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Autore: Raven_Phoenix    14/02/2007    5 recensioni
Ecco la ff che tutti stavate aspettando sui Teen Titans! è incentrata su Corvina, ma non é detto che non ci siano scene anche con gli altri quattro^^ Che cosa dovrà affronztare Corvina? Chi saranno i suoi aiuti? Che male si sta nascondendo sotto terra? Scopritelo leggendo e recensite!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Caio a tuttiiii^^ Ecco il nuovo capitolo che mi è venuto in mente ascoltando my immortal degli Evanescence. Stupendaaaaaa!!!!! Penso che d’ora in poi la mia adorazione per questo gruppo emergerà più spesso. Lancio un annuncio: DAAAAAASTREAAAAA!!!!!CHE FINE HAI FATTO???? Sigh! I tuoi commenti mi mancano, sai? Ç__________ç Ok, meglio se torniamo al capitolo, eh? ^-^’ Buona lettura!!!!



-Nessuno…nessun altro…- disse alzandosi e accarezzando ormai l’unica cosa che le faceva compagnia.
-Ancora uno…ancora un anno…soltanto questo…-



-Che strana città.- commentò Thunder mentre camminava lungo il sentiero.
-Già, in più non mi aspettavo che qui ci fosse già la neve.- aggiunse Corvina osservando il paesaggio.
Era una città costruita in un bosco verdeggiante, con case attaccate o costruite sugli alberi. Era un posto decisamente molto elfico, non c’erano dubbi. In più una soffice coltre di neve imbiancava il tutto, e il cielo grigio minacciava una nuova nevicata.
-Magari è già un effetto della fortezza…- pensò ad alta voce Corvina mentre raggiungevano un vastissimo parco naturale, al di là di quello si ergeva il centro città.
Mentre passeggiavano incontravano dei gruppi di ragazzini che si fermavano da loro per chiedergli ognuno la stessa identica cosa: “Avete visto voce d’argento?” oppure “Conoscete voce d’argento? L’avete incontrata?”
Loro si limitavano a dire di no, anche se la curiosità le stava prendendo.
-Chi potrebbe essere questa “Voce d’argento”?- chiese Thunder.
-Be’, credo che sia qui, nel parco, dato che quei ragazzini sono in giro da queste parti.-
Un fruscio, lievissimo, quasi impercettibile quello che captò Corvina alle loro spalle. Si voltò di scatto, estrasse la spada katana.
-C’è qualcuno.-
Thunder sfoderò silenziosamente la sua spada e badando a non fare rumore le due strisciarono verso il punto interessato.
Sbucarono in una sorta di radura praticamente deserta. C’era solo una ragazza che camminava in avanti e indietro lentamente. I capelli di tutte le sfumature castane che potessero esistere legati in una treccia, con due ciuffetti che le ricadevano ai bordi del viso, gli occhi di un verde smeraldo, velati da una strana emozione, la carnagione piuttosto pallida, il suo abbigliamento in stile dark era solo per metà visibile dato che era avvolta in un mantello viola, un campanellino appeso a uno dei suoi strani guanti tintinnava lievemente.
La ragazza iniziò a cantare, e francamente Thunder e Corvina rimasero così esterrefatte da non riuscire nemmeno a sbattere le palpebre.
Era una voce incredibile. Era stupenda, quasi irreale. Era troppo intonata e melodiosa per poter esistere. Dava una sensazione di delicatezza, ma anche allo stesso modo di una potenza devastante.


I'm so tired of being here
Suppressed by all my childish fears
And if you have to leave
I wish that you would just leave
'Cause your presence still lingers here
And it won't leave me alone
These wounds won't seem to heal
This pain is just too real
There's just too much that time cannot erase
When you cried I'd wipe away all of your tears
When you'd scream I'd fight away all of your fears
I held your hand through all of these years
But you still have
All of me
You used to captivate me
By your resonating life
Now I'm bound by the life you left behind
Your face it haunts
My once pleasant dreams
Your voice it chased away
All the sanity in me
These wounds won't seem to heal
This pain is just too real
There's just too much that time cannot erase
When you cried I'd wipe away all of your tears
When you'd scream I'd fight away all of your fears
I held your hand through all of these years
But you still have
All of me
I've tried so hard to tell myself that you're gone
But though you're still with me
I've been alone all along
When you cried I'd wipe away all of your tears
When you'd scream I'd fight away all of your fears
I held your hand through all of these years
But you still have
All of me
(Evanescence/My Immortal)




Corvina in quel momento constatò che quella doveva essere la famosa Voce d’argento che i ragazzini di prima stavano cercando.
-Wow…- disse stupita Thunder.
La ragazza si voltò di scatto e si diresse verso il loro nascondiglio.
-Ci ha sentite, corri!- disse Corvina mentre usciva dagli arbusti, l’amica la seguì a ruota.
Anche senza guardarsi indietro erano sicure che la ragazza le stesse inseguendo, potevano sentirne i rumori. Gettò un’occhiata alle spalle e si accorse con grande stupore che il sentiero era deserto.
Si fermò stranita, eppure sentiva ancora i passi. Aguzzò meglio l’udito e solo allora si accorse che il trambusto di passi proveniva da sopra di loro.
Con un balzo la ragazza sbucò fuori dalla fronda di un albero vicino a loro e piombò proprio davanti alle due sbarrandogli il sentiero.
Corvina trasalì per l’agilità.
-Chi siete voi, perché mi stavate spiando?- chiese in tono freddo e minaccioso.
-Tra-tranquilla…non volevamo fare nulla. Eravamo di passaggio e ti abbiamo vista.- giustificò Thunder.
-Oh, certo. E allora potrei sapere come mai mi stavate spiando?- continuò la ragazza.
Thunder raccontò velocemente dei ragazzini e di come l’avevano vista, alla fine la ragazza rilassò un poco l’espressione tesa.
-Bene…allora vi consiglio solo di starmi alla larga d’ora in poi.- rispose volandosi e iniziando camminare.
-Un momento! Sei tu Voce d’argento, vero?- le domandò urlando Corvina.
La ragazza si fermò per un momento.
-Così mi chiamano.- disse senza voltarsi.
-E allora qual’è il tuo vero nome?- insistette.
-…io non ho un nome.-
Detto questo la ragazza fece per allontanarsi quando venne trattenuta per il braccio.
-Corvina, cosa fai?- le disse Thunder raggiungendola.
-Possiamo darti noi un nome, che ne dici?-
La ragazza si voltò, sbalordita e allo stesso tempo irritata.
-Senti, si può sapere qual’è il tuo problema? Io non voglio farmi dare un nome da nessuno, specialmente da una ragazza fastidiosa come te.- rispose secca e liberandosi dalla presa.
Corvina cercò di andarle dietro, ma Thunder la trattenne.
-Lascia perdere, non è il caso.- disse l’amica.
Corvina pensò in fretta, si sforzò di cogliere un particolare anche minimo della ragazza misteriosa, qualcosa che le desse un’idea al momento. Notò in un lampo che attaccata alla chiusura del suo mantello c’era una piccola ala d’argento.
La sua domanda riecheggiò nel silenzio del parco.
-Che ne dici di…Angel?-
A Corvina non era venuto in mente altro, il nome le era rimbalzato nella mente ed era uscito dalla sua bocca.
Vide Thunder fissare prima lei, poi la ragazza, che si era fermata di nuovo.
-Allora? Come ti sembra?- chiese speranzosa Corvina.
Si ritrovò ad essere fissata dai suoi profondi occhi verde smeraldo dai mille riflessi, tanto belli ma allo stesso tempo tanto inquietanti. Corvina aveva già visto quello sguardo. Sembrava tutto a quello di un drago.
-Angel…che nome ridicolo.- disse asciutta voltandosi dall’altra parte e andandosene.
Corvina e Thunder la fissarono finché non l’ebbero persa di vista.
-Corvina…perché hai insistito tanto?- le chiese Thunder.
-Non lo so. Non ne ho la più pallida idea…-
Attraversarono il parco discutendo di lei, di Angel, finché non raggiunsero la città, Ghiacciobianco, la città della neve.
