you're
look good with everything
Quella mattina
Mark si alzò con una strana sensazione alla
bocca dello stomaco. Qualcosa sarebbe accaduto quel giorno, se lo
sentiva.
Era da tre
settimane che si tratteneva dal prendere quei
maledetti per i capelli, farli baciare a forza e far finalmente
sospirare il
suo cuore CrissColferiano.
Più di una volta in quelle due settimane era stato sul punto
di perdere il
controllo, e le due Gemelline CrissColferiane non lo avevano aiutato,
continuando a fargli pressioni per tutto il tempo.
Loro volevano agire, subito. E Mark avrebbe voluto davvero
assecondarle, ma
significava buttare al vento tutto il suo machiavellico piano.
Lui voleva il CrissColfer puro ed integro, e doveva attenersi al piano.
Per questo si
era trattenuto tutti quei giorni per effettuare
la fase 5. Ma se lo sentiva: i tempi erano maturi e potevano procedere
con l’ultima
fase. Per quello e perché uno degli elementi fondamentali
del piano arrivava
quel giorno.
Compose velocemente il numero di Naya al cellulare.
-oggi Fase 5. Che i giochi abbiano inizio, e che la fortuna possa
essere sempre
a nostro favore*-
-che succede?-
gli chiese Chris, notando la sua faccia strana.
-nulla- gli rispose sorridendo Darren –solo una strana
sensazione-
Chris rimase così folgorato dalla bellezza del suo sorriso,
che non si chiese
nemmeno il perché di quella “sensazione”.
Come ogni mattina da tre settimane Darren passava a casa di Chris per
fare
colazione con lui e andare al lavoro.
La cucina di casa Colfer era grande e spaziosa, si notava il buon gusto
del
padrone di casa. Quest’ultimo stava preparando il
caffè per entrambi, mentre
Darren prendeva un po’ di succo d’arancia dal frigo
e lo poggiava sull’isola.
Chris rifletté sul fatto che prima di quelle due settimane a
mala pena si ricordava
di prendere mezza tazza di caffè, mentre adesso mangiare di
mattina sembrava la
cosa più importante del mondo.
Infatti faceva sempre in modo di avere cornetti, cappuccino, caffe,
succo,
pancakes, e biscotti.
O forse era chi veniva a mangiare a rendere quel pasto così
speciale?
Non lo avrebbe mai ammesso, ma pensava che più cose
cucinava, più si sarebbero
trattenuti a casa a insieme.
-che buon profumo- esclamò Darren, abbracciandolo da dietro.
Controllati, Chris. Su ce la puoi fare! Pensò il
più piccolo, cercando di fermare i
battiti accelerati del suo cuore.
Arrossì vistosamente, e ringraziò il cielo che
Darren non potesse vederlo in
viso.
Quest’ultimo poggiò la testa sulla spalla di
Chris, e inspirò forte.
-è solo caffè- borbottò Chris.
-io parlavo di te- ribatté Darren, strofinando il naso sul
collo dell’altro.
Controllo ricorda, controllo. Conta le
pecore…
Il più piccolo liberò un piccolo sospiro di
piacere e lo accusò –stai facendo
di tutto per farmi passare la voglia di andare al lavoro-
-sappi che la cosa è reciproca- rispose Darren
–diamine, come fai a essere
sempre così sexy?- chiese.
-ho ancora indosso solo pigiama, visto che sei venuto prima del solito-
-ecco, o questo è il pigiama più sexy del mondo,
o sei tu che stai bene con tutto-
disse, per poi
voltarlo e stringerlo forte a se.
come fa la canzone di Janet Jackson, su!
Control!
-io penso di più la seconda- gli sussurrò
all’orecchio.
oh, fanculo il controllo! Pensò, prima di
avventarsi sulle labbra del fidanzato.
-Chris…- disse Darren, staccandosi poco dalle labbra del suo
ragazzo-… dovremo
andare, e tu non sei ancora pronto-
-sei perfido- borbottò Chris, staccandosi svogliatamente da
lui –ed è colpa tua
se sono ancora in pigiama! Sei arrivato quasi un’ora prima!-
-volevo passare più tempo con te prima di…-
provò a giustificarsi Darren, prima
che le parole gli morissero in gola.
