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Autore: Alys93    28/07/2012    2 recensioni
Il destino... Non si mai cosa ci riserva. E' qualcosa di oscuro, insondabile, eppure c'è gente che non smette mai di provare a prevedere cos'ha in serbo per noi. Non sappiamo mai come andrà la nostra vita, se riusciremo a realizzare i nostri sogni. E lo sa bene Richard, che, a diciassette anni, non sa ancora cosa fare, se troverà qualcuno disposto ad andare oltre le apparenze.
Se vi ho incuriosito, spero che leggerete la storia. Ve ne prego, siate clementi. E' la prima storia "decente" ke ho mai scritto. [Dopo molto tempo ed alcuni cambiamenti, più o meno lievi, ho deciso di continuare a postare questa storia. Spero che apprezzerete i miei sforzi]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti!! come state, ragazzi? Eh, sì.. sono di nuovo qui, a rompere con un nuovo capitolo di questa storia. ^-^ Spero tanto che possa piacervi. sarà.. beh, un po' po' più lungo del solito, ma non mi andava di dividere lo spettacolo teatrale in più pezzi... E, in più, forse ci sarà qualche sorpresina ^-^ ma non dico altro. Spero che sia di vostro gradimento. Buona lettura! 


22-Lo spettacolo teatrale

Il lunedì seguente, a scuola non si parlava d'altro che della magnifica serata trascorsa a casa di Megan.
"Jennifer, saresti dovuta venire" disse Allison "Sarà anche una selvaggia, ma le feste le sa organizzare davvero bene!".
La ragazza alzò sdegnosamente il mento "Neanche per idea! Non voglio avere niente a che fare con lei".
Rose lasciò sfuggire un sospiro; con Jennifer era inutile discutere, specialmente se l'argomento era Megan.
Forse era meglio non dirle che Richard aveva ballato con lei per quasi tutta la sera… Si sarebbe imbestialita di brutto.
Wendy non la smetteva più di congratularsi con l'amica per la magnifica serata, mentre la ragazza cercava di minimizzare i commenti.
"Richard era più carino del solito, te ne sei accorta?" le chiese Dalia con un sorriso.
"Sì, era davvero molto elegante" sussurrò la giovane, senza riuscire a bloccare il rossore che le invase le guance.
"Già" aggiunse Crystal "Si era anche sistemato il fiore all'occhiello per l'occasione!", "Un piccolo bocciolo rosa" ridacchiò Susan.
A quelle parole, l'amica sentì il cuore balzarle in gola; "Un piccolo bocciolo rosa?" ripeté incredula.
"Sì! Era davvero carino!" sorrise Nicky "Non l'ho mai visto così raggiante, da quando lo conosco".
Megan si passò una mano tra i capelli, imbarazzata e sorpresa allo stesso tempo.
Quindi era stato Richard a mandarle quel mazzo di fiori e quel bellissimo biglietto!
Ma quando era salito in camera sua?
E come aveva fatto a non farsi notare dagli altri, mentre portava i fiori al piano di sopra?
Non riuscì a trattenere un sorriso a quel pensiero; Richard era davvero cambiato, da quando l'aveva conosciuto.
Sentiva che i suoi sentimenti per lui erano sempre più forti, ogni attimo che passava, e capì che difficilmente si sarebbero spenti.
Il solo pensare a lui ed al suo sorriso così dolce, le scatenava dentro una tempesta di sensazioni ancora sconosciute.
I ragazzi furono velocemente richiamati all'ordine dalla professoressa Winkest, che disse "Ragazzi, domani è uno degli ultimi giorni per le prove dello spettacolo.
Il 5 giugno si avvicina velocemente e vorrei che tutto andasse per il meglio".
La classe annuì decisa e l'insegnante proseguì "Spero che ognuno di voi s'impegni a fondo per questa esibizione, dato che per voi, purtroppo, è anche l'ultima".
Un sorriso le illuminò il volto, mentre aggiungeva "Mettiamoci d'impegno e stupiamo il pubblico con la nostra bravura! E non dimenticate che dopo lo spettacolo, inizieranno i test per l'ammissione ai college. Quindi, non battete la fiacca!".
 
In quei giorni, Megan si accorse che per lei era diventato più facile rimanere accanto a Richard nelle prove.
Si rese conto che il sentimento che provava nei suoi confronti la stava aiutando a combattere tutte quelle paure che prima l'avvolgevano.
Quando eseguirono la prova generale, la professoressa si congratulò, dicendo che finalmente lei e Richard avevano trovato l'intesa perfetta.
I due ragazzi arrossirono, rendendosi conto che i loro sentimenti personali stavano avendo un effetto particolare nelle prove, aiutandoli a inserirsi meglio nei personaggi.
Proprio come prima avevano reso difficile recitare al meglio, ma ormai le cose erano cambiate.
Richard si chiese se i suoi amici, oltre Karl, William e Jack, si fossero accorti dei sentimenti che provava nei confronti di Megan.
È vero, li avevano aiutati a progettare quello scherzo nel Tunnel dell'Amore, ma aveva capito che gli altri non erano a conoscenza di quello che provava.
Almeno non allora. L'avevano fatto solo per prenderlo in giro.
I suoi pensieri furono improvvisamente interrotti da Oliver, che gli batté una mano sulla spalla "Beato te. Almeno non indosserai uno stupido costume da rana".
"Già, dovrò solo indossare un paio di pantaloni in tela e degli stivali tremendamente stretti" ribatté Richard, buttandola sullo scherzo.
"Certo, Ric. Fai pure l'idiota. Quegli stivali vanno perfino a me!" borbottò l'amico sorridendo.
"Comunque non capirò mai perché hai rinunciato alla scommessa" aggiunse pensieroso "A mio parere hai fatto la più grande sciocchezza della tua vita".
"Io non direi" ribatté Richard con un sorriso smagliante sulle labbra.

§ 

Il 5 giugno arrivò fin troppo velocemente e la IV D si ritrovò improvvisamente a dover affrontare la sua ultima esibizione.
Il loro spettacolo sarebbe iniziato alle 18.00, a concludere tutta la manifestazione, ma i ragazzi si riunirono già dal primo pomeriggio, per prepararsi al meglio.
Dalia si divertì un mondo a preparare la sorella e Megan, prima dello spettacolo.
"Dalia, non devo andare ad una sfilata di moda" borbottò Crystal, mentre la sorella le passava una tintura colorata sui capelli.
"Ma come diavolo mi stai conciando, si può sapere?" chiese, spaventata da tutti quei preparativi.
La sua gemella aveva dato fondo a tutto il suo beauty case per prepararla e questo la terrorizzava non poco.
Dalia rise, continuando imperterrita "Ti sto passando una speciale miscela che darà ai tuoi capelli i riflessi delle fiamme. Altrimenti, che Fata Vampa saresti?".
"Beh, Crys sarà la tua unica vittima" disse Nicky, sistemandosi un cerchietto argentato nei capelli "Megan dovrà rimanere acqua e sapone. Le ragazze del tempo di Capuana non avevano certo il beauty case".
La ragazza sospirò sollevata a quelle parole.
Non sapeva se ce l'avrebbe fatta a farsi truccare da Dalia, così coma stava facendo Crystal.
La sua tensione aumentava in maniera esponenziale man mano che il loro turno si avvicinava.
Sentiva le mani sudate e il cuore le batteva stranamente forte contro le costole.
Non riusciva neanche a restare ferma sulla sedia, tanto era agitata!
Dalia donò un ultimo tocco di colore al volto della sorella, passandole sulle palpebre un ombretto rosso-arancio, poi si pulì le mani e commentò "Cavoli! La mamma non ti riconoscerà!".
La ragazza aprì gli occhi e si guardò nello specchio, cercando di trattenere una smorfia "Beh, dopo ci presenteranno, quindi dovrebbe capirlo".
Risero tutte insieme e Megan si passò nuovamente la spazzola nei capelli, cercando di renderli il più morbidi possibile.
Si sentiva stranamente tesa all'idea di recitare assieme a Richard in quella parte.
Non era mai stata così nervosa, prima di allora.

