Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Alessia_    29/07/2012    0 recensioni
Raccolta Brittany - Santana; i capitoli sono legati tra di loro, ma ci potranno essere stacchi temporali importanti.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
<< San, perché abbiamo i letti separati? >>
Santana abbandonò la valigia sul pavimento, troppo stanca per curarsi di trovarle un posto più adeguato.
<< Qual è il problema Britt? >> cercò di rimanere paziente, nonostante la stanchezza.
<< Beh i tuoi nell’altra stanza hanno un letto grande, dove ci possono stare entrambi… >>
<< Sì, un matrimoniale: si chiama così apposta, devi essere sposato per poterci dormire >>
Brittany si imbronciò. << Noi un giorno ci sposeremo allora? Sai, sarebbe divertente…potremmo dormire in un letto gigante, e baciarci, e mangiare insieme senza dover andare in due case diverse >>
Santana si permise di sorridere all’idea, solo per un momento. Poi quando divenne consapevole delle braccia che la stavano teneramente stringendo da dietro, scacciò quei pensieri come fumo. Si voltò a fissare negli occhi l’amica, allontanandone gentilmente la stretta.
<< Credevo fossimo d’accordo Brittany…a proposito dei baci, e del resto >>
<< Beh, eri tu quella d’accordo, non io >>
Santana sorrise, afferrò il braccio dell’amica e la trascinò nel letto. Si posizionò davanti a lei, le alzò il viso imbronciato fino al punto in cui entrambe si guardavano negli occhi, e le sorrise. Brittany non resistette a lungo prima di sciogliersi in una copia identica del sorriso di Santana.
<< Però mi manca tanto baciarti >>
Santana si lasciò andare a una risata liberatoria. Poi guardò l’amica di nuovo, e le scostò una ciocca di capelli dal viso. << Sì, manca anche a me… >>
Prima di riuscire a terminare un pensiero compiuto, si ritrovò il calore di Brittany schiacciato contro le proprie labbra. Sorridendo, si lasciò andare ad un sorriso. Le labbra di Brittany erano dolci e accoglienti e sapevano di casa come ricordava. Le loro lingue si trovarono mente Brittany intrecciava le loro mani sopra alla testa di Santana, adagiandosi sopra di lei. Santana era ancora sbalordita da quanto riuscisse ad essere intuitiva e delicata e perfetta la sua migliore amica in quelle situazioni. Tra un bacio e una mano tra i capelli si rese vagamente conto, con l’unica parte del cervello ancora in grado di pensare lucidamente, che era questo, questo che le sarebbe sempre mancato con chiunque altro. La sensazione che ogni bacio, ogni morso, ogni gemito la portasse chilometri lontani per poi riportarla a casa con una carezza.
Quando infine Brittany le concesse l’ultima carezza e poi si alzò, a Santana sfuggì una lacrima.
Brittany la guardò con aria triste. << I miei baci ti fanno piangere? >>
Santana, suo malgrado, sorrise. << Vieni qui >>
Brittany afferrò la mano che le era stata tesa e si accovacciò ai piedi dell’amica. Santana incominciò a posarle baci sul capo, accarezzandole i capelli, cercando di nascondere i singhiozzi.Brittany la lasciò fare, anche se sentiva la testa umida e bagnata. Quando infine Santana l’abbracciò, e lei si arrampicò sul letto, non era pronta al bacio al sapore di lacrime che la travolse: ma lasciò fare l’amica, continuando a stringerla tra le sue braccia, cercando di calmare quei singhiozzi.
<< Ora farò una cosa, ok? E sto cercando il coraggio di farla da molto, molto tempo. Perciò ti chiedo di ricordartela, perché non so quando troverò il coraggio o la forza di provarci di nuovo >>
<< Okay >>
Santana si chinò sul collo dell’amica, cominciando a posare baci tanto delicati quanto pieni di lacrime. Brittany rimase immobile, ad occhi chiusi, accarezzando il braccio, la gamba, qualsiasi parte di Santana riuscisse a raggiungere. Dopo averle sfilato la maglietta e aver posato altri baci pieni di lacrime lungo il suo petto, Santana tornò a guardare l’amica negli occhi.
<< Non volevo che andasse così…a dire il vero, non credevo sarebbe proprio andata. Sono una stronza problematica, e crudele, e tu sei la persona più pura che io conosca. Sei come la mia cura personale. Non voglio, non posso permettermi di...rovinarti. >>
Brittany le accarezzò la guancia. << Eppure è successo, non ho potuto evitarlo. E’ successo, giorno per giorno, e giuro che non voglio approfittarmi di te solo perché sei pura e innocente, o perché sei la mia migliore amica e mi adori…è solo che devo farlo. Puoi capirmi? >>
Brittany annuì.
<< Mi dispiace se saprà solo di lacrime o senso di colpa o qualsiasi altra cosa, ma io sono così, mi capisci? >> le sfuggì un singhiozzo.
<< Anche se non capisci, o se mi odi, non fa niente…ma dì qualcosa, per favore Brittany, dì una cosa qualsiasi… >>
<< Credo di amarti >>
Santana singhiozzò un’ultima volta, poi si chinò e riprese a baciare l’amica da dove si era interrotta. Passò una mano sui fianchi della ballerina, cercando di concedersi di provare altro oltre al dolore e all’inadeguatezza. Perciò, mentre le sfilava i jeans, si concesse un sorriso: era con la sua migliore amica, stava per fare la cosa più dolce e naturale che le venisse in mente, ma non riusciva a capire a cosa fosse dovuta quella sensazione strana e nuova. Poi capì, perdendosi nel blu di quegli occhi che la possedevano; l’aveva fatto tante volte, ma mai aveva creduto che un giorno, facendolo, si sarebbe sentita così: avvolta da una sensazione che sapeva di casa e quotidianità, cose nuove e da scoprire. E sebbene si sentisse avvolta da quel calore, non si sentiva legata o imprigionata, anzi. Si sentiva come avrebbe dovuto sentirsi da tanto tempo, semplicemente amata.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Alessia_