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Autore: mikaela    29/07/2012    6 recensioni
Quella sottilissima linea che c'è tra l'odio e l'amore. quella che ti indica cosa provi per qualcuno. quella che ti fa capire chi è tuo amico e chi no. quella che usi per dividere la tua cerchia di conoscenze.
Chris era sicuro di quale lato rispetto alla linea si trovasse Darren.
insomma quello Hobbit egocentrico e insopportabile poteva essere solo nella parte dell'odio!
Chris odiava quella stupidissima linea, perchè ora non era più sicuro. dove si trovava Darren adesso, nella parte dell'odio... o quella dell'amore?
Perchè per lui era stato così facile passare dall'altra parte?
buona lettura
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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you're look good with everything

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Quella mattina Mark si alzò con una strana sensazione alla bocca dello stomaco. Qualcosa sarebbe accaduto quel giorno, se lo sentiva.

Era da tre settimane che si tratteneva dal prendere quei maledetti per i capelli, farli baciare a forza e far finalmente sospirare il suo cuore CrissColferiano.
Più di una volta in quelle due settimane era stato sul punto di perdere il controllo, e le due Gemelline CrissColferiane non lo avevano aiutato, continuando a fargli pressioni per tutto il tempo.
Loro volevano agire, subito. E Mark avrebbe voluto davvero assecondarle, ma significava buttare al vento tutto il suo machiavellico piano.
Lui voleva il CrissColfer puro ed integro, e doveva attenersi al piano.

Per questo si era trattenuto tutti quei giorni per effettuare la fase 5. Ma se lo sentiva: i tempi erano maturi e potevano procedere con l’ultima fase. Per quello e perché uno degli elementi fondamentali del piano arrivava quel giorno.
Compose velocemente il numero di Naya al cellulare.
-oggi Fase 5. Che i giochi abbiano inizio, e che la fortuna possa essere sempre a nostro favore*-

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-che succede?- gli chiese Chris, notando la sua faccia strana.
-nulla- gli rispose sorridendo Darren –solo una strana sensazione-
Chris rimase così folgorato dalla bellezza del suo sorriso, che non si chiese nemmeno il perché di quella “sensazione”.
Come ogni mattina da tre settimane Darren passava a casa di Chris per fare colazione con lui e andare al lavoro.
La cucina di casa Colfer era grande e spaziosa, si notava il buon gusto del padrone di casa. Quest’ultimo stava preparando il caffè per entrambi, mentre Darren prendeva un po’ di succo d’arancia dal frigo e lo poggiava sull’isola.
Chris rifletté sul fatto che prima di quelle due settimane a mala pena si ricordava di prendere mezza tazza di caffè, mentre adesso mangiare di mattina sembrava la cosa più importante del mondo.
Infatti faceva sempre in modo di avere cornetti, cappuccino, caffe, succo, pancakes, e biscotti.
O forse era chi veniva a mangiare a rendere quel pasto così speciale?
Non lo avrebbe mai ammesso, ma pensava che più cose cucinava, più si sarebbero trattenuti a casa a insieme.
-che buon profumo- esclamò Darren, abbracciandolo da dietro.
Controllati, Chris. Su ce la puoi fare! Pensò il più piccolo, cercando di fermare i battiti accelerati del suo cuore.
Arrossì vistosamente, e ringraziò il cielo che Darren non potesse vederlo in viso.
Quest’ultimo poggiò la testa sulla spalla di Chris, e inspirò forte.
-è solo caffè- borbottò Chris.
-io parlavo di te- ribatté Darren, strofinando il naso sul collo dell’altro.
Controllo ricorda, controllo. Conta le pecore…
Il più piccolo liberò un piccolo sospiro di piacere e lo accusò –stai facendo di tutto per farmi passare la voglia di andare al lavoro-
-sappi che la cosa è reciproca- rispose Darren –diamine, come fai a essere sempre così sexy?- chiese.
-ho ancora indosso solo pigiama, visto che sei venuto prima del solito-
-ecco, o questo è il pigiama più sexy del mondo, o sei tu che stai bene con tutto- disse, per poi voltarlo e stringerlo forte a se.
come fa la canzone di Janet Jackson, su! Control!
-io penso di più la seconda- gli sussurrò all’orecchio.
oh, fanculo il controllo! Pensò, prima di avventarsi sulle labbra del fidanzato.
-Chris…- disse Darren, staccandosi poco dalle labbra del suo ragazzo-… dovremo andare, e tu non sei ancora pronto-
-sei perfido- borbottò Chris, staccandosi svogliatamente da lui –ed è colpa tua se sono ancora in pigiama! Sei arrivato quasi un’ora prima!-
-volevo passare più tempo con te prima di…- provò a giustificarsi Darren, prima che le parole gli morissero in gola.

