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Autore: Nothing_like_us    29/07/2012    4 recensioni
-Sei l'uomo della mia vita, ti amo!- lo baciai -Voglio passare tutta la mia vita SOLO con te.
-Dimmi che non amerai nessun'altro.
-Impossibile, amerò altri uomini.- la sua espressione era incazzata -I nostri figli, scemo!- iniziammo a ridere
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era mezz'ora che litigavamo, sempre gli stessi argomenti. Eravamo in camera nostra, uno difronte all'altro, gesticolavamo e alzavamo la voce.
-Io, io, non voglio, non mi sento ancora pronta!
-Certo, e me lo dici ad una settimana prima delle nozze, no?!
-Zayn, siamo troppo giovani per sposarci!
-Ci amiamo no?! E allora!
-È questo il punto! Ci amiamo! Che bisogno c'è di sposarci?
-Voglio passare tutta la mia vita con te!
-Anch'io, ma il matrimonio fa diventare tutto così... così... noioso!
-Allora non sposarmi!
-No, infatti!
-Allora non mi ami?
-Io non ho detto questo! Io... ti...- in quel momento non sapevo nemmeno se lo amavo sul serio, se era lui l'uomo della mia vita, così decisi di cambiare discorso -Non voglio sposarmi ora!
-Non mi ami allora! Non lo riesci nemmeno a dire! E perché stavi con me allora? Eh?! Per la mia fama, per i miei soldi?!
-Mi conosci, e sai pure tu che non è così!
-No, ormai non ti riconosco più! E non so più niente di noi! Mi eviti da ieri, e non ti ho fatto niente!
-È solo che ho bisogno di tempo!
-Tra una settimana ci sposiamo! E tu mi dici che ora hai bisogno di tempo?!
-Sì, problemi?!
-Problemi? PROBLEMI!? Sai che significa “Vuoi sposarmi?” e sai che significa “Sì”?! Qual è ora il problema?
-I miei genitori non ti hanno ancora accettato, e non lo faranno.
-E da quando i tuoi sono un problema?? In questi tre anni siamo stati solo io e te, nessuno, nè genitori, nè manager, nè fans, siamo stati insieme contro tutti, c'erano solo i nostri amici e certe fans che ci supportavano, e ora? Ora vuoi mollare tutto perché non vado a genio ai tuoi? Dillo che non mi ami!
-Non so cosa pensare! Sono sotto pressione! Ho bisogno di tempo per pensare! Io...
-Ho capito, me ne vado!- Se ne andò, sbattendo la porta e lasciandomi lì, da sola con i miei stupidi pensieri.
Fuori c'era la mia migliore amica con Harry, che avevamo ospitato per due giorni, in quanto damigella d'onore che doveva aiutarmi con gli ultimi preparativi. Si erano svegliati sentendo le nostre urla, iniziate alla otto del mattino
-Ehi, cos'è successo?- chiese Valentina a Zayn appena uscì dalla camera.
-Chiedilo alla tua amica!- rispose scontroso, mentre camminava a passo veloce.
-Zayn, dove vai?- la voce profonda di Harry rimbombò per la casa, non avendo risposta, tranne un tonfo causato dalla porta d'ingresso che veniva sbattuta dal moro.
Valentina si affaccio sull'uscio, e io scossi la testa, in quel momento non volevo parlare con nessuno, lei capì e, vedendo la mia faccia sconvolta, chiuse lentamente la porta.
Perché non volevo più sposarmi? Mi buttai a peso morto sulle lenzuola blu, quelle che odoravano di lui, quelle su cui ci eravamo dedicati l'uno all'altro per tante volte, dove ci eravamo legati ancora di più, dove dimostravamo il nostro amore reciproco, e mi iniziò ad apparire quella scena.


*Flashback*
Eravamo solo io e lui quella sera, mi aveva portato sul terrazzo di un palazzo qualunque, ma era romantico lo stesso perché c'eravamo solo io, lui e un magnifico quadro fatto da cartelli pubblicitari che illuminavano le strade, i taxi gialli che passavano di tanto in tanto e i greggi di persone che attraversavano i grandissimi pezzi di asfalto grigio allo scattare dei semafori di quella meravigliosa città.
-Non ti ho portato nella Grande Mela per niente, sai?- disse mentre eravamo vicino al bordo del terrazzo, mentre io ero sdraiata con la testa sulle sue gambe e lui mi guardava con quei suoi stupendi occhi nocciola. Mi alzai di scatto
-Non è che mi avrai portato qui per buttarmi giù, eh?- lo guardai terrorizzata, anche se entrambe sapevamo che stavo scherzando.
-Potrebbe darsi...- mi sorrise.
-Ehi!- gli feci una linguaccia.
-Ti ho portato qui per chiederti una cosa...
-Come voglio essere uccisa? Oppure come voglio la bara?- ridemmo
-Quello te lo chiedo dopo...- prese qualcosa dai jeans, che, con tutto quel buio, mi fu impossibile capire cos'era. -... mi vuoi sposare?- mi prese una mano, posò i suoi occhi sui miei, poi li spostò sull'oggetto misterioso. Era una scatolina, che si aprì alle sue parole, scoprendo un meraviglioso anello, con una pietrina.
Rimasi immobile, avevo sentito bene oppure era tutto frutto della mia immaginazione? -Ommioddio...- scoppiai in lacrime -Sì!- mi prese il viso tra le mani e mi baciò.
Era incredibile la sensazione di quel momento, mi sentivo sua, e io lo sentivo mio. Vedevo i suoi occhi brillare, nell'oscurità, poi ci continuammo a baciare, e ci sdraiammo sulla coperta che era stesa a terra, cercando le stelle nel cielo.
-Ai tuoi prenderà un infarto!- disse ridendo mentre aveva la testa poggiata sul mio petto.
-Non me ne frega niente!- eravamo innamorati, era questo che contava.
*Fine flashback*


