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Autore: robstenwhore    01/08/2012    10 recensioni
[...] Lui non è seduto sul divano che gioca con Bear come l'ho lasciato. Giro per casa ma non c'è, di lui nessuna traccia e neanche il nostro cagnolino salta fuori. Forse sono andati a fare un giro insieme, per sbollire la rabbia della nostra litigata di questa mattina. Entro nella nostra camera e mi siedo sul letto, sospirando. Qualcosa non torna, questa stanza è diversa, non era così quando sono uscita. Ora sembra quasi... vuota. Sì, è vuota, mancano delle cose. Apro l'armadio ed è il solito caos ma stavolta è differente. Ci sono solo i miei vestiti, i suoi sono scomparsi. No, non può essere. Sento il panico salire e corro in cucina, poi in salotto. Deve esserci una traccia di lui, deve. Poi lo vedo. E' un foglietto bianco, ripiegato in due, lasciato sul tavolino di fronte alla televisione. La mano mi trema mentre lo afferro e lo apro.
Mi disgusti. Non me lo sarei mai aspettato da te. Addio.
Le parole si marchiano a fuoco nel mio cervello e chiudo gli occhi, mentre le lacrime scendono e mi rigano le guance. Ho perso tutto, ho perso lui. E in un secondo tutto diventa buio.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Breathe Me - Capitolo 2

Breathe Me

Capitolo 2.

Cheater


Vorrei che la terra si aprisse sotto i miei piedi e mi inghiottisse in questo preciso istante, mentre fisso lo schermo del computer senza sapere cosa dire. Non ho una giustificazione, vorrei averla, vorrei spiegarmi ma so perfettamente che non posso farlo. Come posso anche solo provare a difendermi quando non sono difendibile? E' successo. Ho lasciato che accadesse, ho lasciato che Rupert mi abbracciasse, ho lasciato che ci provasse con me spudoratamente per tutto il tempo, ho lasciato che mi baciasse, rimanendo immobile senza spingerlo via. Mi sento colpevole per averglielo permesso, è anche colpa mia.
"Non so Robert, io...", provo a parlare ma le parole mi muoiono in gola, io cosa? Non c'è niente da dire, non so cosa potrebbe salvarmi in questo momento.
"Dimmi che non è vero e ti crederò, dimmi che non è come sembra", dice lui, il suo tono è calmo ma a me sembra quasi disperato. "Per favore Kris".
Lo fisso senza parlare, prendo un respiro e apro la bocca per dire qualcosa ma niente, nemmeno un misero suono, il mio cervello gira a vuoto in questo momento. Serro le labbra e mordo con forza il labbro inferiore con i denti, tanto forte da credere che da un momento all'altro potrebbe iniziare a sanguinare. Dio, qualcuno mi aiuti.
"Io... Rob, ti giuro che quello che vedi... Non c'è stato niente oltre quello", mormoro, la voce non sembra neanche più la mia, trema. In fondo lui non sa del bacio, tutto ciò che ha visto è un abbraccio, per quanto possa sembrare intimo non c'è niente oltre quello. Se lui solo sapesse del bacio... Non voglio nemmeno pensarci.
Il suo sguardo sembra rischiararsi in un istante, lo vedo più tranquillo e quasi mi viene da tirare un sospiro di sollievo.
"Amore te l'avevo detto che quel tipo non mi convinceva, ti avevo detto di non andarci. Non ha fatto altro, vero?". Solo ora mi rendo conto di quanto mi sbagliassi. Rob si fida di me, si fida talmente tanto da non credere nemmeno all'evidenza di una foto, si fida così tanto da non credere neanche per un momento che io possa esserci stata, che la colpa possa essere mia.
"N-no, no amore davvero, non c'è stato niente", mento, devo farlo per salvare tutto ciò a cui tengo, per salvare noi.
Lui mi sorride e si alza dal divano, mi stringe a se con le braccia e poggio la testa sul suo petto. Vorrei scoppiare a piangere ma non posso, se lo facessi lui capirebbe che qualcosa non va, non ho il diritto di sfogarmi ora. Mi solleva il viso poggiando due dita sotto il mio mento e le nostre labbra si incontrano lentamente, è un bacio lento e dolce quello che ci scambiamo, è carico dell'amore che proviamo l'uno per l'altra, quell'amore che sembra essere indistruttibile.
"Andiamo a fare colazione forza, il caffè si sarà raffreddato", dice lasciando un ultimo piccolo bacio all'angolo della mia bocca e si stacca, dirigendosi in cucina.
La colazione passa tranquilla, tanto che quasi comincio a dimenticarmi di quella stupida foto. In fondo, se ci fossero state altre foto in giro sarebbero già uscite, no? Sono passati giorni dal mio incontro con Rupert e questa è l'unica che sia venuta fuori, forse è un piccolo margine di errore che lui non è riuscito ad arginare. Può succedere in fondo, e spero vivamente che sia così. Io e Robert parliamo tranquilli mentre mangiamo dei cornetti - rigorosamente surgelati e scaldati nel microonde - e beviamo il caffè, ho un'altra sessione di allenamento di palestra oggi e come al solito ho bisogno del suo incoraggiamento, altrimenti rimarrei volentieri tutto il giorno chiusa in casa. La nostra bella casetta è il mio porto sicuro, il posto dove posso stare con quelli che amo senza avere occhi indiscreti intorno, senza preoccuparmi di cosa faccio, di cosa dico e di come lo dico, dove posso abbracciare e baciare Robert senza che qualcuno mi fotografi e sparli sulla nostra relazione, il posto in cui mi sento davvero a casa. Ma il lavoro è lavoro, e non posso cominciare le riprese di Cali senza prima dovermi preparare per il ruolo come si deve, prendo ogni mia parte molto seriamente.
Prima di uscire lascio un bacio a Robert che mi augura buon lavoro e poi accarezzo Bear, è un po' come un bambino per noi, è il nostro figlio canino, in attesa di quelli veri dice lui, e poi esco dalla porta.

Uscire di casa è sempre una tragedia. Mi sento costantemente osservata, sempre sotto gli occhi di tutti, probabilmente perché so che i paparazzi mi stanno seguendo. Per quanto loro si credano furbi ormai ho imparato a riconoscerli, so che mi sono dietro mentre guido ma li ignoro, oggi non ho il tempo di prendermela con loro, ho ben altro per la testa. Quando arrivo in palestra il mio personal trainer mi accoglie come sempre, mi chiede come sto ma non si dilunga troppo in chiacchiere, il suo lavoro è quello di farmi sgobbare come una matta tra i vari attrezzi di cui fatico a ricordare i nomi e ci riesce più che bene.
Mentre corro su quel dannato tapis roulant la mia mente sembra riprendere a funzionare nel verso giusto e comincio a formulare qualche pensiero coerente. Pensandoci bene, io non ho fatto niente di male. Non sono saltata addosso a Rupert, non l'ho abbracciato né baciato di mia spontanea volontà, è stato lui. Perché dovrei sentirmi in colpa io? Magari, se ne parlassi con Rob, lui capirebbe. Anzi sono certa che capirebbe, si arrabbierebbe con Rupert non con me. Oppure, mi ricorda una vocina cattiva nel mio cervello, potrebbe non crederti e lasciarti. Vuoi correre il rischio? Dannata vocina. In un certo senso ha ragione. Sono disposta a rischiare di perdere Robert, ammettendo che ci sia stato un bacio? Sono disposta a rischiare così tanto, ammettendo di avergli mentito per giorni? La risposta è una sola, chiara come il sole: no, mai. La posta in gioco è troppo alta, ciò che potrei perdere è troppo prezioso per rischiare in questo modo.
I miei pensieri sono interrotti dal suono del mio cellulare che squilla e rallento la corsa di quella macchina infernale, riuscendo a saltare giù di lì per prendere il mio telefono. Il nome sul display mi lascia spiazzata. E' Tom, il migliore amico di Robert e in un certo senso anche il mio.
"Ehi Tom, come va la vita da neo papà?", domando una volta aperta la conversazione, prendendo una bottiglietta d'acqua dal mio borsone per sorseggiarne un po'.
"Tutto bene Kris, si dorme poco posso dire solo questo", lo sento ridere, ma il suo tono è strano, non è naturale. "Cosa sono quelle foto che girano su te e il tuo regista?"