Gli spettacoli delle altre classi riscossero molto successo tra il pubblico, arrivato numerosissimo.
Si erano tutti sistemati nel teatro della scuola, ma diversi spettatori erano dovuti salire nella piccola terrazza superiore per potersi sedere.
Quando arrivò il loro turno, la signorina Winkest salì sul palco, dicendo "Ora, sperando che non siate troppo stanchi, vi annunciamo la classe IV D che si esibirà in un paio di balletti sulle note di "Wake up America" di Miley Cyrus e "Tu diras estoy loco" di Miguel Angel Munoz".
Sorrise alle persone sistemate nel teatro ed aggiunse "Infine, ci sarà uno spettacolo teatrale di Luigi Capuana. Vi auguro buon divertimento".
Dalia si sistemò nervosamente le sottili cuffie da DJ, sussurrando "Andrà tutto bene, vero?".
Crystal ammiccò e, agitando la bacchetta di legno, disse "Se qualcosa va storto, faccio una magia".
Il gruppo che si doveva esibire nei due balletti ridacchiò nervoso, poi si diresse sul palco, pronto a cominciare.
"Buona fortuna" sussurrarono gli altri, salutandoli da dietro le quinte.
Tutti i ragazzi si sistemarono velocemente sul palco e s'inchinarono al pubblico, che iniziò a battere le mani entusiasta.
Non appena sentì le prime note dalla canzone di Miley Cyrus, Susan fece un lieve cenno con la testa e tutti iniziarono a muoversi in modo ritmico e sincronizzato.
Si riunirono in coppie ed ogni ragazzo sollevò la propria compagna, facendola volteggiare in circolo, prima di poggiarla delicatamente a terra.
Altre ragazze, guidate da Nicky, rimasero sui bordi del palco, destreggiandosi con nastri da ginnastica ritmica con i colori della bandiera statunitense.
Una coreografia davvero meravigliosa!
I ballerini si scambiavano continuamente posizione, seguendo la coreografia ideata da Susan e Dalia.
Karl non riuscì a trattenere un sorriso, quando la danza riportò Susan tra le sue braccia.
La ragazza sorrise a sua volta, mentre il viso si tingeva di un lieve rossore, ma si concentrò sulla musica per seguire le note.
La fine dalla canzone fu accolta con uno scroscio di applausi da parte del pubblico, che tacque di colpo, quando partì la seconda.
Il ritmo era più incalzante e veloce, ma anche stavolta se la cavarono egregiamente, causando una nuova valanga di applausi.
Le note finali furono quasi coperte dalle grida, i fischi e gli applausi del pubblico.
Susan riprese fiato, commentando "Beh, direi che abbiamo avuto un certo successo", "Sì" confermò Karl "Siamo stati davvero bravi".
I ragazzi s'inchinarono e scesero dal palco, uscendo dietro le quinte, mentre il sipario calava su di loro.
Megan e gli altri corsero a congratularsi con loro "Siete stati assolutamente fantastici! Complimenti, ragazzi!".
Anche la professoressa fece loro molti complimenti, prima di dire "Ragazzi, si va in scena!".
Richard deglutì rumorosamente, mentre una nuova ondata di tensione li avvolgeva tutti.
Toccava a loro esibirsi, dovevano mettersi d'impegno. Guardò la sua compagna e le chiese "Ti senti pronta?".
Lei prese un profondo respiro, prima di rispondere "Neanche un po'. Andiamo".
Assieme ai ragazzi che interpretavano il Coro di persone trasformate in rane, si diresse verso il palco, cercando di concentrarsi su ciò che avrebbe dovuto dire.
Si sedette su una roccia in plastica, accanto alla parete della grotta e si prese il viso tra le mani, assumendo un'espressione afflitta e sofferente.
Doveva essere forte e fare del suo meglio per la riuscita dello spettacolo.
Nicky, da brava presentatrice, salì sul palco e, prima che il sipario dietro di lei si alzasse, presentò lo spettacolo.
La ragazza si schiarì la voce e disse "Luigi Capuana è stato un grande scrittore di origini italiane. Nacque nel 1839 a Mineo, in Sicilia, dove visse a lungo. Fu anche a Firenze, a Milano e a Roma, ma tornò poi definitivamente in Sicilia per insegnare all'Università di Catania. Fu narratore, giornalista, critico letterario e teatrale, teorico convinto e appassionato del verismo. Morì a Catania nel 1915".
Si fermò per un breve istante ed aggiunse "Nel corso della sua vita scrisse molti racconti e noi siamo qui per rappresentare una delle sue opere più belle. Uno spettacolo teatrale intitolato <<Milda>>. Vi auguriamo buon divertimento".
Il pubblico reagì con uno scroscio di applausi, mentre Nicky proseguiva "Questa storia parla di una giovane fanciulla, Milda, tenuta prigioniera dal perfido Mago Rospus, che l'ha rapita al suo grande amore, il cacciatore Wolff. Il giovane intrepido può però contare sul prezioso aiuto della potente Fata Vampa, che saprà indicargli il modo di liberare la ragazza che ama. La scena rappresenta la grotta del mago Rospus, orrida e ingombra dei suoi strumenti. Uomini e donne tramutati in rospi e ranocchi riempiono la scena. Milda siede sola in disparte. Rospus non l'ha trasformata, perché l'ama. Questo è l'ultimo giorno in sembianze umane concessole dal Mago". *
Nicky sparì dietro le quinte mentre il sipario si alzava, rivelando lo scenario del palco.
I ragazzi del Coro iniziarono ballare una danza sfrenata, ma assolutamente priva di allegria, mentre alcuni di loro cantavano ed altri imitavano il gracidio delle rane.
"Creh-creh! Saltiamo allegri. Il nostro tiranno è lontano! Creh-creh! Salta e balla anche tu, fanciulla gentile. A che serve struggerti in pianto? Salta e balla!".
Pian piano rallentarono fino a fermarsi del tutto, mentre sui volti apparivano sguardi tristi e sconsolati.
Megan alzò appena la testa, mormorando "O giorni deliziosi della mia casa natia, sotto l'ombra dei mandorli, presso la fontana ricoperta di muschio!".
Il Coro ripeté gracidii tristi.
"Oh canzoni che salivate per il cielo azzurro e puro, destando l'eco delle alte rocce tutt'intorno!" continuò la ragazza, alzandosi in piedi, mentre la voce diveniva più intensa.
"Dalla cima della montagna selvosa mi rispondeva il lieto suono del suo corno!" aggiunse flebile "Era il forte cacciatore che mi salutava! E sembrava ripetermi: Milda, t'amo, t'amo!".
Il Coro riprese a cantare e ballare, mentre la danza diventava più folle e veloce "Creh-creh! Salta e balla anche tu, fanciulla gentile! A che serve struggerti in pianto? Il passato non ritorna!".
Poi le coppie che avevano formato si sciolsero e la danza finì definitivamente.
Improvvisamente, un rumore sinistro si fece largo nel silenzio, mentre le luci calavano, oscurando quasi del tutto il palco.
Il Coro diede gemiti e gridi terrorizzati "Ahimè! La terra trema e si oscura il sole! È lui! È Rospus!".
Walter, con una lunga tunica nera e viola e una folta barba argentata, apparve da un angolo nascosto, sopra un cocchio in legno trainato da quattro ragazzi vestiti da topi.
Tutto il Coro si riunì accanto al cocchio e Walter, rendendo la voce roca e cavernosa, gridò "Zitti, zitti… Levatevi di torno! Oggi sono capace di schiacciarvi tutti come fetide pulci! Via, via!".
Il Coro uscì precipitosamente, mentre Megan rimase lì, con le spalle rivolte a Walter.
Doveva ammettere che se la cavava benissimo con la parte del cattivo; le metteva quasi i brividi.
Dietro le quinte, Oliver si sfilò la testa di rana e mormorò "Cavoli, quanto fa caldo in questo costume!".
"Meglio prendere un po' di fiato prima di ritornare in scena" brontolò Alex, sfilandosi anche lui la testa di rospo.
Intanto, Walter riprese a parlare "Sorge il giorno nefasto sulla mia grotta! La mia potenza è vicina ad essere distrutta!".
Poi si rivolse a Megan, che ancora gli dava le spalle "Tu vuoi dunque la mia morte? Rispondi! L'ora fatale si avvicina!".
Lei, ancora assorta nei suoi pensieri, non lo sentì neppure e disse "Era il forte cacciatore che mi salutava! E sembrava ripetermi: Milda, t'amo, t'amo!".
Il giovane alzò la voce e gridò minaccioso "Rispondi, rispondi! O ti trasformo in ranocchia!".
