Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Dolceamara    11/02/2007    6 recensioni
Tutte le mattine il signor Crusoe esce di casa e guarda il cielo. Solo un giorno non l'ha fatto da solo.
Genere: Triste, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sei e quarantacinque.

 

 

Ci sono giorni in cui l’apparenza sembra una capocchia di spillo.

Altri in cui ti arrampicheresti sulle nuvole per raggiungere quel Dio immaginario e chiedergli di poterti finalmente sentire in pace di fronte a quello specchio, grande quanto la parete.

Forse più grande della parete.

La vita è specchio.

Tu sei specchio.

La tua apparenza… ne sa fin troppo il mondo di come appari.

Ne sa così tanto che non ti stupiresti di trovare qualcuno in soggiorno, chino ad osservare la polvere sotto la tua credenza. Probabilmente sarebbe lì solo per vedere quante volte Harry Potter fa le pulizie al mese.

Se tutte le persone che hanno un dubbio riguardo la tua vita privata si appostassero di fronte a casa tua per chiederti spiegazioni probabilmente i tuoi vicini di casa ci perderebbero qualche rotella.

Già li senti: “Potter! Possibile che per trovare un po’ di quiete dobbiamo smaterializzarci a Parigi? Ti sei mangiato gli ingranaggi a colazione? Cosa ti salta in mente di invitare tanta gente a casa?!”.

Cari signori Mrs e Mr Crusoe.

Sì sì… proprio Crusoe, come Robinson.

Non hanno la più pallida idea di chi sia Robinson Crusoe… ma vanno fierissimi del loro cognome da quando hai raccontato loro che quello strano babbano è riuscito a resistere 35 anni su un’isola deserta con il solo ausilio delle proprie mani.

Naturalmente a loro è rimasto impresso il solo ed unico fatto che si vestisse di strani cenci pelosi (le pellicce non sono poi così diffuse nel mondo magico), ma va bene così.

Cari signori, Mrs e Mr Crusoe.

Soli nella loro casetta piccola… così piccola che non appena varcata la soglia riesci a sentire il rubinetto che gocciola nel bagno più lontano dalla porta.

Ogni giorno Mr Crusoe esce di casa in vestaglia, si cinge i pugni dietro la schiena e guarda il cielo.

Tutte le mattine.

Alle 6 e 45.

Sempre.

A volte sfiora le 6 e 47, ma solo quando la moglie ha qualcosa di cui lamentarsi.

Senza muoversi, dritto come un giunco in un campo di margherite, il capo in alto.

A volte hai provato ad imitarlo, il collo dolorante dopo così tanto tempo passato in quiete, ma quando ti ha visto ti ha lanciato un’occhiata così velenosa da farti abbassare lo sguardo fino a desiderare che i lacci delle scarpe prendessero vita e ti offrissero qualcosa da osservare senza sentirti un cretino.

Tutte le mattine Jacob Crusoe esce di casa, si cinge i pugni là dove finisce la schiena, guarda il cielo, e un quarto d’ora dopo preciso è di nuovo in casa.

Non sai che cosa faccia la signora Crusoe in quel breve lasso di tempo, ma del resto non sai cosa faccia in molti altri momenti della giornata.

E sì, a volte ti paiono davvero entrambi due naufraghi, approdati su un’isola non così accogliente ma che con il passare degli anni hanno imparato ad amare.

Loro sono gli unici che non ti chiedono mai nulla.

Solo una volta la Signora Crusoe ha bussato alla tua porta in cerca di una candela in prestito.

“C’è troppa poca luce in casa” ha detto.

E tu glie l’hai data, senza chiederti perché non usasse un comunissimo incantesimo per illuminare la propria affezionata tana.

Non ti chiedi più niente da molto tempo oramai.

Ti limiti ad osservare, cercare negli altri quel qualcosa che sei sicuro di avere perso da qualche parte.

Non sai dove, semplicemente dev’esserti scivolato di tasca.

Ed è per questo che i tuoi vicini di casa ti affascinano così tanto… perché loro invece sembra stiano cercando qualcosa che non hanno mai voluto.

Probabilmente quel Dio che si diverte a giocare a rimpiattino deve averglielo lasciato scivolare sotto il naso una o due volte, ma nessuno dei due ha voluto evidentemente rischiare.

Quindi vivono così, in quella casetta terribilmente simile ad un’abitazione babbana se non fosse per i folletti blu che scalpitano sul tetto, squittendo qualcosa di incomprensibile e sbattendo i piedi.