Cazzo. Lo sa anche lui. "Ma niente Tom, credimi devi stare tranquillo, sai come sono i giornalisti, una cosa innocente diventa la fine del mondo". Ringrazio il cielo di essere un'attrice, se non sapessi mentire almeno un po' non avrei nemmeno saputo cosa risponderli.
"Ma Kristen, un bacio è sempre un bacio, non è poi così innocente", dice lui.
Mi sembra che il mondo cominci a girare improvvisamente al doppio della velocità. Un bacio. Nella foto che ho visto io non c'è nessun bacio. Come può Tom sapere di quella storia? Se non ha visto delle foto, come ha scoperto di quel dannato bacio? C'è solo una soluzione ed ho il terrore di scoprire che i miei sospetti siano fondati.
"Un bacio? Di che parli Tom? Non c'è nessun bacio, in copertina c'è uno stupidissimo abbraccio", rispondo io, mi sento punta nel vivo e il mio tono sembra più acido del dovuto.
"La copertina Kris, infatti. E' quello che c'è dentro il giornale che dovresti vedere", risponde.
"C-cosa c'è dentro?".
"Foto di te e quell'uomo che vi abbracciate, poi un bacio in macchina. Sono davvero equivoche, c'è gente che pensa che stavate scopando in macchina".
"No, Tom io..."
"No Kristen", dice senza nemmeno lasciarmi il tempo di spiegare. Ma poi che dovrei spiegare? Ogni cosa sembra essere evidente, ci sono le foto no? Ora sì che sono fottuta. "Non voglio sapere cosa è successo, come e perché. E' una cosa vostra, potete risolverla da soli. Ma io conosco Robert, lo conosco da sempre, probabilmente lo conosco più di quanto si conosca lui stesso e ti ama in modo talmente incondizionato... Si butterebbe tra le fiamme per te. Non si merita una cosa del genere, lo distruggeresti".
Grazie Tom, non mi sentivo già abbastanza uno schifo, questa dose di senso di colpa mi ci voleva proprio, penso tra me, sospirando.
"Io...", ma nemmeno stavolta ho il tempo di finire, sembra che non voglia nemmeno sapere come la penso.
"Parlane con Robert, Kris. Parlane con lui, digli la verità e affrontatela insieme. Si merita la verità", e dopo due secondi il telefono diventa muto.
Mi ha chiuso il telefono in faccia. Non ci posso credere. Tom, quel Tom, mi ha chiuso il telefono in faccia! E' impazzito o cosa?
Non ho il tempo per arrabbiarmi con lui però, ora ho decisamente altro a cui pensare. Spero che Robert non abbia visto le foto, devo prima parlargli, spiegargli come sono andate le cose, fargli capire che non volevo, che è stato un errore e non lo commetterò mai più. In poco tempo raccatto tutte le mie cose e corro via, non avviso nemmeno il mio personal trainer che me ne sto andando, non voglio perdere tempo. Immagino già che le foto staranno facendo il giro del mondo in questo momento e non posso lasciare che lui le veda. Butto il borsone tra i sedili posteriori ed entro in macchina, mettendo in moto per tornare a casa. Non so nemmeno quanto veloce vado, non voglio saperlo, devo fare in fretta. Devo star correndo davvero tanto, perché in pochi minuti sono già davanti al vialetto della nostra casetta, pronta ad entrare in casa.
Okay Kristen, forza fai un respiro profondo ed entra. Robert capirà, lui ti ama, cerco di auto convincermi ma non è facile, non so nemmeno io se riuscirà a capirmi, ma ci spero con tutto il cuore. Giro la chiave nella toppa ed entro, guardandomi intorno.
"Amore, ci sei?", domando, sperando di ricevere una risposta. Ciò che ottengo invece è un brusio confuso, so che è la sua voce ma non riesco a capire cosa stia dicendo o da dove provenga. Cammino e supero l'ingresso e il soggiorno, entrando nel corridoio che porta alla nostra stanza. La porta è socchiusa, ora so che la sua voce viene da lì, ma con chi parla? Mi avvicino e lo vedo parlare al telefono ma rimango nascosta, non so neanche perché lo faccio. O forse sì, ho paura di affrontarlo, ho paura che mi veda.