… fingere

Era quello che facevano da tre settimane. Fingere. Far credere a tutti che non era successo niente, che loro erano ancora “amici” che tentavano di non urlarsi contro tra loro, far pensare al cast che tiravano sospiri quando l’altro usciva dalla stanza, e che alla prima occasione sarebbero tornati a litigare.
Quando, quel giorno in auditorium, erano stati quasi scoperti, la decisione di nascondersi era sembrata la migliore ad entrambi, anche se non ne avevano parlato.

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Flashback

Darren era seduto sul bordo del palco, davanti a Chris che invece era in piedi.
Un pensiero passò per la testa del riccio, bloccando la scia di baci che stava lasciando sul collo dell’altro.
Stava baciando…
il suo ragazzo. Faceva così strano pensarlo. Lasciò libero il suo collo, e lo abbracciò stretto.
-sei il mio ragazzo- disse Darren, sorridendo.
-è strano dirlo- mormorò Chris, con la testa poggiata sulla sua spalla –però è bellissimo- aggiunse, facendo allargare ancora di più il sorriso del riccio.
-se me lo avessero detto mezz’ora fa quello che sarebbe successo, sarei crepato dal ridere. Insomma non lo credo ancora possibile- disse Chris, ridendo per la felicità.
-non ci credo nemmeno io… non so come avremmo fatto se tu non ti fossi fatto avanti-
-me lo avresti mai detto?- chiese Chris, curioso.
-no. Il mio piano era quello di starti il più vicino possibile, senza dirti nulla. perché io pensavo che mi odiassi, e che parlarne avrebbe significato perderti, e non lo avrei mai sopportato- disse Darren, con una sincerità disarmante.
-forse nemmeno io. Se non ci fossimo trovati in questa situazione, da soli, l’uno di fronte all’altro, probabilmente non avrei aperto bocca.- gli confessò Chris.
-è una fortuna essere qui allora- disse Darren, staccandosi da lui per poterlo guardare in faccia. gli regalò un sorriso dolcissimo, che l’altro ricambiò con piacere.
Poi sentirono il cigolio di una porta aprirsi.
Chris saltò indietro, quasi perdendo l’equilibrio, mentre l’altro si affrettava a scendere dal palco e darsi una sistemata.
-ragazzi, siete qui?- chiese la voce di Dianna dalla parte superiore dell’auditorium.
-si- risposero in coro i due, senza aggiungere altro.
-li ho trovati!- urlò Dianna a qualcuno. Prima di scendere le scale e farsi vedere, raggiunta poi da Kevin, Amber e Jenna.
-cosa caspita ci facevate qui?- chiese Kevin, lanciandogli un’occhiata stranita.
-chiedetelo a quelle due!- rimbeccò Chris, vedendo arrivare Naya e Heather. Per fortuna, altrimenti non sapeva che avrebbero potuto inventare.
-forza, non abbiamo tempo ora. Ryan ha bisogno di voi per un paio di scene- spiegò Amber –va tutto bene?- chiese poi, notando qualcosa di strano nel disagio che provavano i due.
Si scambiarono un occhiata, e Darren parlò –nulla, assolutamente nulla-

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Così avevano deciso di nascondere a tutti, perfino i loro migliori amici, di avere una storia. Non ne avevano ancora parlato, semplicemente stavano insieme e si comportavano da fidanzati solo quando erano soli.
E fu quasi naturale per Darren, presentarsi a casa Colfer il giorno dopo per fare colazione insieme. L’inizio di una lunga serie di colazioni.
Entrambi avevano pensato che potevano farcela, ma già dopo una settimana, sentivano quanto fosse difficile stare così vicini sul set, e non potersi mai nemmeno prendere la mano.
Era diventato frustrante, per entrambi. Ma ancora non erano intenzionati a rendere pubblica la loro relazione.

Dopo mille coccole, un pasto abbondante e tanti, tantissimi baci, riuscirono ad arrivare alle macchine.
Per non destare sospetti partivano in macchine separate, e Darren andava per primo, arrivando un po’ in anticipo rispetto all’altro.
Di certo non potevano immaginarsi chi avrebbero trovato sul set quella mattina.

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-Chris!- esclamò Jonathan, vedendo entrare il suo amico.
Jonathan Groff, alias Jessie St. James, alias il migliore amico della Michele, alias Colui-Che-Non-Doveva-Trovarsi-Sul-Set-Quel-Giorno.
Il ragazzo si slanciò su Colfer, abbracciandolo stretto. Più stretto di quanto avrebbe fatto normalmente. Tutto il cast era riunito nell’aula delle prove, probabilmente lo stavano aspettando.
-hey Jona!- disse Chris, un po’ a disagio per quello slancio di allegria. Certo, durante la scorsa serie erano diventati amici, ma non fino a quel punto.
lanciò un’occhiata a Darren, seduto accanto a Dianna, e vide che lo fissava, confuso.
-come mai tutta questa allegria?-
-sono felicissimo di vederti, ecco tutto!- esclamò sorridendogli.
Chris annuì solo, per poi andare a sedersi accanto ad Amber, nel posto sotto quello di Darren.
Jonathan non sembrava intenzionato a mollare Chris, e infatti andò a sedersi accanto a lui, ignorando bellamente Lea che gli lanciava segnali per farlo sedere nel posto accanto al suo.
-allora, come ti va la vita, Chris?- chiese Jonathan –nessun ragazzo?-
Il piccolo deglutì rumorosamente. Anche se non si poteva girare, sentiva lo sguardo di Darren su di se.
-no- bisbigliò, sperando quasi che non lo sentisse.
-davvero? Nemmeno io, che coincidenza!- esclamò lui sorridendogli, smagliante.
-e il ragazzo di cui mi avevi parlato?- tentò Chris.
-oh, non faceva per me. io preferisco i ragazzi carini, dolci e gentili… un po’ come te- gli disse, per poi fargli l’occhiolino.
Jonathan Groff ci stava palesemente provando con lui.
Ma perché? Non aveva mai dimostrato nessun interesse particolare nei suoi confronti! Cosa aveva di diverso?
Chris pregò tutti i santi del cielo che quell’improvviso interesse per lui fosse solo una cosa del momento.

Ovviamente le preghiere di Chris non vennero ascoltate.
Più tentava di tenersi alla larga da Groff, più lui si faceva appiccicoso.
Che succedeva al mondo? Un mese prima non aveva uno straccio di ragazzo, adesso aveva un fidanzato segreto e un amico che desiderava essere qualcosa di più?

Darren non l’aveva presa bene.
Inizialmente aveva usato tutte le sue forze per non mostrarsi geloso con Chris, ignorando le loro conversazioni, e soffocando il desiderio di spaccare la faccia a Groff.
Sperava, come il suo ragazzo, che smettesse il più in fretta possibile.
E aspettò, in silenzio. Mentre guardava Jona che salutava Chris, mentre si abbracciavano, mentre chiacchieravano, mentre Groff Flirtava… finchè un pio di giorni dopo, non ce la fece più.