La ragazza si ritrasse in un angolo, sfuggendogli, mentre Walter continuava con voce insinuante "Trasformerò per te quest'orrida grotta in un palazzo tutto d'oro e diamanti e avrai le creature più nobili umili serve ai tuoi ordini. Ciò che l'uomo non sogna neppure, per te sarà realtà, o fanciulla, se, come desidera il Fato, mi dirai con intenzione: Rospus, sei tu il diletto del mio cuore!".
Megan lo fissò con disprezzo "Fossi tu più splendido del Sole che rallegra tutta la natura! Fossi tu più benefico della pioggia che ravviva i fiori morenti!".
Poi si rifugiò nell'angolo opposto del palco, mentre Walter cercava di attirarla e continuò "Fossi tu più dolce dei gorgheggi dell'usignolo nelle notti di maggio, non mi uscirebbero mai queste parole dalle mie labbra. No! Mai!".
Il ragazzo si finse profondamente addolorato e sussurrò, rivolto al pubblico "Inganniamola".
Voltandosi nuovamente verso la compagna, disse "Hai vinto! Rospus cede".
Guardandola, rese la sua voce insinuante "Pure, se tu mi avessi amato, se almeno la pietà fosse penetrato nel tuo duro cuore, io ben potrei, domani, sedermi al banchetto dove felici si nutrono gli Spiriti. E tu siederesti accanto a me, bella tra le più belle creature che beano il mondo. Ora, invece, entrambi declineremo presto e diventeremo vermi e polvere. E poi…".
E qui fece una pausa d'esitazione "Nulla!".
Megan si girò di scatto, esclamando "Che me n'importa?".
Walter la fissò per un lungo istante, poi esclamò "Sia, sia! Lascerai questa soglia. Bevi. Rospus cede".
Prese una bottiglia ed un calice da un angolo, ma la ragazza fece un passo indietro "No. Non voglio bere!".
Lui si finse sorpreso "Cosa? Ti decidi forse a restare?".
La giovane esitò per un attimo, poi disse "D'accordo. Berrò" ed il ragazzo le riempì il calice, mentre il Coro rientrava in scena.
Tutti si riunirono attorno a lui, mentre i suoi occhi sembravano sprizzare scintille rosse.
A Megan vennero i brividi lungo la schiena quando vide il suo sguardo; quell'espressione la metteva in soggezione.
Walter si rivolse al coro, dicendo "Bevete tutti! Oggi è giorno di grazia!", poi mescolò al liquido una sostanza trasparente contenuta in una boccetta che aveva tenuta nascosta.
Il suo sussurrò fu glaciale quando versò il liquido nel calice destinato a Megan "Questo per te sola".
"Qui dentro è racchiusa una potenza sovrana" esclamò, alzando la bottiglia "Quella che crea tutte le forme della Natura. Bevete! Con questo liquore gli esseri visibile e quelli invisibili si rinnovelleranno".
Il Coro osservò sospettoso il liquore nei calici e sussurrò "Attenzione alle labbra di Milda. Se lei beve, berremo anche noi!".
Megan osservò il liquore rosso nel proprio calice.
Sapeva che era stupido persino pensarlo, ma non poté fare a meno di sospettare che Walter avesse messo chissà che cosa nella bevanda.
Scosse impercettibilmente la testa a quel pensiero; la boccetta l'aveva tenuta la professoressa fino a quel momento!
Era stupido farsi venire in mente certe idee!
Per sicurezza, annusò lievemente il liquore e si rassicurò, sentendo solo l'odore dei ribes rossi.
Alzò il calice, dicendo "Se l'inganno si cela in questo liquore, disperdilo, o alto Signore degli Spiriti. Bevo! Fa che ogni goccia si trasformi per Rospus in rapido ministro di morte. Bevo!" e prese il liquore a piccoli sorsi, fino a vuotarlo.
Anche il Coro bevve dai propri calici, dicendo "Torneremo alle dolci sembianze umane, rivedremo i parenti ai quali fummo rapiti! Beviamo! Se l'inganno si cela in questo liquore, disperdilo, o alto Signore degli Spiriti. Beviamo!".
Mentre tutti bevevano il liquore, Walter cambiò espressione. Il suo volto si trasformò in una maschera di ferocia e sussurrò "Ora fa' la tua opera, o filtro!".
Megan assunse un'espressione sopraffatta e confusa, mentre il calice le cadeva dalle mani "Cosa accade dentro di me?".
Anche il Coro lasciò andare i calici, che rumoreggiarono per terra, mentre gocce di liquido rosso si sparpagliavano sul palco "Cosa succede dentro di noi?".
La ragazza socchiuse gli occhi, sussurrando "Una soave lassezza di sonno", "Un languore invincibile!" aggiunse il Coro.
Walter li schernì, dicendo "Andate via, sonnambuli svegli! Ebbri d'oblio, andate via!".
Megan ed il Coro si diressero verso uno dei lati del palco, sparendo alla vista.
Quando fu sicura di essere fuori portata, la ragazza prese un grosso respiro e sussurrò "Cavoli! Un altro po' e svenivo!".
"Femminuccia!" brontolò Martin, mentre si toglieva la testa del costume, beccandosi un'occhiata ammonitrice dall'insegnante.
Dalia corse verso l'amica e l'aiutò a sistemare la gonna, spianando le piccole grinze attorno il bordo; "State andando alla grande!" le disse entusiasta.
L'amica sorrise e rivolse uno sguardo d'intesa a Richard e Crystal; ora toccava a loro entrare in scena.
Quando il giovane le sorrise complice e si portò il candido corno alle labbra per suonarlo, alla ragazza mancò il respiro.
Accidenti quant'era bello con quel costume! Non aveva mai visto niente di più affascinante in tutta la sua vita.
Doveva ammettere che i pantaloni in tela, gli stivali e il gilè in pelle nera gli davano un'aria particolare.
Sembrava davvero un cacciatore del Medioevo, armato di spada e corno, ma molto, molto più affascinante.
Intanto, Walter si era fatto pensieroso e spaventato: aveva sentito il suono del corno.
"Già comincia la lotta. I miei nemici sono già alla soglia" disse "Ah, non posso vietargli l'entrata! Starò in ascolto, qui dietro: loro saranno anche più forti, ma io sono più astuto!".
Detto questo, si rifugiò dietro un pannello scuro e rimase in attesa degli eventi.
Intanto, Crystal e Richard apparvero dietro una piccola porta e il pubblico rimase colpito dall'abito confezionato dalla madre della ragazza appositamente per lo spettacolo.
Sembrava davvero che una lieve fiamma l'avvolgesse, mentre il trucco di Dalia rendeva l'effetto ancora più irreale e straordinario.
Julia Summers rimase a bocca aperta e sussurrò "Ma quella è davvero Crystal?", "Sì, tesoro" ridacchiò il marito "È proprio lei!".
Crystal si rivolse a Richard, dicendo "Lei è qui, la vedrai presto. Dovrai combattere da solo contro le arti del Mago. Rammenta i miei consigli. Premio della vittoria è il possesso di colei che è regina del tuo cuore".
Sul volto del ragazzo apparve un'espressione forte e determinata "Se l'amore non vincesse quale altra forza, in cielo o in terra, potrebbe mai rompere l'incanto?".
Riappese il corno alla cintura e guardò Crystal con intensità, aspettando la battuta successiva.
"Passerai per tre prove, una più ardua dell'altra. Se ti scoraggi un solo istante, la tua impresa è perduta. Cadrai in potere del Mago, diventando suo schiavo in eterno; e Milda sarà sua, e, immortali, si ameranno lassù tra noi" proseguì la ragazza.
Richard strinse una mano sull'elsa della spada che portava al fianco e ripeté "Se l'amore non vincesse, quale altra forza, in cielo o in terra, potrebbe mai spezzare l'incanto?".
Crystal annuì e si portò una mano attorno alla bocca, esclamando "Rospus! Rospus!".
Walter apparve dal suo nascondiglio e li accolse con un falso sorriso sulle labbra.
"Benvenuti, amici!" esclamò suadente "Per voi questa mia grotta fu sempre ospitale. Riposatevi e ristoratevi, anche se io non son degno della potente Fata Vampa".
Si girò appena, porgendo loro un calice nero "Posso offrirvi succhi d'erbe benefiche, liquori distillati con arte meschina…".
Crystal lo interruppe con cenno della mano "Tu sai perché noi siamo qui" e il ragazzo riprese "Pietà, pietà di un povero vecchio. Insuperbito dei miei trionfi sulle forze dalla Natura, chiesi agli Spiriti il Cibo che li rende giovani ed immortali".
Crystal avanzò appena, facendo brillare il piccolo diadema sulla testa "E il Fato ti rispose: Fatti amare dalla prima fanciulla che incontrerai, giacché è l'amore il divino cibo che rende sempre giovani ed immortali".
Richard si fece avanti, esclamando "Ma Milda, che per prima tu incontrasti sul tuo sentiero, Milda era mia! Te la contendo e sono qui per la gran prova!".

