“Non è il viso
che colpisce, ma le
espressioni. Non è il corpo che ci piace,
ma il modo in cui si muove. Non
è spesso
l'aspetto fisico che ci attrae,
ma sono i modi di fare di una
persona.”
Marilyn
Monroe
PROLOGO
Il vento
era stato troppo forte negli ultimi giorni. L’aria mi
scompigliava tutti i
capelli, facendoli diventare un cespuglio arruffato, e la mia maglietta
ormai
era andata a farsi benedire, dopo tutti quegli schizzi
d’acqua salmastra che
c’erano finiti sopra.
Aleggiava
intorno a me un odore di sale tipico del mare, del quale un esempio ce
l’avevo
davanti agli occhi.
Il mar
Tirreno stava mettendo in mostra tutta la sua bellezza: le onde si
infrangevano
su degli scogli, lì sulla destra; neanche una nuvola copriva
l’orizzonte, dove
si potevano vedere due isolette poco distanti.
L’acqua,
colpita dalla luce mattutina, lasciava dei riflessi così
tanto verde smeraldo e
dorati che quasi erano fastidiosi a vederli.
Dei
gabbiani volavano nel cielo e il sole era alto e splendente.
Per
iniziare al meglio la giornata non potevo chiedere di più. .
Ma la
visione romantica del luogo fu totalmente e irrimediabilmente rovinata
da un
pallone.
Si,
proprio quel pallone con il quale dei ragazzi stavano giocando a beach
volley
urlando.
Quel
pallone che andò a beccare proprio la mia testa, mentre io,
sentendomi
chiamata, mi giravo a incontrare per la prima volta un paio di occhi,
il cui
colore l’avrei scoperto neanche cinque minuti dopo.
Yup!
Ci
vediamo tra una settimana con il primo capitolo.
Spero vi
sia piaciuto :)
Anna