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Autore: AghyGD    31/07/2012    7 recensioni
Non poteva essere vero, o si?
Cioè, era troppo bello per esserlo!, "stai sognando..., no?".
Adesso non sapevo se fosse vero, ma dovevo crederci! sapevo che se lo avessi fatto, sarebbe stato tutto più unico!!!
STORIA INTERROTTA.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- CAPITOLO 21 -

LA FUGA


-Allora ci sentiamo.
Fu la frase che mi fece ritornare alla realtà, eravamo già davanti al portone, e solo allora mi accorsi che era sera.
-Certo, scusa, che ore sono?.
Prese il cellulare dalla tasca:-...Sono quasi le nove!.
-LE NOVE?. Ho saltato il lavoro..., e vabbè, comunque dovevo sbrigarmi.
-Si ma perchè... .- La sua voce scemò appena lo abbracciai.
-Grazie mille per la stupenda giornata ma adesso devo correre!.- Dissi staccandomi da lui e aprendo il portone.
Lo sentì sussurrare un buonanotte, ma non ne ero sicura, cominciai a salire come una furia le scale, mentre continuavo a pensare: "merda, merda, MERDA!", ok, ripeto trippi merda, ma quando ci vogliono, ci vogliono!!!.
Aprì la porta di fretta senza neanche chiuderla a chiave e accendere la luce e corsi davanti al televisore accendendolo, fortunatamente, c'era ancora il TG, mi tolsi il giubbotto e lo appesi senza staccare per un attimo gli occhi dallo schermo, accarezzandomi i fianchi mi sedetti sul divano appoggiando i gomiti sulle gambe e incrociando le mani, aspettando il concerto.
Ero cosi concentrata, che quando Lucia aprì la porta, saltai in aria.
-Lo hai saputo?.
-Si, TOP mi ha mandato un sms.
-Anche GD a me.
Di corsa appese anche lei il giubbotto e si sedette accanto a me, nella stessa posizione.
-Com'è andata oggi a lavoro?.- Gli chiesi senza staccare gli occhi dallo schermo.
-Ah, bene, poca confusione oggi, tu?.
-Ehm... bene..., bene.- Sussurrai alla fine.
Si girò per guardarmi:- E' successo qualcosa?.
"Glielo dico o non glielo dico" pensai, mi girai per guardarla, aprì bocca ma non uscì nessun suono.
-Allora?.
"Glielo dico... ma anche no!, Glielo dirò dopo."
-No, niente, solo c'era molta confusione e sono un po' stanca, tutto qui.- Mi girai tornando a guardare lo schermo.
Non sembrava molto convinta:- Sicura?.
-Sicurissima tranquilla!.- Dissi pacata.
-... Se lo dici tu!.- Anche lei si girò.
Per tutto il tempo stettimo in silenzio, nessuna delle due non sapeva cosa dire, non perchè mancasse un argomento su cui parlare, ma perchè eravamo molto tese nel vedere i nostri ragazzi esibirsi, anche se da uno schermo!.
Improvvisamente lo schermo diventò tutto nero, poi piano piano cominciarono a comparire delle luci, mentre un forte boato invase la stanza, ecco, ci siamo stà incominciando.
Vennero inquadrate 5 capsule, ognuna con i loro nomi, mentre ALIVE accompagnava il momento, poi le capsule si aprirono piano, e loro, immobili, tenevano in mano, appoggiati in viso, delle maschere d'ossigeno, appena la canzone finì, torsero le maschere dal viso, e avvicinarono i microfoni..., poi scoppiò l'inferno!.