Tra il pubblico, José diede una gomitata a Miguel "Cavoli! Richard mi sembra davvero agguerrito!".
Pedro, il ragazzo di Marica, annuì vigorosamente, sporgendosi dal suo sedile per ascoltare meglio la conversazione.
"Conosco quello sguardo" disse serio "Era lo stesso che avevo io quando ho iniziato a correre dietro a Marica".
"Ci tiene parecchio alla tua sorellina" ridacchiò Tony "Fossi in te, mi preoccuperei, cugino".
Miguel sghignazzò divertito "Io invece non mi preoccupo affatto. Conosco Megan e so che può benissimo difendersi anche da sola".
Una scintilla di determinazione gli apparve negli occhi scuri, mentre aggiungeva sottovoce "Anche se tengo gli occhi aperti da un po' di tempo. Non si sa mai".

Walter, da sopra il palco, esclamò "Per te, il mondo ne ha altre mille!", ma Crystal ribatté "Gliel'ho cercata io tra mille!".
"Amano tutte allo stesso modo!" replicò lui, "Nessuno potrà mai amare come lei!" gridò Richard.
Walter piegò il capo, mormorando "Pietà, pietà di un povero vecchio". "Hai tu avuto pietà di lei?" domandò Crystal, "Hai avuto tu pietà di me?" aggiunse Richard.
Poi il ragazzo disse "Io sento qui, l'infallibile voce del cuore, che mi dice: Vincerai!".
Il suo sguardo si fece più deciso "Vincerò! Non è possibile che due cuori che si amano debbano essere divisi così crudelmente!".
Indicò il Mago con la spada "Mentirebbe il Sole che assisteva ai nostri baci! Mentirebbero le stelle che assistevano ai nostri abbracci! Mentisca Rospus!".
"Bada, non sei certo di vincermi!" esclamò Walter, "Tu ne sei certo?" domandò Crystal a Richard "Io ti lascio"; poi sparì dalla porta da cui era entrata.
Le luci si abbassarono di nuovo, lasciando il palco nella quasi totale oscurità.
Da dietro le quinte, Nicky ridacchiò "Richard si è calato bene nella parte, eh Meg?".
L'amica si limitò ad annuire, incapace di spiccicare parola.
L'intensità che sentiva nella sua voce le causava una lunga scia di brividi lungo la schiena.
Wendy le diede un buffetto sulla spalla, prima di sistemarle meglio la cipria sulle guance "Megan, prepararti. Devi tornare in scena".
La vide sorridere nervosamente e Crystal sussurrò "Forza, Megan. Siamo tutte con te".
Walter chiuse la porta da dove era sparita Crystal, esclamando"Ora a noi!".
Improvvisamente, dal retro del palco si sentì il Coro che gridava "Ahimè! Ahimè!" e Richard sussurrò "Il cuore mi si è turbato".
Walter esultò e sussurrò a sua volta "L'opera del filtro si è compiuta!".
Afferrò un componente del Coro che stava uscendo disordinatamente dalle quinte e chiese "Cosa sono questi lamenti? Cos'è successo? Parlate!".
Oliver, Alex, Martin e Robert portarono una barella dove giaceva Megan e la deposero sul fondo della grotta.
La ragazza aveva gli occhi chiusi, mentre un delicato pallore le spiccava sulle guance.
Richard rimase immobile mentre la guardava: era bellissima con quell'abito, pescato da chissà dove dalla professoressa.
Non si aspettava che una gonna sul blu scuro e quel corsetto nero, contrastante con la camicia bianca, potessero donarle tanto.
Megan sbirciò appena dalla palpebre socchiuse e rivolse un impercettibile sorriso al suo compagno.
Il momento più importante e difficile dello spettacolo stava arrivando e loro dovevano dare il massimo.
Il Coro rispose alla domanda di Walter con grida di angoscia "È morto il fiore gentile! Morto il sorriso di bellezza! Milda è morta, ahimè! È morta, è morta, ahimè!".
Walter finse un'espressione di dolore "Morta?", poi si rivolse a Richard "La tua voce l'ha uccisa!".
Il ragazzo sussurrò appena la sua battuta "Morta? Morta quando si avvicinava l'ora della liberazione? Lasciatemi vedere! Lasciatemi toccare!", poi sfiorò il volto della giovane.
Megan ebbe un lieve brivido, mentre Richard continuava a parlare "Quest'è un'infernale illusione! Fredda! Fredda!".
La sua voce si ridusse quasi ad un sussurro, quasi temesse davvero che lei fosse morta; aveva preso quello spettacolo molto sul serio.
"Ti scalderò con i mie baci, con le mie grida ti sveglierò" continuò il giovane "Ah, se tu mi amassi davvero, udiresti questo suono anche dall'inferno!".
Così dicendo, prese il corno dalla cintura e lo suonò per tre volte.
La nota, limpida e profonda, si diffuse per tutto il teatro e la piccola Ines, che aveva osservato tremante la sorella stesa immobile sulla barella, chiese "Meg sta bene, vero?".
Marica l'abbracciò più forte e le sussurrò "Sì, sta solo facendo finta. Ora Richard la sveglia con il suono del corno".
Alla prima nota, non accadde niente e Walter schernì Richard per il suo tentativo vano.
Alla seconda, però, Megan diede un lieve segno di vita, muovendo appena la mano.
Il viso di Walter divenne una maschera d'orrore e cercò d'impedire l'ultima e magica suonata del corno, ma Richard fu più veloce e Megan si alzò in piedi, trasognata.
Walter imprecò "Maledizione!", mentre la ragazza sussurrava "Era il forte cacciatore che mi salutava e sembrava ripetermi: Milda, t'amo, t'amo!".
Il Coro esplose in esaltazioni "Non era morta, dormiva! Il fiore gentile si è destato!".
"L'ha destata il ricordo dei nostri ricordi felici!" sussurrò Richard, mentre un sorriso dolcissimo gli illuminava il volto.
Walter continuò ad imprecare "Non lo previdi, che stolto che fui! Che stolto che fui, non lo previdi!".
Si rivolse al compagno ed aggiunse "Hai vinto la prova più facile. Strappa ora alla fanciulla un giuramento d'amore!".
Richard lo guardò quasi con rabbia "Lasciami solo con lei"; l'altro fece un ghigno di scherno e disse ironico "Lasciamoli soli".
Poi si rivolse al Coro "E voi, che vi siete rallegrati della mia sconfitta, portate via tormenti nelle ossa!".
Il Coro corse via rapidamente, seguito da Walter, urlando e zoppicando "Ahi! Quali cani arrabbiati ci divorano dentro! Cessa un momento! Perché straziarci così? Ahi! Ahi!".
Richard rimase in silenzio qualche istante, poi chiese a Megan "Non mi riconosci?".
Lei lo guardò confusa, prima di chiedere "Chi siete? Vi ho forse già incontrato?".
Il ragazzo le prese una mano tra le proprie "Non udisti quel suono di corno?", "Sì, era il suo corno. L'ho sentito".
Il giovane la guardò sconvolto, poi esclamò "Non mi riconosce! Le ha offuscato la mente, il triste Mago. Milda!".
La ragazza rimase sorpresa e si portò un pugno sul cuore "Chi vi disse il mio nome?".
Il compagno le strinse la mano con più forza "Son io, Wolff, il tuo Wolff!", ma la giovane si allontanò, con gli occhi pieni di tristezza.
