Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Blue_    01/08/2012    4 recensioni
[STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA]
Può una semplie ragazza ricominciare a vivere la sua solita vita dopo essere rimasta un anno in coma e al suo risveglio non ricordare la persona di cui era innamorata?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
chapter 3 
                                                                                                                      OUR SECOND START
Adam è un bellissimo ragazzo della nostra classe, anche lui bocciato e di qualche mese più grande di Franci. E' alto e ben piazzato, è un nuotatore e il suo miglior pregio sono le spalle. Bellissime spalle che infondono un senso di protezione, ma quello che più attira di lui sono i suoi occhi. Spettacolari occhi celesti che illuminano qualunque cosa guardi. Capelli dorati e corti che incorniciano il suo bel viso. 
Sembra la reincarnazione di un angelo
E' in giro insieme ad alcuni ragazzi della classe che, poverini, vengono messi in ombra dalla bellezza di Adam. Capisco cosa sta succedendo, Franci è pazzamente innamorata di Adam. Faccio un sospiro -Forza andiamo a salutare Adam- appena sentito il suo nome Franci si riprende, scuote la testa come per darsi una scrollata e tornare definitivamente nel mondo reale guardandomi quasi spaventata pensando di aver capito male. 
-Cosa?- sa di aver sentito bene ma vuole continuare a credere di non aver capito -Sta tranquilla ho capito tutto e sono anche un po' offesa dal fatto che tu non me ne abbia parlato prima, ma è tutto ok. Ti perdono solo perchè appena l'hai visto i tuoi occhi brillavano- detto questo la prendo per un polso e mi dirigo verso Adam e il suo gruppetto.
I ragazzi fermi di fronte alla fontana ci notano e vedo alcuni di loro fare dei commenti che dalla distanza a cui siamo non capisco e a causa della poca luce dei lampioni non riesco nemmeno a interpretare il labbiale, ma noto che Adam si è irrigidito appena ci ha viste e ha dato qualche bottarella agli altri ragazzi per farli zittire. 
Dopo qualche metro siamo di fronte a loro e li salutiamo. -Che ci fate a quest'ora in giro?- chiede Adam per rompere quei pochi minuti di imbarazzante silenzio venutosi a creare al nostro arrivo.
-Niente di speciale volevamo solo fare un giro per distrarci un po', vero Franci?- chiedo dandole una leggera gomitata per renderla partecipe e farla svegliare dai suoi, chissà quanto ingarbugliati, pensieri. -S..sì- dice scrollando la testa come se non avesse sentito niente di ciò che avevamo appena detto, vedo Adam un po' nervoso. Si guarda, anzi no, osserva con estrema attenzione le sue scarpe. Noto che le sue labbra si muovevano leggermente, come se parlasse da solo, ma non udivo nessuna parola uscire dalla sua bocca -S..sei molto carina oggi- disse ad un certo punto sollevando lo sguardo e puntando i suoi occhi celesti in quelli nocciola della mia amica che immediatamente arrosì.
I due comunicavano con lo sguardo e noi altri comuni esseri umani era come se non esistessimo più. -Grazie- bisbiglia Franci, è così scossa da quell'improvviso complimento che anche la sua voce si è nascosta e fatica ad uscire.
Dopo qualche minuto torniamo a parlare del più e del meno tutti insieme, finalmente i due si sono decisi a cagarci. Scherziamo e ridiamo, discutiamo della scuola e dei vari prof che ci stanno sulle palle e Franci e Adam ogni tanto si scambiano sguardi e sorrisi d'intesa.
Mi rendo conto che è un momento bellissimo per Franci, ma a furia di chiaccherare si è fatto tardi. Salutiamo i ragazzi e uno in particolare, Adam, diventa immediatamente cupo appena capisce che si è fatta l'ora di andare via.
Che sarà mai, si rincontreranno a scuola e passeranno 5 noiosissime ore nella stessa aula, più fortunati di così! Almeno loro sanno già a chi puntare, io, io non ho nessuno. Nessuno che mi guardi con gli stessi occhi con cui Adam guarda Franci o nessuno da guardare come Franci guarda Adam. Eppure nel profondo del mio cuore sento di averla già trovata quella persona, magari in un'altra vita o forse, prima dell'incidente.
Ci dirigiamo verso casa, per fortuna le nostre case non sono distanti l'una dall'altra e possiamo fare un bel tratto di strada insieme.
