Capitolo 1: "Vestito di jeans"

Non so se avete letto l'introduzione della storia, non c'è scritto molto in realtà, però posso dirvi che vi conviene leggerla perchè Mara, quella ragazza a cui cambierà la vita, sono io: Mara Jackson, 17 anni, nata a Londra il 15 ottobre 1995.

Ero a scuola immersa nei miei pensieri, era un venerdì come tanti, se non fosse per il caldo afoso che era improvvisamente arrivato. La mia compagna di banco nonchè migliore amica da circa dieci anni, Katy, mi risvegliò dai miei pensieri "IO.TE.OGGI POMERIGGIO.SHOPPING.STA SERA.DISCOTECA.NIENTE SCUSE!" "Ai vostri ordini capitano." dissi sorridendo per poi tornare ad immergermi nei miei pensieri.

Eccola la mia salvatrice, dovrebbero farla santa: la CAMPANELLA, grazie ad essa una terribile interrogazione finì e neanche troppo bene, un bel 4, ma ormai c'ero abituata, non era un problema per nessuno se fossi stata bocciata. I miei genitori se ne sono sempre fregati di me, mi hanno avuta quando erano molto giovani e con il fatto che mio padre è di buona figlia sono sempre riusciti a farmi avere una tata che mi facesse da genitori al posto loro.

Angelina, ecco come si chiama la mia 'madre adottiva/tata', è italiana ma si è trasferita qua 17 anni fa per trovare lavoro e quando gli hanno chiesto di farmi da madre lei ha accetato, non c'è giorno in cui non la ringrazii per essermi sempre accanto, se non fosse per lei probabilmente sarei scappata di casa molti anni fa ormai. Ma non parliamo di questo.

Stavo uscendo in corridoio per andare a posare i libri nell'armadietto e poi uscire a fare shopping con Katy, avrei sicuramente comprato dei jeans corti e una maglietta super scollata a provocante per sta sera, volevo fare baldoria. "Allora, sei pronta per uno shopping sfrenato?" mi chiese Katy ed io gli risposi semplicemente con un enorme sorriso, "Ho capito, sali in macchina che sgommiamo via di qua!" mi disse prendendomi per mano. Essi Katy aveva già la patente perchè era un anno più grande di me, anche lei è una ragazza ribelle, sempre per problemi in famiglia, per questo ci capiamo a vicenda.

Salimmo in macchina, una mini cuper rosso fuoco con il tettuccio all'inglese, in meno di 20 minuti eravamo già dentro il centro commerciale e il primo negozio che ci si piazzò davanti agli occhi fu Zara; entrammo e ci dividemmo per poi ritrovarci davanti ai camerini.

Stavo girando in mezzo a quella marea di vestiti quando un paio di pantaloncini neri brillantinati e una maglia a maniche corte con le spalle scoperte a reticella mi colpirono, non aspettai un attimo in più che mi fiodai in camerino per provarli, nel camerino a fianco a me c'era già Katy intenta a provare 1000 abitini super corti da ispirare sesso violento a chiunque. Uscimmo insieme dai camerini e ci guardammo a vicenda "Stai benissimo tesoro, però per sta sera ti metterai un super mini vestito come uno dei miei, così farai impazzire i maschietti!" mi disse facendomi l'occhiolino, io buttai gli occhi al cielo e sorrisi, "Va bene però mi aiuti tu a trovarne uno, perchè sai non sono brava con gli abitini super mega corti." non mi disse niente, semplicemente la vidi spararire e dopo circa due minuti era davanti a me con un vestitino di jeans senza spalline attillato fino alla vita e poi scendava giù morbido a balze fino a metà coscia, infine come tocco finale una cintura marrone chiaro in vita. Mi sembra perfetto perchè mi rispecchiava, non troppo da zoccola, ma neanche da santerellina; Non troppo sbrilluccicoso da discoteca ma neanche troppo serioso da party con la regina Elisabetta. Era perfetto.

Entrai in camerino e lo provai, se prima mi piaceva da impazzire, ora me ne ero completamente innamorata. Uscii e mi ritrovai una Katy a bocca aperta la cui mascella inferiore poteva toccare il pavimento. "Chiudi quella bocca che ti entrano le mosche!" le dissi divertita ma anche un po' imbarazzata. "Sei perfetta!" mi disse lei con gli occhi a cuoricino, facendo così una faccia da culo da prendere a schiaffi. "Si mi piace, credo che lo prenderò, poi gli abbinerò i miei stivaletti country marroni e l'enorme borsa abbinata. Può andare?" le chiesi, annuì semplicemente con la testa, così tornammo in camerino per cambiarci e dirigerci alle casse per pagare.

Girammo per negozi fino alle 5pm e non ci eravamo neanche fermate a mangiare, così tornammo a casa per prepararci, andammo tutte e due a casa mia e ci preparammo insieme: io infilai il mio vestitino, misi gli stivali, feci cambio borsa da quella di jeans a quella marrone e mi truccai con trucco leggero, matita marrone e mascara, un poco di lucidalabbra ed ero pronta. Katy invece anveva comprato un vestitino bianco: sopra aveva un corpetto attilato con una fascia nera subito sotto il seno e da lì in poi ricadeva morbido fino sopra le ginocchia; lei -a mio contrario- si trucco molto più del solito con un obretto sfumato tra il bianco-grigio-nero, matita nera sia sopra che sotto l'occhio, rossetto da zoccolona e tre quintali di fondotinta, per non parlare di tutti i brillantini che si era cosparsa sul petto. Era bellissima!

Presto arrivarono le 10pm e così anche l'ora per iniziare a divertirsi.

SPAZIO A ME

Eccomi tornata gente, questa è una nuova storia dove la protagonista è Mara una

ragazza semplice ma che si trova due imbecilli come genitori.

Questo è solo il primo capitolo ma ne ho già altri pronti per essere pubblicati,

GRAZIE A TUTTI COLORO CHE LA LEGGERANNO E CHE MI FARANNO SAPERE

CHE COSA NE PENSANO, SONO MOLTO CURIOSA, ANCHE PERCHè CI STO METTENDO

TUTTA ME STESSA IN QUESTA STORIA.

Non vedo l'ora di farvi leggere i prossimi capitoli :D

Con affetto <3.

Quella riccia di Marti (: