Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Ayako83    29/06/2012    5 recensioni
E mentre la stava guardando, questa mugugnò e si mosse appena nel sonno e un profumo dolce fruttato arrivò alle narici di Natsu. Non che non l'avesse notato appena aperta la porta, visto il suo olfatto sviluppato, ma ora era così intenso e vicino da non poter essere ignorato. Era un profumo a lui familiare e inebriante, che da troppo tempo non sentiva più e che ormai ricordava solo mescolato ad un odore di medicinali e disinfettante. Chiuse gli occhi ed inspirò più a fondo per assaporandone meglio la fragranza e notò una leggera variazione in essa rispetto a quella che ricordava.
Genere: Angst, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1: Prelude


 
Seduta sul treno, Lucy era intenta a guardare il paesaggio che si presentava davanti a lei: campi, boscaglia e piccoli gruppi di case ammantati nella bruma mattutina sfilavano effimeri ai suoi occhi in quella fredda giornata autunnale, quasi cercassero di ricordarle quello che era stata la sua vita fino a poco tempo prima... Un continuo via vai di persone, luoghi, emozioni... di 'Lucy'. 
"Quante saranno state?" si chiese la ragazza, mentre sul finestrino iniziavano ad apparire una dopo l'altra immagini delle 'Lucy' di cui si ricordava. E queste erano talmente nitide ai suoi occhi che la bionda, per accertarsi fossero vere, appoggiò la mano sopra una di esse cercando di toccarla.
"Puuuhn?" pronunciò una buffa figura accanto a lei.
Solo in quel momento si rese conto del suo gesto, come fosse stata richiamata alla realtà da quel verso, e con fare incerto ritrasse la mano chiedendosi "Cosa diamine stai facendo, Lucy?". Poi con la stessa mano accarezzò la testolina di quella buffa figura seduta al suo fianco.
 
"Tranquillo Plue! Non è niente" disse Lucy rivolta al suo amichetto "Forse è stata la nostalgia, o forse no... Non saprei descrivere questa sensazione...".
La bionda sospirò e chiuse gli occhi, cercando di allontanare quelle immagini e quei ricordi che ora si facevano prepotentemente strada nella sua mente.
 
"Concentriamoci sulla missione, forse è meglio... Plue, che ore sono?" chiese Lucy mentre prendeva la sua borsetta e cominciava a rovistare in essa. In risposta, l'animaletto prese un orologio a cipolla da un piccolo zainetto e, molto orgoglioso, lo mostrò alla ragazza emettendo un "Pppuuuhn!" con tono soddisfatto.
Lucy diede uno sguardo all'orologio e "Cavolo, sono già le sette e mezza? Tra quattro ore arriveremo a Magnoglia, se voglio svegliarmi in tempo devo prendere ora la medicina... " disse tornando con lo sguardo a rovistare nella borsa "Ma dove l'avrò messa... Ah! Eccola!" esclamò, tirando fuori una piccola boccetta che conteneva un liquido azzurro.
"Puuuhn!" disse ora Plue, ma questa volta con una punta d'ansia che trapelava da quel buffo verso.
"Come dici Plue? Guarda che devo solo berla, poi al resto penserà Hibiki, come al solito. Quindi non preoccuparti!"
 Ma il suo amico continuò a guardarla con un musino preoccupato fino a che Lucy, accortasene, iniziò a pizzicargli le guance gustosamente divertita, per poi rivolgergli uno dei suoi meravigliosi sorrisi, di quelli che riuscivano a rassicurare il piccolo Plue.
 
Una volta tranquillizzato il suo amico, la ragazza prese la valigetta al suoi piedi e da essa estrasse un computer portatile, lo appoggiò sulle sue gambe, lo collegò ad un piccolo scatolotto nero, lo accese e per alcuni minuti l'unico rumore udibile nella cabina fu quello dei tasti che venivano pigiati velocemente dalle sue dita affusolate. Nel frattempo Plue si assicurò che la porta della cabina fosse chiusa, poi dallo zainetto tirò fuori un piccolo cuscino e lo posizionò sul lato opposto del lungo sedile su cui la sua amica si era accomodata.
Quando Lucy ebbe terminato col computer, lo appoggiò a terra davanti a sè: sullo schermo compariva il messaggio: "5 minuti all'inizio del processo".
 