Arrivati vicino a casa di Franci ci salutiamo e ci dividiamo dandoci appuntamente nello stesso posto per andare a scuola l'indomani.
----
E' mattina, il sole è alto gli uccellini cinguettano e tutto va a gonfie vele. Questa è la descrizione dell'esatto contrario della giornata che è appena iniziata. Solo una cosa è fottutamente giusta: è mattina. Purtroppo.
Mi sveglio con un forte mal di testa, la poca luce che entra dalla finestra è limpida e chiara. Guardo fuori, il cielo, è grigio. Interamente ricoperto da nuvole che stanno per addirarsi contro di noi.
Se il buongiorno si vede dal mattino prevedo una giornata di merda.
Esco dalla porta e mi dirigo verso le scale, passo di fronte alla stanza di mia sorella che dorme con la porta aperta e la invidio. E' ancora a letto, non ha ancora iniziato le lezioni all'università quindi si può permettere di alzarsi tardi.
Svogliatamente scendo le scale, sembro uno zombie. Mamma è già a lavoro, o meglio nel suo studio, ma una volta che si rinchiude lì dentro non vuole essere disturbata. Entro in cucina e vedo un post it appeso al frigo 'Il pranzo è in frigo, riscaldalo in forno per 10 minuti ed è pronto' riconosco la grafia di mia madre, sicuramente è per mia sorella.
Fisso imbambolata il piccolo pezzo di carta rosa fosforescente attaccato al frigo, poi scrollo la testa e mi risveglio giusto il tanto per fare colazione.
Prendo il latte dal frigo e con gesti meccanici e ormai registrati dal mio corpo, prendo una scodella e i cereali.
Dopo aver consumato la colazione in uno stato vegetativo mi dirigo in bagno, mi lavo e mi vesto velocemente, sono leggermente più sveglia di prima ma il mio viso ha ancora una smorfia stampata in faccia a causa del mal di testa che non ha intenzione di cessare.
Odio prendere medicine per mal di testa, mal di pancia o quantaltro infatti se posso evitare non le prendo, ma questa volta è troppo forte. Il mio cervello pulsa sempre di più e il tamburellare dentro la mia testa è sempre più chiassoso, inoltre ogni minimo rumore è amplificato.
Dopo aver preso la medicina rientro in bagno e mi trucco leggermente, non per farmi bella ma il tanto giusto da rendermi presentabile e non uno zombie.
Esco di casa cercando di non fare il minimo rumore e mi dirigo verso casa di Franci. La vedo che già aspetta fuori e mi affretto andandole in contro, 
la saluto con un veloce abbraccio e iniziamo a camminare verso scuola.
Sento una goccia bagnarmi la guancia, alzo lo sguardo verso il cielo. No. Non ci voglio credere. Ho dimenticato a casa l'ombrello!
Sputo maledizioni in aramaico antico non so nemmeno verso chi. Sì oggi non è la mia giornata e credo andrà sempre peggio.
Anche Franci si è dimenticata l'ombrello a casa ed è troppo tardi per tornare indietro, usiamo le giacche e gli zaini per ripararci e corriamo come matte verso la scuola.
Arriviamo alle 9 meno venticinque di fronte ai cancelli della scuola e sentiamo la prima campanella squillare, non so come ma in 2 minuti siamo in classe. Ci buttiamo distrutte nelle nostre sedie una affianco all'altra, dopo essere state sgridate dalla prof per il ritardo. 
La stessa prof che raramente è puntuale e che la maggior parte delle volte entra in classe a meno un quarto, tranne oggi. Oggi, un giorno da dimenticare.
Ovviamente la lezione di geografia che avevamo alla prima ora è passata in un modo straordinariamente lento e pesante, per fortuna le due ore successive sono volate senza che me ne rendessi conto. 
Suona la campanella che indica il mio orario preferito: la ricreazione. Io e Franci scendiamo alle macchinette per prenderci qualcosa, facciamo per risalire quando nelle scale incrociamo Adam insieme a dei suoi amici e ci fermiamo a parlare con lui. Vedo Franci molto più rilassata dall'ultima volta e più a suo agio, se possibile. Ancora qualche minuto di chiacchere e risaliamo in classe, sta ancora piovendo e non credo sia il caso di scendere in cortile.
