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Autore: GiulyHermi96    30/07/2012    3 recensioni
Storiella senza pretese, basata sul mash-up "Back to December/Apologize/You're not sorry" dello "Speak now - World tour"
Mi sono sempre chiesta perché abbia unito le tre canzoni...probabilmente il motivo non esiste, ma io me lo sono immaginata così...
Spero di avervi incuriositi ^^
P.S. Ci sono degli accenni di Taylor squared :D
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ci siamo...il cd è uscito da un mese ormai...

Cavolo, sono così nervosa.

Forse perché è il primo che scrivo completamente sola...

Mi sembra di essere di nuovo una sedicenne che sta rilasciando il suo primo album...

Mi sembra di ricominciare tutto da capo.

In effetti, non ne sarei così scontenta... sarebbe bello, per certi versi, tornare indietro, cambiare certe cose... in particolare una... una la vorrei cambiare con tutto il mio cuore, e forse è proprio questo uno dei motivi per cui sono più nervosa.

Per la traccia numero 3...

Prendo il cd in mano e lo giro, come per accertarmi di averlo fatto veramente e la leggo per la milionesima volta, è lì:

 

  1. Back To December

 

Sono pentita di averlo fatto?
Non sono MAI pentita della mia musica, perciò, no, no non lo sono, ma per la prima volta ho paura...

Non mi era mai capitato...non avevo mai chiesto scusa attraverso una canzone.

Mi ero arrabbiata, avevo chiesto spiegazioni, avevo raccontato storie e sogni, ma MAI mi ero scusata.

Perciò, ora mi preparo per andare ad una serata...dio, sono così nervosa che nemmeno mi ricordo dove sto andando, come mi sto vestendo, cosa sto facendo.

Sono troppo nervosa, troppo, davvero.

Lo sono, perché ci sarà anche lui...

Sono mesi che non lo vedo.

È passato talmente tanto tempo, che alcuni suoi tratti nella mia testa si sono confusi col tempo.

Forse è cresciuto... non ha ancora vent'anni, quindi dovrebbe continuare ancora un po' a crescere...

Taylor...

Ci hanno sempre presi in giro per i nostri nomi uguali... più che prenderci in giro, ci ridevano su e ci chiedevano sorpresi: “Oh, Taylor e Taylor?” come se non lo sapessimo.

Era piuttosto divertente... ma non ero pronta.

Suonerà buffo, perché il più piccolo in età era lui, ma in verità, sono sempre stata io quella più giovane.

In certi sensi è bello, sentirsi ancora piccole e continuare a guardare La Sirenetta senza preoccuparsi dei giudizi altrui, ma in altri momenti... in altri momenti, sarebbe meglio ragionare come la ventenne che sono, e non come la quindicenne che vorrei tornare a essere.

Siamo in macchina, stiamo andando alla serata.

Io sono solo un'ospite, perciò entro da dietro...non che non voglia essere fotografata o altro... non sono quel tipo di persona, adoro che i miei fan possano vedermi in ogni occasione, ma semplicemente, questa sera non tocca a me essere fotografata a quel modo.

All'entrata sul retro ci sono comunque dei paparazzi.

Io sorrido e saluto, avviandomi verso la porta nera, che si apre.

Dietro vedo, che sta per uscire proprio Taylor.

Ci guardiamo.

Ci guardiamo e nel suo sguardo vedo tutto ciò che immaginavo avrei visto: confusione, sorpresa, ma soprattutto dolore e un po' di rabbia.

Sospiro e lui, invece di uscire come stava per fare, rientra, senza farsi vedere dai paparazzi, mi fa spazio per lasciarmi passare e fa un cenno con la testa.

Lo seguo, congedandomi momentaneamente dalle mie guardie del corpo.

Ne farei volentieri a meno, ma a volte la sicurezza è più importante di qualsiasi altra cosa... almeno così dice mia madre, che le ha scelte personalmente.

Lo seguo e ci ritroviamo in una stanza illuminata da una luce bianca e spoglia da qualsiasi mobile.

Non chiude la porta...vuole dire che sarà una conversazione veloce.

È cambiato. Dietro la porta, col buio, non ero riuscita a vederlo bene, ma è cambiato.

È un po' più alto, una traccia di barba è stata lasciata appositamente sul suo mento e sulle sue guance. Il suo sguardo è più scuro e duro, e so che in parte è colpa mia.

Ho ascoltato la canzone... immagino parlassi di me nella numero tre, giusto?” chiede.

Anche la sua voce si è scurita. È più profonda e spiccia.

Io deglutisco e annuisco.

Che strana scena. Siamo in una stanza vuota, vestiti di tutto punto, io con un abito lungo celeste e lui in smoking e non riusciamo a comunicare nemmeno un po'...

I-io... mi volevo scusare con te... non è stato giusto lasciarti a quel modo...” sussurrò.

Questo suo nuovo lato scuro mi spiazza, non so come comportarmi.

Lui è girato, metà verso di me e metà verso la porta, come se non riuscisse a guardarmi a pieno... non lo biasimo.

Mi fa piacere che tu ti voglia scusare... ma è troppo tardi...” dice guardando il muro, con una mano sulla maniglia.

Io lo guardo confusa: “T-troppo tardi?” sussurro.

Lui annuisce: “A te non dispiace veramente...” dice e vedo nel suo sguardo, che catturo per un istante, che non ci crede... non crede a ciò che ha detto, ma il suo cuore gli ha dettato questo discorso, spezzando il mio.

I-io...” cerco di dire, ma non mi esce nulla.

Lui se ne va, a passi lunghi e misurati. Lo guardo andarsene forse per sempre dalla mia vita e vorrei urlargli di non farlo, che io sono davvero dispiaciuta per averlo lasciato senza spiegazioni... Vorrei dirgli che quella con cui è stato per un periodo, non sono io, era la mia versione ferita da altri, chiusa in se stessa... ma non ce la faccio.

Lo guardo andarsene e la canzone Apologize mi salta in testa.

It's too late to apologize...

A volte il tempismo non è proprio la mia specialità...



Angolino autrice:
One-shot senza pretese...so che ultimamente i due Taylor si sono riavvicinati e ne sono estremamente felice, perché li adoro entrambi...eppure mi sono sempre chiesta perché Taylor (Swift) avesse unito a "Back to December" anche "Apologize" e "You're not sorry"...
Questa è la mia versione dei fatti, la serata a cui sono probabilmente non è mai esistita e il vestito lungo e celeste gliel'ho messo per relazionarmi col tour...ma è tutto dal mio cervellino bacato, quindi...bé, spero che sia quanto meno decente ;)
Un saluto, e grazie a chiunque passerà di qui :)
Giuly

   
 
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