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Autore: mikaela    31/07/2012    0 recensioni
storia per la CrissColfer Week!
Darren Criss e Chris Colfer hanno finalmente dichiarato il amore a tutto il mondo, nascosto nei dietro le quinte di Glee da troppo tempo.
Decidono di andare alla famosissima trasmissione televisiva "Effie's Rumors" per rispondere a tutte le domande che i fan impazienti si pongono.
Come è iniziato tutto? quando? che succedeva dietro le quinte dei live? quanti momenti adorabili della loro vita amorosa segreta si sono persi? ma sopratutto il Kliss di Dublino era un Kliss, o un CrissColfer kiss?
spero che vi piaccia,
buona lettura!
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il pubblico e la presentatrice risero di gusto, credendo che la storia “Chris Colfer Faccia D’angelo si comporta da Diavolo”, fosse uno scherzo.
-guardate che ne è davvero capace, non fatevi ingannare dal suo faccino d’Angioletto- li avvisò Darren, indicando il “faccino” in questione.
Rimasero un attimo in silenzio, e i due fidanzati pensarono che finalmente avessero capito. Ma poi ripartirono a ridere.
-siete un vero spasso ragazzi!- rise Effie –Chris Colfer “diabolico”!-
I due ragazzi capirono che non ne avrebbero cavato piede, quindi preferirono lasciar perdere.
-proseguiamo con le domande!- e un sacco di mani si alzarono tra il pubblico –tu, ragazza con le trecce e gli occhiali fucsia!-
Darren prese un attimo il microfono –complimenti per gli occhiali!- esclamò sorridendo.
La ragazza  gli sorrise raggiante –qual è stato il sogno più strano che avete mai fatto?-

-caro mio, questo è campo tuo!- esclamò Chris, alzando le mani in segno di resa.
-vero, i sogni strani me li becco tutti io!- confermò, facendo ridere il pubblico. Poi si rivolse alla ragazza
-allora, non mi ricordo quale sia stato il più strano di tutta la mia vita, ma ti posso dire quello di quest’ultimo periodo…..

 

 

Capitolo 4

I Giochi della Fame

 

 

Ero in una casa con il mio amico Joey, e stavamo guardando la tv, quando apparve Effie di Hunger Games, che stava sorteggiando i tributi per l’Arena. E disse il mio nome.
Me la stavo facendo addosso, terrorizzato all’idea di dover combattere.
Mentre tutti i miei amici, compresi alcuni colleghi di Glee, continuavano a festeggiare. Non chiedetemi se lo facevano perché erano felici di liberarsi di me, o perché credevano seriamente che ce l’avrei fatta.
Mi auguro con tutto il cuore la seconda!
Comunque sia, mi allenai tutti i giorni con Sue Sylvester (si, lei e non Jane Lynch) che era la mia Mentore, e mi costringeva a mettermi una tuta come la sua per ogni alleamento, che orrore.
Passai una settimana facendo allenamenti per l’Arena con la coach mentre Joey e gli altri continuavano a festeggiare ininterrottamente.
Che poi era del tutto sbagliato, visto che quando vieni sorteggiato come tributo ti portano subito a Capital City. Ma che ci volete fare? Il sogno è mio!

Comunque sia arrivò venerdì e venimmo portati nella Capitale, dove incontrai gli altri tributi. Non ricordo chi fosse il tributo femmina che mi accompagnava, ma mi ricordo di un certo Chris Colfer del distretto 4.
All’inizio si era comportato molto male con me, perché continuava a guardarmi male e ignorarmi, mentre io lo volevo a tutti i costi come mio alleato.
Gli avevo persino mostrato la mia abilità nel tirare l’arco pur di impressionarlo, ignorando
gli ordini della Sylvester.
Non era servito a nulla, continuava a preferire la compagnia di un paio di coltelli.