"Andiamo, è ridicolo", lo sento dire a qualcuno che gli sta parlando dall'altro capo del telefono, mentre lo vedo camminare per la stanza. "No, mi ascolti lei invece. Mi chiama per chiedermi una dichiarazione sul presunto tradimento della mia ragazza? Cosa si aspetta che le risponda? No, non ho proprio niente da dire a degli sciacalli come voi". Si ferma, il giornalista gli dice qualcosa e la sua espressione si indurisce ancora di più, è visibilmente arrabbiato. Mi difende sempre con tutte le forze, non so come faccia. "Io mi fido della mia ragazza, so che non ha fatto niente di male. Senta... Cosa? Ma di che cazzo sta parlando ora? Ma quale bacio? Certo che siete capaci di inventare qualunque cosa... Le foto? No, non ho visto niente", fa un'altra pausa e mi si blocca il respiro in gola. "Certo, lo farò senz'altro, voglio proprio farmi due risate. A mai più spero", dice chiudendo la chiamata.
Lo sento sospirare e poi si dirige verso la porta. Cazzo, ora saprà che lo stavo sentendo. Mi allontano ma ormai è troppo tardi, lui apre la porta e mi guarda, sembra confuso nel vedermi.
"Ehi amore, ma che ci fai qui? Non dovresti essere in palestra ora?", mi domanda lasciandomi un bacio sulle labbra, per noi è come un saluto, ogni volta che ci vediamo dobbiamo darci un bacio, è una bella cosa per me.
"Uhm sì, ho finito prima e ho deciso di tornare", rispondo accennando un sorriso. Perché non riesco a dire la verità? Le bugie vengono fuori una dietro l'altra.
"Hai sentito la telefonata?", chiede, sembra quasi dispiaciuto.
"Sì, un po'...", ammetto.
"Mi dispiace amore, davvero, non voglio che tu senta certe cose ridicole e cattive su di te. Ora si sono anche inventati che tu lo abbia baciato, è una cosa assurda, certa gente non sa più che dire per vendere degli stupidi giornaletti e fare soldi". Vorrei davvero sapere come fa a fidarsi così ciecamente di te, non gli passa mai per la testa che alcune cose potrebbero essere vere? Non ha mai il dubbio?
Non so che rispondergli. Mi limito a fissare il pavimento, mi sento così colpevole, una vera merda. Non merita che io gli menta ancora.
"Kris, piccola che hai?", la sua voce è preoccupata, sa cosa vuol dire quando non riesco a parlargli. Ma non ci riesco, non riesco a rispondergli, vorrei giustificarmi ma niente, ancora una volta le parole mi muoiono in gola. "No, ti prego, dimmi che non è così". Mi guarda con gli occhi sgranati, incredulo, spera davvero che io gli dica che non è così, che quel giornalista gli abbia mentito ma non posso farlo, vorrebbe dire mentirgli ancora una volta.
Scuoto la testa lentamente, non riesco ad alzare gli occhi dai miei piedi. Se lo guardassi mi sentirei un vero schifo, non ce la faccio.
"Fammi passare", dice deciso e si dirige verso il soggiorno.
"No Robert!" urlo. E' quasi come se vederlo andare via mi stesse facendo risvegliare, come se mi stessi rendendo conto solo ora di cosa sta succedendo, di cosa sto per perdere.
Non si dirige verso la porta come credo, però, va verso il divano e si siede. Sul tavolino c'è ancora il portatile che ho lasciato ieri sera. Oh, no. In poco tempo entra nella sua casella e-mail e trova ciò che cerca. Le foto di me e Rupert compaiono dopo pochi istanti e io mi sento morire. Si vede chiaramente che nella macchina ci stiamo baciando, non c'è spazio a nessun dubbio, le foto sono la prova concreta di ciò che tutti mormorano e nessuno vuole davvero dire. Io, Kristen Stewart, ho tradito Robert Pattinson. O almeno così sembra, ma la realtà è diversa.
"Non ci posso credere". La sua voce è solo un sussurro, ma sento tutta la delusione che prova in quel momento. "Kristen, perché?", domanda guardandomi ma non reggo il suo guardo e abbasso subito gli occhi, riesco a leggere la tristezza in quelle due pozze azzurre e profonde, mi fa stare troppo male.
"Io non... Non lo so...", mormoro mordendomi le labbra.
"Perché non l'hai allontanato?", domanda lui alzandosi e mettendosi davanti a me. Mi sovrasta, rispetto a lui mi sento minuscola.