-non mi metterò una gonna!- esclamò Chris, indignato.
-è un Kilt Chris, un Kilt!- ripeté Ryan per la milionesima volta.
Tutto il cast con Ryan Murphy e un paio di costumiste si trovavano in sala riunioni.
Colfer non aveva preso bene la storia “mettiamo una gonna a Kurt” e sperava che con l’aiuto dei suoi amici avrebbe fatto desistere il regista.
-è comunque una gonna, e io non ho intenzione di rendermi ridicolo in questo modo!- ribatté lui.
Darren, come il resto dei presenti, rise all’espressione indignata di Chris, ed esasperata di Ryan.
-dai Chris non fare questa scenata- gli disse Jona avvicinandosi. Gli cinse la schiena con un braccio e gli diede un bacio sulla guancia.

-lo sai benissimo che stai bene con tutto-

Quello fu l’interruttore che fece scattare quella bomba ad orologeria che era diventato Darren.
Poteva provarci con lui, poteva abbracciarlo, poteva chiacchierarci senza che battesse ciglio.
Ma non poteva baciarlo, e non poteva dirgli “stai bene con tutto”. Solo lui poteva farlo. Era il suo diritto di fidanzato. Lui aveva Chris, e non avrebbe permesso a un ragazzo qualunque di prenderlo.
-Dacci un taglio Groff- disse Darren, avvicinandosi a loro infuriato.
Mark, che fino a quel momento era palesemente annoiato dallo spettacolo che gli si presentava davanti, alzò lo sguardo e fissò Darren carico di aspettative.

Non deluderci piccolo Hobbit pensò.

-Hey Criss, qual è il tuo problema?- gli chiese, sorridendogli beffardo.
-smettila di flirtare con Chris!- gli ordinò mettendosi davanti a lui, mentre quello lasciava la presa su Chris.
-e chi saresti tu per impedirmelo?- gli chiese, infastidito.
-il suo ragazzo!- urlò, prima che potesse controllarsi. Un secondo dopo si accorse di ciò che aveva detto e si tappò la bocca con la mano, quasi servisse a ricacciarci dentro le parole che erano uscite.
Chris lo fissava con gli occhi spalancati, senza proferire parola.
Il brusio che c’era prima, era scomparso, sostituito da occhiate scioccate, sospiri trattenuti e mute domande.
Furono Naya Mark e Heather ad interrompere il silenzio.
Quasi contemporaneamente, si erano alzati e abbracciati urlando
-CrissColfer it’s oooon!-
Jonathan sorrise, per poi rivolgersi ai tre che continuavano a saltellare e urlare cose incomprensibili –posso smetterla con questa farsa ora, o devo strappargli fuori una proposta di matrimonio?- chiese ironico.
-un matrimonio? Sarebbe il sogno di ogni CrissColferiano!- esclamò raggiante Mark.
-un CrissCosa?- chiesero tutti in coro.
-allora, qualcuno mi può spiegare cosa sta succedendo?- chiese Ryan esasperato, lasciandosi cadere su una sedia.
-succede che il Dream Team CrissColferiano aveva ragione!- esclamò Heather, in estasi.
-riguardo a cosa?- chiese Amber.
-a loro due!- disse con ovvietà Naya, indicando i diretti interessati.
-ecco un'altra cosa che non riesco a capire, che vuol dire “il suo ragazzo”? è uno scherzo?- chiese Dianna, incredula.
-bhè… ecco… vedete….- iniziò a balbettare Darren, imbarazzato.
-non posso credere che avevi ragione- disse Chord, rivolgendosi a Mark.
-voi lo sapevate?- chiese allora Kevin, più confuso che mai.
Iniziarono a sollevarsi varie domande, supposizioni, congetture e esclamazioni, finché Lea non prese il mano la situazione.
-cerchiamo di capirci bene- iniziò –quei due stanno insieme. Voi tre siete grandi sostenitori della coppia Darren / Chris…-
-CrissColfer!- gli suggerì HeMo, allegra.
-.. quello che è! Quindi voi tifavate la coppia, e per qualche strano motivo questi due ne erano a conoscenza- disse indicando Chord e Cory. –quindi avete ingaggiato il MIO Jona per far ingelosire Darren così che confessasse tutto?- concluse, sperando vivamente di non aver tralasciato nulla.
Il Dream Team CrissColferiano annuì vigorosamente, seguito da Chord, Cory e Jona.
-quindi, adesso vorremo delle spiegazioni direttamente dalla cop… hey dove sono finiti?- esclamò accorgendosi della mancanza del riccio e il suo fidanzato.
Tutti si guardarono intorno, per poi notare un Darren che si muoveva lenta mentente verso l’uscita, mentre seguito da Chris.
-hey, fermatevi voi due! Avete un mucchio di cose da spiegare!- disse Lea.
-qual è il vostro problema? Ci amiamo, che c’è da spiegare?- sbottò Chris, incrociando le braccia al petto e arrossendo leggermente.
-che carini!- squittì HeMo, con gli occhi a cuoricino.
-ma se non vi potevate sopportare!- obbiettò Kevin.
-al passato, adesso le cose sono cambiate- disse Darren, per poi sciogliere le braccia incrociate di Chris e prendere la sua mano.
-questo è il giorno più bello della mia vita- disse Mark, raggiante.

