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Autore: NicoleBiebs    28/07/2012    3 recensioni
La storia narra di una ragazza di noma Nicole, 16 anni, Italiana.. una cosa però la differenziava da tutte, amava il suo idolo come nessuno mai avesse fatto prima. E' la sua storia.. da semplice ragazza italiana a ...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Spazio autore:
Si stavolta l'ho messo sopra ma per un buon motivo..
Visto che non so che titolo dargli vorrei interagire con voi... quiiiindi
se non vi scoccia quando recensite scrivete anche il "vostro titolo".
Quello che mi piacerà di più
lo userò. :)
Grazie a tutti quelli che leggono!
Nicole.

X __________________________


Mi mandò un altro bacio volante e se ne andò. Sinceramente Justin aveva ragione, tante altre cose mi aspettavano quindi era meglio abituarsi.
Sbadigliai, andai di sopra e mi sdraiai sul letto, era ancora presto ma che mi importava? Non c’era nessuno in casa e a quel punto era meglio che riposavo un po’. 
 
 
 
 
I giorni passavano e su internet uscì anche il video della ragazza che mi scaraventava la bottiglia d’acqua in testa. Rivedere quel video fu peggio di viverlo dal vivo.
Ogni giorno mi aggiornavo su facebook e twitter dei gruppi, fanpage contro di me ma fortunatamente ne trovai anche uno PRO-Nicole, leggere quelle parole, quelle frasi era rincuorante.
Quella mattina Justin mi chiamò presto ed era piuttosto agitato.
“Hei.” dissi io, con voce molto squillante.
”Hay baby, senti io volevo chiederti una cosa… anzi te la voglio direa quattro occhi. Posso venire a casa tua?” mi chiese, fregandosene minimante se c’era o non c’era mia madre o mio padre.
”Posso mai dirti di no? Qui è anche casa tua, puoi venire quando vuoi.” gli dissi.
”ok, vengo subito allora. Bye baby.”
Amavo quando mi chiamava Baby, ripensavo sempre alla prima volta che mi chiamò così, mi misi a cantare “Baby Baby Baby ooooh”, cosa stupida penserete ma non seppi trattenermi, e inoltre potete immaginare la faccia perplessa di Justin. (?) non potevo dargli torto.
Dopo una ventina di minuti ecco che bussò la porta. Scesi le scale più velocemente che potevo, non volevo che mamma andasse ad aprire. Prima che lo aprii visto che affianco alla porta abbiamo una specie di specchio gigante, mi specchiai qualche secondo per vedere se i capelli erano apposto e mia madre da dietro mi disse –Stai bene, vai ad aprire- fu molto imbarazzante, così lei si mise sotto la porta della cucina e guardò tutta la scena. Così io andai ad aprire a Justin.
”Hey” gli dissi abbracciandolo.
”hei, stai benissimo” mi disse dandomi un bacio delicato sulla guancia.
”Justin saresti capace di dirgli che è bellissima anche con un sacco di patate addosso.” disse mia madre intromettendosi.
Io cercai di fargli segno di andarsene e di non aprire bocca ma ogni mio tentativo fu invano. Justin si precipitò davanti a mia madre.
”Piacere, sono Justin Bieber...” porgendo la mano a mia madre, lei lo afferrò e non lo fece finire di parlare.
”Si, sei Justin Bieber, la super star internazionale e il ragazzo di mia figlia, so tutto di te. Benvenuto nella nostra famiglia.” disse a Justin abbracciandolo.
Mia madre è stata sempre contraria che io avessi dei ragazzi, per lei ero ancora piccola, forse un po’ di ragione ce l’aveva ma al cuore non si comanda e l’amore non ha età.
Mentre quei due si abbracciavano mamma mi guardò e io alzai entrambi i pollici in segno si approvazione, brava mamma, sono fiera di te!!
Parlammo per qualche minuto, mamma era curiosa di sapere qualcosa sulla vita di Justin, cioè della famiglia, dei genitori e tutte le cose di cui una madre vuole sapere del ragazzo della figlia.
Però Justin non era venuto per conoscere mia madre ma per dirmi qualcosa, ero molto curiosa a dire la verità.