"N-non lo so perché....".
"Perché mi hai mentito in tutto questo tempo? Sei tornata a casa quel giorno e hai baciato me, dopo aver baciato lui!" Non è più deluso ora. E' arrabbiato e questo mi spaventa.
"Mi dispiace Rob", dico mentre gli occhi mi si riempiono di lacrime ma cerco di non farle uscire, non posso piangere ora, dopo mi crogiolerò nella mia miseria ma non adesso, dannazione.
"Ti dispiace? Stiamo insieme da quanto Kristen? Tre anni? In tre anni ho creduto che il nostro rapporto fosse basato sull'amore, sul rispetto, sulla sincerità e sulla fiducia. Ma a quanto pare tu non riesci ad essere sincera con me".
"No, non è così! Non ti ho mai mentito, credimi", non so nemmeno con che coraggio riesco a guardarlo ancora negli occhi e a dire quelle parole senza scoppiare a piangere.
"E allora cos'era questo? Perché non mi hai parlato di ciò che era successo tra te e Rupert? Se non c'era niente tra voi perché me lo hai nascosto?", la sua voce si alza di parecchio e mi sento ancora più piccola di fronte a lui. "Devo farmi un giro, ho bisogno di schiarirmi le idee".
"No Rob, ti prego", piagnucolo, mi sento una completa cretina ma ho paura che se andrà via non tornerà più.
L'occhiata che mi lancia è eloquente, vuole stare un po' da solo e pensare, non posso trattenerlo. Lo vedo allontanarsi da me e prendere le chiavi di casa dalla ciotola in cui le teniamo sempre ed esce, chiudendosi la porta alle spalle.
Non ho più la forza di stare in piedi, non riesco. Mi stendo sul divano e mi lascio andare ad un pianto liberatorio, nascondendo il viso nel cuscino. Cosa ho fatto? Come ho potuto ferirlo così? E' la persona che più amo al mondo, e so che per lui è la stessa cosa, anche lui mi ama in quel modo. Ha ragione, gli ho mentito, non sono stata sincera e in più ho baciato un altro, le mie labbra erano su quelle di un uomo che non era lui, dovrei davvero sentirmi uno schifo per ciò che è successo. E infatti è così che mi sento. Avrei dovuto far sì che non succedesse, potevo evitarlo, potevo tenermi a distanza e invece non l'ho fatto. Mi merito la sua rabbia, merito il suo disprezzo, la delusione che prova nei miei confronti.
Sento dei lievi rumori, come dei piccoli passi e alzo il viso, vedendo Bear venire a stendersi vicino al divano, davanti a me. Allungo un braccio e lo accarezzo, passando le dita tra la massa di peli folti e lisci, sospirando tra me. Ricordo ancora quando l'ho visto la prima volta, era un piccolo cucciolo smarrito e sporco, che tentava di nascondersi tra le braccia di Rob mentre io cercavo di accarezzarlo. La prima cosa che aveva fatto Robert quando l'aveva trovato era stato portarlo da me per farmelo vedere, era immediatamente diventato il nostro cucciolo, nessuno dei due se la sentiva di abbandonarlo. Certe volte credo che riesca a capire come ci sentiamo io e Rob, se ci vede tristi viene vicino a noi e si lascia accarezzare, se ci vede felici gioca e scodinzola, penso che sia più intelligente di tanti altri umani. Lo vedo alzare la testa di scatto mentre il telefono squilla e subito mi metto in piedi, asciugandomi gli occhi e schiarendo la voce. Solo le nostre famiglie e gli amici più stretti conoscono il nostro numero di casa, non posso lasciare che mi sentano piangere.
"Pronto?", dico portando il telefono all'orecchio, la voce mi si incrina un po'.
"Kristen, tesoro come stai?".
"Mamma", mormoro, sembra quasi un sospiro di sollievo. "Sto bene, va tutto bene qui".
"Oh, capisco... Raccontami tutto", dice lei. Ho sempre avuto il sospetto che mi madre lavori per la C.I.A o qualcosa del genere, riesce sempre a scoprire in mezzo secondo se qualcosa non va e continuo ad essere convinta che non riuscirò mai a capire come faccia. E' un super potere da mamma, dice lei.
"Niente mamma davvero, è tutto okay, va tutto bene", rispondo io, cercando di tranquillizzarla.
