01/08/2012
3 recensioni
Festa a sorpresa
È notte e il mare è calmo. La festa continuava in tutta l’isola e così il giorno dopo… sembrava che non finisse mai. La gente si sentiva viva e aveva voglia di ridere e ballare.Tutti festeggiavano… tutti tranne una.
Nami era in riva alla spiaggia, che guardava il caldo sole rosso tramontare. Sorrideva, come non faceva da parecchi anni, un sorriso calmo, rilassato, privo di pensieri e di tensioni, che fino al giorno prima lo annebbiavano in una morsa crudele.
E mentre la cartografa se ne stava a guardare il tramonto, un’alga umana gironzolava per le strade della città, oramai da un po’ di tempo.
Il verde, infatti, voleva dirigersi al banco di un’osteria per prendere da bere, ma a metà strada si era perso, ritrovandosi a vagare come uno scemo per la città. Molti pensieri gli annebbiavano la mente: riflessi, immagini, domande che bramavano una risposta. Tutto questo era concentrato su un unico soggetto: Arlong Park, primo arrivo di Zoro in quello stano posto, rivelazione della vera identità di Nami e… suo salvataggio da un possibile annegamento.
Perché? Perché lo aveva salvato? Forse perché non riusciva a vedere una persona morire? No! C’era qualcos’altro dietro a tutto questo casino! E lui lo doveva chiarire! In un modo o nell’altro.
Era da quando Rufy aveva sconfitto Arlong che glielo voleva chiedere, ma non aveva trovato ancora il modo di farlo. Si sentiva imbarazzato a chiederle una cosa simile. Imbarazzato? Ma che cazzo andava a pensare, non aveva mica una cotta per lei?! O forse si?
Immerso ancora nei suoi pensieri, il ragazzo non si accorse di essere arrivato alla spiaggia, cioè dalla parte opposta in cui voleva andare.
“Merda!!!” imprecò. Quella giornata gli era andata proprio male, prima aveva perso 5 litri di sangue a causa della ferita che si era riaperta, poi si era fatto un male cane quando quel dottore da strapazzo gli aveva ricucito alla cavolo la ferita e infine, ciliegina sulla torta, adesso stava pure valutando l’idea che la navigatrice gli piacesse!!! Perfetto!!! Più idiota di così non poteva essere. Stava per voltarsi e tornare indietro, quando si accorse che poco lontano da dove si trovava lui, c’era una figura femminile dai capelli inconfondibili. Sbuffò. Aveva trovato proprio la persona che voleva cercare, ma che non trovava il coraggio di farlo.
Nami intanto era ancora a guardare il tramonto quando sentì una voce famigliare chiamarla:” Ehi, mocciosa!”
Si girò e vide lo spadaccino dai capelli verdi venirle incontro con passo insicuro.
“Perfetto!” si disse “Se iniziamo una conversazione insultandoci sai che cosa viene fuori alla fine!! Magari riusciamo ad uscire solo scannati, e già quello sarebbe un miracolo!” La rossa si girò, in modo da poter vedere a pieno il suo interlocutore.
Adesso che lo guardava bene, all’ombra del tramonto aveva davvero un bel fisico e anche il volto non era niente male: con quei contorni così giovanili… ma che cazz… stava pensando?!
Lei che si innamorava?! Proprio di quel marimo poi!!! Che cosa le stava succedendo, stava diventando pazza?
Mentre immagini folli e pensieri strani si affollavano nella mente della navigatrice, Zoro si era pericolosamete avvicinato a lei, tanto che quando questa alzò lo sguardo si ritrovò ad un palmo di naso dal viso del ragazzo.
Reagendo istantaneamente, la ragazza lo spinse via allontanandolo di qualche centimetro:” Ma che ti è saltato in mente?!”gli gridò.
“Non lo so… forse volevo capire che cosa stessi pensando in quella testolina malefica.” Nami sospirò della stupidità del giovane e cercò di intraprendere un discorso più calmo:” Allora… che cosa vuoi da me? Perché sei venuto sulla spiaggia mentre tutti gli altri si stanno divertendo in città?”
Zoro non voleva assolutamente dire che si era perso, gli sembrava da stupido, constatando che anche la città era piccola e che era da imbecilli perdersi:” Desideravo un po’ di tranquillità” si fermò “ e volevo schiarirmi le idee.”
“ E allora?”
“Penso che tu possa aiutarmi”
“Ok, parla allora:”
“Ad Arlong Park…quando mi hai salvato dall’annegamento…” si fermò, non sapeva in che maniera dirglielo, era complicato chiederglielo senza esprimere i suoi sentimenti “Lo hai fatto perché non riuscivi a vedermi morire o per un’altra ragione?”
La navigatrice lo osservò perplessa, poi capì “Stai insinuando che ti ho salvato perché tenevo a te, Roronoa?”
Ecco, proprio quello che lo spadaccino voleva evitare, era vero, quello era proprio un giorno no.
“Non ho detto nulla del genere!” si ritrovò a gridare.
Nami sorrise, avvicinandosi a lui, in modo da avere il suo viso a qualche palmo da quello del verde. Questo rimase immobile, fissando la ragazza dagli occhi nocciola.
“Non c’è bisogno di arrabbiarsi” rispose in modo provocante “Ti ho solo fatto una domanda. Ma in realtà non hai del tutto torto” ammise la ragazza “è probabile che ti abbia salvato per qualcos’altro…” gli sorrise.
Zoro stava impazzendo, lo stava provocando in una maniera così sublime. Cercò di trattenersi:” Beh, e per che cosa?”
Nami non rispose, gli prese il viso tra le mani e lo avvicinò prontamente al suo, le labbra che si sfioravano.
Aspettò qualche secondo la risposta del verde, che arrivò sicura e calma: portando le mani sulla suavita, Zoro la strinse a se, baciandola leggermente.
Quando i due si staccarono si sorrisero e si distesero nella soffice sabbia, ormai baciata dai teneri raggi solari.
E mentre nella rumorosa cittadina uomini e donne facevano festa e baldoria, sulla spiaggia due persone, diverse, ma unite, si scambiavano il loro amore… il loro piccolo grande amore.
Eccomi qui!! Scusate per la one-shot troppo corta, ma avevo poca ispirazione e ho scritto la prima cosa che mi veniva in mente. Ovviamente coppia Zonami!!! La mitica!!!
P.S. vi prometto che la prossima fanfiction sarà più lunga e avvincente!!!!