Per la
mia splendida Meg,
senza la quale a quest’ora non avrei scritto niente.
Cercando la solitudine.
Era seduto lì, alla fine del lungo tavolo della sala da pranzo.
Lo aspettava.
Avanzò per la sala, senza distogliere lo sguardo
dal suo.
Poteva vedere solo uno dei suoi occhi, poteva
vedere solo il banale occhio blu, l’occhio da umano, quello che a lui non
interessava.
Non era l’occhio che portava il suo marchio.
L’occhio che gli era concesso vedere solo quando
erano soli.
Si accostò al suo padrone.
- Sebastian, informa coloro che sono invitati qui
questa sera che sono indisposto, e che sarà necessario rimandare la serata alla
prossima settimana. Stasera voglio rimanere solo in casa, con la servitù -
I loro sguardi si incontrarono nuovamente, il suo
sguardo complice catturò quello del maggiordomo, ma ritornò improvvisamente
freddo e altero.
Era arrivata la cameriera.
Doveva aspettare ancora, nessuno doveva sapere.
Versò impassibile il the nella tazza del
padroncino, la teiera era ancora bollente.
Erano riusciti a rimanere soli per meno di un
minuto.
Angolo
Autrice:
Ciao:), non c'è molto da dire su questa storia, è la mia prima storia slash e
spero di non essere uscita dal carattere dei personaggi, spero che vi sia
piaciuta:) Grazie per essere arrivati fino a qui:)