Driiinn Driiiin Driiiiiiinnnnnn.
Spensi
la sveglia e la buttai per terra girandomi dall’altra parte e dormendo ancora.
La sveglia per terra continuò a suonare e io mi girai arrabbiata vedendo che
erano già le 7.30!
“
O mamma è tardissimo!!” dissi alzandomi di fretta e furia dal letto e scendendo
sotto a fare colazione. Presi le prime cose che mi capitarono a tiro, mangiando
un poco di fette biscottate con la marmellata e un poco di caffè per
svegliarmi. I ragazzi stavano ancora dormendo. La domenica mattina erano dei
gran pigroni, e se non erano almeno le dodici non si schiodavano dal letto.
Pulii tutto in fretta e furia e mi andai a fare una doccia.
Quando
tornai in camera, presi il costume blu scuro con i bordi argentati e lo
indossai. Mi guardai allo specchio soddisfatta del risultato. Era un costume
che comprai qualche anno fa e anche se non era più di moda, a me piaceva molto
il colore. Quando ero piccola i miei occhi erano blu notte, adesso erano di una
stupidissima tonalità di grigio scuro. Ero così anonima, senza niente di
particolare.
Presi
dei pantaloncini, indossai una maglia aderente e misi dentro lo zaino il telo
da mare, l’acqua ghiacciata, la crema solare ed il portafoglio. Il cellulare
cominciò a squillare e vidi che era Iris. Presi le chiavi ed uscii di casa. La
trovai davanti l’ingresso, il motore acceso, che mi porgeva un casco. Chiusi la
porta, infilai le chiavi nella borsa e misi il casco.
“
Buongiorno! E’ tanto che aspetti?” chiesi mentre lei partiva e accelerava.
“
No, sono appena arrivata. Prima di andare a mare, dobbiamo andare a comprare i
panini per tutte.”
“
Chi siamo stamani?”
“
Io, tu, Violet, Kim, Rosalye e Melody.”
“
Spero solo di trovarmi bene” dissi cercando di calmarmi. In fondo mi sarei
trovata bene insieme alle altre, e poi le conoscevo di vista, perché andavano
nell’altra seconda.
“
Ma certo che ti troverai bene! A proposito si è fatto più sentire TheRocker?”
Parcheggiammo
al supermercato ed entrammo, dirigendoci direttamente verso un bancone dove
c’erano dei tramezzini già pronti. Ce ne erano di tutti i tipi e ne prendemmo
due di ognuno, per poi passare alle bevande e a qualche stuzzichino che
consistevano in patatine e salatini.
“
Le altre ci aspettano già in spiaggia. Hanno detto che una volta che saremmo
arrivate avremmo diviso la spesa per sei” disse mentre dava le cose alla
commessa che le batteva.
“
In totale viene trenta euro.”
“
Ecco a lei” disse Iris dandole i soldi e posando tutto dentro le buste. Le
presi e stavamo per uscire, quando vidi entrare Castiel con Lysndre. Iris
divenne un fuoco pensando alla sua precedente e brevissimo flirt che aveva
avuto con Lysandre, io sbuffai scocciata nel vedermelo davanti.
“
Ciao” disse Lysndre.
“
Ciao” dissi prendendo le buste e cercando di trascinarmi una Iris che guardava
insistentemente il pavimento.
“
Dove state andando di bello?”
“
In giro” rispose evasiva Iris.
“
Dai Iris! Arriveremo in ritardo!” dissi, ma Castiel non mi faceva passare.
“
Non sei invisibile e dovrei passare. Quindi se ti credi invisibile, devi
ritentare” dissi passando di lato mentre Lysandre rideva.
“
Si può sapere perché mi rispondi sempre così male? Non ti ho detto nulla!”
Lo
guardai un attimo e non gli risposi. Misi tutto dentro il bauletto di Iris e
partimmo. Ero così arrabbiata! Quel ragazzo aveva il potere di farmi arrabbiare
con la sua sola presenza.
Viaggiammo
e prima di arrivare Iris mi guardò dallo specchietto.
“
Si è fatto sentire TheRocker?”
“
Sì, mi ha chiesto di parlargli di me, perché a scuola non avevamo mai tempo di
parlare.”
