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Autore: Rosie Bongiovi    28/07/2012    2 recensioni
"Sì, amore. Quella cosa che causa più problemi di una guerra o del surriscaldamento globale. Quella cosa schifosa che, a volte, non è corrisposta e, altre volte, se lo è fa schifo comunque. In poche parole, alla sofferenza che causa non si può sfuggire in alcuna maniera". L'avevano detto anche i Bon Jovi che l'amore non è altro che una malattia sociale.. E nemmeno loro riusciranno a sfuggirgli. Dedicato a chi è innamorato, a chi lo è stato e a chi lo sarà.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pensa a quello che stai dicendo

Potresti sbagliare

Ma continuare a credere di avere ragione

Pensa a quello che sto dicendo io

Possiamo risolverlo e tirare dritto

Oppure dirci buonanotte

We can work it out, Beatles

 

 

Esco dall'editore piuttosto soddisfatta, ma al contempo terrorizzata da quel che potrebbe succedere.

: - Di certo non ti sbranerà, se non gli va a genio quel che hai scritto, no? -.

Cammino, immersa nei miei pensieri, verso la mia macchina, che sono stata costretta a parcheggiare a cinque minuti da qui, siccome ci sono divieti e lavori in corso ovunque.

: - E poi è stato un miracolo se il blocco dello scrittore ti ha abbandonata, perciò non ti fermerai finché quel libro non verrà pubblicato e distribuito in tutte le librerie del mondo. Vabbè Courtney, per il momento accontentiamoci dell'America, un passo alla volta -.

Giro a sinistra, subito dopo aver attraversato la strada, e vado a sbattere contro qualcosa. O meglio qualcuno.

Mi dispiace, mi scusi, non l'avevo vista!” esclamo, per poi alzare lo sguardo e vedere il viso di un uomo che riconoscerei in mezzo ad altri mille. Il viso di Richie.

Courtney! Che cosa ci fai qui?”. Noto che ha i capelli più corti, con una frangia diagonale che arriva a toccargli il sopracciglio sinistro. Accidenti, mi ero dimenticata qual era l'orribile sensazione che mi assaliva nel momento in cui ero di fianco a lui, a causa della mia altez cioè bassezza.

E' una lunga storia..”. E, in effetti, lo è eccome.

Storia che mi racconterai stasera a cena, alle 8.00”. Estrae un biglietto dalla tasca dei jeans e me lo porge. “Questo è l'indirizzo. Ora devo scappare. Tu vedi di non sparire ancora”. Sottolinea l'ultima parola e poi si allontana velocemente.

: - Sambora, cerchi per caso di farmi venire i sensi di colpa? -. Osservo il foglietto, sul quale c'è l'indirizzo di un ristorante italiano. Mentre dentro di me scoppia un conflitto, in cui si sfidano la parte che mi urla di andare al locale e quella che mi suggerisce di sbarazzarmi del biglietto, raggiungo la macchina.

In fondo.. In fondo non ci sono problemi. Non è mica la fine del mondo, semplicemente una cena. E non è nemmeno detto che debba esserci la band al completo. Figurati se Jon deciderà di venire. Sì, non verrà. A meno che.. A meno che Richie non gli dica che la cena sarà con la sottoscritta. In tal caso non verrò fregata solo io, ma anche lui. Dio, che confusione”. Sbatto la testa contro il volante. Decido di non pensare a nulla, perciò accendo la radio, che metto al massimo del volume.

Ecco a voi un pezzo estratto dal secondo album da solista di Jon Bon Jovi, Destination Anywhere”.

: - Radio, mi stai prendendo in giro? -.

Mi sbarazzo anche della musica e concludo il viaggio in silenzio.