Un tempo abitavano nel giardino, ma una mattina il signor Crusoe uscì di casa alle 5 e 45, stropicciandosi gli occhi. Prese una bestiola per i capelli e la alzò in alto mentre il cielo ancora era buio.

Quello cominciò a strillare, ad agitarsi, ad aprire e chiudere le mani uncinate.

Quando Mr Crusoe catapultò lui e tutti i suoi compagni sul tetto erano esattamente le 6 e 44.

Quando alzò lo sguardo al cielo erano le 6 e 45.

Non sai perché questa scena ti è rimasta così impressa… eri alzato solo perché in effetti quelle bestiacce stavano facendo un baccano infernale.

Sai solo che ogni volta che la signora Crusoe si arrampica sul tetto dondolando il sedere grosso di sessantacinquenne per portare da mangiare ai folletti ancora furiosi ti sfugge una risata.

Il mondo ti osserva in ogni tuo minimo movimento.

Sei Harry Potter e tutti si aspettano che tu diventi una specie di star nel mondo magico… uno show man.. qualcosa di simile.

Invece tu passi le giornate a sfogliare vecchi album di fotografie e ad osservare il signore e la signora Crusoe.

Probabilmente sei l’unico che li trova tanto interessanti.

No, forse no, non l’unico.

Era stato lui il primo a notare qualcosa di diverso in loro.

Paradossale vista l’enorme differenza che corre tra quel ragazzo biondo dalle maniere femminee e quella minuscola famigliola.

Eppure Draco Malfoy aveva visto qualcosa in loro.

Te lo ricordi ancora quel giorno.

Dopo anni e anni che la guerra era terminata lui si era presentato a casa tua.

Come diavolo sapesse che quella era proprio casa tua non sai spiegartelo.

Forse dalle milioni di foto che vi avevano fatto i giornali di ogni dove?

Ops… vero.

Insomma… era arrivato a casa tua con la stessa faccia, lo stesso ghigno e lo stesso sguardo che ostentava a scuola.

Se non vi fossero state le due lettere “D” e “M” ricamate sul suo maglione invece di un serpente avresti detto avesse anche la stessa divisa.

Era lui, merlino.

E forse sarà un nota un po’ troppo eccentrica in questo racconto, ma il tuo sogno erotico più frequente si era appena materializzato di fronte ai tuoi occhi.

Perché era ed è questo che tu vedevi di Draco: pelle.

Pelle e carne.

Carne da stringere, da rompere, da assaporare, da tirare, da leccare.

E lui se ne stava lì, in quella posa maledettamente plastica… guardandoti come se foste soli in un corridoio ad Hogwarts.

Inutile riportare le conversazioni avvenute quella sera… probabilmente non le ricordi più nemmeno tu.

Ma quella notte giaceste nello stesso letto.

Come due belve senza artigli, come draghi al guinzaglio di una nebbia un po’ troppo fitta.

Come bambini, come vecchi.

Come adolescenti con la bocca piena di ormoni e la lingua bagnata di liquore.

Non hai più i segni delle sue unghie sulla tua schiena, ma dal mattino dopo quella notte non puoi fare a meno di guardare il signore e la signora Crusoe in maniera diversa.

Perché quella mattina, alle 6 e 44, Draco uscì di casa tua per non tornare su quella soglia mai più.

Con le guance arrossate dalle mani che gli avevi premuto addosso fino a poco prima, guardò il signor Crusoe, appena uscito con la sua vestaglia verde bottiglia.

Strascicò un “Buongiorno” secco che ottenne solo uno sguardo in risposta e alle 6 e 45 esatte, in contemporanea con il sessantenne, alzò lo sguardo al cielo, rosso carminio.

Tu lo guardasti da dietro, osservasti la luce rossa penetrare nel colletto della sua camicia ormai stropicciato e abbandonato slacciato sul suo collo.

Non avesti voglia di fermarlo.

Di corrergli incontro, stringerlo tra le braccia e dirgli di non andare.

Questo accade nelle favole.

Tra te e Draco non esisteva nessuna favola.

Solo emozione e rabbia da sfogare nell’unico modo che dava piacere: il sesso.

Tra te e Draco c’era un capriccio.

Ma tra Draco e il cielo c’era amore.

Tra il signor Crusoe e il cielo c’era amore.

Non capisti allora e non capisci adesso perchè.

Ma ogni volta che guardi la signora Crusoe uscire di casa alle 7, appoggiare la mano sulla spalla del marito e dirgli che la colazione è pronta senti qualcosa nel petto.

Come la stretta all’ombelico che provoca una passaporta.

Solo al cuore.

 

 

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Dolceamara