Vedo alcune mie compagne di classe intorno al nostro banco, ci stavano aspettando sicuramente. Ci sediamo ai nostri posti e iniziamo a parlare del più e del meno mentre finiamo le nostre merendine non molto salutari.
Risquilla la campanella che indica la fine della ricreazione. Sarò io ma a parer mio dura troppo poco per fare tutto il necessario ovvero: scendere a prendere cibo, andare in bagno e cercare di avere una vita sociale all'interno di questo edificio, senza considerare le file che si creano davanti alle macchinette o al bagno, durano secoli.
Ecco che arriva il prof di matematica, svolge la sua solita e noiosa lezione a cui non presto molta attenzione. Oggi mi sento strana, come se stesse per succedere qualcosa di brutto, sarà che sono troppo lunatica e facilmente condizionabile dal tempo meteorologico.
Ad un certo punto bussano alla porta e io vengo ricatapultata nella realtà. Un brivido mi attraversa la schiena e una forte sensazione di preoccupazione mi assale, guardo allarmata la porta che lentamente si apre e da cui fa capolino la testa rotonda della bidella che chiede al prof se uno di noi può uscire, ma non ho sentito bene il nome.
Tutta l'attenzione è rivolta verso la simpatica donna che ha interrotto la lezione, il prof acconsente ma nessuno si alza quando all'improvviso la bidella mi guarda e mi incita a seguirla.
Un po' sorpresa guardo Franci che ne sa meno di me e mi fa spallucce, incerta mi alzo e mi dirigo verso la soglia per scavalcarla del tutto e uscire da quelle quattro mura piene di occhi che mi hanno accompagnato fino a quando non sono uscita del tutto dalla classe.
Mi chiudo la porta alle spalle e restando in silenzio guardo la donna sulla cinquantina davanti a me che è visibilmente preoccupata, vedendo che non avevo intenzione di proferire parola inizia il suo discorso un po' titubante -Ecco Jenny, ha appena chiamato tua madre in lacrime e..- non le do il tempo di finire che subito la interrompo -ODDIO CHE è SUCCESO?- la mia voce è strozzata e gli occhi pizziccano leggermente, penso subito che sia successo qualcosa a mia sorella o mie cugine ma la bidella continua accarezzandomi un braccio per tranquillizzarmi -..sta tranquilla era in lacrime solo perchè un po' scossa dall'accaduto, vedi tua nonna, si è sentita male e l'hanno dovuta portare all'ospedale- dice infine stringendomi leggermente a se con la stessa premura di una madre.
Inizio a singhiozzare, senza rendermene conto avevo iniziato a piangere. Ma non per la notizia del mancamento di mia nonna, per la felicità che nessuno si fosse ferito gravemente. 
Ricambio l'abbraccio e notevolemente più calma chiedo alla donna di quale nonna si trattasse -La mamma di tuo padre, se non ho capito male- mi informa abbozzando un sorriso di incoraggiamento. 
Prendo il cellulare e chiamo a mia sorella -Pronto Jè, come sta nonna?- chiedo senza nemmeno sentire se avesse già risposto -Ora meglio, l'hanno ricoverata all'ospedale. La cosa peggiore però è che le hanno trovato un cancro maligno- a quelle parole 'cancro maligno' mi si ghiaccia il sangue nelle vene e rimango per un attimo paralizzata. -Jenny, Jenny ci sei?- sento dire da mia sorella dopo alcuni minuti che non davo segno della mia presenza -S..sì, sono solo un po' sorpresa, comunque credo che il prof si stia chiedendo che fine abbia fatto, devo rientrare. Ci sentiamo dopo- detto questo stacco il telefono lo butto in tasta e rientro in classe.
Nessuno fa domande, tranne Franci. Le racconto l'accaduto durante la fine dell'ora di matematica e continuo anche alla successiva. Non ascoltiamo nemmeno una parola di ciò che dice il prof, siamo troppo occupate a parlare e a farmi sfogare. Dopo tutto l'ho prevvisto da stamattina che questa non sarebbe stata la mia giornata, effettivamente avevo ragione.
Dopo poco sento il suono più dolce che le mie orecchie abbiano mai udito: il suono dell'ultima campanella della giornata. Come dei soldati che attaccano i loro peggiore nemico tutti insieme ci alziamo e scappiamo verso l'uscita.