"Lo attendo da un anno, un mese ed un giorno!" sussurrò affranta "Mi ha dimenticata! Vorrei..vorrei non poterlo amare più".
Richard si sentì stranamente rincuorato da quelle parole e dovette fare un grosso sforzo per ricordarsi che quella era solo una recita.
"Dunque, mi ami sempre? Ripeti questa parola possente. Son io Wolff, il tuo Wolff!" disse il ragazzo, cercando di fermarla.
Megan lo guardò e ripeté flebile "Andate. Vorrei non poterlo amare più…".
Dopo qualche passo, si fermò sussurrando "Eppure c'è un fascino irresistibile nella voce di costui! Come di ricordi dolcissimi rifiorenti nel cuore…".
Il suo sguardo si fece improvvisamente duro "Ma egli crede di trarmi in inganno con le finte verità… No, all'infuori di lui, a nessuno io dirò: t'amo. No!".
Il giovane la fissò per un attimo, chiedendo "Chi? Il Mago, forse? Qual lampo! Attendi un istante" ed uscì precipitosamente dal palco.
La ragazza rimase di nuovo sola, mormorando "Eppure c'è un fascino irresistibile nella voce di costui! Ma perché, giunte alle labbra, mentono le parole del cuore?".
Strinse con più forza i pugni, come colta da un'ondata di rabbia "Ah, egli crede di trarmi in inganno con le finte verità! No, all'infuori di lui, a nessuno dirò: t'amo. No!".
Walter si affacciò dal suo nascondiglio, chiedendo "È andato via? Si è perduto d'animo?".
Ma prima che potesse aggiungere una sola parola, Richard sbucò dalla quinte, indossando la sua stessa veste e la sua stessa barba.
Il giovane cercò di nascondersi di nuovo dietro il pannello, ma l'altro lo afferrò per un braccio e lo spinse in disparte.
"Che travestimento è questo? Che intendi fare?" chiese il Mago, "Non nasconderti; assisti alla tua disfatta" ribatté Richard.
"Che intendi fare?" ripeté Walter, "Vedrai" disse il giovane con freddezza, poi chiamò la ragazza "Milda! Milda!".
Megan si girò di scatto e mormorò a se stessa "Non ho trasalito! Non provo più ripugnanza all'aspetto del Mago".
Poi vide Walter e si nascose il viso tra le mani, ma, sentendo la voce di Richard, si fermò "Ahimè, sono due!".
Richard la guardò a lungo, prima di dire "Ti canterò la più soave canzone, quella che tu cantavi filando. I buoi alzavano la testa lunata e gli usignoli tacevano per ascoltarti".
Walter si fece avanti e mormorò "Voglio ripeterla anch'io".
Poi Richard iniziò a cantare, cercando di imitare la voce della giovane.
Megan rimase affascinata dalla voce del ragazzo; non avrebbe mai immaginato che potesse avere una voce tanto melodiosa, almeno per lei.
La voce del giovane riempì l'intero teatro e perfino i suoi genitori rimasero colpiti dall'intensità del suo canto.
"Ora capisco cosa fossero quegli strani versi che cantava davanti allo specchio" commentò Josh, sorridendo incredulo. "Chi l'avrebbe detto che avesse preso questo spettacolo così seriamente" aggiunse sua moglie, sorridendo.
"Per me, c'è lo zampino di una ragazza" mormorò poi, osservando il figlio "E credo anche di sapere di chi si tratta".
"Le mie dita inumidite traggon fili dorati
Così fili il Destino giorni d'oro al mio amore!
Il mio pensiero è confuso con il pensiero di lui.
Da lontano o da vicino, io vivo per il mio amore!"
Intanto, Walter faceva del suo meglio per imitare le parole del canto ed il tono di Richard, ma in modo più goffo e roco.
Megan si avvicinò appena ai suoi compagni, sussurrando "Che tormento d'incertezza".
I due ragazzi continuarono a cantare la seconda parte della melodia, riempiendo il teatro con le loro voci.
Il compito di Walter era però quello di impedire l'annullamento dell'incantesimo fatto sulla ragazza, imitando la canzone meglio che poteva.
Peccato che non ci fosse proprio competizione tra i due. Neanche nella realtà…
"La rugiada non l'offenda, questa è la mia canzone
Quella che io cantavo filando!
Quando lui va mattiniero, nel più folto del bosco,
cacciatore il più ardito.
Il mio pensiero è confuso con il pensiero di lui.
Da lontano o da vicino io vivo per il mio amore!"
Megan si avvicinò ancora, seguendo il canto, poi, all'improvviso, si gettò tra le braccia di Richard, dicendo "Wolff! Amor mio, sei tu!".
Il ragazzo la strinse a sé con impeto, sussurrando "Milda, amor mio, sono io!".
A quella scena, Walter gridò "Maledizione! Maledizione! Non lo previdi neppure!".
La giovane rimase immobile tra le braccia del compagno, sorridendo beata.
Si sentiva così al sicuro quando lui la stringeva a sé…
Sentì il cuore battere più forte e le sembrò che anche il cuore di Richard battesse allo stesso ritmo del suo.
La ragazza arrossì un po', confusa da tutte quelle sensazioni che le si agitavano dentro, e cercò di riprendere il controllo.
Avevano uno spettacolo da mandare avanti.
Affondò il viso in fiamme nella tunica del giovane, dicendo "Mi desto da un sogno, un sogno orribile!".
Walter intanto corse verso un angolo della caverna ed afferrò una spada "No, non hai ancora vinto, rimane un'altra prova. Una prova di morte!".
Fece ruotare l'arma tra le mani con fare minaccioso, poi si avventò contro il compagno.
Richard si sciolse a malincuore, ma con destrezza, dall'abbraccio di Megan e si liberò del travestimento da Mago.
Sguainò a sua volta la spada, esclamando "Ed eccomi a te! Difenditi. Questa mia spada saprà ben trovare l'unico punto vulnerabile del tuo corpo fatato. Difenditi!".
"Prima che tu giunga a cavarmi una sola goccia di sangue, verserai fin l'ultima goccia del tuo sangue superbo!" esclamò il compagno, "Difenditi!" ripeté Richard.
Megan si rannicchiò in un angolo del palco e s'inginocchiò, pregando "Se nel cielo c'è uno spirito più pietoso di tutti gli altri per i cuori che si amano, dia baldanza al suo petto e diriga egli stesso il colpo che segnerà l'ultima ora del Mago!".
I due ragazzi continuarono a battersi, incrociando le spade ad un ritmo pazzesco, evitando attacchi e lanciando affondi.
Avevano iniziato con spade di legno, ma per ottenere alcuni effetti speciali erano stati costretti ad usare due lame vere.
A sorpresa, si erano dimostrate più pesanti del previsto; maneggiarle abilmente era stata una vera e propria sfida.
All'inizio, non era stato per niente facile…
Si erano esercitati parecchio per raggiungere quella maestria con le spade e la professoressa era rimasta molto soddisfatta di loro.
Alla fine, però, la loro fatica ed i loro sforzi erano stati premiati.
Di colpo, Walter lanciò un affondo che colpì Richard alla spalla, squarciando un sacchetto di tintura nascosto sotto la camicia e questo creò una chiazza di sangue finto sul braccio del ragazzo.

