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Autore: Sophrosouneh    28/07/2012    2 recensioni
[“Balla con me.”
Era suonato tanto simile ad un ordine, ma dal tono triste e compassionevole.]
Partecipante al Contest a Turni "Un'immagine e cento parole [Multifandom e Originali] " di adamantina.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Ss904, Sophrosouneh (per il banner)
Titolo: Danzando tra i ricordi.
Link all'immagine: http://i1128.photobucket.com/albums/m496/Bamby1711/Cento%20parole/PrivateDancer.jpg
Conteggio parole: 109
Fandom: Originale
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale
Rating: Giallo
Avvertimenti: Drabble
Introduzione: [“Balla con me.”
Era suonato tanto simile ad un ordine, ma dal tono triste e compassionevole.]
Partecipante al Contest a Turni "Un'immagine e cento parole [Multifandom e Originali]
" di adamantina.
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Danzando tra i ricordi.
 



“Balla con me.”
Era suonato tanto simile ad un ordine, ma dal tono triste e compassionevole.
In quell’appagante turbinio poteva avvertire un paio di pallide mani vincere ogni sua resistenza.
La danza di quella dama gli risvegliava memorie sopite.

Gli piaceva guardare sua madre piroettare sola sulla spiaggia quando il sole si stemperava all’orizzonte.
Avrebbe custodito gelosamente quei ricordi di attimi rubati.

Dopo l’ennesima piroetta il bambino finì per perdersi in quel mare ambrato, vinto dall’incantesimo del Sonno.
Riposava tranquillo tra braccia accoglienti, placido schermo per occhi innocenti che non meritavano di vedere la madre avvinta da un abbraccio ben più doloroso.
Ormai la donna danzava con la Morte.






NdA: ok, questa cosa va spiegata. La bella dama è in realtà la personificazione del sonno che avvince il bambino, facendogli perdere conoscenza così da non dover assistere allo spettacolo della madre morente.
Per scrivere la storia ovviamente ho fatto riferimento al mito secondo cui il Sonno e la Morte sarebbero due fratelli (in questo caso sorelle) che insieme agiscono e cooperano. Così, mentre la fredda Morte carpisce l’anima della madre, il Sonno, materno e gentile, tenta di proteggere la piccola creatura.
In tutta la storia è presente la metafora e l’immagine della danza intesa prima come momento antistante il sonno in cui l’anima galleggia in mondo sospeso tra l’incoscienza e i ricordi; poi come ricordo reale del bambino (la madre che danza sulla spiaggia); ed infine come il viaggio finale dell’anima che abbandona il corpo della madre morente.
E il “mare ambrato” in cui si perde il bambino è il ricordo della madre (rappresentato nell’immagine) che gli appare in sogno.
  
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