo fa credere?- Chiesi sperando di togliergli quell'idea dalla testa.
-Il tuo sguardo.- 
Arrossii.
-Bhè, non importa. Io sono... la sua migliore amica.- Con un pizzico di amarezza nel tono.
-E basta?-
-Esatto. Inoltre 13 anni di differenza non li calcoli?-
-Mi hanno insegnato che l'età è solamente un numero, Pan. In una vita in cui tutto può cambiare nel giro di un secondo, ho imparato a vivere ogni attimo come se fosse l'ultimo.- Mi disse cordialmente.
-Dai, non parliamo delle mie delusioni d'amore, è un argomento di cui non amo parlare.-
-Sai, le delusioni d'amore sono una parte così piccola della vita che a volte sono letteralmente insignificanti.- 
-Insignificanti?-
-Certo!-
-Scusa, ma non ti seguo.-
-A mio parere la vita è un dono ed è magnifica proprio perchè è difficile! Te la immagini una vita in cui non hai problemi? Sarebbe tremendamente noiosa!- Mi disse con un tono quasi allegro.
-E quando i problemi diventano così grandi da non poter essere gestiti?-
-Allora prova a pensare a persone meno fortunate di te: coloro che non hanno la fortuna di essere amate da almeno uno dei loro genitori o peggio ancora che non hanno nessuno che li ami. Allora capisci che ogni tuo piccolo problema potrà essere risolto semplicemente con la forza di volontà.-
-A volte, però, quella forza viene a mancare, Trunks. Ti sembra che non ci sia nessuno per cui valga la pena combattere. Come fai quelle volte?-
-Sai, quand'ero piccolo chiesi a mia madre quale fosse il suo più grande sogno e lei mi rispose:"Ho già vinto se convinco te che sei speciale."
Allora capii quanto io fossi importante per lei e pensai a cosa le sarebbe accaduto se avessi mollato.-
Sorrisi.
-Sai, Trunks, in questo campo ti invidio! Riesci sempre a essere positivo nonostante la tua non sia il prototipo della vita facile.-
Questa volta fu lui a sorridere. Uno di quei sorrisi mozzafiato. Uno di quei sorrisi che spegne i tormenti.
Misi la testa sulla sua spalla. Lui iniziò ad accarezzarmi.
In momenti così capivo quanto la semplicità fosse bella. Tutte le cose fragili si fanno sempre amare, l'avevo capito subito sentendoti parlare,TrunksE poi, tutto parve sparire: in un mondo buio e crudele, dove entrambi combattevamo per la pace degli altri e cercavamo, al tempo stesso, la felicità, c'eravamo solo noi.
Mi baciò come se fossi la sua unica ancora di salvezza, come se potessi dargli tutto quello di cui aveva maledettamente bisogno, come se avesse trovato in me la felicità che aveva tanto desiderato.
 
"Come le cose che non mi aspetto, 
Come quel grazie che arriva dritto,
O quell'abbraccio che non smette mai 
Di dare affetto.
 
Come il profumo di una sorpresa, 
Di una speranza che si è accesa,
Qualsiasi posto insieme a te
È sempre casa."


Angolo dell'autrice.
Eccomi qua! :D
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che non abbia deluso le vostre aspettative.
Fatemi sapere cosa ne pensate. :)
Al prossimo capitolo, un bacio.
Heavenly.
  
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