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Autore: Ayako83    29/07/2012    6 recensioni
E mentre la stava guardando, questa mugugnò e si mosse appena nel sonno e un profumo dolce fruttato arrivò alle narici di Natsu. Non che non l'avesse notato appena aperta la porta, visto il suo olfatto sviluppato, ma ora era così intenso e vicino da non poter essere ignorato. Era un profumo a lui familiare e inebriante, che da troppo tempo non sentiva più e che ormai ricordava solo mescolato ad un odore di medicinali e disinfettante. Chiuse gli occhi ed inspirò più a fondo per assaporandone meglio la fragranza e notò una leggera variazione in essa rispetto a quella che ricordava.
Genere: Angst, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era passata circa mezz'ora da quando il treno era partito e i suoi movimenti cullavano dolcemente Lucy che, almeno all'apparenza, dormiva serenamente, anche se a volte il suo viso si contraeva in una smorfia di dolore. Davanti a lei, con le braccia incrociate sul petto e gli occhi chiusi, Natsu cercava in tutti i modi di non sentire la nausea: soffriva terribilmente i mezzi di trasporto e ogni volta che saliva su uno di essi, tutte le sue energie si concentravano nello sforzo di non vomitare e mantenere quel minimo di dignità che ogni uomo vero, almeno a detta del suo amico Elfman, doveva avere.
Nonostante la scarsa lucidità, il cervello di Natsu cercava di elaborare quante più teorie possibili sulla ragazza davanti a lui: chi era, da dove veniva e, soprattutto, per quale motivo avesse quell'odore. Ma nessuna delle idee finora avute era plausibile, quindi si rassegnò ad attendere che la ragazza si svegliasse per poterle chiedere direttamente. E mentre quest'ultimo pensiero attraversava la sua mente, si assopì.
 
 
 
Venne svegliato all'improvviso, da un grido acuto e disperato. Gli servirono alcuni secondi per capire dove fosse e soprattutto cosa stesse succedendo, mentre la figura davanti a lui si contorceva dal dolore. Poi un altro urlo, più forte, lo fece ridestare completamente.
 
"Nooo! Smettetela! Smettetela! Bastaaaa!" urlava Lucy prendendosi la testa tra le mani, le dita infilate tra i lunghi capelli umidi, incollati dal sudore alla pelle del viso e delle braccia, mentre la bocca era distorta in una smorfia di dolore.
Il piccolo Plue, seduto vicino alla testa della sua amica, con le zampette le accarezzava la fronte nella speranza di poterle portare un pò di sollievo, mentre il suo sguardo preoccupato si posava ora su Lucy, ora su Natsu, quasi a chiedere aiuto al ragazzo. Questi, cercando di ignorare il senso di nausea che era tornato subito a farsi sentire, si alzò e andò vicino alla ragazza "Come fa a continuare a dormire?" si chiese, mentre la sua mano si appoggiava sulla fronte imperlata di sudore di lei per accarezzarla gentilmente. Era fredda come ghiaccio.
A quel contatto, il corpo di Lucy venne attraversato da un brivido: il contrasto tra la sua fronte gelata e la mano calda, quasi bollente, del ragazzo suscitò dapprima una sensazione di fastidio poi, mano a mano che il calore la pervase, riuscì a distendere le membra e si calmò. Ma ancora non accennava a svegliarsi.
 
Natsu lasciò passare qualche secondo, poi le scosse la spalla, ma ottenne la reazione opposta: la bionda, infatti, riprese ad urlare.
 
"Lasciatela! Lasciatemi! Smettetela!" Le sue grida disperate riecheggiavano nello scomparto, mentre con le mani cercava di allontanare il ragazzo accanto a lei.
 
"Natsu, penso che dovremmo farla smettere" disse Happy avvicinandosi all'amico "Se arrivasse ora un controllore ci troveremmo nei guai. Aye!".
"Uhmm... Forse hai ragione... Ma cosa possiamo...." ma non riuscì a finire la frase. Una contrazione allo stomaco accompagnata da alcuni conati lo obbligarono a sedersi al suo posto. Doveva riuscire a controllarsi, se non voleva vomitare.
 
