Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
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Autore: ashtonssmile    27/07/2012    7 recensioni
Non darò ancora retta a te, stupido cuore, per una volta cercherò di dare retta al mio cervello, così almeno non potrò stare male. Dimmi che bisogno c'era ora di farti a pezzi? Sei un po' masochista, piccolo cuore.
-FF con Conor Maynard.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kelsey. 
Beh. L'avevo lasciato andare. Che altro potevo fare? Volevo stare con lui, è vero. Se ami qualcuno, lascialo andare. Se davvero tiene a te, tornerà. Credevo davvero a quella frase ed ero certa che saremmo stati di nuovo insieme. Lui qui o io là. Non importava dove, l'importante era che tornassimo a stare insieme, a stare bene. Quella sera mi fermai a guardare le stelle. C'era un'ora di fuso-orario. Presi il telefono e chiamai Conor. «Ciao» dissi quando rispose. «Ehi! Che succede?» . «Avevo bisogno di sentire la tua voce» . «Mi manchi, Kelsey» . «Anche tu, Conor, da morire» . «Kelsey, vorrei sapere che ne pensi se pubblicassi un video su internet. Lo faccio?» . «Sì, Conor! Tu devi provarci» . «Ti amo» . «Anche io». Andammo avanti tutta la sera, mentre ancora guardavo quel grande manto di stelle che caratterizzava il cielo. Ormai il mio credito era finito. Alle quattro attaccammo. Rientrai in casa e mi gettai sul letto, come sfinita. Guardavo il soffitto, gli occhi sbarrati. Dovevo tornare a casa, a tutti i costi. Non m'importava dell'orario. Chiamai mia madre. Una lunga discussione e un tremendo risultato. Non sarei tornata. Non m'interessava. Sarei tornata a casa anche se lei non voleva, anche se mi avrebbe buttata fuori. Dovevo stare con Conor, avevo bisogno di stare con lui. Non potevo starmene con le mani in mano e aspettare degli anni come nei film. Quello non era un film. Era la realtà. Non ci saremmo più rivisti di certo dopo qualche anno. No, non volevo. Dovevo stare con lui. Quando mi addormentai erano le sei e mi risvegliai dopo un'ora. Ero uno schifo, mi sentivo uno schifo. Avevo pianto tutta la notte, che altro potevo fare. Non toccai cibo tutto il giorno. William era seriamente preoccupato. «Kelsey, almeno mangia» . «Non ho fame» gli risposi. Mi prese un braccio e mi abbracciò. Avevo perso due chili. Non andava bene, per niente. Sentivo un buco nello stomaco e non mi sentivo di mangiare. Ero davvero uno spavento. Non perché ero magrissima, pelle ossa, ma avevo le occhiaie quasi violacee, gli occhi sempre gonfi di lacrime, ero dimagrita, non dormivo. Tutto questo perché? Perché non vedevo Conor. Non era normale, sul serio. Non era solo quello il problema. Tanti ragazzi, poco dopo arrivata, mi dicevano che ero grassa, che ero brutta. Stavo male. In tutti i sensi. Ma il "caso Conor" era quello che mi faceva stare peggio. Dio, lo amavo e non potevo vederlo. Potevo anche pensare che mi tradisse, ma mi fidavo di lui. William mi sussurrò un qualcosa che capii subito dopo. Quando andaii in camera mia, mio fratello entrò d'improvviso. Gettò le valigie a terra. «Forza, perdiamo l'aereo!» . «L'aereo?» chiesi perplessa. «Sì, un aereo. Hai presente quelle cose di metallo enormi che volano nel cielo e che ti portano da una parte all'altra?». Gli tirai un cuscino e rise. «Ho convinto la mamma». Gli saltai addosso e lo strinsi. Gli ripetei almeno un miliardo di volte quanto bene gli volevo. Avevo un fratello che era una meraviglia, mi stupiva il fatto che non avesse ancora trovato una ragazza.


Entrai in casa. Dovevo ammettere che mi era mancata. Salii lentamente le scale e la porta di camera era aperta. Conor era alla finestra a canticchiare, poi notai che era al cellulare. «Certo, lo so, Ed. Se ami qualcuno lascialo andare..» . «E se davvero tiene a te, tornerà» continuai. Si voltò lentamente e rimase una frazione di secondo a guardarmi. Gettò sul letto il cellulare e corse da me. Mi alzò da terra e mi baciò. «Che fai qui?» . «Ci abito» . «Tu..» . «Sì, starò qui. E' un problema?» . «Assolutamente no! Ma come hai convinto tua madre?» . «Chiedi a mio fratello. Ha qualcosa di magico, lo dico io». Ridemmo all'unisono e mi strinse a sè. «Non ti lascerò più» mi disse. La sua voce era sincera. Finalmente era con me. «Il video?» gli chiesi. Mi fece guardare il computer. «Wow, se l'hai postato dieci minuti fa e ci sono già 2.000 visualizzazioni, direi che devo stare attenta alla concorrenza». Mi fece sedere sulle sue gambe e intrecciò le sue dite alle mie. «Non hai nulla da preoccuparti. Amo solo te, le altre sono ragazze comuni».

 

Questa volta c'è solo il POV di Kelsey, nel prossimo ci sarà
il POV di Conor. Beh:) Spero che vi piaccia e scusate
l'attesa, comunque tra poco riprenderò anche a scrivere
"An hour, a day or little more" perché non può finire così.
Ora ho tante cose che mi girano per la testa c: Preparatevi.
Un bacio:3


   
 
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