…
fingere
Era quello che
facevano da tre settimane. Fingere. Far credere
a tutti che non era successo niente, che loro erano ancora
“amici” che
tentavano di non urlarsi contro tra loro, far pensare al cast che
tiravano
sospiri quando l’altro usciva dalla stanza, e che alla prima
occasione
sarebbero tornati a litigare.
Quando, quel giorno in auditorium, erano
stati quasi scoperti, la decisione di nascondersi era sembrata la
migliore ad
entrambi, anche se non ne avevano parlato.
.
Flashback
Darren
era seduto sul bordo del palco, davanti a Chris che invece era in piedi.
Un pensiero passò per la testa del riccio, bloccando la scia
di baci che stava
lasciando sul collo dell’altro.
Stava baciando… il suo ragazzo.
Faceva così strano pensarlo. Lasciò libero il suo
collo, e lo abbracciò
stretto.
-sei il mio ragazzo- disse Darren, sorridendo.
-è strano dirlo- mormorò Chris, con la testa
poggiata sulla sua spalla –però è
bellissimo- aggiunse, facendo allargare ancora di più il
sorriso del riccio.
-se me lo avessero detto mezz’ora fa quello che sarebbe
successo, sarei crepato
dal ridere. Insomma non lo credo ancora possibile- disse Chris, ridendo
per la
felicità.
-non ci credo nemmeno io… non so come avremmo fatto se tu
non ti fossi fatto
avanti-
-me lo avresti mai detto?- chiese Chris, curioso.
-no. Il mio piano era quello di starti il più vicino
possibile, senza dirti
nulla. perché io pensavo che mi odiassi, e che parlarne
avrebbe significato
perderti, e non lo avrei mai sopportato- disse Darren, con una
sincerità
disarmante.
-forse nemmeno io. Se non ci fossimo trovati in questa situazione, da
soli, l’uno
di fronte all’altro, probabilmente non avrei aperto bocca.-
gli confessò Chris.
-è una fortuna essere qui allora- disse Darren, staccandosi
da lui per poterlo
guardare in faccia. gli regalò un sorriso dolcissimo, che
l’altro ricambiò con
piacere.
Poi sentirono il cigolio di una porta aprirsi.
Chris saltò indietro, quasi perdendo l’equilibrio,
mentre l’altro si affrettava
a scendere dal palco e darsi una sistemata.
-ragazzi, siete qui?- chiese la voce di Dianna dalla parte superiore
dell’auditorium.
-si- risposero in coro i due, senza aggiungere altro.
-li ho trovati!- urlò Dianna a qualcuno. Prima di scendere
le scale e farsi
vedere, raggiunta poi da Kevin, Amber e Jenna.
-cosa caspita ci facevate qui?- chiese Kevin, lanciandogli
un’occhiata
stranita.
-chiedetelo a quelle due!- rimbeccò Chris, vedendo arrivare
Naya e Heather. Per
fortuna, altrimenti non sapeva che avrebbero potuto inventare.
-forza, non abbiamo tempo ora. Ryan ha bisogno di voi per un paio di
scene-
spiegò Amber –va tutto bene?- chiese poi, notando
qualcosa di strano nel
disagio che provavano i due.
Si scambiarono un occhiata, e Darren parlò –nulla,
assolutamente nulla-
Così
avevano deciso di nascondere a tutti, perfino i loro
migliori amici, di avere una storia. Non ne avevano ancora parlato,
semplicemente stavano insieme e si comportavano da fidanzati solo
quando erano
soli.
E fu quasi naturale per Darren, presentarsi a casa Colfer il giorno
dopo per
fare colazione insieme. L’inizio di una lunga serie di
colazioni.
Entrambi avevano pensato che potevano farcela, ma già dopo
una settimana,
sentivano quanto fosse difficile stare così vicini sul set,
e non potersi mai
nemmeno prendere la mano.
Era diventato frustrante, per entrambi. Ma ancora non erano
intenzionati a rendere
pubblica la loro relazione.
