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Autore: Emmy1D    28/07/2012    0 recensioni
-Ehi, baby!
- Ehi, scemo!
- Dolce come al solito?
-Dolce con chi voglio.
Harry mi sorrise e si mise a ridere mentrei io sogghignavo.
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Jess è una ragazza italiana che si è dovuta trasferire a Londra con la madre e vive già da sette anni a Londra. Un giorno, però, in una metro incontrerà un ragazzo moro dagli occhi verdi che le cambierà la vita. E a scuola farà un altro, incredibile incontro. Ma alla fine chi la vorrà davvero?
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Spero vi piaccia, lasciate una recensione! :D
Spero davvero che vi piaccia, vorrei che quella ragazza riuscisse ad impersonare un po' ognuno di noi, vorrei tanto che vi piacesse! Lasciate una recensione, anche costruttiva magari, ma mi fa piacere  sapere che qualcuno l'abbia letta :D
Un bacione <3
Emma


Mmmmmmm. Mai mettere la tua canzone preferita come sveglia. MAI. Alla fine arriveresti ad odiarla. Spensi "One Thing", la canzone  che doveva essere la mia sveglia, e sgusciai fuori dal caldo e comodo letto. Osservai il mio letto e la mia stanza. Ci voleva davvero una riordinata. Le lenzuola degli aristogatti erano tutte sottosopra e la mia stanza era cosparsa da uno strato abbondante di vestiti. Bene. Scesi in cucina a fare colazione e mia sorella, la perfettina di casa, nove anni di pura demenza e bellezza, stava mangiando i miel pop's con aria angelica. Quando mi vide, mi salutò con l sua solita voce odiosa:
-Ciao Jess! Dormito male? sembri una capra tosata!
-Ciao sottospecie di ratto :)
In quel momento entrò mia madre
- Jessica, smettila di provocare tua sorella! Vedi, sei tu!
Io la guardai allibita, poi sbuffai e presi i miei fitness al cioccolato e li ingurgitai in un secondo. Se fossi rimasta un po' di più dentro quella stanza, sarei esplosa. Mmmmm, amo essere di buon umore il mattino!
Salii in camera mia, presi i vestiti e mi intrufolai in bagno. Mi lavai e dopo indossai i miei bellissimi jeans celesti e una camicia bianca. Uuuuuu, sembravo affascinante quanto un toporagno. Misi le air max, mi truccai e mi legai i capelli biondi in una coda di cavallo laterale e bassa. Presi il mio bellissimo zaino ricoperto di scritte dei miei amici, salutai e scappai da quella casa. Camminai svelta verso la fermata della metro, e quando finalmente riuscii a trovare un posto libero mi sedetti. Trovare un posto libero nell'Underground a quell 'ora era... Boh, fantastico. Davanti a me avevo un ragazzo bellissimo, cioè, era davvero bello! I suoi occhi erano del colore di un prato inglese e quando incrociò il mio sguardo mi sorrise. Wow. I suoi capelli ricci erano così... Argh. Ad un certo punto sali una signora incinta sulla metro e sia io che lui ci alzammo per farla sedere. Lei si sedette nel mio posto  e lui mi sorrise. Io mi attaccai al palo e presi il cellulare. Ad un certo punto sentio un 'altra presenza vicino a me. Alzai lo sguardo e  vidi il signorino
 riccio che mi guardava.
-Ciao, cercavi qualcosa?- feci io
- Ehm, no, cioè, scusa, oh, ehm, è la mia fermata!
-Anche la mia!
- Ah, scendiamo insieme?
- Non so, se vuoi restare qua a bighellonare, scegli tu.
Si morse un labbro e mi guardò incuriosito. Poi, insieme a me, saltò dalla metro. Quando scendemmo, lo salutai:
- Beh, è stato emozionante scendere dalla metro con te, spero possa ricapitare! Ciao, ci si vede- Gli dissi sorridendo
-Ciao bella
Mi girai per chiedergli se avesse detto davvero bella, ma lui era girato. Mamma mia, che bocconcino che era. Aveva dei jeans neri un po' larghi ed un maglione bianco. Aderente il maglione, eh. Mmmmmm, quello poteva essere un ragazzo da filmino mentale. Scuotendo la testa per i miei pensieri assurdi, mi incamminai verso la scuola. Entrai e chi vidi vicino al mio armadietto? Quella rompicoglioni della mia migliore amica, Deborah.
-Ciao Jessss!- Disse abbracciandomi
-Ciao bradipa spelacchiata.
-Ti voglio bene anche io, Jess-Disse sorridendo ironicamente.
Scrollai le spalle e le raccontai del ragazzo che avevo incontrato in metro. Ad un tratto sentii delle ragazze che parlottavano tra loro vicino al mio armadietto
-No, Cleo, non hai capito il bonazzo nuovo! Cioè è bellissimo! è alto, riccio, con gli occhi verdi... è da sballoooo!
Mah, non ti illudere jess.
Io e Deb ci incamminammo verso l'aula di storia dell'arte, e ci sedemmo negli ultimi banchi. La prof. Csrez incominciò a parlare e io mi accoccolai sullo zaino.
-Jessica Crowell, non starai mica dormendo!
-Prof, non sto dormendo,sto riposando la vista. Il che è ben diverso.
- Jessica non comportarti in questo modo con me!
- Ma io non ho detto niente!
- Oh si che hai detto qualcosa!
- Beh, è ovvio che abbia detto qualcosa. Mi pare logico, dato che sto parlando con lei.-Risatine dei miei compagni.
- Basta Crowell! In punizione!
- Quando prof? Lunedì sono già impegnata...