Come nella periferia c’erano case sugli alberi, ma la maggior parte ora erano edifici normali.
Bancarelle animate dagli urli dei bambini riempivano le stradine, e profumi di tutti i tipi si perdevano nell’aria.
Riuscirono a trovare una locanda dove passare la notte, situata proprio nel centro della cittadina. Era un bel posto, pulito e ordinato.
Una volta lasciati in camera gli zaini, andarono a fare un giro per le bancarelle, per cercare qualcosa da mettere sotto ai denti e chissà, di utili informazioni.
Mentre passavano tra i vari tavoli imbanditi della merce più impensabile, passarono per una piazzetta, dove c’era un piccolo palchetto dove dei ragazzi stavano provando delle canzoni con vari strumenti. Corvina sentì improvvisamente un debole tintinnio provenire da li. Riconobbe quel suono come il campanellino di Angel. Guardò meglio e la vide mezza nascosta nel dietro alle quinte.
-Thunder!- la chiamò mentre si dirigeva verso di lei.
La ragazza era intenta ad ascoltare le accordature delle chitarre di due ragazzi, facendo dei cenni con la testa. Non appena vide le due avvicinarsi, subito sparì, correndo via dal palco con dei balzi piuttosto impressionanti, e perdendosi tra la folla.
-Seguiamola prima che ci scappi di vista!-
A Corvina bastava sentire il suono del campanello per capire se era vicina. Stranamente sentiva quel suono anche attraverso la folla. Affiancata a lei c’era Thunder.
-È troppo veloce! Se va vanti così la perderemo!-disse scrutando Angel in lontananza.
-Così non va bene…dobbiamo trovare un mo…ma cosa…?- Corvina venne interrotta da una luce abbagliante accanto a lei.
Si voltò appena in tempo per vedere Thunder in un turbine di ali che prendeva il volo.
-Ma come ho fatto a non pensarci prima?- disse tra sé e sé.
Si concentrò, sentì il battito del suo cuore aumentare la velocità, la forza invaderla, e sentì i segni rossi affiorarle dalla pelle.
Spiccò il volo, raggiungendo Thunder. Le due si misero a scandagliare la folla dall’alto, in cerca di Angel. Corvina la scorse in un vicolo deserto, nascosta dietro a dei vecchi scatoloni, intenta a tirare il fiato. Fece un cenno a Thunder che annuì, tutte e due scesero in picchiata verso il bersaglio e atterrandoci davanti.
-Ma cosa…- fece Angel scattando in piedi, mettendosi sulla difensiva.
Le due la bloccarono spalle al muro.
-Non scappare, non vogliamo farti niente.- disse calma Thunder.
Angel le guardò con i suoi occhi così strani.
-Se è l’uovo che volete…ve lo potete scordare!- disse rivolgendo le palme delle sue mani verso di loro.
-Uovo…?- dissero contemporaneamente Corvina e Thunder, ma poi dovettero azzittirsi perché dalle mani di Angel stava risplendendo una strana luce.
La ragazza aprì la bocca e ne fece uscire un suono acutissimo, insopportabile per un orecchio umano. Le due si coprirono le orecchie con le mani, restando scoperte.
Angel balzò in avanti, accerchiata da una luce bianca, e le colpì con un calcio incredibilmente potente, mandandole contro la parete opposta del vicolo.
Corvina riaprì gli occhi appena in tempo per vedere Angel spiccare un balzo per raggiungere il tetto di una casa. Solo allora si accorse di due particolari. Al suo collo pendeva un ciondolo uguale a quello di lei e Thunder, quello contenente le schegge delle tre pietre, e sulla sua schiena, c’erano due candide ali bianche, anche se troppo piccole per sollevare il peso della ragazza.
-È una Guardiana!- esclamò.
Thunder si alzò in piedi.
-Che hai detto?-
-È una Guardiana come noi, ho visto il ciondolo e le ali.- spiegò Corvina.
-Sei sicura?-
-Certo che sono sicura! Dobbiamo scoprire dov’è e convincerla a venire con noi.-
Thunder ci pensò un attimo.