Dopo mille
coccole, un pasto abbondante e tanti, tantissimi
baci, riuscirono ad arrivare alle macchine.
Per non destare sospetti partivano in macchine separate, e Darren andava per primo,
arrivando un po’
in anticipo rispetto all’altro.
Di certo non potevano immaginarsi chi avrebbero trovato sul set quella
mattina.
.
-Chris!- esclamò Jonathan, vedendo entrare il suo amico.
Jonathan Groff, alias Jessie St. James, alias il migliore amico della
Michele,
alias Colui-Che-Non-Doveva-Trovarsi-Sul-Set-Quel-Giorno.
Il ragazzo si slanciò su Colfer, abbracciandolo stretto.
Più stretto di quanto
avrebbe fatto normalmente. Tutto il cast era riunito
nell’aula delle prove,
probabilmente lo stavano aspettando.
-hey Jona!- disse Chris, un po’ a disagio per quello slancio
di allegria. Certo,
durante la scorsa serie erano diventati amici, ma non fino a quel punto.
lanciò un’occhiata a Darren, seduto accanto a
Dianna, e vide che lo fissava,
confuso.
-come mai tutta questa allegria?-
-sono felicissimo di vederti, ecco tutto!- esclamò
sorridendogli.
Chris annuì solo, per poi andare a sedersi accanto ad Amber,
nel posto sotto
quello di Darren.
Jonathan non sembrava intenzionato a mollare Chris, e infatti
andò a sedersi
accanto a lui, ignorando bellamente Lea che gli lanciava segnali per
farlo
sedere nel posto accanto al suo.
-allora, come ti va la vita, Chris?- chiese Jonathan –nessun
ragazzo?-
Il piccolo deglutì rumorosamente. Anche se non si poteva
girare, sentiva lo
sguardo di Darren su di se.
-no- bisbigliò, sperando quasi che non lo sentisse.
-davvero? Nemmeno io, che coincidenza!- esclamò lui
sorridendogli, smagliante.
-e il ragazzo di cui mi avevi parlato?- tentò Chris.
-oh, non faceva per me. io preferisco i ragazzi carini, dolci e
gentili… un po’
come te- gli disse, per poi fargli l’occhiolino.
Jonathan Groff ci stava palesemente provando con lui.
Ma perché? Non aveva mai dimostrato nessun interesse
particolare nei suoi
confronti! Cosa aveva di diverso?
Chris pregò tutti i santi del cielo che
quell’improvviso interesse per lui
fosse solo una cosa del momento.
Ovviamente le
preghiere di Chris non vennero ascoltate.
Più tentava di tenersi alla larga da Groff, più
lui si faceva appiccicoso.
Che succedeva al mondo? Un mese prima non aveva uno straccio di
ragazzo, adesso
aveva un fidanzato segreto e un amico che desiderava essere qualcosa di
più?
Darren non
l’aveva presa bene.
Inizialmente aveva usato tutte le sue forze per non mostrarsi geloso
con Chris,
ignorando le loro conversazioni, e soffocando il desiderio di spaccare
la
faccia a Groff.
Sperava, come il suo ragazzo, che smettesse il più in fretta
possibile.
E aspettò, in silenzio. Mentre guardava Jona che salutava
Chris, mentre si
abbracciavano, mentre chiacchieravano, mentre Groff
Flirtava… finchè un pio di
giorni dopo, non ce la fece più.
-non mi
metterò una gonna!- esclamò Chris, indignato.
-è un Kilt Chris, un Kilt!- ripeté Ryan per la
milionesima volta.
Tutto il cast con Ryan Murphy e un paio di costumiste si trovavano in
sala
riunioni.
Colfer non aveva preso bene la storia “mettiamo una gonna a
Kurt” e sperava che
con l’aiuto dei suoi amici avrebbe fatto desistere il regista.
-è comunque una gonna, e io non ho intenzione di rendermi
ridicolo in questo
modo!- ribatté lui.
Darren, come il resto dei presenti, rise all’espressione
indignata di Chris, ed
esasperata di Ryan.