”Justin, scusa ma tu non sei venuto qui per conoscere mia madre ma perché dovevi dirmi qualcosa, si può sapere perché tutto questo mistero?” gli dissi.
“Certo è solo che tua madre è una persona così gentile..” disse e mia madre di nuovo.
”Bieber non fare il ruffiano che con me non attacca” gli disse facendolo rimanere di stucco. Justin non fiatò.
”comunque parla..” gli dissi insistendo.
”Si, allora.. era solo un’idea. Io domani parto per Roma ma per la sera sono di ritorno. Quindi visto che le fan che parteciperanno sono state scelte e non ne sono neanche tantissime vorrei portarti con me. Di sicuro non incontreremo altre pazzoidi e anche se ci fossero non ti succederà nulla. Allora che ne pensi?” mi disse tutto euforico.
”Ma sei pazzo? Dopo quello che mi è successo? Io non voglio incontrare altre tue fan, mi hanno traumatizzato ed essere lo zimbello di internet non mi piace tanto.” gli dissi agitando la testa. Non potevo mai farlo. NO.
Per un po’ rimasi sempre della mia opinione però si sa.. se il tuo ragazzo e tua madre insistono e all’improvviso il tuo ragazzo inizia ad accarezzarti e a chiamarti ogni due secondi “baby, sweetie” e fa tutte quelle smancerie puoi mai dire di no? Tanto è solo un piccolo viaggio, mica mi può succedere qualcosa?, pensai.
”Ok ok ok.. ora calmatevi entrambi. Ci vengo.” Justin già stava per abbracciarmi ma io mi allontanai. “Ci vengo ma a una condizione.. voglio vedere il tuo mini-concerto o qualunque cosa tu farai.” gli dissi sorridendo.
”Ma certo che si.” e mi abbracciò fortissimo. “Allora facciamo una cosa, io oggi sono impegnato con varie cose. Ci sentiamo stasera o direttamente domani, in tal caso ti mando un messaggio stasera. E’ stato un piacere conoscerla.” si alzò e strinse di nuovo la mano a mia madre e lo accompagnai alla porta.
”Fammi sapere tu.” gli dissi, lui annuì semplicemente e mi baciò delicatamente sulle labbra.
Quando Justin se ne andò, corsi da mia padre per sapere che impressione gli aveva dato. Conosco molto bene mia madre ed è molto complicata, quindi dovevo andare cauta con le domande che gli facevo. Fortunatamente dopo una lunga chiacchierata capii che Justin aveva fatto colpo e che era molto simpatico.
Arrivò la sera e di Bieber neanche l’ombra, allora chiamai sul suo cellulare per sapere e avere informazioni per domani.
”Justin, ti ho chiamato ora perché aspettavo una tua chiamata ma nulla.” gli dissi.
”Si lo so, sono stato impegnato e veramente ora sono in una radio, aspetta che ti metto in viva voce..” mi disse. Io cercai di contrappormi ma fu inutile. “Nicole, saluta tutti.” mi disse con voce squillante.
”Saaaalve” dissi imbarazzata.
L’intervistatore subito prese a parlare con me.
”Allora Nicole, come mai hai chiamato Justin?” mi disse, con voce molto insistente.
”Beh io..ehm..” non sapevo cosa dire, potevo dire che domani andavo anche io a Roma o no? Non mi trovavo in una buona posizione però fortunatamente Justin mi salvò in calcio d’angolo.
”Mi ha chiamato sicuro per darmi la buona notte vero?” mi disse ridendo e di sottofondo sentii tante risate.
”Massì, certo per la buona notte. La volete anche voi?” dissi sarcastica.
E tutti ripreso a ridere, alla fine Justin tolse la viva voce e riprese a parlare con me.
”Allora ascoltami, fatti trovare pronta per le 7 domani, kenny ti verrà a prendere con la macchina ma se posso verrò io personalmente. Non dire a nessuno di Roma, deve essere una sorpresa per le mie fan. Ora devo attaccare, ci vediamo domani mattina.” mi disse d’un fiato tutto velocemente e attaccò il telefono senza sentire la mia risposta.
”Si, ok a dom…” dissi dopo essermi resa conto che aveva attaccato. “ani. Notte” guadai il cellulare e lo buttai sul comodino. Mi dava fastidio quando io passavo in secondo piano, certo è il suo lavoro ma… ma nulla Nicole, il lavoro è più importante di tutto, mi ripetevo costantemente.
  
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