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Autore: FairLady    31/07/2012    2 recensioni
Mini Fan Fiction che vede come protagonista Joseph Morgan alla prese con un nuovo personaggio. E' la prima volta che mi cimento con lui, perciò siate clementi! ^^
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era ancora scosso dalla scenata furibonda che Phoebe gli aveva fatto. 
Joseph se ne stava seduto nel salone di casa, dopo che la sua ormai ex ragazza se n’era andata sbattendo la porta con drammaticità. 
Era scosso non per pena, né per pietà. Lo era solo perché non l’aveva mai vista per quella che era realmente. Una rozza, pazza, egoista, egocentrica, bugiarda arrivista. 
Non aveva versato una lacrima. Né aveva avuto un tentennamento. Niente.
L’unico sentimento che era riuscito a percepire dalle sue urla era l’invidia.
“Quella piccola sgualdrina approfittatrice che…” e poi altri insulti…
“Non ti rendi conto che si è fatta mettere incinta per…” altra bile sputata senza cognizione. 
L’aveva fatta sfogare. 
Le vipere ogni tanto devono svuotare la sacca del veleno se non vogliono morirne annegate.
La poverina non sapeva neanche di che cosa stesse parlando. Ma in fondo non poteva biasimarla. Se si fosse preso la briga di provare, almeno, a tenere in piedi il rapporto che aveva con Lisa, non sarebbero mai arrivati a quel punto e non si sarebbe mai buttato tra le braccia della prima arrivata. Che vagamente ricordava Lisa, tra l’altro.  
“E tu cosa fai??? Ti fai abbindolare…te ne stai li zitto.. Eh si, comodo…”
Non aveva nemmeno una volta fatto cenno ai sentimenti che lei provava per lui. Ai mesi trascorsi insieme. Niente. 
E niente era quello che sentiva per la sua perdita. Anzi, no. Forse una cosa la sentiva.
Sollievo. Liberazione. E in quel momento anche, fretta.
Fretta di correre da Lisa e Nicholas.
Si sentiva emozionato esattamente come se la ragazza fosse in procinto di partorire in quel momento. Era diventato padre da poco meno di dodici ore e suo figlio aveva già sette mesi. 
Suo figlio.
Mentre guidava si ripeteva quelle due parole come una nenia.
“Mio figlio. Mio figlio. MIO FIGLIO.”
Intravide il suo viso nello specchietto retrovisore. 
‘Oddio, la faccia da ebete!’
Sorrise ancora di più e schiacciò l’acceleratore.
 
Quando giunse a destinazione Lisa gli aprì la porta. 
Il bambino stava per terra. Giocava sulla palestrina e in quel momento tirava la proboscide all’elefantino appeso sopra di lui. 
Si avvicinò senza nemmeno sapere cosa avrebbe fatto. 
Il piccolo distolse l’attenzione dal pupazzetto e proprio come aveva fatto la sera prima, tuffò i suoi occhi azzurri in quelli di Joseph. Quelli del padre. Lo prese in braccio e continuarono a guardarsi. Ne rimase incantato. 
“E’ identico a te…"
La voce di Lisa ruppe quel silenzio surreale. L’emozione si poteva palpare a piene mani.
“Si – riuscì a dire lui, con la voce rotta – però credo che il nasino sia tuo.”
I loro sguardi, infine si incrociarono e vedendo la donna piangere, Joseph non si seppe trattenere e si commosse.
“Perché non me l’hai mai detto?”
Era una domanda che lo torturava dal giorno prima.
Lei lo guardò con gli occhi grandi, lucidi. 
Si rese conto solo in quel momento che non aveva una bella cera. 
Era stata sicuramente molto male. E non solo quella notte.
Chissà quante aveva dovuto passarne in quei mesi, si chiese guardando le profonde occhiaie che deturpavano il suo bel viso. 
“Non era per niente semplice rintracciarti.” 
Gli rispose poco convinta. Poi chinò il capo, con aria colpevole.
“In verità pensavo che ti saremmo stati solo d’intralcio…”
Lo sguardo di Joseph s’indurì leggermente a quella frase. Ma c’era una parte di lui che capiva quelle parole. 
Lisa non amava stare al centro dell’attenzione. Non amava mettere i bastoni fra le ruote. 
Amava amare. Senza riserve. Anche se ciò poteva voler dire soffrire e stare sola. 
Lo aveva capito. In quegli intensi tre giorni a Milano. 
E ne ebbe conferma in quel momento. 
Le si avvicinò mentre il bimbo gorgogliava qualche sillaba scoordinata.
“Tu non ti rendi conto che da quel week-end di Milano io non ho fatto altro che pensarti?
Non ho provato più niente che si avvicinasse anche solo minimamente a quello che ho provato con te. Per te…” 
In pochi istanti aveva già preso praticità con suo figlio. Senza problemi se lo posizionò su un fianco e con la mano libera accarezzò il viso della ragazza mentre lei sentiva il suo cuore gonfiarlesi nel petto. Le sue guance inondate di lacrime.
Ma finalmente erano lacrime di gioia. 
“Io..io…” Lisa non riusciva a mettere una parola in fila all’altra. Era troppa la felicità che la pervadeva, mista al lieve senso di colpa che ancora sentiva verso i due uomini più importanti della sua vita. Li aveva tenuti separati per mesi. 
“Ti sei perso i suoi primi sorrisi. E i primi gorgoglii…” soffiò fuori con la voce incrinata dal pianto. “Hai perso la sua prima parolina e le prime gattonate…” tutto a un tratto venne sopraffatta dall’ansia per le cose che il padre di suo figlio non aveva potuto vivere per colpa sua. 
Ma Joseph comprendeva. Aveva già metabolizzato ed era già andato avanti. 
“Ci saranno altre prime volte, piccola. Ce ne saranno ancora e da adesso le vivremo insieme. Non piangere…”
La strinse a se e la sensazione di averla tra le braccia con tutte queste nuove consapevolezze, lo completò. 
“Ti amo, JoMo…” gli sussurrò nel pianto. 
Lui sorrise al suono di quel soprannome. E la baciò. 
Fu un bacio lungo, sospirato e carico di promesse. 
“Ti amo anche io, piccola.”
E mentre lei e il piccolo se ne stavano accoccolati, stretti tra le sue braccia capì che non avrebbe più potuto vivere senza di loro.  

 
******************

Angolo dell'autrice

 
Salve, popolo di romanticone! :)
Eccomi qui con l'ultimo zuccheroso capitolo di questa mini fanfiction! 
Certo, il diabete sarà salito a 700 ma a noi che ce frega? Ci piace vedere un JoMo tutto dolcioso, teneroso. Da carie ai denti! ^^
Beh tutta la famigliola Martin è così, dopotutto. Basti pensare al piccoletto che è tutto Joseph, nella palestrina che tira code e proboscidi! Non vi viene voglia di morsicarlo tutto solo al pensiero!!??? <3____<3
E Lisa, finalmente, ha coronato il suo bel sogno. 
E Phoebe...oh lei..nonostante il bel nome, è fuorissimo dai giochi! Arpia arrivista che non era altro! :X
Mi arrabbio coi miei stessi personaggi, andiamo bene!
Domani conto di postare l'epilogo! 
Ora ringrazio chi legge/segue/preferisce e la mia dolce topa Giuggi che recensisce anche da malata! <3
Un bacione splendore....
a domani!!!!
   
 
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