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Autore: thats_nessa    30/07/2012    2 recensioni
“ Ti prometto una cosa, sarà come se non fossi mai esistito, sarà molto più facile in questo modo..” cominciai a piangere lasciando scorrere le lacrime sulle mie guance, mi alzò il mento con un dito e mi asciugò le guance, i nostri sguardi si incontrarono per un attimo, mi baciò e mi strinse forte a se, mi guardò per un lungo momento e poi andò via lasciando un vuoto incolmabile nel mio cuore.-
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-          “ Ti prometto una cosa, sarà come se non fossi mai esistito, sarà molto più facile in questo modo..” cominciai a piangere lasciando scorrere le lacrime sulle mie guance, mi alzò il mento con un dito e mi asciugò le guance, i nostri sguardi si incontrarono per un attimo, mi baciò e mi strinse forte a se, mi guardò per un lungo momento e poi andò via lasciando un vuoto incolmabile nel mio cuore.-
Di nuovo quel sogno o meglio, quel ricordo, la notte era diventata un incubo, quella scena continuava a ripetersi nella mia mente ormai da quattro mesi, come avrei potuto dimenticarlo dopo tre anni di fidanzamento? Come potevo dimenticarmi dei suoi baci, dei suoi occhi d’orati, delle sue labbra rosee e carnose, del colore della sua pelle, del suo profumo, della sua voce, dilui?
Ogni tentativo era un totale fallimento, lui non voleva andare via dalla mia mente e quando sembrava andare meglio c’erano tanti ricordi che affioravano e mi facevano ricominciare a piangere facendomi stare male, troppo male. Lui, Zayn Jawaad Malik era l’amore della mia vita, il mio unico vero amore, l’unico e insostituibile amore della mia vita.
Forse a peggiorare la situazione era il fatto che la mia migliore amica Giuliana stava con Harry Styles, migliore amico del mio ex fidanzato, odiavo chiamarlo cosi, lo detestavo, la mia vita prese una svolta decisiva da quando lui non c’era più, la mia vita era scuola – casa, non uscivo e vedevo Giuliana solo quando non era attaccata a Harry si perché, vederli era un duro, durissimo colpo al cuore, si amavano e lo facevano in un modo tutto loro, quando lui guardava lei, gli spuntava un sorriso enorme sul viso e sprizzavano gioia da tutti i pori, insomma, stare vicino a loro non era il caso e poi..c’era un rischio, avrei potuto rivedere Zayn.
Abitavo con Giuliana da quasi due mesi, avevano deciso di cambiare città per poter stare più vicino all’università, quella casa però da quando  lui mi aveva lasciata non era più la stessa cosa, prima c’erano sempre feste, divertimenti adesso solo noia e depressione. Era una piccola villa in centro non lontana dall’università che raggiungevo ogni mattina a piedi. Ogni giorno che passava era peggio, mi rendevo conto che non sarebbe tornato più, quindi che senso aveva sperare in qualcosa che non sarebbe mai accaduto?
La verità è che mi illudevo, giorno e notte la mia mente era come un album fotografico, ricordavo a memoria ogni nostro momento e questo rendeva tutto più triste, la voglia di abbracciarlo  e urlargli quanto lo amavo era tanta, avrei voluto strapparmi il cuore dal petto perché senza di lui non batteva più, era inutile, era diventato un organo senza utilità, era spento ormai.
Il peggio veniva la notte quando mi voltavo dall’altro lato del letto e lui non era li a sorridermi o pronto per stringermi a se come faceva ogni sera o quando, tornava tardi dal lavoro e quando mi voltavo me lo ritrovavo nel letto che dormiva beato con la mano stretta alla mia, forse dovevo smetterla di pensarci, ma come avrei dovuto fare? Tutto me lo ricordava, il divano nel quale ci sdraiavamo per guardare un film, la mia camera impregnata di ricordi bellissimi, come la nostra prima volta, le scale dove ci divertivamo e correre su e giù rincorrendonci, la casa era impregnata di lui, tutto lo era.
Erano tutti stanchi di vedermi cosi giù e la prima era Giuliana, cercava in tutti i modi di tirarmi su di morale ma non c’era nulla che potesse farlo, solo lui poteva ma lui non c’era, avevo solo bisogno di tempo, non so quanto, ma ne avevo bisogno.
La sveglia cominciò a suonare all’impazzata, la colpì con un duro colpo facendola finire a terra, poco mi importava tanto era tutta rotta, mi strofinai gli occhi e mi girai dall’altro lato, non volevo alzarmi, volevo dormire, dormire e dormire, decisi di rimanere a casa quel giorno, l’università avrebbe continuato a vivere anche senza di me per un giorno.
Sospirai quando vidi che la sveglia segnava già le undici, mi ero addormentata di nuovo, sospirai ancora e mi alzai, scesi le scale lentamente, indossavo la sua felpa che mi regalò per il mio  compleanno, era impregnata del suo profumo, l’unica cosa che mi faceva dormire la notte.
Era una semplice felpa nera.
Mi sedetti sul divano e accessi la tv, lasciando su un qualsiasi canale musicale,si fecero le due e Giuliana tornò a casa insieme a…Harry.
“ Perché non sei venuta oggi?” disse posando a terra le buste, scrollai le spalle, “ Non mi andava di uscire” sospirò, capì che mi aspettava un bel discorsetto, “ Ascolta stare qui da sola tutti i giorni non va bene!” Harry annuì, “ Ha ragione” disse, ma che ne sapeva lui?