- Allora avrai un'ora in più domani. Fine. Ora esci dalla classe e rimanici fin quando non capirai i tuoi sbagli!
- Ok... Se vuole può venire anche lei con me :D
e scappai dall'aula prima che potesse appiopparmi un'altra punizione.
Mi sedetti sul pavimento, presi il mio MP3 e mi ascoltai un po' di sana musica dei queen.
Stavo cantando "Too much love" quando sentii delle urla, una porta che si apriva ed un ragazzo che usciva fuori. Un bel ragazzo che usciva fuori. Un ragazzo molto bello. Era alto, muscoloso, biondo scuro ed aveva un viso dolcissimo. Mi vide e mi guardò incuriosito. Probabilmente mi stava ascoltando. Ripresi a cantare fino a quando non sentii la campanella. Sia lodato quella specie di cosa chiamata carletto dei sofficini. Deb arrivò e quando mi vide scoppiò a ridere.
- Ahuahuahuahuhauhauha, Jess, ci hai fatti morire!
-Io non sono un serial killer.
- Jess, non fare la cretina! Dalle risate, intendo.
- Oh, e io mi sono ammazzata di noia.
- Guarda che ti sentivamo che cantavi i queen.
-Ero brava?
-Per niente.
-Fottiti con tutto il cuore, Deb.
Dopo altre quattro ore estenuanti, arrivammo al pranzo. Presi un pezzo di pizza e lo guardai male.
-Pizza, tu sii buona e non succederà niente, intesi? Intesi.
Deb mi guardò male e io feci ciao ciao sorridendo. Ci sedemmo in un tavolo vuoto e parlammo del più e del meno. Osservai un attimo la porta ed uscì qualcuno con un maglione bianco. Sorrisi tra me e me. Ad un certo punto vidi quello che avevo visto durante la punizione seduto su un tavolo baciarsi con una ragazza. Molto appassionatamente. Ad un certo punto si staccarono ed il ragazzo mi vide. Mi guardò mordendosi il labbro e si portò il ciuffo da una parte. Mi misi a ridere. Mi alzai e mi avvicinai a lui, ma non per parlarci, perchè era di fronte alla porta di uscitea  Mi sorrise e mi disse:
-Ciao bambola.
-Ciao bambolo.
Gli altri si misero a ridere e lui alzò un sopracciglio. Mi ricordai chi fosse improvvisamente. Era Liam Payne, il più popolare della scuola.
- Sei un peperino...
- No, sono una ragazza, se avessi dei dubbi puoi andare ad informarti in un ufficio di medici che ti spiegherà che non è ancora nata la specie "peperino"
Sbuffò e si morse il labbro. Mmmmm, che fastidioso che era.
-Beh, so solo che esistono delle belle ragazze e forse ne fai parte.
- Io invece sono a conoscenza del fatto che possano esistere dei bei ragazzi, ma non ne sono sicura... Se esistessero, tranquillo, non ne faresti parte- Gli strizzai l'occhio e me ne andai. Sentii delle risate e sorrisi. Deb mi guardò incredula e mi disse:
-Quello era Liam Payne. Ci stava provando con te!
- No, stava solo testando il mio QI.
-Pfffft.
Insieme uscimmo da scuola e  improvvisamente vidi Payne che parlava con un ragazzino delle medie. Aveva  qualcosa in mano, uno zaino credo. Mi avvicinai ai suoi amichetti che ridacchiavano come delle scimmie. Senza offesa alle scimmie. Il ragazzino stava quasi per piangere e  io decisi di intervenire.
-Ehy Payne, vedo che sei un ragazzo davvero coraggioso!-Lo salutai così.
- Cosa vuoi?!
- Lascia il ragazzino e prenditela con qualcuno più grande di te.
- Naaa.-
- Hai paura?
- No, solo che...
-Si, solo che ti faresti sotto dalla paura se un armadio alto quanto te arrivasse e decidesse di trattarti male.
-Tu non sai niente!  è così importante questo mocciosetto?! Tienitelo!- Poi lanciò lo zaino nei rami di un  albero e  se ne andò. Gli urlai:
-Vai che sei un mito!
Guardai il ragazzino impaurito, aveva degli occhi verdi bellissimi. Assomigliava a quel bonazzo.
- G-Grazie...
-Niente, dovere- Sorrisi e lo presi per mano quando lo aiutai ad alzarsi.
Deb ci fissava e sorrideva, scuotendo la testa.
- Ok, ora dobbiamo capire come salire lassù- Dissi io indicando i rami con la testa.
-Tra poco arriva mio fratello, magari ti può prendere in braccio...-
Non finì la frase che mi ritrovai quel bonazzo davanti.
-Ehi, ciao, aspetta, cosa ci fai con mio fratello?
- L'ho appena salvato da un orco, un po' di rispetto!
Rise e suo fratello gli raccontò la storia.
- Wow, sei stata grande... come ti chiami?
- Jessica, chiamami jess. Tu? Mister sensulità?
Il mister sensualità mi era scappato e lui mi fissò mettendosi a ridere.
-Harry. Mmmmm, dovrei prenderti in braccio per riuscire e prendere lo zaino, posso?
-Se non muori schiacciato, fai come vuoi
Sentii delle braccia prendermi i fianchi e piano piano arrivai vicino allo zaino. Lo afferrai e lo riportai giù. Greg, il fratellino di Harry, ringraziò, ma prima Harry prese il mio braccio e ci scrisse il suo numero e io gli scrissi il mio su un braccio.
Mentre passeggiavo mi arrivò un  messaggio, ma non proveniva da chi pensavo.
  
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