Saya, sono tornata”. Varco la soglia di casa e non ricevo alcuna risposta. Bene, non solo sono sola e posso crogiolarmi nell'indecisione più assoluta, ma non so nemmeno dov'è finita la mia migliore amica. “Ah, il mondo è ingiusto”. Mi lascio cadere sul divano e chiudo gli occhi. La band non me la farà passare liscia per non essermi tenuta in contatto con loro, già mi aspetto delle prediche da parte di David. E pensare che loro sono sempre stati piuttosto premurosi.. E pressanti.

 

Dopo un mese come cittadina newyorchese, pensai che forse era giunto il momento di ascoltare i messaggi in segreteria nel mio vecchio cellulare. Era rimasto spento per tutti e trenta i giorni, dovevo concentrarmi solo ed esclusivamente sulla scrittura.

Portai la cornetta all'orecchio.

Courtney, sono David. Temo per la tua incolumità, sono tentato dal chiamare la polizia per rintracciarti. Richiamami quando senti questo messaggio”.

Court, sono Tico. Mi sono accorto che è da un mese che non abbiamo tue notizie, perciò volevo sapere che combini e se è tutto sotto controllo. Richiama, fatti viva”.

E' finita la segreteria? Non l'ho sentito il 'bip' per lasciare il messaggio.. Non è che è caduta la linea? Mi senti? Ah no, non puoi sentirmi, il cellulare è staccato.. Altrimenti non starei parlando alla segreteria telefonica. Anche se non sono ancora sicuro che tu mi stia sentendo. In ogni caso.. Aspetta rifaccio”.

Ciao Courtney, sono Richie. Adesso sì che è partita la segreteria, il 'bip' l'ho sentito forte e chiaro, mi ha quasi distrutto un timpano. E.. E niente, è passato un mese dall'ultima volta che ci siamo visti, quindi volevo sapere come stai e che stai combinando. Richiamami brutto mostriciattolo disgraziato”.

Sono ancora Richie. Quel 'brutto mostriciattolo disgraziato' non era per te, ma per il cane dei vicini che sta abbaiando da stanotte”.

Courtney, sono di nuovo io, Richie. Volevo lasciare un quarto messaggio per essere sicuro di averne lasciato almeno uno. Non c'è da fidarsi di questi affari, per niente. Perciò richiama, perché altrimenti io e Dave facciamo un giro in una centrale di polizia. E non per rubare ciambelle”.

Court, sono Lemma. Senti, non è divertente prendere in giro il Sambo senza di te,quindi richiamami quando ascolti questo messaggio, per favore”.

Courtney Door! Ho bisogno di parlarti, un alieno mi sta assalendo e mi sta sbranando un braccio! Ah, sono Richie”.

Gli altri 20 messaggi erano tutti più o meno così. Mi accorsi di una cosa: Tico era il più normale dei tre.

Comunque sia, non mi aiutò un granché sentire la mia segreteria telefonica: riuscì semplicemente a farmi sentire in colpa e la distanza diventò d'un tratto terribilmente pesante.

: - Scusatemi ragazzi.. Scusatemi davvero -.

 

Cosa ti metterai per l'uscita?” chiede Saya, seduta sulla scrivania, con le gambe a penzoloni. Guardo l'armadio, con la sensazione di non avere nulla da indossare.

Un classico.

Non voglio essere troppo elegante, non è mica una cena romantica. Però non mi voglio presentare in pigiama. Diciamo una via di mezzo”. La mia interlocutrice annuisce, poi mi osserva attentamente e si massaggia il mento. “Te l'ho mai detto che sei inquietante quando fai così?”.

Ho trovato!” esclama, posizionandosi di fronte alle mensole e tirando fuori vari abiti, che butta sul letto. Poi mi mette tra le mani un top azzurro con un laccio che va legato dietro al collo, ed un paio di pantaloni neri. “Vai a cambiarti. Per le scarpe..”. Apre la scarpiera e poi estrae un paio di francesine in camoscio nero, con la cerniera laterale e dei tagli, piuttosto alte – siccome sa che livello di disagio raggiungo quando sono di fianco a quella montagna di chitarrista -. “Perfetto! Ora sbrigati, è già tardi”.

Obbedisco, Fata Turchina”.

 

Arrivo davanti al ristorante e, come avevo previsto, loro non ci sono ancora.

: - 10 minuti di ritardo.. Ve li rinfaccerò per tutta la durata della cena, ragazzi -.

Non faccio in tempo a concludere il mio pensiero, che, nel mio campo visivo, compaiono Richie, David, Tico e.. E Jon. Il battito cardiaco inizia ad accelerare e raggiunge la stessa velocità di una Lamborghini in corsa.

Buonasera Courtney!” mi saluta Richie, con un ampio gesto della mano.

E' viva, è viva!” urla David, correndomi incontro e richiamando l'attenzione di tutti i passanti. Mi abbraccia, rischiando quasi di stritolarmi, e poi mi dà un bacio sulla guancia, con tanto di schiocco.

Credevamo che fosse successo chissà cosa, e invece sei viva e respiri! Non ti vergogni nemmeno un po'?” domanda Tico, ridacchiando.
“Di essere viva e respirare?” chiedo ridendo. “David, mi stai uccidendo!”.

Oh, scusami!” replica, lasciandomi.

Ciao Courtney” mi saluta Jon. La freddezza è sempre la stessa, ovviamente, ma che cosa posso pretendere da lui?

Ciao Jon” rispondo io, con il suo stesso identico tono di voce, senza lasciar trasparire alcun sentimento. Eppure, nonostante i capelli siano più corti ed il viso sia diventato più maturo, quegli occhi riescono sempre a mettermi in soggezione, come se fossi con la schiena contro un muro, in un vicolo cieco.

Entriamo forza, siamo già in ritardo e la proprietaria del ristorante ha un brutto carattere” dice Richie, smorzando l'ansia. Grazie al cielo conosce bene sia me che lui.

Che sia imparentata con Jon?” chiede Dave, lanciandogli una frecciatina, che il cantante finge di non aver sentito. Il tastierista ridacchia e gli dà una pacca sulla spalla, poi gli dice qualcosa all'orecchio, ma non riesco a sentire: il chitarrista mi ha letteralmente trascinata nel locale.

Scusami, ma sto morendo di fame” si giustifica, sfregandosi le mani.

Heather ti tiene a dieta?” chiedo ironicamente.

Non me ne parlare. Sia me che nostra figlia. Tant'è che, per mangiare una pizza, dobbiamo mentire spudoratamente, dicendo che andiamo al parchetto vicino a casa”.

Un momento, figlia?” domando, spiazzata. Se fossi rimasta nell'appartamento con Beatrice, molto probabilmente avrei saputo qualsiasi cosa riguardo le loro vite, ma dato che né io né Saya eravamo delle appassionate di gossip, non ero informata. Rich annuisce, mostrandomi un tenero sorriso.

Si chiama Ava, Ava Elizabeth. E' nata nell'ottobre del '97..” risponde dolcemente, per poi estrarre una sua fotografia dalla tasca dei jeans e porgendomela. La prendo in mano e posso vedere il viso dolcissimo di una bimba di appena un anno e mezzo, con degli enormi occhioni blu e dei capelli biondi, legati in due codine. Le labbra sono inarcate in un sorriso sornione e formano delle fossette su ambedue le guance, paffute e rosee.

Ma è meravigliosa..” commento, restituendogli la foto.

Lo so. Modestamente è mia figlia” risponde ridacchiando, guadagnandosi uno scherzoso pugno sulla spalla, da parte della sottoscritta. Questo lo fa ridere ancor di più, poi torna serio per chiedere a quale tavolo siamo assegnati. Ci indicano un tavolo sotto un portico pieno di fiori e candele profumate, così ci dirigiamo lì, accomodandoci e prendendo i menù.

La serata trascorre piacevolmente anche se, come volevasi dimostrare, Jon rimane in silenzio. Ogni tanto accenna qualche sorriso, raramente ride a qualche battuta, ma sembra quasi una statua. Mi chiedo se sia in grado di respirare o se sia in apnea da un'ora e mezza.