In quel momento ero sicura di volerlo sposare, e lo ero fino a qualche giorno prima di quella stupida lite, ma ora... che mi stava succedendo? Perché avevo il dubbio di amarlo?

- - -

Erano passati 6 giorni, non ci eravamo più rivolti parola, Liam e i ragazzi mi dicevano di andare a parlarle, infondo il giorno dopo ci saremmo dovuti sposare, ma ormai non ne ero così certo. Stavo impazzendo, non riuscivo a stare senza di lei, era più forte di me, la pensavo in continuazione, e mi chiedevo perché avesse reagito così. Da quando le avevo fatto la proposta eravamo sempre più affiatati, ed eravamo più felici che mai, però, da Domenica mi iniziò ad evitare, mi chiedevo se avessi fatto qualcosa di sbagliato. Poi il Lunedì, ci svegliammo insieme, e le chiesi se voleva veramente fare questo grande passo, ero convinto che mi rispondesse “Sì, perché ci sei tu” e invece, non ho fatto altro che allontanarci, questo mi sta distruggendo, sono 6 giorni che finisco un pacchetto di sigarette dietro l'altro, ho persino pianto, e non piango facilmente. Avevo bisogno di lei.
Provai a chiamare a Valentina, per chiederle un consiglio. Lei mi disse che era il momento giusto per risolvere la cosa, mi disse che era distrutta pure lei, erano giorni che non toccava cibo, però mi disse che non era con lei. Mi alzai dal letto, sapevo dove trovarla. Mi vestii e andai nel nostro posto, nel parchetto dove ci eravamo baciati per la prima volta. Sapevo che lei andava lì per pensare, specialmente se era una questione riguardante la nostra relazione, ci andavo pure io. Mi metteva tranquillità quel posto, il nostro posto. Quando litigavamo ci rincontravamo sempre lì, e facevamo pace. Ma non abbiamo MAI, e dico MAI litigato come questa volta, al massimo non ci parlavamo per delle ore, ma MAI per giorni interi.
Intrapresi “il viale dei salici” come lo chiamavamo noi, c'erano tre salici piangenti lungo quel sentiero, che ai piedi avevano fiori coloratissimi. Poi andai sulla nostra panchina. Aveva le ginocchia al petto, e la testa abbassata. Singhiozzava. Le passai una mano sulla schiena, facendola sussultare. Probabilmente mi aveva visto, ma non si aspettava quel gesto. Alzò il visto, facendomi notare un po' di matita colata e delle gocce che scendevano lente sulla sua pelle. Le asciugai passando il pollice sulle sue guance.
-Io sono... sono... stupida!- mi disse tra un singhiozzo e l'altro. L'abbracciai, e lei si aggrappò a me bagnando la mia maglietta, ma in quel momento non mi inportava nulla di uno stupido pezzo di stoffa. La strinsi, la mia piccola stava male, ed era solo colpa mia, perché avevo voluto fare tutto così in fretta?
-Non sei stupida.- alzò la testa dalla mia spalla.
-Scusa, mi dispiace.
-Di cosa? È normale essere agitati.- aspettai qualche sua risposta: mi amava? Voleva sposarmi ancora?
Mi strinse, e io ricambiai, mi piaceva averla tra le mie braccia.