Uscirono e cominciarono a cantare Tonight, Bad Boy, Fantastic Baby, ed altre, a volte si toglievano qualche indumento, facendo scoppiare le VIPs, oppure facevano i cretini, altre volte si buttavano l'acqua addosso, e altre volte ancora lanciavano anelli o qualche altro oggettino loro al pubblico, spesso salutavano o facevano faccie buffe alle telecamere, si avvicinavano alle VIPs facendosi toccare o anche scambiare due semplici parole.
Erano cosi solari sopra quel palco, che ballavano spensierati e con un sorriso a 32 stampato sempre in faccia, non ho mai visto degli artisti che amavano in modo così grande le loro fan.
Io e Lucy non facevamo altro che cantare a squarciagola tutte le canzoni e continuavamo a saltare per tutta la casa con la tv a tutto volume, fregandocene dei vicini, andavamo sul divano, in giro per casa, prendevamo qualche oggetto, come un cucchiaio di legno o un mestolo e li usavamo come se fossero dei microfoni.
Senza che c'è accorgemmo, si fecero quasi mezzanotte, e loro continuavano a cantare e a ballare come se fosse la prima:- Non si stancano mai!.- Dissi sorpresa mentre ci sedevamo svinite sul divano.
-Bhe, è tutta la vita che lo fanno, e noi lo sappiamo bene, ormai ci hanno fatto l'abitudine!.
-Già, spero non smetteranno mai.
Io e Lucy ci guardammo e poi cominciammo a fare corna con le dita in aria, poi scoppiammo a ridere.
Lo schermo diventò di nuovo tutto nero, poi comparve GD, da solo, sul palco.
Cominciò a parlare con le fan, e disse che sarebbe incominciato un esibizione "extra" dove lui avrebbe cantato con CL delle 2NE1 la canzone "THE LEADERS", da come sapevo questa comparsa di CL serviva anche per fare un po' di pubblicità per il nuovo album delle 2NE1.
La canzone partì ed entrò CL con un...come dire, tuta (?) nero aderente,calze a rete e scarpe vertiginose, una lunga coda e il suo solito e splendido sorriso.
Cominciarono a cantare, sporgendosi a volte verso i fan, oppure altre volte si guardavano.
Posso dirvi che ero "leggermente" gelosa?.
Continuando a cantare, stavolta erano uno di fronte all'altra, guardandosi intensamente fra loro, e facevano rap come se fosse una sfida fra loro, cominciavo ad avere un po' di nausea.
-Dove vai?.- Mi chiese Lucy sorpresa.
-Stò solo bevendo un po' d'acqua.
Andai in cucina e prendendo l'acqua in frigo la bevvi direttamente dalla bottiglia, si sentiva la canzone visto il volume altro, poi quando finì si sentirono i ringraziamenti di GD, e poi un boato fortissimo, forse il più forte della serata, leggermente curiosa posai la bottiglia e tornai subito in salone, ma trovai la tv spenta.
-Lucy perchè hai spento la tv?.- Aveva il telecomando dietro la schiena e il viso basso.
-...Forse è meglio se non l'accendi!.- In viso era scioccata, me che stava succedendo?.
-...Lucy, così mi spaventi, dammi il telecomando.
MI avvicinai per prenderglielo, ma lei lo allontanò, cominciavo ad innervosirmi, e dopo un paio di secondi riuscì a levarglielo dalle mani.
Corsi ad accendere la tv per vedere cos'era successo, buttando poi il telecomando sul divano,... non lo avessi mai fatto!.
Vidi la scena più incredibile, pazzesca e inaspettata da quando sono qui a Seul.