"Ci parliamo da nemmeno un minuto e hai detto che va tutto bene almeno dieci volte, tesoro sai che ti conosco meglio delle mie tasce, avanti dimmi che succede". Mi sembra di vederla davanti a me, che mi stringe un braccio intorno alle spalle e mi fa sfogare.
"Oh mamma", dico scoppiando a piangere, il mio umore ha già subito duri colpi, non riesco a trattenermi.
Singhiozzando, le racconto la storia dal principio. Le dico dell'incontro con Rupert e di quel maledetto bacio in macchina, delle bugie che ho dovuto raccontare a Rob, delle nottate passate davanti al pc con il terrore che qualcosa potesse saltare fuori, piango e mi sfogo come solo con mia madre riesco a fare. So che non mi giudicherà mai, che qualsiasi cosa accada sarà sempre dalla mia parte, è l'unica con cui posso permettermi il massimo della sincerità, altre Robert. Mi accorgo che ho tradito la fiducia dell'unico ragazzo con cui io sia mai riuscita ad essere me stessa e mi sento uno schifo, lo ritengo l'unico a cui posso dire la verità sempre eppure gli ho mentito! Ma cosa diamine mi è saltato in mente?
Mia madre cerca di consolarmi, perdo il conto delle volte in cui mi dice che alla fine andrà tutto bene, mi ripete che Robert mi ama e alla fine, in un modo o nell'altro, tutti i tasselli torneranno al loro posto. E se non avesse ragione? Che farei io allora?
"Forza tesoro, ora smettila di piangere, fai un bel bagno e rilassati, quando Robert sarà tornato chiarirete tutto", dice lei alla fine, è davvero una madre premurosa, non avrei potuto desiderare di meglio.
"Grazie mamma, davvero", rispondo. Asciugo le lacrime col dorso della mano e tiro su con il naso, cercando di riprendere il controllo di me stessa.
"Farei di tutto per te, Kris. Sei mia figlia! Si sistemerà tutto, vedrai, conosci Robert. Fatti sentire presto e non sparire come al solito, mi raccomando".
"Va bene mamma, ciao, ti voglio bene", dico sincera.
"Ciao tesoro, ti voglio bene anch'io".

Lascio il cordless sul tavolino e accarezzo Bear per l'ultima volta, prima di dirigermi verso il bagno. Ha ragione mia madre, un bagno rilassante mi aiuterà sicuramente. Apro l'acqua e la faccio scorrere, quando trovo la temperatura giusta comincio a far riempire la vasca e ci metto il bagnoschiuma. Chiudo le tende e mi spoglio, lasciando i vestiti sul pavimento prima di entrare e poggiare la testa sul bordo, rilassandomi. Spero davvero che mia madre abbia ragione, in fondo io e Rob abbiamo passato di tutto insieme eppure siamo sempre stati più forti e abbiamo superato ogni cosa, perché questa volta dovrebbe essere diverso? Lui mi capirà, o almeno è ciò che spero.
Non  so quanto tempo passo nella vasca a pesare e rimuginare tra me, mi accorgo solo che l'acqua si raffredda e sento il bisogno di uscire. Mi avvolgo in un accappatoio e mi asciugo per bene, poi vado in cucina per prepararmi un tè. Bear mi vede e si viene a mettere al mio fianco, mi segue in ogni passo, è il suo modo per darmi supporto ed è davvero dolcissimo. Gli preparo una ciotola con il suo cibo e poi riempio l'altra con l'acqua, accarezzandolo mentre mangia. Appena l'acqua diventa calda la verso in una tazza e metto la bustina del tè, poi vado sul divano e accendo la tv. Ho bisogno di distrarmi mentre aspetto Rob e penso che un buon film sia quello che fa al caso mio in questo momento. Sorseggio piano il tè facendo zapping distrattamente tra i vari canali della tv via cavo fino a quando la mia attenzione non è attirata da una voce che conosco bene. Stanno trasmettendo Eclipse. Certo che il destino ha proprio un senso dell'umorismo crudele.