"Mi raccomando Plue, conto su di te durante queste quattro ore" disse la ragazza stappando la boccetta e annusandone il contenuto. L'odore pungente di quel liquido bluastro le fece storcere il naso. "Hibiki ha detto che questa volta la medicina è un pò più forte e potrei agitarmi un pò durante il sonno... L'importante è non svegliarmi assolutamente finchè non sarà passato l'effetto... se il trasferimento dovesse interrompersi prima che sia finito, sarebbe un guaio".
Il piccolo animaletto si mise sull'attenti, esclamando: "Puh-ppuhn!!".
Lucy gli sorrise, poi bevve l'intruglio tutto d'un fiato. Aveva un sapore talmente amaro che il suo viso si contorse in una smorfia di disgusto. Vide che Plue la stava di nuovo fissando con aria grave, quindi gli accarezzò la testa e lo baciò su quella che doveva essere la fronte.
"Buonanotte Plue" disse distendendosi sul sedile e appoggiando la testa sul cuscino che l'animaletto aveva preparato in precedenza per lei "Sono nelle tue mani". Poi chiuse gli occhi e, cullata dai lenti ma regolari movimenti del treno, si addormentò.
 
 
****
 
 
"Happy, ma dobbiamo proprio salire? Non possiamo andare a piedi?" si stava lagnando uno strano ragazzo dai capelli rosa, intanto che si accingeva a salire sul treno.
"Guarda, è anche pieno! Non troveremo mai un posto!" incalzò in direzione del suo interlocutore, un buffo gattino azzurro con le ali che stava svolazzando qua e là. Già, Happy era un gatto magico. Happy poteva volare. E parlare.
"Perchè ti lamenti tanto tutte le volte e poi sali lo stesso?" rispose infatti di rimando.
Il volto del ragazzo si accigliò lievemente. "Lo sai che non soffro i mezzi di trasporto!" disse sbuffando. "Comunque" proseguì mentre fissava dentro una cabina attraverso il vetro "questa è mezza vuota... " disse e così facendo cercò di aprire la porta, che però era bloccata.
"Accidenti! Che diamine ha questa maledetta porta?!" esclamò strattonando la maniglia.
Crack.
"Come, crack!?" disse il ragazzo con tono vagamente allarmato mentre si portava davanti al volto i resti della maniglia per osservarla meglio.
"Natsu, penso fosse chiusa a chiave! Aye!" disse il gatto svolazzando alle sue spalle. "Tu dici?" rispose il ragazzo lanciandogli uno sguardo dubbioso.
"Sulla porta c'è attaccato un cartello con scritto -riservato-... E' probabile che avessero chiuso la porta per evitare scocciatori. Ma tu hai rotto la maniglia!" gli rispose Happy con tono beffardo.
"Uhmmm... Beh, ormai il danno è fatto! Quindi.... " disse il ragazzo aprendo definitivamente la porta. "Scusa... sono liberi questi posti?" chiese, mentre senza tanti complimenti entrò nello scomparto.
 

"Ehi! Ti ho chiesto se è occupato!" disse non senza una punta di irritatazione per non aver ottenuto risposta dalla ragazza coricata sul sedile. Osservandola meglio, però, si accorse che stava dormendo profondamente. 
E mentre la stava guardando, questa mugugnò e si mosse appena nel sonno e un profumo dolce fruttato arrivò alle narici di Natsu. Non che non l'avesse notato appena aperta la porta, visto il suo olfatto sviluppato, ma ora era così intenso e vicino da non poter essere ignorato. Era un profumo a lui familiare e inebriante, che da troppo tempo non sentiva più e che ormai ricordava solo mescolato ad un odore di medicinali e disinfettante. Chiuse gli occhi ed inspirò più a fondo per assaporandone meglio la fragranza e notò una leggera variazione in essa rispetto a quella che ricordava.
 