Ines lanciò un grido terrorizzato, nascondendo il viso tra le mani e Jasmine ebbe il suo bel da fare per calmarla e convincerla che era tutto finto.
La bambina era convinta che il suo amico si fosse ferito sul serio e poco mancava che scoppiasse in lacrime.
José lasciò andare un piccolo fischio di ammirazione "Accidenti! Che effetti speciali per uno spettacolo teatrale!".
"Ce la stanno mettendo proprio tutta" si congratulò Tony e suo padre annuì "Davvero fantastico. Bisogna ammettere che hanno stile".

"Ferito!" esultò Walter, osservando come la tintura si diffondesse sul braccio del compagno, che finse una smorfia di dolore, per poi ribattere "Non è nulla!".
I colpi continuarono con più ferocia e Walter lo colpì di nuovo, stavolta sull'altro braccio, più in basso del gomito.
"Ferito!" esclamò ancora, con un sorriso trionfante sulle labbra; "Scalfiture!" ribatté Richard, avanzando con rabbia.
Megan si portò le mani sulla bocca, soffocando un gemito di terrore, ma dovette controllarsi per non accorrere nel finto duello.
Sapeva che il rosso che vedeva era una tintura, ma provò un misto di angoscia e dolore, quando lo vide sulle braccia di Richard.
Sembrava così vera!
Walter eluse ancora una volta le difese del compagno, ferendolo al fianco "Ferito! Tu impallidisci e vacilli!".
Il ragazzo contrasse il volto in una smorfia di dolore, mentre i suoi passi diventavano più insicuri.
E non era tutta finzione…
Walter ci stava andando giù pesante con quella spada!
Più di una volta, lo aveva colpito con la parte piatta della lama, e neanche tanto dolcemente.
Aveva preso fin troppo sul serio quella recita!
Barcollò appena, ma si rimise in piedi con determinazione "No, ho ancora tanto sangue da poter fare rosso l'oceano! Prendi!", poi lanciò un fendente verso la spalla di Walter.
Lui impallidì, il volto bloccato in una maschera di sorpresa "Son morto!", poi cadde a terra, accanto all'uscita per le quinte.