Le labbra carnose di CL che premevano forti su quelle di JiYong.
Senti il cuore morirmi dentro, non pulsare più, mentre un grande squarcio si apriva e comincia a sanguinare.
Sentì inprovvisamente freddo, tanto freddo, e l'aria mancare nei polmoni diventati pigri, avevo bisogno d'aria, di uscire, di non vedere più quella scena alquanto "ripugnante" dai miei occhi.
Senza neanche pensarci due volte corsi verso la porta e uscì di corsa, mentre dietro di me Lucia gridava il mio nome, ma non volevo tornare, non lì dentro, mai più!.
Corsi fuori, erano già mezzanotte, quindi in giro non c'era nessuno meglio così, non volevo avere occhi puntati addosso, perchè quei occhi non avrebbero mai saputo la verità, non avrebbero mai saputo il sentimento dell'amore, del dolore e dell'odio, forte e devastante, che combattevano dentro me, mai!.
Cominciai a correre, senza nessuna metà, nessun luogo, volevo solo correre, essere libera, sperare che quell'immagine e tutto il mio amore per lui volasse via col vento che lasciavo dietro, ma non succedeva, perchè?.
Mentre correvo silenziosa, prime lacrime amare scendevano lente sul mio viso, piano piano sempre più veloci e frequenti, dopo alcuni minuti mi ritrovai ad avere viso, collo e un po' la maglia bagnati.
Correvo nella notte, senza stancarmi, anche se correvo veloce, perchè speravo sempre più di dimenticare, ma non accadeva.
Allora avevo ragione! Lui amava lei, là sempre amata, sempre, mi ha usata come rimpiazzo, come sfogo, come un gioco per poterla dimenticare, o forse per farla ingelosire, non sò!.
Tutti quei "TI AMO", quelle soprese, quelle promesse, tutto finzione, tutto!.
Continuando a correre, mi ritrovai di fronte ad un pub abbastanza tranquillo... .
Avevo bisogno di dimenticare? Allora quale metodo migliore di una sbronza con i fiocchi? Certo, io ero una che reggeva abbastanza bene l'alcool, ma stasera proprio non avevo testa nè voglia di reggerlo, e poi mi sarei ubriacata per bene.
Mi asciugai il viso con la manica, presi un bel respiro, di certo l'aria pulita di fuori non sarebbe stata la stessa lì dentro, e aprì la porta.
Svogliata mi sedetti davanti al bancone e chiesi una birra al barista, mi venne portata subito e la bevvi tutta d'un sorso, no, di certo la birra non mi avrebbe aiutato.
-MI porti qualcosa di molto più forte.
-..Ne è sicura?.
-Sisi.- Dissi velocemente senza guardarlo e facendo segno con la mano di sbrigarsi.
-Ei bellezza... .
Mi girai e mi ritrovai un ragazzo dai capelli sbarazzini neri e una birra in mano, cercava di fare il duro.
-...SPARISCI.- Glielo dissi con una violenza, anche se sussurrato, da farlo tremare e scappare a gambe levate, mentre mi dedicava uno sguardo sconvolto.
Mi venne portato un bicchiere grande con una bevanda rossa dentro.
-Si chiama "Assassin" e dimmi cosa ne pensi.
-Il nome è l'ultimo dei miei pensieri.- Sussurrai sgarbata, lo presi e lo bevvi tutto d'un fiato, sotto lo sguardo allibito del barista, posato il bicchiere feci un ghigno nel vedere la sua faccia:- Portamene un altro.- Lo dissi con una voce così profonda e inquientante da superare T.O.P!.
-S-subito!.
 
