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Autore: Rima_    29/07/2012    4 recensioni
Al suo Sesto Anno, Ginny si trova da sola, mentre il ragazzo che ha sempre amato sta combattendo per salvare il Mondo Magico. Allora cerca conforto nell'unico vero amico che abbia mai avuto.
Ginny Weasley non aveva mai avuto dei veri amici: forse Luna, o Hermione, ma non erano poi così legate come la gente credeva, c’erano i suoi fratelli, di certo a loro voleva bene, ma non poteva raccontargli tutto ciò che le passava per la testa.
Paradossalmente, l’unica persona cui si fosse mai trovata in sintonia non era altro che un ricordo, una proiezione del passato di qualcun altro.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Ginny Weasley, Tom O. Riddle
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Miao. :3

So di avere in corso una raccolta di flash su Draco e Astoria e non temete è già completa e prima o poi la pubblicherò per intero. Con calma arriverà tutta.

Ora però avevo voglia di pubblicare questa… cosa che ho scritto un bel po’ di tempo fa e che ho ripescato dal computer e sistemato.
Quindi… enjoy!

As Usual: “I personaggi non sono miei ma di Mamma Row e niente è stato scritto a scopo di lucro”.

R.

 

 

Surrender

 

Close your eyes and surrender to your darkest dreams

(Music of The Night – Phantom of The Opera)

 

Ginny Weasley non aveva mai avuto dei veri amici: forse Luna, o Hermione, ma non erano poi così legate come la gente credeva, c’erano i suoi fratelli, di certo a loro voleva bene, ma non poteva raccontargli tutto ciò che le passava per la testa.

Paradossalmente, l’unica persona cui si fosse mai trovata in sintonia non era altro che un ricordo, una proiezione del passato di qualcun altro.
A volte le mancava Tom: ma solo il ragazzo gentile che aveva conosciuto tra le pagine di un vecchio diario e che la capiva come nessun altro, non il pazzo assassino che si era rivelato essere.

Non ci aveva più pensato fin quando non si era ritrovata di nuovo sola.
Aveva sedici anni e l’unico ragazzo di cui si fosse mai innamorata l’aveva lasciata per andare a fare l’eroe: in quel suo sesto anno desiderava soltanto la presenza di qualcuno accanto a lei, qualcuno che la capisse e la confortasse. Mai come in quei momenti aveva sperato di nuovo di avere Tom con cui confidarsi.

Naturalmente era consapevole di come tutto questo fosse assurdo: non desiderava venir nuovamente soggiogata e quasi uccisa, era solo il suo inconscio che la spingeva a ricordare con nostalgia l’unica figura veramente amica che avesse conosciuto, qualcuno con cui sfogarsi e condividere i propri dolori e le proprie angosce.

Aveva anche iniziato a sognarlo: inizialmente in modo indistinto e nebuloso – e il mattino il ricordo svaniva del tutto –, ma con l’andare del tempo i sogni si erano fatti più chiari e a volte le sembravano talmente reali da confonderla.
Ricordava Tom e in questi sogni era più vivido che mai, ma sembrava così innocuo, così umano, così diverso da quello che si era rivelato.

Rammentava i soffici capelli neri tirati da parte nella tipica pettinatura Anni ’40, la curva delle labbra e i profondi occhi scuri, così diversi da quelli di Harry, che sembravano conoscere ogni suo singolo e più intimo pensiero.

Iniziavano sempre conversando, ma lei non era più la bambina che riversava le sue paure su un diario e lui era così attraente, così reale…

A volte si trovava a fantasticare su Tom perfino a occhi aperti quando era a lezione o, da sola, nel bagno dei prefetti, immersa nella vasca: in quei casi spesso la colpivano idee poco caste, pensieri che quando stava da sola con Harry o con Dean non l’avevano mai sfiorata.

Sognava lui, nudo, nella vasca assieme a lei circondati dalle bolle di bagnoschiuma, sognava le mani di lui che la sfioravano e la accarezzavano con sicurezza, più gentili e più esperte di quanto Harry sarebbe mai stato, sognava le labbra di lui, morbide, sulle sue e che baciavano ogni centimetro del suo corpo lasciando scie umide.
Voleva sentire quel corpo premere contro il suo e voleva artigliarsi a quelle spalle forti, lasciandosi travolgere dalle sensazioni che solo la sua presenza le faceva provare.
Desiderava ardentemente quei piccoli momenti in cui faceva galoppare la sua mente e in cui poteva stare da sola con lui, come se non fosse tutto frutto della propria immaginazione, per potersi sentire bene, almeno finché non fosse sopraggiunto il senso di colpa. Ginny non sentiva, però, alcun rimorso nel fare questi sogni e attendeva con impazienza la notte solo per poter stare di nuovo con Tom.

Quello che la turbava e che la tormentava era proprio questo: il non sentirsi affatto colpevole nei confronti di Harry che, da lontano, continuava ad amarla e a proteggerla e che stava combattendo contro l’oggetto dei suoi sogni più oscuri.
Così ogni notte si trovava avvinghiata a Tom, avvolta dalle sue braccia e ogni giorno pensava a Harry, sforzandosi si sentirsi in colpa per queste sue fantasie, che però non desiderava cessassero.

Ginny Weasley non aveva mai avuto dei veri amici, ma, anche se li avesse avuti, non avrebbe mai raccontato loro dei suoi sogni proibiti: per quello le bastava Tom.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piccolo Angolino Buio dell’Autrice:

Ai prodi che sono giunti alla fine mi sento di dovere un paio di spiegazioni al riguardo. Ho scritto questa “cosa” in piena sessione d’esame, il che basterebbe di per sé a spiegare un po’ di cose, come l’idea balzana di scrivere su Ginny (che detesto cordialmente) e di shipparla con Tom Riddle.

Sento già il borbottio di voi lettori che pretendono l’assoluta fedeltà al Canon e che gridano all’eresia ogni volta che si fiuta odore di OOC.

A quanti di voi obietteranno che “Ginny non lo farebbe mai!” rispondo che non lo sapete con certezza: certo, Ginny è innamoratissima di Potty e tante belle cose, ma in un momento del genere lei va a pensare all’unica persona che l’ha davvero capita e poi – diciamocelo sinceramente – a 16 anni gli ormoni sono già ballerini, eh?

A chi invece pensa che “Ginny e Hermione sono migliori amiche, praticamente sorelle” mi sento di consigliare di distinguere i libri dalle fanfiction: Mamma Row non dice da nessuna parte che loro due sono così legate. Certo, essendo Hermione la migliore amica di Harry è ovvio che Ginny vada a confidarsi con lei in quel frangente e, a parte tutto, anche nelle estati passate assieme alla Tana loro due si frequentano comunque relativamente poco.

Poi, vabbè, potete continuare a dissentire, ma in ogni caso sappiate che mi sono basata su questo per scrivere la mia storia.

E quindi boh.

Nient’altro di interessante da dire.

MrrrrMeow!

Rima.

   
 
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