Un ultimo grido, più acuto degli altri, fece ghiacciare il sangue di Natsu nelle vene. Aveva già sentito un grido simile. Era stata l'ultima cosa che aveva sentito uscire dalla sua bocca. E lui non aveva potuto fare nulla per evitarlo.
Istintivamente portò una mano sulla bocca della ragazza pressando leggermente sulle labbra, per soffocarne l'urlo disperato, mentre con quella rimasta libera iniziò ad accarezzarle la guancia cercando di calmarla.
Quando sembrò più tranquilla, Natsu tolse la mano che copriva la bocca di Lucy e si concesse di osservarla meglio, mentre il profumo del suo respiro, ormai tornato regolare, tornava a pervadere l'aria catturando nuovamente l'attenzione del ragazzo.
 
Le assomigliava. Le assomigliava maledettamente. E non solo il suo odore... Osservandola aveva la netta impressione che lei fosse lì.
 
E mentre si stava nuovamente immergendo nei suoi pensieri, improvvisamente la porta venne mandata in frantumi. Schegge di legno e vetri si sparsero nello scomparto, ridestando il ragazzo che, alzando lo sguardo stupito notò tre figure in piedi davanti a lui.
 
"Pensavi davvero che noi, il Commando degli Dei, ti avremmo lasciato andare dopo aver distrutto la nostra gilda? Povero illuso!" disse la figura alla sinistra, un ometto basso e tozzo vestito in un abito attillato turchese, che non faceva altro che accentuare il suo fisico ben poco slanciato. "Hai approfittato del fatto che noi non fossimo presenti per venire a fare il galletto nel nostro territorio, ma ora la pagherai amaramente!".
Natsu lo fissò, furioso.
"Stronzate! I vostri compagni hanno pestato a sangue Alzack e Bisca per poi rubare dei documenti destinati al vecchio! Sono semplicemente venuto a riprenderli. Qualcosa in contrario?" urlò, balzando in piedi, pronto a rendere il torto subìto dai suoi amici anche a quei tre. Ma appena fu in piedi, i conati di vomito tornarono a farsi sentire. E i nemici ne approfittarono.
La figura al centro, un uomo alto dalla carnagione scura e la capigliatura leonina, si avventò su Natsu sferrandogli un pugno fortissimo alla bocca dello stomaco. Il ragazzo, che non ebbe il tempo di reagire, si accasciò a terra. 
 
 “Natsu! Qui si mette male!” urlò Happy “Tu!” aggiunse poi, rivolgendosi a Plue “Riesci a portare fuori di qui la tua amica?”
 
Il buffo animaletto scosse la testa in segno di diniego.
 
“Happy, cercherò di creare un’apertura, tu nel frattempo dovrai portare fuori di qui quella ragazza!” disse Natsu rialzandosi.
 
“Ma Natsu… Ti reggi malapena in piedi…” provò a protestare il gatto.
 
“Happy, rischia di rimanere coinvolta a causa nostra… E questo non deve succedere…  Ora vai!” replicò Natsu con un tono che non ammetteva obiezioni.
 
“Cì” rispose il micio avvicinandosi a Lucy, pronto a scappare con lei fuori dal comparto appena ne avesse avuto l’occasione.
 
“Credete davvero che vi lasceremo fare?” disse l’uomo nel vestito turchese “Nona arte magica del comando. Io, Goriak ordino: non muoverti”.
Dal bastone che il mago gli aveva puntato contro scaturì un raggio di luce che colpì Natsu, senza però fargli alcun danno, a parte un leggero formicolio che, partendo dal collo, si propagò velocemente lungo tutto il corpo.
 
“Non mi hai fatto nemmeno il solletico” disse il ragazzo, ma quando cercò di muoversi non ci riuscì.
 
“Come, non fai più il bulletto ora?” disse il mago, mentre un sorriso sardonico si dipinse sul suo volto. “Vai Jakien, finiscilo. Dopotutto, questi maghi di Fairy Tail non sono poi un gran che”.
 