§

Megan si gettò tra le braccia di Richard, fingendo di aiutarlo a rimanere in piedi e gli rivolse un'occhiata piena di preoccupazione.
Da come lo vedeva muoversi, non era del tutto sicura che quel duello fosse stato solo una finzione.
Improvvisamente, apparve Crystal, che toccò le ferite di Richard con la sua bacchetta ed una luce intensa accecò tutto il pubblico, mentre lo scenario cambiava.
Walter si nascose dietro le quinte, mentre Richard si tolse la camicia bianca, sporca di tintura, sostituendola con una pulita.
Le dita del ragazzo continuavano a impigliarsi nei lacci del gilè in pelle e Megan si prodigò per aiutarlo a sciogliere i nodi.
Vedendolo cambiarsi la camicia con tale naturalezza, la giovane arrossì, ma lo aiutò a liberarsene, gettandola dietro le quinte, e passandogli quella pulita.
I componenti del Coro si liberarono dei costumi da rana e riapparvero con abiti tipici del Medioevo, sospirando di sollievo.
Finalmente potevano respirare un po' d'aria fresca!
Si disposero infondo al palco, mentre Richard rimase con Megan e Crystal più avanti, verso il pubblico.
Quando la luce accecante fu spenta, le persone nella sala lanciarono esclamazioni sorprese, stupite di non ritrovarsi davanti la grotta, ma uno splendido giardino.
I ragazzi del Coro esultarono, gridando "Evviva! Invincibile in cielo e in terra è Amore!".
Richard strinse Megan tra le braccia, mentre Crystal diceva "Vivrete felici, vivrete per amarvi! E vivrete con una lunga progenie di figlioli!".
La ragazza chiuse gli occhi, poggiando la testa contro il petto del compagno "Oh, felicità insperata! Ora son tua per sempre!".
Lui sorrise nel sussurrare "Oh, gioia senza confine! Ora sei mia per sempre!".
Sentirla così vicino, poterla stringere così dolcemente tra le braccia, gli scatenò dentro una tempesta di emozioni.
Richard sentì il proprio cuore battere con forza contro le costole, come non gli accadeva da molto tempo.
No, era ancora di più. Non aveva mai provato un amore così forte per qualcuno.
Prese delicatamente il volto della giovane tra le mani, perdendosi nelle profondità del suo sguardo.
Le scostò i capelli dalla guancia e si lasciò andare a quella miriade di sensazioni, contro cui non riusciva a combattere.
Megan lo guardò lievemente turbata, mentre la sua mano si spostava delicatamente sulla nuca, stando ben attenta a mantenere un'espressione normale per non allarmare il pubblico.
Non capiva cosa avesse Richard, ma certo non poteva permettere ad uno stupido errore di mandare all'aria tutto il loro lavoro.
Sentì un brivido caldo attraversarle la spina dorsale, quando l'altra mano si spostò lungo la sua schiena, fino a cingerle delicatamente la vita.
Rimase immobile, paralizzata per la sorpresa, quando il volto del ragazzo si avvicinò al suo e scorse nei suoi occhi una scintilla che ben conosceva.
Cercò di sussurrare un "No!", ma fu troppo tardi.
Le labbra di Richard furono sulle sue, delicate, ma al tempo stesso decise.
La ragazza fu percorsa da una potente scarica elettrica, che l'attraversò da capo a piedi.
La prima volta che l'aveva baciata, era stato così rude e violento, mentre questa volta era totalmente diverso, delicato e così… così dolce.
Le labbra le si ammorbidirono senza offrirsi, schiudendosi senza però arrendersi.
Sentì i propri occhi chiudersi lentamente, mentre un calore sconosciuto la invadeva.
Era qualcosa di meraviglioso, che non aveva mai provato in tutta la sua vita.
Poi, di colpo, li riaprì, rendendosi conto di quello che stava succedendo.
Lanciò una fugace occhiata al pubblico, che sorrideva e batteva le mani, fischiando a più non posso.
Riconobbe anche i fischi acuti e penetranti di Miguel e Tony, mentre José gridava a pieni polmoni "Vai così! Yu-uh! Vai, Meg!".
"José!" lo rimproverò la madre, tirandolo a sedere "Che razza di versi sono questi?".
Megan sentì le guance surriscaldarsi per la vergogna.
Sapeva che doveva rimanere ferma, senza destare il sospetto che quello non fosse previsto nel copione, ma era tremendamente difficile.
Per fortuna, Miriam ebbe la prontezza di far calare il sipario il più velocemente possibile, anche se aveva un'espressione assolutamente shoccata.
Quando il sipario ebbe toccato terra, Megan si staccò velocemente da Richard e si poggiò una mano sulle labbra, sconvolta da quello che aveva fatto.
Come aveva potuto lasciarsi baciare in quel modo? Davanti a tutta la scuola?!
La professoressa fece rientrare Walter e gli altri che erano usciti e si sistemò gli occhiali sottili, mormorando "Ragazzi, mettetevi in fila. C'è la presentazione finale".
Era sorpresa e si vedeva, ma non fece domande e lasciò il palco, sedendosi accanto al preside.
Forse preferiva non sapere.
Quando il sipario si rialzò, i ragazzi si presero per mano e s'inchinarono uno alla volta al pubblico ogni volta che Nicky pronunciava un nome.
Il pubblico applaudì fragorosamente, poi gli attori si ritirarono rapidamente dietro le quinte.
La gente sorrise, commentando la bravura dei ragazzi delle varie classi, poi uscirono velocemente, diretti alle proprie case.
Miguel e José si scambiarono un'occhiata d'intesa e sfrecciarono verso le quinte.
"Meglio bloccare Megan, prima che uccida Richard" esclamò José, "Ma, secondo te, quel bacio era previsto dal copione?" chiese il cugino.
Il ragazzo ghignò divertito "Secondo me, no. Megan aveva una faccia un po' sconvolta".
Pedro scosse la testa ed abbracciò Marica, che osservava il sipario con un'espressione sorpresa ed incredula.
"A mio parere, quel ragazzo è proprio cotto di Megan" sussurrò divertito "E non posso negare che ha anche una bella faccia tosta!".
Tony raggiunse in un attimo i due cugini, ridendo come un matto "Cielo, avete visto la faccia di zio Alan? Sembrava un lenzuolo!".
Miguel scosse il capo senza dire niente Secondo me, Richard nasconde qualcosa. Perché avrà baciato Megan in quel modo? Non riesco a spiegarmelo.
 