- - -

Lo strinsi, come a dirgli “Non andartene, non mi lasciare” e lui non se ne andò, anzi, mi strinse più forte, mi sentivo capita. Sentivo che stava aspettando che io parlassi.
Quei sei giorni erano stati il mio inferno, non toccavo cibo, non dormivo, piangevo solamente, ero stata così stupida!
Ma non avrei ricommesso quell'errore! Mai e poi mai!
-Ti voglio sposare!- mi alzai dalla sua spalla e lo dissi con un tono di convinzione. Mi sorrise.
-Non devi farlo per forza, se non te la senti, non sposarmi...- fece un sorriso comprensivo.
-NO! Voglio sposarti! Ti stavo per perdere, e non lo rifarò! Amo i tuoi occhi, il tuo sorriso, il tuo modo di cantare, anche quello di parlare, il tuo ciuffo chilometrico, la tua barbetta, anche la tua non barbetta- ridacchiammo -insomma.. Ti amo ! E credimi, non sono mai stata più convinta di adesso! Questo è il ti amo più vero e sentito che ci possa essere, non che gli altri siano stati falsi!- gli iniziarono a brillare gli occhi e mi fece il sorriso più bello che abbia mai visto in vita mia, forse perché me l'aveva dedicato.
-Anch'io ti amo!- mi abbracciò per poi posare le sue labbra sulle mie lentamente, come se non avesse voluto lasciar andare quel momento.

- - -

Le gambe mi tremavano, ero sicura di dover inciampare in qualcosa.
Camminavo lenta verso di lui, mi stava sorridendo, anche se era visibilmente teso, come stava bene con lo smoking! Dal mio lato c'erano Danielle e Valentina, mentre dall'altro c'erano Liam ed Harry. Sorrisi anche a loro. Mi si appannò la vista, gli occhi iniziarono a riempirsi d'acqua. L'uomo al mio fianco mi alzò il tulle bianco dagli occhi
-Auguri piccola!- mi diede un bacio sulla guancia e mi lasciò. Sapevamo entrambe che sarei rimasta la sua piccola per sempre, poi lanciò un'occhiata di approvazione verso l'uomo che amavo. Che finalmente i miei avranno accettato Zayn?

- - -

-Auguri amico!- mi disse Liam tenendomi la spalla
-Già, auguri!- aggiunse Harry. Guardai gli altri miei migliori amici. Avevo scelto Harry perché c'era la sua fidanzata dalla parte della sposa, mentre scelsi Liam perché, per quanto si potesse, avevo un rapporto più speciale con lui. Gli sorrisi nervoso.
Mi si avvicinò Valentina
-Trattala bene, so che non mi deluderai!- mi schioccò un bacio sulla guancia, stessa cosa fece Danielle.
-State benissimo insieme, auguri!- disse la riccia.
L'attesa mi stava uccidendo, ero molto teso, tremavo, avevo paura di non essere un buon marito, avevo paura di deluderla. Buttai uno sguardo tra le panchine, c'era un'intera colonna di miei familiari che, nonostante non fossero cattolici, erano lì apposta per me. Le mie sorelle mi guardavano fiere, amavano la mia ancora per poco fidanzata, in realtà a tutti stava simpatica. L'organò iniziò a emettere note, era arrivato il nostro momento.
Camminava verso di me, lentamente, se come avesse paura di far scappare quell'attimo. Era stupenda, aveva un vestito bianco senza spalline, con un nastro che le passava sotto il seno, da dove partiva una lunghissima gonna che arrivava a terra. Si fermò davanti a me, il padre le alzò il velo, le sussurrò qualcosa e mi fece un occhiolino, sorridendomi. Ora mi sentivo accettato.
Mi sorrise mentre io le presi la mano e la strinsi -Sei stupenda- i nostri occhi iniziarono a brillare. Non aveva forza per stringermela, era troppo nervosa, così, con un filo di voce si limitò a dirmi
-Ti amo.- Ma mi bastò per capire che lei era quella giusta
-Anch'io.- sussurrai. Poi il prete iniziò la funzione.

- - -

Sapevamo che il nostro amore non avrebbe reso questo matrimonio noioso e sapevamo che non ci saremmo separati. Ogni giorno ci saremmo amati sempre più, come già avveniva da tre anni.
Venne il momento del bacio, e quello fu il primo di una lunga vita insieme.

- - -

 

Uscimmo dalla chiesa e vedemmo delle fans con dei cartelli su cui c'erano scritte cose dolcissime. Facemmo un po' di foto, per ripagarle di tutto il lavoro che avevano fatto.  
-Uno, due, TREEE!!- gridavano tutte le donne alle mie spalle. Chiusi gli occhi e lanciai il mazzo di fiori, che andò a finire in mano a Valentina, così Harry la prese da dietro e la baciò.

Zayn mi aprì la porta della Limousine bianca, così entrai.
-Sei l'uomo della mia vita, ti amo!- lo baciai -Voglio passare tutta la mia vita SOLO con te.
-Dimmi che non amerai nessun'altro.
-Impossibile, amerò altri uomini.- la sua espressione era incazzata -I nostri figli, scemo!- iniziammo a ridere.


Commento autrice
Okkkkkkkkey, sono consapevole che fa schifo, ma ho sentito veramente tanto quando l'ho scritta :) Spero che vi piaccia, miraccomando lasciate una recensione ;)
Baciiiii :D xx
   
 
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