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Autore: AniaS    29/07/2012    1 recensioni
Anastasia giovane donna di 25 che tramite un Erasmus va ad Atlanta luogo dove girano TVD, il suo passato travagliato complicherà la sua nuova vita, ma oltre le nebbie c'è sempre uno spettacolo fantastico...
PS: E' la mia prima storia di questo genere metto AU perchè non si può conoscere a piene come è una persona se non la conosci e poi le vicende sono Au in fin dei conti... Non massacratemi XD
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Nuovo personaggio, Paul Wesley
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare sotto la pioggia

 

Capitolo 18: E' il momento

Sono passati alcuni mesi,  da quella sera, la mia vita è trascorsa serenamente e sempre con gioia, passava dalle visite mensile, agli acquisti, chiacchierate con le amiche vicine e lontane, e poi le serate piene d’amore tra me e Paul fino a che la mia pancia ha concesso, devo dire che la mia pancia è cresciuta, sono diventata una balena.

Sono di otto mesi,sono stata relegata a letto,non posso fare sforzi, tranne quelli necessari, ordini di messer Paul Ian e Marck, e le madamigelle Nina e Jean, la notte non dormo le piccole pesti sembrano non aver nessun riguardo per la loro mamma, sto facendo costruire la loro stanza, è bellissima, ha il cielo sul soffitto e tante piccole stelle fluorescenti , mi sono innamorata di quella stanza a primo colpo!

Il dottore mi ha detto che devo stare tranquilla non devo agitarmi, sono cose normali. Si vede che è un uomo!

E’ mattina i raggi del sole mi infastidisco il sonno, dormo così poco la notte, ad un certo punto sento una mano accarezzarmi il ventre gonfio, e poi sento una voce

-Bambini, perché non fate dormire la mamma? Non vedete come me la state rovinando?-

Allora capisco la voce e dico

-Allora Papà sono un mostro?- dico aprendo gli occhi vendo Paul che sorride

-No sei bellissima, non vedo l’ora che nascano!-

-Anche io non vedo l’ora, ho anche una paura del parto, ma voglio tenerli qui vicino a me, sapere di chi ha preso, come sarà il loro carattere, Paul promettimi una cosa!- dico io

-Che cosa amore mio?- dice Paul

-Quando partorirò non devo stare da sola, tu resterai con me vero?- dico prendendo le sue mani tra le mie

-Si amore, resteremo sempre insieme!- mi dice baciandomi molto dolcemente e non facendo peso sulla mia pancia

Nella camera a fianco sento dei rumori, mi alzo e noto tutti gli uomini a lavoro, montano due culle,  sono bianche, sono carine e bellissime, idonee ai colori della stanza, vedo Ian e Paul che fanno gli sciocchi con le asticelle della culla, e Marck innervosito perché non trova delle vite, è una scena comica, e poi lo chiamano il sesso forte.

Puh, siamo noi il sesso forte, me ne rendo conto solo ora, comincio a ridere così forte, che vengo sentita, così esco allo scoperto e tutti ridiamo poi Ian si avvicina e mi dice

-Finalmente siete scesa dal letto sua maestà!- facendomi un inchino

-Oh si messere, sentivo delle strane grida!- dico ridendo

-Oh ci scusi per averle disturbato, il suo sonnellino pomeridiano!-

-Oh nessun disturbo messere, è molto esilarante vedere degli uomini giovani e forti che non sanno  montare due misere culle!-

-Oh maestà, non sono delle misere culle ma sono degli aggeggi infernali!-

Comincio a ridere forte, Paul mi si avvicina, e mi dice

-Non dovresti stare in piedi, vieni a sederti qui!-

Senza accorgermi  Paul mi dirige in un ala della stanza, è una sedia a dondolo, vicino c’è una libreria piena zeppa di libri per i bambini.

Quando mi siedo, sento la meraviglia di questa stanza, tra un mesetto esatto verrà occupato da due piccole pesti, ancora non sappiamo il sesso, sono sempre girati, ma la cosa più bella è sentire il loro cuore battere, è bellissimo, è il suono più bello che abbia mai sentito.

