31/07/2012
4 recensioniLe cose che vivi!
Quando l'amicizia
Ti attraversa il cuore,
Lascia un'emozione,
che non se ne va.
La Bastiglia viene assalita dai cannoni e dai rivoluzionari. Anche io continuo a dare ordini di sparare, di sparare e di continuare a sparare.
I miei uomini sono tutti al mio fianco... Ma tra loro, manchi tu... Te ne sei andato per sempre, proprio ora che eravamo riusciti a confidarci il nostro amore reciproco!
Non so dirti come,
Ma succede solo
Quando due persone
Fanno insieme un volo.
Che ci porta in alto,
Oltre l'altra gente,
Come fare un salto
Nell'immensità
E non c'è distanza, non c'è mai
Non ce n'è abbastanza, se
Se tu sei già dentro di me,
Per sempre...
Poi, ad un tratto, non vedo più nulla...qualcosa mi ha colpita! Riesco solo a sentire la voce di Alain che mi chiama :-Comandante! Comandante!- Poi...il nulla...c'è solo il nulla intorno a me.
Vengo sollevata e portata sul letto. Il medico mi visita e farfuglia qualcosa con qualcuno. Non capisco cosa sta dicendo...
I miei pensieri mi riportano agli avvenimenti di 29 anni fa, quando avevo 5 anni. Me lo ricordo come se fosse ieri...
Era una soleggiata mattina di primavera. Ero in giardino, vicino alla fontana, senza fare nulla. Poi, una carrozza varcò il cancello...
Alzai il capo, e vidi mio padre scendere insieme a Nanny, la governante, seguita da un bambino, all'apparenza timido. Non ci feci caso e abbassai la testa.
:-Oscar!! Vieni qui!- Mi chiamò mio padre
Corsi da lui.
:-Mi avete chiamato?!-
:-Ti presento André Grandier, nipote della governante.- Disse indicando il bambino
Lo guardai :-Ciao!- Dissi. Lui mi guardò :-Piacere di conoscerti.- Disse.
:-Sarà il tuo compagno di giochi! Ma soprattutto di allenamento.-
:-Ora, nipote mio, vai a fare la conoscenza dell'erede della famiglia Jarjayes!- Lo incoraggio Nanny
Su qualunque strada,
In qualunque cielo,
E comunque vada
Noi non ci perderemo.
Apri le tue braccia,
Mandami un segnale,
Non aver paura, che ti troverò
Non sarai mai solo ci sarò
Continuando in volo che,
Che mi riporta dentro te
Per sempre
Da quel giorno in poi, diventammo amici inseparabili. Dove andavo io, andavi tu! Mio padre ti aveva messo vicino a me per farmi da accompagnatore, ma io non ti credevo tale.
Ti credevo molto di più. Eri un amico fedele e sincero. Io sapevo tutto di te e tu sapevi tutto di me. Non c’erano segreti tra di noi. Durante il giorno trovavamo sempre delle cose da fare;
e anche se erano pericolose, le facevamo a nostro rischio e pericolo.
Mi ricordo ancora quel giorno, quando rischiammo di annegare nel fiume. Ci salvammo per miracolo e tornammo a casa tutti bagnati.
Quando varcammo il portone, le urla di Nanny che diceva
:-André! Non avresti dovuto permettere a Madamigella Oscar di bagnarsi! Ora andatevi a cambiare!-
Per le scale incontrammo mio padre che iniziò a farci la predica
:-Sta volta non vi metto in punizione! Ma se capiterà un’altra volta…- Non finì la frase, ma noi capimmo al volo
:-Certo, padre!-
:-Non capiterà più signor Generale!-
Ora, circa 30 anni dopo, ricordo ancora tutto. E se ci ripenso, mi vengono le lacrime agli occhi.
Perché tu, ieri, mi hai lasciata. Te ne sei andato, per sempre, e mi hai lasciato sola. Sola a combattere a favore dei miei ideali e quelli del popolo.
In qualunque posto sarai,
In qualunque posto sarò,
Se mi cerchi nel cuore,
Nel tuo cuore vivrò
Ora sono distesa su questo letto, con gli occhi chiusi. Non sento nulla, non voglio sentire nulla. Sto male… Non voglio continuare a vivere, sapendo che tu non sei più al mio fianco.
Il mio respiro si fa piano piano più lento, il mio cuore smette di battere…per sempre! La mia anima si allontana dal mio corpo esanime.
Guardo tutti i presenti: piangono, mi dicono addio. Ma a me non importa…
In qualunque posto sarai,
In qualunque posto sarò,
Tra le cose che vivi
Io per sempre vivrò.
Sto per raggiungerti, amore mio! Aspettami. Tra un po’ saremo di nuovo insieme.