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Dopo un lunghissimo racconto, in cui Darren e Chris si erano alternati il ruolo di narratore, finalmente avevano finito tutte le varie spiegazioni.
-ora quello che vorrei sapere è: perché pensavate a noi come coppia, e da quanto soprattutto!- chiese Chris al Dream Team, curioso.
-io poco dopo che vi siete conosciuti, mentre la loro conversione è recente- spiegò Mark, felice come una pasqua.
Chris e Darren si lanciarono un’occhiata stupiti: non credevano che Mark li vedesse bene come coppia da così tanto tempo.
-e quello stesso giorno ho scommesso con Chord e Cory che vi sareste messi insieme. A proposito, sganciate 600 dollari!-
-che stai dicendo? Avevamo concordato per la metà!- disse Cory, sbigottito.
-300 a testa, che in totale fanno 600. Guarda che so contare!- ribattè Mark.
-no, 300 in totale non scherzare!-
-sono 600! Non barate e accettate la sconf…-

-avete scommesso su di noi?- chiese Chris lanciando a ciascuno di loro un’occhiata di fuoco.
I ragazzi si zittirono di colpo, terrorizzati.
-sulla nostra vita privata, che non vi riguarda assolutamente?- continuò, con il viso nero dalla rabbia.
Cory annuì piano, e Chris chiese
-qualcuno di voi a visto i miei Sai?-
Un secondo dopo il Dream Team era fuggito via, seguito da Cory e Chord.

Darren rise, felice. Lo sapeva che non gli avrebbe fatto nulla, ma che voleva solo spaventarli.
E sapeva che probabilmente stavano pensando la stessa cosa.
Se stavano insieme adesso, era anche merito loro.

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*si, è Hunger Games. Si, sono un caso perso xD

Angolo Autrice più triste del mondo

I’m Back! Con il penultimo capitolo, purtroppo T.T
c’è stato un momento della giornata in cui ho sclerato e mi sono detta “chiudiamola qui, questo è l’ultimo capitolo”. Poi ho capito che non ero pronta per chiuderla qui, e che c’era bisogno di un altro capitolo per finire bene.
Che dire? La fase 5 ha soddisfatto le vostre aspettative? Spero proprio di si!
Per quanto riguarda un possibile sequel, per ora ho deciso di non farlo. L’idea della FanFic si basa sul passaggio dall’odio all’amore, e basta. Scrivere un sequel rovinerebbe l’idea originale. Tuttavia ho deciso che se mi venisse un’idea simile a questa la userò per il sequel.
Vi ricordate della Klaine di cui avevo parlato? Siccome dovrò studiare molto questo mese, per recuperare latino, ho deciso di pubblicarla a settembre, appena avrò fatto l’esame di riparazione.
Intanto ho fatto una CrissColfer demenziale, mi farebbe piacere se passaste a vederla.
a proposito, vorrei tanto una cover per questa storia, ma sono una schiappa a fare immagini, ritoccarle a quant'altro. se qualcuno di voi è bravo in queste cose, potrebbe farla? mi renderebbe davvero felice :) grazie mille comunque xD
Grazie mille a voi che mi avete sostenuta, sempre, e spero che il capitolo vi sia piaciuto.

miky

   
 
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