E l’uomo dalla capigliatura leonina partì assestando al suo avversario un altro pugno, questa volta in faccia. Natsu volò all’indietro atterrando sul computer che Lucy aveva posato a terra qualche ora prima,  mandandolo in pezzi.
 
Piccole scintille fuoriuscirono dall’apparecchio e una di queste colpì Natsu dandogli la scossa. Non fu molto intensa, ma riuscì ad annullare l’incantesimo di comando che lo aveva colpito. Nella confusione del momento, Happy volò alla maniglia del freno di emergenza e la tirò, fermando la corsa del treno.
 
“Bene, ora sì che si ragiona” disse Natsu e, appena il mezzo fu completamente fermo, si alzò in piedi, fissando con un sorriso compiaciuto i suoi nemici.
“Ora sistemerò anche voi”.
 
Si lanciò contro Jakien, Afferrandogli la testa con la mano destra, per poi lanciarlo verso Goriak prima che potesse lanciare nuovamente l’incantesimo di comando. Lo centrò in pieno e il mago e il combattente finirono contro la parete, per poi cadere a terra svenuti.
La terza figura, un uomo non troppo alto e scarno, portava al collo un medaglione d’oro un po’ troppo grande per la sua corporatura: il peso eccessivo del pendente lo aveva fatto ingobbire, rendendo la sua figura grottesca. Rimase immobile, attendendo l’attacco del suo avversario. Quando il pugno di Natsu lo raggiunse, però, non andò a segno. Il ragazzo provò allora a scaricare sul suo avversario una raffica di colpi, che si avvicinarono senza però scalfirlo.
 
“Forse tu usi la magia Solid Shield, lo scudo invisibile” disse Natsu, cercando di indovinare cosa stesse difendendo il suo nemico.
 
“Nessun attacco fisico può distruggere la mia difesa. Forse avrai sentito parlare di me: sono Skjold, Dio della Difesa”.
 
“Nessun attacco fisico, hai detto? Allora… non sei immune agli attacchi magici?” chiese Natsu, mentre un ghigno malefico si dipinse sul suo volto, scoprendo dei canini particolarmente appuntiti.
 
“Non mi sembra che tu abbia a portata di mano una lacrima [*] al momento…” disse Skjold.
 
“E chi ha detto che ci vuole una stupida lacrima per utilizzare la magia?” rispose il ragazzo, mentre il suo sorriso si faceva più compiaciuto.
 
“N-n-non è possibile. La magia pura è morta da tempo.. Nessuno sa più utilizzarla…” disse il Dio della Difesa, la cui voce faceva trasparire una crescente agitazione.
 
“Il fatto che nessuno sappia più utilizzarla non significa che sia morta… Sento puzza di magia fuoriuscire da quel bel ciondolo che porti al collo. Potrebbe essere la sorgente del tuo incantesimo. Vogliamo verificarlo?”. La voce di Natsu era divenuta bassa e roca, simile al ruggito di un animale selvatico, mentre le pupille nei suoi occhi, da tonde che erano, si allungarono, diventando simili a quelle dei gatti.
 
“No! Non può essere!” urlò Skjold mentre indietreggiava per allontanarsi dal ragazzo.
 
“Ruggito della salamandra!” urlò Natsu, mentre una fiamma scarlatta scaturì dalla sua bocca, colpendo in pieno Skjold e i suoi compari, distruggendo però anche parte del vagone del treno.
 
“Per essere il Commando degli Dei siete un po’ debolucci, mi sa” disse con tono beffardo.
 
“Ecco che ci risiamo, Aye!” disse Happy, per nulla turbato dall’accaduto “Natsu, dovresti imparare a controllare le tue fiamme ogni tanto…. Hai di nuovo distrutto tutto. Senti… Che facciamo con la ragazza?” chiese il gatto. Natsu si voltò di scatto a guardarla, poi si inginocchiò vicino a lei, sperava non si fosse fatta niente.
 