Mi alzai, “ Lasciatemi stare ok? “ ritornai in camera sbattendo la porta, promisi di non piangere ma le lacrime mi tradirono, non ce la facevo più, era un peso troppo forte da sopportare, la sua assenza mi stava uccidendo lentamente. Cominciai a fare le valigie, misi dentro il borsone tutti i miei vestiti, li buttai lì dentro senza prestargli troppa attenzione, mi infilai i miei soliti jeans, jeans che un tempo mi stavano perfetti, adesso era larghi, anche troppo, chissà forse avevo perso due o tre chili.
Scesi le scale, “ Scusa ma dove stai andando?” chiese Giuli alzandosi dal divano, Harry la seguì,
“ Voglio tornare a casa mia “ dissi con la voce spezzata dal pianto, gli occhi le diventarono lucidi,
“ Ne ho bisogno Giuli..Scusatemi ma non ce la faccio più.. “ dissi alzando le braccia, lei annuì e mi abbracciò,“ Cerca di passare un natale sereno “ disse stringendomi a lei, io annuì in silenzio ricambiando l’abbraccio.
Una volta in treno tirai un sospiro di sollievo, non vedere Harry mi avrebbe aiutata, lui mi ricordava Zayn e questo rendeva tutto più difficile.
Una volta a casa dovetti subire un lungo rimprovero dai miei, erano stanchi di vedermi cosi per colpa sua, ovviamente è brutto vedere la propria figlia piangere in continuazione e rimanere chiusa in camera ascoltando canzoni deprimenti quasi ogni giorno, ma la vita è crudele, ti regala qualcosa di speciale e poi te la sottrae come se nulla fosse.
La vigilia, che cosa stupenda pensai quando mi alzai dal letto, in casa tutti erano allegri e festivi, tranne me ovviamente, cercai di trattenere la tristezza per passare una serata “tranquilla” almeno per la vigilia e il giorno di Natale.
La sera la casa era piena di parenti, tutti felici e in attesa della mezzanotte per aprire i regali, io ero ancora seduta a tavola con le ginocchia sulla sedia guardando lo spettacolo di Natale in tv, uno di quei concerti dove tutti cantano e si divertono un mondo, che cosa finta.
Al momento della mezzanotte si sedettero tutti a terra pronti a scartare i regali, “ Hanno suonato, tu che non stai facendo niente, vai ad aprire “ ordinò mia madre, le rivolsi un finto sorriso e mi avviai alla porta.
Aperta la porta mi ritrovai addosso il suo sguardo, i suoi occhi d’oro mi fissavano, sulle labbra comparve un sorrisino, nessuno parlò, mi cinse i fianchi e mi baciò dolcemente, lasciandosi trasportare dalla passione.
Era davvero li? Posò le mani sulle mie guance e asciugò le lacrime con un dito, lo guardai in silenzio, assicurandomi che fosse davvero li con me in quel momento, poggiò la fronte contro la mia e rimase in silenzio, sentivo il mio cuore esplodere, non potevo crederci, feci un respiro e feci per parlare ma mi bloccò,“ Scusami..” disse a bassa voce, scosse la testa, i miei occhi diventarono lucidi, “ Scusami se ti ho lasciata amore mio..Scusami” i suoi occhi sembravano essere pieni di lacrime, trattenni le lacrime mentre lo stringevo a me, “ Perché sei qui?” riuscì a dire dopo aver fatto un respiro profondo, sospirò,
“ Perché ti amo, perché sei tutto per me e la mia vita non può continuare se tu non sei al mio fianco” le lacrime cominciarono a rigarmi le guancie, “ Allora perché? Perché sei andato via cosi?” lui sospirò,
“ Perché avevo paura, credevo fossi troppo importante per me e avevo paura di sbagliare tutto..e non lo meritavi..Tu meriti il meglio” mi asciugò le lacrime con il palmo della mano, “ Tu sei il mio meglio “ dissi guardandolo, poggiò le sue labbra sulle mie assaporandone ogni parte, mi sentivo in pace, mi sentivo
“felice”, intrecciò la sua mano alla mia, “ Ho un regalo di Natale speciale per te “ disse,
“ E’ una promessa e questa promessa dice che da oggi in poi non ti lascerò mai più..cosa ne dici?”
“ Dico che è un’ottima promessa “ gli sorrisi con le lacrime, riprese a baciarmi e dopo poco finimmo in camera mia, si stese sopra di me trattenendo il peso sugli avambracci, si fermò un momento,
mi spostò una ciocca di capelli, mi rivolse un sorriso magnifico, “ Prima di continuare..” disse cercando le parole giuste, lo incitai a continuare, “ Sappi che ti amo da morire e ti prometto di rimanere al tuo fianco per sempre, te lo prometto” sorrisi, “ Per sempre, per sempre?“ lui sorrise, “ Per sempre amore mio..” e riprese a baciarmi dolcemente, “In questo momento potrei morire “ rise, “ Scusa per averti fatto star male..” lo baciai facendolo zittire, quella notte lui sarebbe diventato mio e io sarei diventata sua, ricostruendo il legame che si era spezzato tempo fa ma stavolta questo sarebbe durato per sempre.
  
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