Se solo sapessero.

 

Questo era il pensiero ricorrente di Gazelle, Custode dei Sogni.

Dove si trovava in quel momento? Ovunque, eppure allo stesso tempo da nessuna parte. No, non è poi così strano: vedete, l'immaginazione dà vita a curiosi fenomeni. Immaginate un lago nel quale affluiscono numerosi fiumi. Adesso fate finta di dover prendere un metro cubo d'acqua e di dover definire a quale fiume apparteneva originariamente. E' impossibile, vero?

Ecco, Gazelle si trovava di fronte a questo quesito ogni santo giorno della sua immortale vita. Beh, non proprio immortale: volendo sarebbe potuto morire in qualsivoglia istante, ma probabilmente sarebbe rinato in un modo o nell'altro. E' questa la condizione per poter diventare un Custode: la tua vita è interamente dedicata a un solo scopo. E chissà, forse già immaginate quale. Ma c'è tempo, non preoccupatevi.

Il ragazzo dal volto imperturbabile fluttuava in mezzo al cosmo. Qualcun'altro l'avrebbe definito nulla, ma sarebbe stato uno sbaglio colossale. Gazelle era Custode dei Sogni e Reggente della Dimensione Eterea. Non proprio un compito facile, sapete?

Ciò che lo faceva pensare, in quel particolare momento, era l'incredula consapevolezza dell'ignoranza degli esseri umani e di tutte le creature dotate di un'anima.

Il Custode fluttuò attraverso un sogno erotico, arrossendo furiosamente. Beh, il suo lavoro comportava anche questo. Non che facesse molto effetto, su di lui: in fin dei conti, Gazelle non era umano. E non era nemmeno un angelo. Era, come dire...una via di mezzo. Qualcosa a metà strada, capite?

Ed era immortale. Non possedeva nemmeno un corpo.

Ma avrebbe dato fino all'ultimo dei suoi straordinari poteri mistici per un po' di compagnia.

 

Diamine, mi sento terribilmente solo qua.

 

Certo, Gazelle poteva scrutare ogni fantasia, ogni sogno proveniente dalla dimensione terrena, ma alla fine si riduceva a poco di più che alla visione di un film. Non poteva interagire con la melassa cosmica nella quale viaggiava, se non appunto passandoci attraverso. Come quei film sui fantasmi che cercano di parlare con i vivi, presente?

Ma Gazelle faceva il suo lavoro splendidamente. Ciò, tuttavia, non gli impediva certo di porsi qualche dubbio ogni tanto.

 

Se solo, se solo...

Ma se...

Chissà...

 

Una valanga di ipotetici, condizionali e vite mai vissute.

Un Custode dei Sogni non può avere forse le sue fantasie?