Ma quando allungò una mano per toccarle la fronte, Lucy spalancò gli occhi, alzandosi di scatto dal sedile. Si guardò intorno e vide che la porta era stata distrutta, così come parte del vagone… Notò anche tre uomini a terra, svenuti e piuttosto malconci. Poi il suo sguardo cadde su Natsu. “Chi sei? Cosa è successo qui?” chiese la ragazza “Ero sicura di aver chiuso a chiave” continuò, guadando il ragazzo negli occhi, per nulla spaventata.
 
Natsu notò che anche la voce era maledettamente simile alla sua.  “Tu…” iniziò, ma si interruppe quando sentì il capotreno gridare “Chi è stato? Voglio il responsabile!”. Era giunto il momento di tagliare la corda, pensò il ragazzo.
 
“Oddio!” fece all’improvviso Lucy “Abbiamo già passato Magnolia?”.
 
 “Sei diretta a Magnolia, per caso?” domandò  Natsu mentre, alzatosi, si infilava lo zaino sulle spalle.
 
“Sì, ho degli affari da sbrigare là.. Allora, l’abbiamo già passata o no?” incalzò lei, inarcando il sopracciglio.
 
Natsu la fissò un attimo, mentre sentiva la voce del capotreno farsi più vicina.
 
“No! Però questo treno non si muoverà per un pò e conosco una scorciatoia.. E poi ho delle cose da chiederti! Vieni con noi!” disse con un sorriso.
 
“Eh? Ma… Devo recuperare le mie… Accidenti! Il mio pc!” esclamò la bionda nel momento in cui il suo sguardo si posò sul portatile.
 
“Non c’è tempo, vieni!” disse Natsu, raccogliendo la valigia dalla bionda e prendendola per mano, mentre Happy raccoglieva i resti del computer.
 
“Eh? Ma… fermooooo…“ urlò Lucy, ma Natsu la stava già trascinando giù dal treno, seguito dal suo amico e da Plue, mettendosi a correre per la campagna che si estendeva sconfinata.
“A pochi chilometri da qui si trova Akrifa. Possiamo fermarci a mangiare qualcosa e poi ripartiremo per Magnolia. Dovremmo arrivare verso sera. A proposito: io sono Natsu e lui è Happy!” si presentò il mago.
 
La ragazza lo guardò un attimo, poi rispose “Io sono Lucy e lui è Plue…. Senti… Non potresti rallentare un po’? Non ce la faccio più a correre!”.
 
“Dai che siamo quasi arrivati! Prometto che, se tieni duro ancora un po’, a pranzo ti lascerò i pezzi di carne più unti!” rispose il ragazzo senza rallentare l’andatura.
 
“Cosa ti fa pensare che io preferisca i pezzi più unti?” rispose lei stizzita. Non le restava che seguirlo, pensò, quel disastro che aveva visto sul treno avrebbe sicuramente attirato l’esercito e lei voleva evitare di essere notata; e poi aveva fretta di arrivare a Magnolia. Certamente quel ragazzo era impulsivo, ma sentiva che poteva fidarsi di lui.  Anzi, non sapeva nemmeno lei il perchè, ma era certa che sarebbero andati d’accordo.
 
 
 
 
 [*] come nel manga/anime, le lacrima sono cristalli che immagazzinano la magia… funzionano un po’ come le batterie! ^^

 
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Ciao a tutti! Ecco che, a distanza di un mese, arriva anche il secondo capitolo di Fairy Dolls! Sia Natsu che Lucy sono OOC, lo so… Esistono sempre le gilde, ma sono un po’ diverse da quelle che conoscete, così come alcuni personaggi… Finalmente i nostri Natsu e Lucy si sono presentati e, in un modo o nell’altro, Lucy è stata trascinata via da Natsu. Molte cose sono ancora avvolte nel mistero, ma già dal prossimo capitolo inizierà a svelarsi qualcosa…
Ringrazio ValeAki, I n o r i e Saralasse per aver recensito, mikytkd, nancyspungen93, Thedarkgirl96, Weird per averla messa tra le seguite e Krizia per averla messa tra le preferite. Ringrazio anche chi legge soltanto.
Spero di ricevere un piccolo commentino per questo capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate.
Alla prossima
Un bacione
Aya-chan
  
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