Il ragazzo si rese conto che la sua mente aveva già iniziato a rielaborare ricordi sopiti, mentre il suo cuore aveva improvvisamente accelerato i battiti. Si impose di riaprire gli occhi ed ignorare tutto ciò che quel profumo stava risvegliando in lui, quindi si tolse lo zaino dalle spalle e lo appoggiò a terra, non senza una certa riluttanza.
 
Chissà chi era quella ragazza con quell'odore così simile a Lei.
 
 "Qualcosa non va, Natsu?" chiese Happy entrando nella cabina. Il suo amico aveva improvvisamente assunto un'espressione sofferente in volto e questo, generalmente, non portava a nulla di buono, perchè significava che per il resto della giornata sarebbe stato estremamente irascibile.
 
Natsu, richiamato dalla voce del suo compagno, riemerse del tutto dai suoi pensieri e, senza voltarsi, mosse la testa in segno di diniego. Poi si avvicinò alla ragazza e, appoggiandole una mano sulla spalla, la scosse lievemente per svegliarla.
 
Il viso della giovane si contrasse in una smorfia infastidita mentre mugugnando scostò il braccio di Natsu col dorso della mano. Poi, come se niente fosse, riprese a dormire. 
"Ma come fa a continuare a dormire?" si chiese, mentre la sua mano stava già tornando a posarsi sulla spalla, con la chiara intenzione di squoterla ancora. Più forte, però.
 
Ma Natsu ebbe appena il tempo per realizzare questo pensiero prima di sentire un battagliero "Phu-pphuuun!", seguito da un dolore lancinante al piede destro.
"Aaah! Ma che cazzo è stato?" urlò voltandosi di scatto per capire cosa fosse successo, mentre il suo assalitore stava partendo per scagliarsi in un secondo attacco.
L'assalitore in questione era un... cane? Un cane... con un corno al posto del naso, ma soprattutto... eretto sulle zampe posteriori mentre con quelle anteriori brandiva un martello come fosse una spada?
 
Natsu sgranò gli occhi un pò per la sorpresa, un pò per l'interesse che quella strana creatura suscitava, ma poi si rese conto che le sue priorità erano altre, infatti il piccolo animaletto bianco si era lanciato contro di lui con tutta la sua furia. Natsu bloccò il martello con una mano, mentre con l'altra afferrò da dietro l'aggressore e lo sollevò all'altezza del suo volto, per osservarlo meglio.
"Puhpppphhuuuuunn!" disse il prigioniero mentre cercava di divincolarsi.
"Che razza di animale è mai questo?" disse il ragazzo avvicinando il suo volto al piccolo Plue. Ma quelle furono le ultime parole che riuscì a pronunciare. Proprio in quel momento il fischio del ferroviere segnò la partenza del treno e appena quest'ultimo si mosse Natsu si accasciò sul sedile dietro di lui in preda alla nausea, lasciando la presa sul suo carcerato.
"L'abbiamo perso!" disse sospirando Happy, poi si rivolse verso il buffo cane bianco e chiese "Sono liberi questi posti?". Il suo interlocutore emise un "Puh-puhn!" annuendo con la testa.
"Bene!" rispose il gatto "Io sono Happy e lui è Natsu. Certo che ha il sonno pesante la tua amica, aye!". Poi, senza nemmeno attendere una risposta, si accomodò accanto al suo compagno.
 
 
*************************************************************************************************************************************
 
 
Salve a tutti! Dopo mesi di silenzio (non ho più fatto nemmeno una piccola recensione.... chiedo perdono a tutte/i) eccomi qua con questa fic! E' da qualche mese che mi frulla in testa e pian piano è venuta alla luce! Chiedo clemenza fin da ora per gli aggiornamenti, non so quanto potrò essere regolare (e regolare per me significa un capitolo al mese) ma ci metterò tutto l'impegno possibile! Ringrazio fin da ora chi lascerà una piccola recensione e anche chi leggerà soltanto!
Un bacio
Aya

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Ayako83