Una volta scrissi per caso due parole che riassumevano il mio stato perenne:"Respiro ricordi".
La sostanziale differenza è che allora queste due parole rappresentavano il mio modo di salvarmi da un periodo di smarrimento del mio essere e della mia realtà, oggi invece, non so come, rappresentano il mio modo di distruggermi.
E mi distruggo da sola, proprio per il mio continuo e combattuto attivismo nel portare avanti, nel modo più naturale possibile, qualcosa che mi sta a cuore.
Ma, purtroppo, un altro problema è questo: ormai non si tratta più di portare avanti, ormai sono costretta a SALVARE qualcosa. La vedo così difficile: un tempo non avrei pensato neanche lontanamente a qualcosa di negativo da accostare a qualcosa che mi completava.
Eppure oggi mi ritrovo CONSAPEVOLMENTE a maledire la mia sensibilità, il mio bisogno di avere altre persone accanto nella mia vita, il mio bisogno di essere protetta come una bambina, il mio cuore che nel corso degli anni ho donato gratuitamente a troppe persone (di cui oggi della maggior parte non resta neanche l'ombra!), la mia ingenuità, quel qualcosa che mi rendeva diversa...
Non sono IDIOZIE, come direbbe qualcuno, sono riflessioni che si ricavano dall'esperienza, dalla quotidianità avversa, dalla situazione decadente che hai visto. O se vogliamo, sono "idiozie" di una che ha avuto prima tutto quello che per molto tempo aveva desiderato, sognato,aspettato poco per volta, costruendo una dimensione così forte e pura agli occhi della gente, e poi ne è stata privata. Mi sembra tanto di rivivere giorni che ho cancellato con grande fatica dal mio cuore e dalla mia mente, ma non voglio sbagliare ancora: prima che sia troppo tardi, voglio riparare, voglio capire dove ho sbagliato questa volta, e cosa più importante, non voglio rimanere sola ancora una volta.
Perchè , dopo tutto quello che ABBIAMO PASSATO, stavolta davvero non ce la farei!