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Autore: Kim WinterNight    29/07/2012    4 recensioni
Grace riuscirà a recuperare un rapporto che sembra ormai concluso per sempre?
Tra una figuraccia e l'altra, la protagonista andrà alla ricerca di un modo per riconquistare la fiducia di un vecchio compagno di giochi.
Leggete e ditemi che ne pensate, mi farebbe piacere.
Grazie!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Jemy'
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C’era una volta una giovane donna che aveva un rimpianto: aver troncato un’amicizia nel periodo della sua infanzia, un’amicizia che non era poi così tanto male.

Questa ragazza si chiamava Grace, abitava in un paese sperduto nell’entroterra dell’America latina, precisamente in Messico. Quando era ancora bambina aveva l’abitudine di giocare per strada con tutti i bambini del vicinato, tra cui vi era un ragazzino con cui spesso battibeccava anche per i motivi più futili. Tuttavia i due erano amici, si volevano bene, nonostante tra loro ci fossero delle differenze sostanziali. Grace era una bimba sensibile, anche se cercava di ostentare durezza e coraggio. Il suo amico – Jeremy – era invece coraggioso, pieno di sorprese e di spericolatezza, tanto da scatenare l’invidia della sua compagna di giochi.

Nonostante trascorressero parecchio tempo insieme, Grace si era sempre sentita inferiore e inadeguata rispetto a lui, ai suoi genitori. Tra l’altro invidiava immensamente il rapporto che lui aveva con April, una loro vicina che poi si era trasferita in un altro quartiere ma continuava comunque a visitare i suoi vecchi amici ogni giorno, come se nulla fosse cambiato. Jeremy ed April si conoscevano fin dalla nascita e i genitori di lui avevano sempre fatto sì che il loro unico figlio potesse scarrozzarsi dietro la bimba, in qualunque luogo la famiglia andasse.

A Grace questo trattamento non era mai stato riservato un, anche perché lei era arrivata dopo April, era “il terzo incomodo” e il suo carattere impertinente le aveva sempre impedito di farsi ben volere dai genitori di Jeremy.

Inoltre la giovane donna di cui parliamo aveva un’altra anomalia che la rendeva più aliena di quanto già non fosse: era ipovedente.

Per lei questo aveva sempre rappresentato una barriera, ma non insormontabile. Certo, gli altri bambini potevano giocare insieme anche quando il sole non riscaldava e illuminava più il mondo che li circondava, come nelle calde sere d’estate, mentre lei doveva stare in casa a sentire le loro risate e a desiderare che qualcosa del genere capitasse anche a lei. In compenso, però, durante la giornata era una bambina come tutte le altre e si divertiva. Eppure gli altri sapevano della sua disabilità e alcune volte la discriminavano per questo fatto.

Grace, tuttavia, non si abbatteva e rispondeva per le rime, anche se spesso e volentieri la sua sensibilità la portava alle lacrime.

Tornando ad April, Grace aveva stretto amicizia anche con lei e spesso la invitava a dormire da lei e aveva trovato nei suoi genitori la stessa disponibilità di quelli di Jeremy, ottenendo di poter invitare April ad andare dappertutto con la sua famiglia.

Oltre a loro tre, c’erano altri ragazzini nel quartiere: c’era Daniel, freddo, distaccato ma simpatico; poi Marcus, goffo, impacciato e soggetto a diverse prese in giro da parte degli altri bambini; Stephen, che giocava con loro solo ogni tanto e Grace non ci aveva mai avuto granché a che fare, così com’era successo con Cassandra, Luke, Paula e tanti altri.

I suoi compagni di gioco abituali erano quindi Jeremy, April, Daniel e Marcus. Lei e Jeremy avevano la stessa età, mentre April e Daniel avevano un anno in più e Marcus due. Tutto sommato erano una bella squadra e si inventavano sempre qualcosa di nuovo da fare per non annoiarsi. Ma a loro bastava stare insieme affiché il tempo trascorresse velocemente tra una risata e l’altra.

Poi qualcosa accadde.

Era il decimo compleanno di Grace e sua madre aveva organizzato una festicciola a cui i suoi amici e compagni di classe erano stati tutti invitati.

Ovviamente anche Jeremy era presente quel giorno, giorno in cui Grace rovinò tutto.

Alla festa partecipò anche Cassandra, una vecchia compagna di Grace durante i primi due anni di scuola elementare. Lei era una tipa egocentrica, spericolata, piena di grilli per la testa e con un odio insensato nei confronti di Jeremy.

Durante i festeggiamenti Cassandra andò a dire a Grace che Jeremy l’aveva spinta facendola cadere.

Jeremy giurò di non aver mai fatto niente di simile.

Grace non gli credette e lo cacciò di casa, scatenando la sorpresa di tutti i presenti.

April le disse che era stata ingiusta con lui e abbandonò a sua volta la festa, correndo dietro al suo amico.

Da quel giorno ogni rapporto tra Grace e Jeremy si interruppe e lei spesso rimpianse di aver dato corda a Cassandra, essendosi resa conto in seguito della sua cattiveria.

In futuro Grace non fece altro che pentirsi di essersi comportata in quel modo nei confronti di quel ragazzino scuro di pelle con i capelli ricci e ribelli che gli donavano un’aria selvaggia, intonata perfettamente al suo carattere.

Sapeva che non avrebbe mai più trovato il coraggio di avvicinarsi a lui, nonostante il litigio non era stato altro che una bambinata. Una bambinata che la paralizzò durante tutti i nove anni successivi.

 

E poi?

  
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