-E se chiamassimo Selene per farci dare una mano? Forse lei ne sa qualcosa.- disse poi con una illuminazione.
-Giusto, ma come si fa a contattarla?-
Non appena Corvina ebbe terminato la frase, un turbine in mezzo a loro alzò la neve e poco dopo la vecchietta comparve dal nulla, sorridente.
-Salve ragazze, procede bene la missione? Oh…vedo che avete scoperto la trasformazione.-le salutò ammiccando ai simboli di Corvina e alle ali di Thunder.
Per poco le due non le volarono addosso, per raccontarle di Angel. Finito il racconto rimase un po’ in silenzio. Selene si rabbuiò.
-Ragazze, vi comunico che avete trovato la via più difficile. Sapevamo, io e i miei collegi, che non sarebbe stato per niente facile convincere lei ad unirsi ad altre persone. È sempre stata da sola, la sua famiglia la abbandonò… perché non era sviluppa.-
-In che senso?- chiese Thunder- mi ha detto Corvina che ha delle ali, anche se più piccole delle mie. Ma non capisco perché, io sono così perché sono la settima figlia di una settima figlia. Non dovrebbero esserci casi non sviluppati, me l’hai detto tu quando sono arrivata da te.-
Corvina questa cosa non l’aveva sentita, probabilmente gliel’aveva spiegato Selene prima che lei arrivasse ferita e svenuta dalla foresta.
Selene annuì all’affermazione di Thunder.
-Sì, è vero. Ma lei è stata un caso particolare.- si sedette a terra a game incrociate e le due ragazze fecero lo stesso.
-Quella che vi sto per raccontare… è la storia di Darsia.-
-Angel?- chiese Corvina, aveva sentito una strana sensazione di disagio nel sentir pronunciare il vero nome della ragazza. -Nome che le hai dato tu…-rispose la vecchietta che poi prese fiato.- La madre di Darsia…Angel… quando divenne incinta, lo fu di tre gemelli. Il giorno in cui nacquero tutti e tre, lei fu l’ultima… la settima.-
-Quindi le sono stati conferiti i poteri.- esclamò Thunder.
-Non esattamente…fu in quel momento che successe.- rispose Selene con un sospiro. Le due si fecero attente.-Proprio mentre i poteri si stavano fondendo con lei…i suoi due fratelli gemelli, morirono inspiegabilmente…così, lei da settima…-
-…Si ritrovò quinta…- finì Thunder per lei.
-Esatto. In quel momento i poteri che stavano entrando in lei svanirono…lasciandola a metà e metà…-
Corvina rabbrividì al sentire quel paragone.
-Ora per metà ha i poteri di una settima di una settima, ma anche la quinta figlia, quella che attualmente è, avrebbe avuto dei poteri. Quelli legati al suono.- finì di spiegare Selene.
-Ecco perché ha una voce incredibile, ed ecco come ha fatto prima a far uscire quello strano suono!- esclamò ricordando l’acuto stridio che poco prima le era rimbombato nelle orecchie.
-Come possiamo fare a convincerla?- chiese Thunder guardando seria la vecchietta.
-Dovete trovare voi la risposta. Siete voi le sue compagne, non io…forza e coraggio.-e detta questa frase, e come era arrivata, Selene sparì nel nulla.
-Tsk! Bella risposta!- si lamentò Thunder tirando un calcio nell’aria.
-Non perdiamo tempo per questo, si deve escogitare una strategia.- rispose Corvina alzandosi e scrollandosi la neve dall’uniforme.
Dovevano trovarla, e riuscire a parlarci…a tutti i costi.



Che ve ne pare della nuova presunta guardiana? L’idea mi è venuta così, in uno dei miei attacchi di fanatismo per le maledizioni e salamelecchi vari^^ Riusciranno Corvina e Thunder a convincere Angel? E i suoi poteri saranno l’unica cosa che nasconde? Scopritelo nel prossimo capitolooooo!!!! BOOYAKA BOOYAKAAAAAAAA!!!!!!
  
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