Faccio il solito tratto di strada con Franci, ci dividiamo al solito punto dove la mattina ci eravamo incontrate e continuo la mia strada da sola pensando a tutta la giornata. Per fotuna aveva smesso di piovere, ma credo fosse la quiete prima della tempesta.
Entro a casa, saluto la mamma e mia sorella entrambe con gli occhi gonfi e arrossati, senza parlare dell'accaduto pranziamo.
Dopo pranzo salgo in camera mia e mi metto le cuffie. Mi sdraio nel letto e chiudendo gli occhi schiaccio Play, parte la mia playlist e sento la voce di Miley invadermi il cervello. Adoro questa canzone e adoro la sua voce. Il solo metodo per rilassarmi è questo. Isolarmi dal resto dell'univesro e entrare nel mio mondo. Inizio a cantare senza emettere alcun suono e muovo solo le labbra, la mia playlist era partita da 'When Look At You' che conoscevo a memoria.
Dopo qualche minuto mi addormento con acora le cuffie e la musica nelle orecchie.
Vengo svegliata da mia sorella che era venuta ad avvisarmi che stavamo per andare a trovare la nonna all'ospedale.
------
Siamo appena entrate e ho già la nausea. Odio l'odore di ospedale e il tanfo insopportabile di disinfettante e sangue, i muri e i corridoi tutti uguali non aiutano a tranquillizzarmi. Mi sembra di essere in un labirinto da cui probabilmente non uscirò mai più.
Svoltiamo un paio di volte a sinistra, semnbra che giriamo a vuoto e senza una meta, quando in realtà la nostre metà è una: stanza 23.
Chiediamo un paio di volte a infermieri di passaggio che ci indicano la strada e finalmente arriviamo davanti a quella maledetta stanza 23. Riconosciamo alcuni parenti all'interno della stanza, ma non erano soli. C'erano anche degli estranei intorno agli altri letti ogniuno con una persona visibilemente malata sdraiata sopra, rivolgo a tutti i presenti un leggero sorriso che loro cordialmente ricambiano e vado a salutare mia nonna.
E' visibilemente debole e mi appoggia delicatamente le sue labbra screpolate e rugose nella fronte, le prendo una mano e le accarezzo il dorso con il pollice come per darle forza, quando invece non ne ho per niente. In realtà ho paura. Paura che questa brutta malattia si possa portare via mia nonna.
 
La nonna si addormenta quindi decidiamo di andare via tutti e lasciarla riposare, torniamo a casa più tristi che mai. Mia madre si rinchiude nel suo studio per finire un lavoro da poco commissionato, mia sorella si attacca al pc in camera sua e io ritorno a letto con le cuffie nelle orecchie e gli occhi chiusi. Un'immagine mi appare veloce davanti appena abbasso le palpebre: un flashback. L'incidente. La stretta di quel ragazzo.
Ripensando alla malattia di mia nonna e al mio incidente capisco che la vita può essere troppo breve, devo darmi una mossa se voglio ritrovare quel misterioso ragazzo e poter andare avanti ed essere finalmente felice.
Mi alzo di scatto e motivata da 'You Found Me' dei 'The Fray' prendo il cellulare e scrivo velocemente un messaggio a Franci: *Continuiamo la ricerca?* la risposta come mi aspettavo arriva dopo pochi minuti *Arrivo.*

Salve a tutte! So che posto negli orari meno decenti del mondo D: ma l'ispirazione si sveglia quando il mio cervello è pronto per andare a letto. Ho visto le 17 visite nel primo capitolo e ringrazio le 12 che hanno continuato a leggere anche il secondo ^^ Vi chiedo solo un favore: RECENSITE! Vi prego! Potete anche scrivere che fa cagare e cercherò di migliorarmi, ma solo se mi darete una mano e dei consigli :) vabbè grazie anche a chi leggerà questa catastrofe di capitolo :D
#peace&love

@_JulietSmile_

p.s. le canzoni che ho citato sono bellissime, le stavo ascoltando mentre scrivevo. Vi consiglio di ascoltarle u.u ok dopo questa cagata di capitolo rifatevi gli occhi con: http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=205794 sono entrambe due FF sui One Direction e vi giuro che sono bellissime (recensite in tanti) e poi passate da: http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=100020 la FF su Niley è bellissima *w* all'altra collaboro anche io e vi assicuro che le recensioni non ci fanno schifo quindi non abbiate paura di scrivere cosa ne pensate :D
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Blue_