Perciò, quando Richie è arrivato sul palco con quell'inguardabile camicia azzurra a fiori, e con la coda, ho sbagliato tutto l'attacco di Livin' on a prayer” racconta David, ridendo.

Nel camerino c'era buio!” cerca di difendersi il chitarrista.

Chissà perché nel tuo camerino la luce non c'è mai” replica il biondo riccioluto, scuotendo la testa e bevendo un sorso di vino bianco.

E tu Courtney, non ci racconti nulla?” mi chiede Tico, con le mani dietro la testa e le gambe incrociate.

: - Torres, perché devi rovinare tutto? Stava andando così bene questa serata! -.

Non c'è... Nulla da raccontare” rispondo, giocherellando con la forchetta.

Sono passati 4 anni, mica due settimane” insiste Richie, guardandomi con espressione furba.

Mi sono trasferita. Ho lasciato la Virgina per trasferirmi con la mia migliore amica, qui a New York. Sono riuscita a pubblicare un libro di poesie ed ora ho portato un romanzo dall'editore. Sul serio, non è successo niente di eclatante..”. Non mi va di raccontare per quale motivo ho cambiato casa, perché, altrimenti, dovrei anche tirare in ballo la storia dell'articolo su me e Jon e, francamente, non ne ho la minima voglia.

Allora, ragazzi, domani tutti in libreria a comprare il libro della signorina Door!” esclama David.

E dato che abbiamo la sessione di autografi e l'intervista domattina, forse sarebbe meglio andare.. E' tardissimo” risponde Tico, dando un'occhiata all'orologio. Io faccio altrettanto: 23,00. Okay, Saya mi ucciderà se non sarò a casa entro trenta minuti. E non posso morire, non prima di aver pubblicato il libro.

: - L'alcool ti fa male, Courtney.. -.

E' vero, dimenticavo che ormai siamo anziani e abbiamo bisogno di otto ore di sonno” aggiunge Dave, annuendo con convinzione.

Parla per te, vecchietto!” replica Richie, alzandosi. Noi facciamo lo stesso, con la pancia piena e iniziando già a sbadigliare. E' vero, l'età si fa sentire.

E se ci vedessimo anche domani?” propone il tastierista.

Tanto noi rimaniamo qui per un'altra settimana” conferma Tico. Annuisco; tanto Jon non è un problema, siccome è rimasto in religioso silenzio, senza dire niente di sconveniente.

Mi farebbe piacere”.

Altra cena, stavolta decisamente più veloce, e poi bowling?” chiede il chitarrista.

Ottima idea, Sambora! E' da un sacco di tempo che non ti batto a bowling!” esclama Dave. Ridacchio.

Perfetto allora. Court, ti veniamo a prendere per le 7, okay?” domanda il batterista. Gli lascio l'indirizzo, scrivendolo su un tovagliolo.

Okay, ci vediamo domani!”.

A domani ragazzi” dico, sorridendo e guardando di sfuggita Jon, per poi allontanarmi e salire sulla mia macchina. 

 

Nota dell'autrice:

Saaaaaalve a tutti! *saluta abbracciata al ventilatore* Grazie per aver letto anche questo capitolo (che nonè l'ultimo, tranquilla chiaretta u.u)

Ringrazio, come sempre, le persone che hanno recensito:

_chiaretta78

_Sun__

_barbara83

_VaVa_95

_Lemma

_HunterMarilyn

_erika_rose

_ErinThe

 

Quelle che hanno messo la storia tra le seguite:

_BrianneSixx

_chiaretta78

_DodoBJ

_erika_rose

_GiadiX_McKagan

_HarryJo

_JonS

_KeepSmiling

_rea_92

 

E quelle che hanno messo la storia tra le preferite:

_barbara83

_DodoBJ

_JonS

_Lemma

_Sun__

 

Al prossimo capitolo!

 

Rosie 

 

  
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