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Autore: IAmASurvivor    28/07/2012    0 recensioni
Piccola fiction su due adolescenti lesbiche. Ispirata in tutto e per tutto da Brittany e Santana di Glee (non copiata). Da finire.
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Driiiiiiin! - Il trillo della campanella che annunciava la seconda ora della mattinata fece risvegliare Jo dai suoi pensieri. Per tutta l'ora di chimica non aveva fatto altro che pensare a David Cooter, il suo bellissimo -e fichissimo- nuovo ragazzo. Con un malizioso sorrisetto che la rendeva particolarmente sensuale agli occhi indiscreti dei ragazzi meditava sulla notte scorsa "quando i loro corpi si sono impadroniti gli uni degli altri per la prima volta sotto quelle profumate e calde lenzuola e subito dopo un viavai di mani morbide sulla pelle, sospiri, baci e carezze su colli, capelli, gambe, ventre, seni, fiati caldi ed eccitanti e labbra che si univano e separavano continuamente..." e così per tutta la notte! Non era stata la prima volta che lo faceva, c'erano già stati tre ragazzi meno importanti prima di David ma sentiva per quest'ultimo un sentimento speciale, un'attrazione fisica molto forte e ogni volta che lui la sfiorava con le sue grandi mani abbronzate seguivano eclatanti brividi dalle parti dell'addome in giù. Gli studenti uscivano dall'aula rumorosamente, trascinando zaini e ridendo tra di loro. Mentre raggiungeva il suo armadietto per riporre i libri e prendere quelli di storia i ragazzi le gettavano occhiatine compiaciute nel bel mezzo del corridoio. E come biasimarli? Joanne Rowle era una delle ragazze più fiche dell'intera scuola: i ragazzi la desideravano ardentemente e le ragazze erano divise tra quelle che volevano essere come lei ammirandola in tutto e per tutto e quelle che le davano della "troia" e la odiavano, probabilmente per gelosia perchè Joanne non era poi tanto antipatica e stronza ecco, solo un pò snob e maliziosa. Era una ragazza mulatta (la sua famiglia era, da parte di madre nord-africana)aveva un fisico snello e da modella, occhi neri e profondi, da "cerbiatto", una bocca sottile e rossa e due eleganti sopraciglia a onda; i suoi capelli erano riccissimi e color nocciola. Lanciava sorrisetti e sbatteva le ciglia a tutti perchè, come a la maggior parte delle ragazze, le piaceva essere guardata. Ma la sua mente era indirazzata a David: sfortunatamente non l'avrebbe potuto vedere prima di pranzo perchè frequentava il quarto e si trovava dall'altra parte del corridoio. Con la speranza che finisse subito quella lezione si avviò in un'altra classe. * * * Un'altra volta la campanella suonò per comunicare agli studenti la fine dell'ora di storia e l'inizio del pranzo. Con una sensazione di immensa felicità che la avvolse dalla punta dei boccoli a quella dell'alluce si precipitò fuori dall'aula verso la mensa. Era una vasta sala brulicante di tavoli rotondi, vassoi, studenti e sedie. Volavano insalate, bucce di mele e patatine fritte tra risate e chiacchericci. Jo intravise subito gli occhi verde smeraldo e il meraviglioso sorriso di David rivolto a lei. I due corsero ad abbracciarsi mentre lui le dava un bacio sulla guancia e le faceva fare una piroetta sollevandola; dopo essersi scambiati un dolce bacio David le sussurrò all'orecchio: -Allora, com'è stato ieri notte?- -Ho ancora i brividi addosso. Sento ancora le tue labbra sulla mia pelle...- -Oh, bene. Sono contento- Jo rise e lui con un sorrisetto le diede un altro bacio sulla guancia. Appena le sue labbra si staccarono da lei, con un cenno verso tre ragazze sedute vicino a lei che sussuravano fra loro sorridendole disse: -Ecco, volevo invitarti a pranzare con le mie amiche se ti va...- David sorrise timidamente alle ragazze -Ok, va bene...ma domani pranzi con i miei amici- -Promesso- I due si avvicinarono al tavolo e fecero le presentazioni: -Lei è Amber- e indicò una ragazza bionda con un'aria un pò superba -Ciao- rispose con voce falsamente profonda. Il ragazzo le rivolse un cenno amichevole -e loro due sono Stephanie e Diana- -Ciao- fecero all'unisono due ragazze, la prima mora e con la pelle pallida e l'altra con una cascata di luminosi capelli fulvi che le esaltavano la pelle nera. -Vi abbiamo preso il pranzo: oggi c'è insalata, sushi e "chips" all'inglese- disse Stephanie con un mezzo sorriso. -Oh, fantastico! Adoro le "chips"- rispose David divertito. Dopo aver riso e mangiato ad un tratto gli occhi di Joanne la videro: una ragazza magra, con le guance rosse, la pelle color pesca, lunghi capelli dorati che le ricadevano sul seno. Aveva poche lentiggini sul naso e un neo all'altezza dell'occhio sinistro. Il tutto le dava un'aria angelica, innocente e da bambina. -Ma chi è quella?- chiese Amber. Ma all'improvviso i grandi occhi azzurri della ragazza incontrarono quelli neri e profondi di Joanne. Allora...questo era il primo capitolo. Incomincio col dire che, come vi sarete accorti non ho il talento della scrittrice. Vero, verissimo...preferisco 1000 volte leggere i capolavori degli altri e non aspiro a questo nella vita, fortunatamente. Però mi stavo annoiando e siccome ho questo account come recensore ho pensato di scrivere una fiction su due adolescenti lesbiche (tema troppo chiuso nelle scuole e nella televisione italiana). All'inizio pensavo di mettere i personaggi di Brittany e Santana di Glee in un altro contesto ma poi ho deciso di inventare nuovi personaggi; comunque è ispirata moltissimo a loro :) Accetto le critiche ma non quelle del tipo "fai schifo, non sai scrivere..." insomma, siate un pò seri e formali. Mi scuso per gli errori grammaticali e per il disordine :P baci
  
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