Lui mi si avvicina e mi dice

-Cosa ne pensi?-

-E’ magnifico, Ti amo Paul!- dico io avvicinandomi alle sue labbra e baciandolo

-Basta ragazzi, ci sono degli innocenti!-

-Quali innocenti?-diciamo all’uni solo

-Beh i vostri bambini!-

-Ah quanto siete stupidi, facciamo una cosa io vado a letto, sento delle fitte sulla schiena-

-Perché non me lo hai detto?-dice Paul allarmandosi

-Beh sono le solite che ho la notte! Quindi niente allarmismi, per favore- dico alzandomi lentamente dalla sedia, e arrivando alla porta dico-Non fate rumore, dobbiamo dormire- toccandomi il mio ventre.

Vado a dormire, ma le fitte continuano, fa un po’ male del solito, ma sopporto, dopo dieci minuti prendo sonno, e magnifico questo lato della gravidanza, prima non dormivo molto, ora dormo per ore intere.

E’ sera mangiamo tutti insieme, chiacchieriamo e vediamo un film, “Le pagine della nostra vita”, per via degli ormoni comincio a piangere prima dell’inizio, quella storia mi fa sempre piangere, ma solo verso la fine, invece ora mi fa piangere dall’inizio fino alla fine, quando finisce il film Paul dice

-Andiamo a letto è tardi!-

-Si andiamo sono stanca!-

Dopo innumerevoli e piacevolissime coccole, Paul si addormenta, io poggio la mia testa sul suo petto, e chiudo gli occhi.

Dopo 2 ore mi sveglio, la schiena mi fa male, non riesco a dormire,mi rigiro nel letto passa un’altra ora.

Sono le 2:00, non riesco a stare ferma.

Scendo dal letto, Paul non mi sente, faccio avanti e indietro per la stanza , ma la schiena mi fa ancora male, allora prendo una decisione di andare in cucina a prendere qualcosa da bere, così comincio a scendere le scale!

Sento dei dolori anche nel basso ventre, non me ne curo, vado avanti nelle ultima rampa di scale, il dolore si intensifica,  arrivo faticosamente in cucina, apro il frigorifero, e in quel momento il dolore si fa più forte che mai,  comincio ad urlare, fa male, non ho mai sentito un dolore così in tutta la mia vita!

Sento dei passi, delle urla, molte persone si accalcano su di me, sento qualcuno che chiama qualcosa, e tutti vicino a me, vedo a tratti la disperazione di Paul.

Ad un certo punto una luce forte mi immerge, e sento delle braccia prendermi, alcuni mani che mi accarezzano il viso, poi sento la sirena dell’autoambulanza alcune persone mi  prendono e mi portano dentro l’autoambulanza, sento dei macchinari qualcosa a contatto con il mio corpo, sento la mia mano che prende la mano di Paul, le fitte continuano ad essere  fortissime, sento qualcosa scorrere, ora ho capito si sono rotte le acque, sto partorendo, sapevo che il parto era traumatico,ma non in questo modo, ma ad un certo punto qualcosa mi porta via dal mio corpo,  tutto accade così velocemente da sembrare irreale, il dolore mi fa piangere, sento i paramedici che controllano, dico che è gravissimo vedo Paul terrorizzato, con un filo di voce dico

-Salvate loro. Paul hai capito!-

Non sento la risposta perché ad un tratto tutto si fa nero, non sento più le gambe, le mie mani, non sento più la voce di Paul, e ne la sua mano nella mia.

In questo posto nero, non c’è più il dolore,  non sento nessuna voce!

Cosa mi sta succedendo?

 

Angolo Autrice

Lo so lo so, mi getterete qualcosa, ma non è il momento, forse il prossimo capitolo, mi ucciderete....

Non so cosa dire, ma spero che il capitolo vi piaccia...

XO XO

            AniaS

  
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