10 bevute dopo di quella Assassina come cacchio si chiama...
 
Perfetto, avevo raggiunto il mio obbiettivo: "credo proprio di essere ubriaca fradicia..., aspetta se sto pensando vuol dire che sono ancora lucida!".
-Ei tu, caro barista che mi ha fatto conoscere un'amica che si chiama Assassina, me ne porti un'altra?.- Ci vedevo doppio, in quel momento non avrei riconosciuto la destra dalla sinistra!:- Oh, non sapevo avessi un gemello barista!.
-Mi dispiace ma non te ne porto più, sei ubriaca ed è meglio se smetti di bere.
-Tu non sei nessuno per decidere cosa devo fare.- Sbattei la mano aperta sul bancone, ormai lì dentro c'ero solo io!.
-Ma lo faccio per te, quindi e meglio se smetti, ti chiamo un taxi.
-Non ti azzardare ad avvicinarti a quel telefono!.- Lo puntai con un dito, ma in realtà puntavo dalla parte opposta.
-Ehm, sono qui.- Disse alzando l'indice.
Stavolta indicai dalla parte giusta:- Non ti azzardare.
Mi alzai dalla sedia, sbattei un mazzo di soldi sul bancone, e me ne andai bisbigliando un 'vaffanculo', che ne poteva sapere lui? tsk!.
Uscita da lì cominciai a vagare per la città deserta, non sapevo dove fossi diretta, e sinceramente non me ne fregava una mazza.
Camminando mi ritrovai di fronte ad un cancello molto familiare verde, sembrava un parco, e credevo di averlo già visto.
Ci entrai e mi sedetti sull'erba sotto ad un albero, appoggiando la schiena nel grande tronco.
Silenzio totale, freddo incredibile, grande vuoto dentro, ecco cos'ero!.
Senza rendermene conto cominciai a piangere in un pianto liberatorio, con tanto di singhiozzi.
"Perchè sono venuta a Seul?, Perchè l'ho incontrato?, Perchè me ne sono innamorata?, Perchè ci ho creduto fino alla fine?, Perchè devo sempre soffrire?, Perchè sono una sfigata?"
Avevo ragione, avevo sempre avuto ragione, lui non amava me, ma lei, e avevo sempre avuto i prosciutti negli occhi! Che scema sono stata a credere in questo amore impossibile!, Avevo donato il mio cuore alla persona che amavo, e lui la distrutto in pochi secondi, evidentemente avevo sbagliato persona!.
"E' una sorpresa, sorprenderemo tutti" Bhe, ci sei riuscito, a distruggermi però.
-Che bella sorpresa!.- Sussurrai frai singhiozzi, facendo un sorriso amaro.
Piansi per alcuni minuti, finchè mi abbandonai all'erba fresca.
Improvvisamente sentì delle mani cingermi i fianchi:"Oddio un maniaco, NO!".
Cominciai a dimenarmi usando quella poca lucidità che avevo:- Vai via brutto maniaco pervertito.- Gridai.
Quest'ultimo mi prese per i polsi gridando non molto forte:- Aspetta...aspetta Agata.
Mi bloccai sentendo il mio nome, quella voce, era di... .
-Light?.
Sembrò tranquillizzarsi, lo guardai meglio in viso, eh si, era proprio lui.
Lo abbracciai forte ricominciando a piangere disperata:- Oh Light, che bello che tu sia qui!.
-Si ma adesso calmati e dimmi cosa è successo.
Ignorai la domanda:- Light , ti prego, aiutami a dimenticare, aiutami ti prego.- Lo implorai fra i singhiozzi.
-Dimenticare?.
-Si dimenticare... .- Sussurrai, stavo per perdere i sensi, lo sentivo.
Mi prese in braccio, ed io gli avvolsi il collo con le braccia per sorreggermi meglio.
-Ti porto a casa.
-No, ti prego, non voglio più tornarci li.- Feci per scendere, ma la sua presa era ferrea:- Ok, non ti porto a casa, allora verrai da me, ok?.
Feci un cenno di si, con la testa.
-Va bene.- Disse baciandomi la fronte.
Mi mise in macchina e partì, a volte mi lancia occhiate per vedere come stavo, mentre guardavo fuori, anche se l'unica cosa che vedevo erano puntini e striscie colorate, piano piano mi addormentai.
Quando arivammo mi prese in braccio e con fatica mi portò  dentro casa fino in camera da letto, mi adagiò, mi tolse le scarpe e mi coprì con le coperte.
Stava per andarsene, ma lo fermai in tempo:- Light?.
-Si?.- Chiese premuroso.
-...Potresti dormire con me?.
Rimase per qualche secondo davanti alla porta scegliendo cosa fare, poi con un dolce sorriso, si avvicinò lentamente a me, si sdraiò nell'altro lato e mi abbracciò, dandomi un bacio sulla nuca:- Adesso dormi.- Sussurrò.
Affondai il viso nella sua clavicola, e prendendo un respiro profondo, sentì anche il suo profumo, finalmente cominciavo a sentire un calore dentro, molto confortevole, così tanto da farmi dormire un po' serena.
 
CHE CAPITOLOOO!!! *SI ASCIUGA IL SUDORE DALLA FRONTE* BHE, CHE DIRE...NON HO NIENTE DA DIRE! #LOL
BHE, DITEMI VOI CON UNA RECENSIONE, IO ADESSO SCAPPO, A DOMANIII!!! YUMUSEYOOO!!! :D
 
   
 
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