Intanto, i ragazzi che si erano esibiti erano ancora sul palco, liberi dai costumi di scena, e guardavano in silenzio i due compagni.
Megan aveva il volto più rosso di un papavero e non riusciva quasi a parlare, ma, quando la vergogna fece spazio alla rabbia, si sentì esplodere.
Come aveva potuto farlo di nuovo? Per di più allo spettacolo finale! Davanti a tutti!
Aveva vinto quella maledetta scommessa, era riuscito a baciarla due volte prima della fine dell'anno…
Strinse i pugni dalla rabbia, mentre cercava di tranquillizzarsi.
E lei che pensava che fosse cambiato!
La delusione era pari solo alla rabbia che sentiva dentro e dovette mordersi un labbro per impedirsi di piangere.
Cercò di inspirare ed espirare lentamente, ma l'irritazione che provava era così forte da impedirle di concentrasi su qualunque cosa.
Crystal le andò vicino, domandandole "Meg? Va tutto bene?", ma si spaventò quando l'amica scoppiò in una risata isterica.
"Oh, certo! Sto benissimo!" esclamò lei "Sono stata appena baciata da un… un idiota che mi ha fatto fare la peggior figura di tutta la mia vita. Certo che sto bene, è ovvio!".
Poi si rivolse a Richard e, avvicinandosi a grandi passi, lo guardò furibonda "Spero che ora tu sia soddisfatto. Hai vinto la tua stupida scommessa. Complimenti".
Gli altri la guardarono confusi, dato che non avevano sentito quello che aveva detto.
Non capivano perché anche il volto di Richard fosse diventato improvvisamente scarlatto.
Come può pensare una cosa simile? si chiese il ragazzo, sospirando amareggiato Alla scommessa ho rinunciato da un sacco di tempo.
Ormai, i due giovani erano a neanche dieci centimetri di distanza e Wendy si chiese se fosse il caso d'intervenire.
Megan sembrava davvero infuriata.
Di colpo, Oliver si avvicinò all'amico e sussurrò "Certo che sei un vero idiota, Richard. Avevi la vittoria in tasca, se solo non avessi rinunciato alla scommessa, settimane fa".
Megan venne colta di sorpresa e faticò a tirar fuori la voce "Hai… rinunciato alla scommessa?".
Non poteva crederci!
E da quello che aveva detto Oliver, l'aveva fatto già da tempo.
Era pazzesco, incredibile!
Ma allora… La speranza tornò ad accendersi dentro di lei e dovette fare un grosso sforzo per non far trasparire quello che provava.
"Non prenderla così, Megan" mormorò il giovane "Cercavo solo di dare più enfasi allo spettacolo".
Serrò le labbra quando la compagna lo guardò allibita e furiosa, ma come altro avrebbe potuto giustificare in maniera credibile quello che aveva appena fatto?
Lui stesso se lo spiegava a stento.
Sapeva solo che non era più riuscito a controllarsi, che il desiderio che provava per lei era stato troppo forte.
"L'hai fatto… per dare..più enfasi… allo spettacolo?" ripeté la ragazza con voce strozzata.
Il suo volto, da bianco per lo shock, tornò rosso e gridò furiosa "Ma chi cavolo ti credi di essere?! Come hai potuto… farmi questo?!?".
Il silenzio che seguì, sottolineava pesantemente le parole di nuovo.
Il suo sguardo era carico di rancore e Richard si spaventò non poco; non l'aveva mai vista così arrabbiata da quando la conosceva.
La sua rabbia era così palpabile che sembrava creare un alone rosso tutt'intorno a lei.
Schiaffeggiami pure, me lo merito pensò, abbassando lo sguardo Sono un vero idiota, ma cosa diamine mi è preso?.
Megan sembrava davvero sul punto di prenderlo a schiaffi, ma due mani le bloccarono i polsi, impedendole di avanzare.
"Megan, calmati!" disse Miguel, ma lei si divincolò, gridando "Lasciami andare, Miguel! Lasciami subito!".
José aiutò il cugino a tenerla ferma e sghignazzò "Beh, un finale a dir poco perfetto. Che dici, posso avere una copia del filmato?".
Tony scosse il capo "José, ma ti rendi conto di quello che dici? Certe volte mi sembri un neonato".
Megan si divincolò più forte "Questa me la paghi cara, Richard! Non credere di poterla fare franca! Non te la darò vinta!".
Poi il volto diventò scarlatto come mai prima di allora ed aggiunse "Te odio! Tu eres un gosaro!".
Il ragazzo la guardò stupito, aveva parlato spagnolo e non aveva capito assolutamente nulla della seconda frase, ma José e Miguel sì.
Entrambi avevano fatto una smorfia poco rassicurante.
"Ehm... che cosa ha detto? Non ho capito niente" chiese, cercando di farsi un'idea della situazione.
Cosa gli stava dicendo Megan? Cosa avrebbe dovuto fare lui?
Josè lo guardò, commentando "Per come è arrabbiata, ti è anche andata bene. Ha detto che ti odia e che sei un verme".
Ridacchiò appena nell'aggiungere "Vedrai che quando si calma, le passa tutto", ma tacque di colpo sotto lo sguardo della cugina.
Non sembrava proprio che avesse intenzione di calmarsi tanto presto.
Miguel guardò Richard di sottecchi, come nel tentativo di leggergli nella mente, poi scosse la testa.
"Non so cosa ti sia venuto in mente prima, ma ti consiglio di non farlo più, se ci tieni alla pelle" lo avvertì "Non so se la prossima volta riuscirei a calmarla".
E, soprattutto, a calmarsi.
In confronto alla sua, l'irritazione della sorella era niente.
Per quanto Richard fosse suo amico, non aveva certo intenzione di lasciargli fare quello voleva.
L'unica volta che aveva abbassato la guardia, per poco sua sorella non aveva subito un'esperienza che l'avrebbe segnata a vita.
E non intendeva ripetere lo stesso errore.
Al contrario di quanto si auspicava José, Megan non sembrava intenzionata a calmarsi e riprese ad insultare il compagno, stavolta in italiano e solo loro due sapevano cosa stava dicendo.
Nel sentirla inveire in quel modo, Miguel aggrottò la fronte "Che cavolo ha detto? Quando parla italiano, non la capisco".
Richard fece una smorfia e replicò "Meglio così, te lo assicuro", poi girò i tacchi e sparì dietro le quinte.
In quel momento, Jennifer salì sul palco come una furia, facendo scintillare il suo costume argentato da ballerina sotto la luce dei riflettori.
Si piantò davanti alla ragazza e gridò inferocita "Come hai osato baciare il mio Richie? Come hai…?".
L'altra non la fece neanche finire, che ribatté "Non sono stata io a baciarlo, ma lui che ha baciato me! Non gliel'ho certo chiesto io di farlo!".
Le lanciò un'occhiata furiosa, dicendo "Non puoi prendertela sempre con me, solo perché non riesci a tenerti stretta il tuo ragazzo!".
Poi si divincolò, riuscendo a liberarsi dalla presa di Miguel, e se andò in fretta, cercando di non far vedere le lacrime che avevano iniziato a rigarle il volto, mentre correva fuori alla massima velocità consentitale dalle gambe.
Tony e Pedro dovettero calmare Marica e Jasmine per un buon quarto d'ora, prima che la smettessero di chiedere di Megan.
"Sta bene" disse Tony "ma è parecchio nervosa, quindi è meglio non avvicinarsi per ora".
 
Megan corse a casa, fiondandosi direttamente nella propria stanza.
Non voleva vedere né parlare con nessuno.
Si chiuse la porta alle spalle e si stese a pancia in giù sul letto, con la testa invasa da mille pensieri.
Ma perché l'ha fatto? si chiese sconvolta Perché avrà rinunciato alla scommessa? Che diavolo gli passa per la testa?.
Un sospiro di sconforto le invase la gola Cos'è successo a Richard? Non lo riconosco più.
Sentì appena sua madre aprire la porta e sedersi accanto a lei, sul bordo del letto "Tesoro, c'è qualcosa che non va?".
"Non lo so, mamma. Mi sento totalmente confusa e non capisco più niente" ammise lei.
Grecia fece un lieve sorriso, dicendo "Tuo padre è un tantino nervoso. Ho dovuto dargli del the per farlo calmare, ma credo che presto vorrà parlarti".
Le accarezzò la testa, convincendola a guardarla in volto, ed aggiunse "Quel bacio non era previsto, eh?".
La figlia arrossì violentemente e nascose il volto nel cuscino, mormorando qualcosa d'incomprensibile.
"Come pensavo" rise la madre, accarezzandole la testa per rassicurarla.
"Penso che Richard provi qualcosa per te, sai? Altrimenti, non credo che ti avrebbe baciata in quel modo" continuò, sorridendo complice.
A quelle parole, Megan sollevò la testa di scatto "Ma ti va di scherzare? Lui… che..? No, è impossibile!".
"Ne sei sicura? Io ho visto come ti guardava alla tua festa e sono sicura che lui non ti è del tutto indifferente" ridacchiò Grecia "Anzi… Lo hai praticamente stregato".
La ragazza arrossì ancora di più, sussurrando a stento "Io..io credo di… essermi innamorata di lui, ma non..riesco a spiegarmi più niente. Quando mi sorride è come..".
"È come qualcuno ti avesse collegato il cuore alla corrente elettrica?" suggerì la madre, "Sì, mi tremano le gambe ed il cuore mi batte fortissimo" mormorò la giovane.
"Allora non ci sono dubbi. Sei innamorata, piccola mia" sorrise la donna "E credo che tu abbia trovato una persona davvero speciale, qualcuno che prova per te molto più della semplice amicizia".
Poi uscì, lasciandola sola a riflettere sulle sue parole.

(*) Ho cercato di restare il più fedele possibile al testo teatrale originale, in modo da ricreare un po' l'effetto che deve aver suscitato Capuana a suo tempo. spero di esserci riuscita ^-^

Allora, che ne dite? le sorprese non sono mancate, come promesso. Vi è piaciuto lo spettacolo? ^-^ come c'è da aspettarsi, ora ci saranno le conseguenze di quello che è successo e vi consiglio di tenere d'occhio Rospus... Ops, scusate.. volevo dire Walter. e Miguel... chissà come reagirà, il fratellone di Meg. si accettano ipotesi di ogni tipo! XD
sperando che il capitolo sia stato di vostro gradimento e che non vi abbia annoiato troppo, vi mando un grosso bacio, Ci rivediamo presto!!
bacioni enormi, vostra
Alys-chan

   
 
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