Poggio la tazza sul tavolino e mi stendo sul divano, rannicchiandomi. Bear è di nuovo steso davanti a me per farmi compagnia, il mio dolce e troppo intelligente Bear. Guardo il film con attenzione, come se non lo avessi visto mai prima, e ad ogni bacio, ad ogni frase, ad ogni sguardo mi rendo conto di cosa gli altri vedano in noi. Con nessuno riesco a recitare così. Sì, perché con Robert non ho bisogno di recitare, i sentimenti verso di lui sono reali. Sorrido tra me per quel pensiero, è ovvio, è sempre stato così, forse gli altri se ne sono resi conto anche prima che lo facessimo noi.
Non so neanche quando ma ad un certo punto i miei occhi si fanno pesanti e cado nel sonno, mi sento stanca, il mio corpo non regge più. Due braccia mi sollevano durante la notte, sento il suo profumo e mi rilasso, non devo aver paura di lui. Sento il materasso sotto di me, le lenzuola morbide del nostro letto e torno a dormire tranquilla, consapevole che lui è tornato.



Quando mi sveglio il sole è già alto nel cielo. Quanto ho dormito? Mi scoppia la testa e mi sento stordita, decisamente devo aver dormito più del dovuto. Mi tiro su a sedere e mi guardo intorno. Il letto dalla parte di Rob è vuoto, non è nemmeno sfatto, sembra che non abbia dormito qui. Il mio cervello assonnato fatica ad elaborare le informazioni, solo mentre la nebbia comincia a diradarsi tra i miei pensieri comincio a fare due più due. Il letto è intatto, la stanza è vuota, nessuno mi ha svegliata questa mattina. Lui non c'è.
Mi alzo di scatto ed esco dalla nostra camera, entrando in soggiorno. Di lui nessuna traccia. Provo in cucina ma niente e non è nemmeno in bagno. Bear dorme tranquillo nella sua cuccia, ignaro di tutto.
"No, no, no. Ti prego no", mormoro tra me in preda al panico, tornando nella nostra stanza. Apro l'armadio e lo fisso impietrita.
I suoi vestiti non ci sono più. La valigia non è più all'angolo, le uniche cose che vedo sono i miei vestiti. Lui è andato via. Ha preso i suoi vestiti ed è andato via. No, non può essere. Qualcuno mi svegli e mi dica che è stato solo un brutto sogno, voglio risvegliarmi tra le sue braccia e sapere che tutto va bene.
Ma non succede. Non è un sogno questo. E' la realtà, la realtà che si è trasformata nel mio peggiore incubo.
Il mio corpo cede come se le forze avessero deciso di abbandonarmi improvvisamente e le ginocchia si piegano, battendo contro il pavimento. Fa male, ma mai quanto il dolore che sento dentro. Mi copro il viso con le mani e scoppio a piangere, disperata.
"Rob". E' un gemito disperato il mio. Vieni a salvarmi, vieni a dirmi che non mi lascerai!  
Ma non accade. Lui non verrà a salvarmi ora.









Note dell'autrice:

Ciao a tutti, qui è ancora Mary che vi parla! Come promesso eccomi qui con il secondo capitolo. Devo ammettere che ho versato più di qualche lacrimuccia mentre lo scrivevo, è stato davvero un travaglio complicato ma alla fine ce l'abbiamo fatta! Che ne pensate? Fa tanto schifo? Io devo ammettere che sono soddisfatta - un po', solo un po' - e ho già parecchie idee per i prossimi capitoli. Lo so, lo so, ora sembra tutto triste ma io amo un po' di dramma nelle mie storie, poco però, giuro! Poi questi due sono perfetti insieme, credete davvero che una stupida scrittrice possa separarli così? Nah, ho in mente molte sorprese per voi.
Grazie mille di cuore a tutti quelli che hanno recensito, a quelli che hanno messo la storia tra i preferiti o tra i seguiti o anche solo a chi l'ha letta e magari la leggerà ancora. Spero di non deludere le vostre aspettative, ci sto mettendo l'anima in questa storia!
Se volete avere qualche anticipazione o anche solo seguire l'andamento della stesura seguitemi su twitter @_robstenwhore, ogni tanto parlo della mia fan fiction e di come procede, magari potrebbe interessarvi :)
Detto questo smetto di annoiarvi, vi ricordo solo di recensire, recensire, recensire! Il prossimo capitolo arriverà entro 7 giorni, ve lo prometto!
Alla prossima, un bacio!
  
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