-dai Chris non fare questa scenata- gli disse Jona avvicinandosi. Gli
cinse la
schiena con un braccio e gli diede un bacio sulla guancia.
-lo sai
benissimo che stai
bene con tutto-
Quello fu
l’interruttore che fece scattare quella bomba ad
orologeria che era diventato Darren.
Poteva provarci con lui, poteva abbracciarlo, poteva chiacchierarci
senza che
battesse ciglio.
Ma non poteva baciarlo, e non
poteva
dirgli “stai bene con tutto”. Solo lui poteva
farlo. Era il suo diritto di
fidanzato. Lui aveva Chris, e non avrebbe permesso a un ragazzo
qualunque di
prenderlo.
-Dacci un taglio Groff- disse Darren, avvicinandosi a loro infuriato.
Mark, che fino a quel momento era palesemente annoiato dallo spettacolo
che gli
si presentava davanti, alzò lo sguardo e fissò
Darren carico di aspettative.
Non
deluderci
piccolo Hobbit
pensò.
-Hey Criss, qual
è il tuo problema?- gli chiese, sorridendogli
beffardo.
-smettila di flirtare con Chris!- gli ordinò mettendosi
davanti a lui, mentre
quello lasciava la presa su Chris.
-e chi saresti tu per impedirmelo?- gli chiese, infastidito.
-il suo ragazzo!- urlò, prima che potesse controllarsi. Un
secondo dopo si
accorse di ciò che aveva detto e si tappò la
bocca con la mano, quasi servisse
a ricacciarci dentro le parole che erano uscite.
Chris lo fissava con gli occhi spalancati, senza proferire parola.
Il brusio che c’era prima, era scomparso, sostituito da
occhiate scioccate,
sospiri trattenuti e mute domande.
Furono Naya Mark e Heather ad interrompere il silenzio.
Quasi contemporaneamente, si erano alzati e abbracciati urlando
-CrissColfer it’s oooon!-
Jonathan sorrise, per poi rivolgersi ai tre che continuavano a
saltellare e
urlare cose incomprensibili –posso smetterla con questa farsa
ora, o devo
strappargli fuori una proposta di matrimonio?- chiese ironico.
-un matrimonio? Sarebbe il sogno di ogni CrissColferiano!-
esclamò raggiante
Mark.
-un CrissCosa?- chiesero tutti in coro.
-allora, qualcuno mi può spiegare cosa sta succedendo?-
chiese Ryan esasperato,
lasciandosi cadere su una sedia.
-succede che il Dream Team CrissColferiano aveva ragione!-
esclamò Heather, in
estasi.
-riguardo a cosa?- chiese Amber.
-a loro due!- disse con ovvietà Naya, indicando i diretti
interessati.
-ecco un'altra cosa che non riesco a capire, che vuol dire
“il suo ragazzo”? è
uno scherzo?- chiese Dianna, incredula.
-bhè… ecco… vedete….-
iniziò a balbettare Darren, imbarazzato.
-non posso credere che avevi ragione- disse Chord, rivolgendosi a Mark.
-voi lo sapevate?- chiese allora Kevin, più confuso che mai.
Iniziarono a sollevarsi varie domande, supposizioni, congetture e
esclamazioni,
finché Lea non prese il mano la situazione.
-cerchiamo di capirci bene- iniziò –quei due
stanno insieme. Voi tre siete
grandi sostenitori della coppia Darren / Chris…-
-CrissColfer!- gli suggerì HeMo, allegra.
-.. quello che è! Quindi voi tifavate la coppia, e per
qualche strano motivo
questi due ne erano a conoscenza- disse indicando Chord e Cory.
–quindi avete
ingaggiato il MIO Jona per far ingelosire Darren così che
confessasse tutto?-
concluse, sperando vivamente di non aver tralasciato nulla.
Il Dream Team CrissColferiano annuì vigorosamente, seguito
da Chord, Cory e
Jona.
-quindi, adesso vorremo delle spiegazioni direttamente dalla
cop… hey dove sono
finiti?- esclamò accorgendosi della mancanza del riccio e il
suo fidanzato.