Non ricordo molto di come andarono le interviste e la sfilata dei carri, ma ricordo quando entrammo nell’arena.
Era un complesso di edifici moderni, molto simile a Capitol City. Bhè anche se non credo che a Capitol City vivano Ragni-Coleottero giganti e Muppets sputa fuoco, era molto simile.
Eravamo in una piazza, e mi affrettai a raggiungere la Cornucopia,  prendere qualcosa e fuggire via prima che qualcuno mi uccidesse.
Non avevo la minima ambizione a vincere, ma volevo provare a sopravvivere il più allungo possibile.
Mentre vagavo tra gli edifici alla ricerca di un riparo, incontrai Grant Gustin. Tirai fuori il coltellino che avevo recuperato alla cornucopia, e mi preparai a combattere. Ma lui non mi voleva uccidere, voleva allearsi con me.
Non sapevo se fidarmi, ma aveva l’aria simpatica e accettai.
Alla fine della giornata erano morti 10 tributi, e io e Grant avevamo trovato rifugio in un grattacielo abbandonato.
Stavamo per metterci a dormire, quando sentimmo un urlo provenire da qualche piano sopra il nostro e andammo a controllare.
Chris era davanti a un Ragno-Elicottero, e usava un arco per difendersi, ma non era molto pratico e mancava sempre il bersaglio.
Gli urlai di lanciarmelo, e io lo usai per uccidere il mostro.
Proposi a Grant di far entrare Chris in squadra e, anche se era un po’ riluttante accettò, poi diedi i miei coltelli a Colfer in cambio dell’arco, ed entrambi ci ritenemmo soddisfatti.
Non ricordo molto del resto del sogno. Eravamo noi tre contro gli altri tributi che diminuivano velocemente, anche se io ero troppo preso da Chris per prestarci attenzione.
Ad un certo punto siamo arrivati davanti a questo grande edificio, e Grant si è offerto di andare avanti e fare un giro di perlustrazione, mentre io e Chris eravamo rimasti indietro.
-devo dirti una cosa- mi aveva detto Chris, rompendo il silenzio.
-che cosa?- gli avevo chiesto io, incuriosito.
E si era avvicinato piano a me, e mi aveva baciato. Per un attimo ero rimasto bloccato, colpito da ciò che aveva appena fatto, poi avevo risposto con gioia.
rimanemmo indietro, continuando a fermarci per baciarci, abbracciarci o scherzare. Per la prima volta non avevo paura di stare nell’arena.
Quando arrivammo all’ultimo piano dell’edificio, ci accorgemmo di quanto stonasse rispetto a tutta l’arena. Era un attico moderno, pulito e lussuoso. Una tv gigante mostrava ciò che vedevano a casa: noi.
Grant era accanto a un divano in pelle, e non era solo. Davanti a lui, la una ragazza dai capelli neri, sporca di sangue, teneva due coltelli in mano e uno tra i denti.
Solo in quel momento mi accorsi dei corpi a terra privi di vita e imbrattati di sangue.

La voce di Claudius Templesmith ruppe il silenzio nella stanza e ci annunciò che noi eravamo gli ultimi quattro tributi rimasti.
La ragazza, che veniva dal distretto 1, si avventò su di Grant, e lo uccise brutalmente, lasciandoci pietrificati dalla paura.
-ora vi ucciderò tutti e due! Devo vincere io!- aveva urlato la ragazza, con uno sguardo inquietante.
Mi ero messo davanti a Chris per difenderlo. La ragazza si fece avanti, ma prima che potesse fare qualcosa, arrivò un gigantesco Kermit che sputava fuoco dalla bocca, e la investì con un getto di fiamme.
Eravamo rimasti solo io e Chris.
Ovviamente in quel momento ci saremmo dovuti mettere l’uno contro l’altro, ma io non toccai il mio arco, e lui non mosse un dito verso i suoi coltelli.
-uccidimi ti prego, tanto lo sapevo fin dall’inizio che non avrei vinto!- lo implorai. Non avrei mai potuto vincere, se implicava ucciderlo.
Lui si avvicinò verso di me e mi abbracciò.

-neanche per sogno- mi disse, stringendomi forte a se.

 

 

 

 

Angolo autrice

Eccomi qui, tornata e pronta a distinguermi dalla massa! Questo capitolo è quello AU, e anzi che fare Harry Potter (che adoro comunque, per carità) ho optato per Hunger Games.
Per chi non conoscesse la saga, cerco di spiegarmi in poche parole.
Ci sono 12 distretti, da cui ogni hanno vengono prelevati un “tributo” maschio e uno femmina dai 12 ai 18 anni che devono combattere in un’arena, l’uno contro l’altro. Questo “gioco” è un reality show seguito in tutta la nazione, organizzato dalla Capitale “Capitol City”, l’unico luogo da cui non vengono presi tributi. Quindi Darren sogna di essere un tributo, e secondo le regole del gioco dovrebbe uccidere Chris perché alla fine solo uno può sopravvivere. Per ulteriori informazioni, guardate qui ;)
E ci tengo a precisare che il sogno di Darren, in realtà è mio ahhaha x’D
Si, ho sognato di finire nell’arena, mentre i miei amici facevano salti di gioia. Facevo squadra con Grant *O* che poi veniva ucciso brutalmente davanti ai miei occhi ç___ç dalla moretta, che poi è una mia compagna di classe che odio :’D
lo so, non sono normale u.u
la frase “nemmeno per sogno” è ironica, perché in effetti è tutto un sogno ahahah xD

A presto

miky

   
 
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