“
Quindi è qualcuno che ti conosce ed è della scuola. Hai in mente qualcuno?”
“
Sinceramente no. Gli unici ragazzi della scuola che conosco di vista sono
Castiel, Lysandre e Nathaniel. Anche se proprio ieri Nathaniel mi ha chiesto di
uscire di pomeriggio.”
“
E se fosse lui? Chi mai sospetterebbe di lui con un nickname del genere?”
“
Finché non mi dirà chi è non ci parlerò. Oltretutto mi ha dato dell’antipatica
perché non volevo parlare con lui. E’ normale?”
Iris
rise e arrivammo in spiaggia. Parcheggiammo, prendemmo le vivande ed andammo
dalle altre, che trovammo stese al sole. Quel giorno il sole aveva fatto
capolino donandoci una breve giornata estiva, giornata del tutto diversa dalla
precedente.
“
Eccoci! Siamo arrivate!”
“
Finalmente! Pensavamo che vi avessero rapite gli alieni” disse Kim. Kim e Rosalye
erano le più audaci, con due bikini che coprivano poco e niente. In fondo se lo
potevano permettere, no? Violet era carinissima con quel costume a due pezzi
che mi ricordava molto il modello che indossavo da bambina, mentre Melody e
Iris indossavano dei costumi semplicissimi, proprio come il mio.
“
Abbiamo avuto qualche contrattempo” disse Iris e mi presentò alle altre come si
deve.
Per
buona parte della giornata chiacchierammo, giocammo, ascoltammo musica. Mi
chiesero da dove venissi e anche perché me ne fossi andata. Io risposi molto
vagamente, anche perché odiavo parlare di me stessa e del mio passato. Ad un
certo punto venne verso di noi un bel ragazzo. Subito Rosalye si alzò e gli
saltò addosso.
“
Ma chi è?” chiesi a Iris, mentre lei diventava di tutti i colori.
“
Lui è Leigh, il fratello di Lysandre, mentre accanto a lui ci sono proprio
loro, seguiti da… OMMIODDIO!”
Mi
girai di scatto verso la direzione indicatami da Iris ed assottigliai gli occhi.
Era un incubo, solo un incubo dalla quale volevo svegliarmi. Mi diedi un pizzicotto,
ma era la dura verità. Accanto a Leigh c’erano Lysandre, Castiel, mio fratello,
i miei cugini, Nathaniel, con sua sorella e le sue amiche. Cosa ci facevano in
gruppo? Alistair venne verso di me, prendendomi in disparte.
“
Abbiamo avuto una chiamata stamattina presto. Ci chiedevano di suonare stasera
al mare e sai come è fatto tuo fratello. E’ voluto venire subito. Con noi
stasera suoneranno Castiel e Lysandre. Nathaniel l’abbiamo incontrato per caso
e si è aggregato a noi. Voleva tenere d’occhio sua sorella e le sue amiche,
mentre Leigh voleva incontrare Rosalye.”
“
Come punizione io non canterò stasera. Era una giornata da passare in relax, e
adesso non potrò più.”
“
Accettabile. Dai vieni, andiamo dagli altri.”
Lo
seguii. Gli altri stavano parlando di fare qualche gioco.
“
Idea! Che ne dite di fare una caccia al tesoro? Scriveremo i nostri nomi su
alcuni bigliettini e così formeremo le coppie.”
“
Perfetto! E’ una grande idea!”
Scrissi
i nomi su dei fogli e poi pescammo.
“
La prima coppia è Leigh con Rosalye.”
Rosalye
prese il braccio del suo ragazzo e si mise da parte con lui.
“
La seconda coppia è Lux con Ambra.”
Lux
era al settimo cielo, Ambra un poco meno. Era una mia impressione o Ambra mi
guardava male?
“
La terza coppia sono Lin e Charlotte, mentre la quarta coppia sono Alex e Iris.”
Vidi
la povera Iris arrossire di botto. Le piaceva mio fratello?
“
La quinta coppia è formata da Lysandre e Violet, la sesta coppia da Melody e
Nathaniel.”
Il
mio cuore cominciò a battere velocemente. Non era ancora uscito il mio nome, né
quello di Castiel. Avevo incrociato le dita affinché non fossi con lui.
“
Settima coppia formata da Alistair e Kim, mentre l’ottava coppia è formata da
Castiel e Ginevra.”
“
CHE COSAAAAAAA?” urlammo in contemporanea io e Castiel. Ci guardammo per un
attimo e andai verso Rosalye che aveva fatto i sorteggi, chiedendole di
rifarli, in modo tale da non stare con Castiel.
“
Mi dispiace, ma questi sono i sorteggi. Quello che dobbiamo trovare sono delle
grandi conchiglie ed il maggior numero. Chi riesce in quest’impresa avrà vinto.
Incontriamoci al chiosco prima del tramonto.”
Tutti
quanti si allontanarono ed io rimasi sola con Castiel. Non sapevo che cosa
dire, sapevo solo che mi metteva addosso tanta rabbia e tanta agitazione, per
non parlare dell’imbarazzo. Lo vidi avvicinarsi a me ed io istintivamente mi
allontanai.
“
Cerchiamo queste conchiglie” dissi, ma lui mi afferrò per un braccio e mi fece
voltare verso di lui.
“
Perché mi rispondi in questo modo? Voglio una spiegazione. Non ti ho fatto
niente.”
“
Antipatia a pelle” dissi, ma lui non mi lasciava, non contento della risposta? Che
cosa voleva che gli dicessi? “Sai, odio gli uomini?”
“
La verità Ginevra.”
“
Odio il genere maschile” dissi guardando la sabbia bagnata dalle onde. Lui mi
lasciò il polso e lo guardai.
“
Questo tuo comportamento ti si ritorcerà contro un giorno” disse allontanandosi
da me e cominciando a cercare le conchiglie.
Lo
vidi immergersi ed io rimasi in spiaggia a cercare le conchiglie. Il cuore mi
batteva veloce. Che cosa mi stava succedendo? Sentivo caldo. Le mia mani
scavavano fra la sabbia. Mi guardai intorno, e quando costatai che fossi sola,
mi misi a cantare per farmi compagnia, quando ad un tratto vidi Castiel uscire
dall’acqua. M’incantai a guardarlo. Era davvero un bel ragazzo in fondo. Mi riscossi
e scossi la testa, smettendo di cantare.
“
Ho trovato queste. Pensi che vadano bene?”
Guardai
fra le sue mani le più belle conchiglie che vidi in tutta la mia vita. Le presi
fra le mani e le ammirai. Gli sorrisi e gli feci un cenno affermativo con la
testa.
“
Canti bene. Dove hai imparato?”
Diventai
rossa in volto.
“
E’ una cosa che mi viene spontanea, come correre” dissi, mentre mi alzavo in
piedi, ma per sbaglio pestai dei vetri rotti. Caddi a terra con un gemito di
dolore, mentre Castiel mi sorreggeva e guardava il mio piede sanguinare.
Mi
prese in braccio e mi mise in acqua a disinfettare la ferita e poi me la bendò
strappando la sua maglia. Mi sentivo mortificata per come mi ero comportata
fino ad adesso con lui. Si stava dimostrando gentile.
“
Ti ringrazio” dissi guardandolo un attimo negli occhi.
“
Andiamo, abbiamo una caccia al tesoro da vincere” disse prendendomi sulle
spalle, mentre io tenevo le conchiglie. Arrivammo al chiosco e vedemmo tutti
gli altri. Subito si avvicinarono a noi cercando di capire perché Castiel mi
portasse in braccio. Quando videro la fasciatura si preoccuparono, ma Castiel
disse che non era niente di grave. Mio fratello lo ringraziò, e poi facemmo una
classifica delle conchiglie. Vincemmo io e Castiel di poco rispetto a Nathaniel
e Melody.
In
men che non si dica si fece sera. Mangiammo e ci divertimmo tra di noi. I ragazzi
subito dopo andarono a prepararsi per il concerto.
“
Gli piaci” disse Iris e io sorrisi.
“
Non penso” dissi, ma non potevo negare che la cosa mi facesse piacere.
Il
concerto iniziò, fra le urla delle fan e l’adrenalina che saliva. Qualche volta
il mio sguardo s’incontrò con quello di Castiel. Che gli piacessi davvero?