Tutti si guardarono intorno, per poi notare un Darren che si muoveva
lenta
mentente verso l’uscita, mentre seguito da Chris.
-hey, fermatevi voi due! Avete un mucchio di cose da spiegare!- disse
Lea.
-qual è il vostro problema? Ci amiamo, che
c’è da spiegare?- sbottò Chris,
incrociando le braccia al petto e arrossendo leggermente.
-che carini!- squittì HeMo, con gli occhi a cuoricino.
-ma se non vi potevate sopportare!- obbiettò Kevin.
-al passato, adesso le cose sono cambiate- disse Darren, per poi
sciogliere le
braccia incrociate di Chris e prendere la sua mano.
-questo è il giorno più bello della mia vita-
disse Mark, raggiante.
Dopo un lunghissimo
racconto, in cui Darren e Chris si erano alternati il ruolo di
narratore,
finalmente avevano finito tutte le varie spiegazioni.
-ora quello che vorrei sapere è: perché pensavate
a noi come coppia, e da
quanto soprattutto!- chiese Chris al Dream Team, curioso.
-io poco dopo che vi siete conosciuti, mentre la loro conversione
è recente-
spiegò Mark, felice come una pasqua.
Chris e Darren si lanciarono un’occhiata stupiti: non
credevano che Mark li vedesse
bene come coppia da così tanto tempo.
-e quello stesso giorno ho scommesso con Chord e Cory che vi sareste
messi
insieme. A proposito, sganciate 600 dollari!-
-che stai dicendo? Avevamo concordato per la metà!- disse
Cory, sbigottito.
-300 a testa, che in totale fanno 600. Guarda che so contare!-
ribattè Mark.
-no, 300 in totale non scherzare!-
-sono 600! Non barate e accettate la sconf…-
-avete scommesso
su di noi?- chiese Chris lanciando a ciascuno
di loro un’occhiata di fuoco.
I ragazzi si zittirono di colpo, terrorizzati.
-sulla nostra vita privata, che non vi riguarda assolutamente?-
continuò, con
il viso nero dalla rabbia.
Cory annuì piano, e Chris chiese
-qualcuno di voi a visto i miei Sai?-
Un secondo dopo il Dream Team era fuggito via, seguito da Cory e Chord.
Darren rise,
felice. Lo sapeva che non gli avrebbe fatto
nulla, ma che voleva solo spaventarli.
E sapeva che probabilmente stavano pensando la stessa cosa.
Se stavano insieme adesso, era anche merito loro.
*si,
è Hunger Games. Si, sono un caso perso xD
Angolo Autrice
più triste del mondo
I’m
Back! Con il penultimo capitolo, purtroppo T.T
c’è stato un momento della giornata in cui ho
sclerato e mi sono detta “chiudiamola
qui, questo è l’ultimo capitolo”. Poi ho
capito che non ero pronta per
chiuderla qui, e che c’era bisogno di un altro capitolo per
finire bene.
Che dire? La fase 5 ha soddisfatto le vostre aspettative? Spero proprio
di si!
Per quanto riguarda un possibile sequel, per ora ho deciso di non
farlo. L’idea
della FanFic si basa sul passaggio dall’odio
all’amore, e basta. Scrivere un
sequel rovinerebbe l’idea originale. Tuttavia ho deciso che
se mi venisse un’idea
simile a questa la userò per il sequel.
Vi ricordate della Klaine di cui avevo parlato? Siccome
dovrò studiare molto
questo mese, per recuperare latino, ho deciso di pubblicarla a
settembre,
appena avrò fatto l’esame di riparazione.
Intanto ho fatto una CrissColfer
demenziale, mi farebbe piacere se
passaste a
vederla.
a proposito, vorrei tanto una cover per questa storia, ma sono una
schiappa a fare immagini, ritoccarle a quant'altro. se qualcuno di voi
è bravo in queste cose, potrebbe farla? mi renderebbe
davvero felice :) grazie mille comunque xD
Grazie mille a voi che mi avete sostenuta, sempre, e spero che il
capitolo vi
sia piaciuto.
miky